A elena bernardi



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Di Lei Carissima Figlia

Se la mia Durini22 si trova a Milano glielo faccia sapere a mio no­me perche preghi per la defonta, e per noi. La mia salute va bene.


Verona San Giuseppe li 7 luglio 1827

Tua Aff.ma Madre


Maddalena Figlia della Carità23
(Timbro partenza) VERONA

(Timbro arrivo) MILANO


Alla Signora

La Signora Elena Bernardi

Figlia della Carità

Parrocchia Santo Stefano

Contrada della Signora

MILAN


A GIUSEPPA TERRAGNOLI

1807(Verona#1827.07.08)


Dopo un tranquillo annuncio del suo arrivo a Verona, la Canossa manifesta alla Terragnoli il suo duplice atteggiamento di fronte alla morte dell’ Olivieri: totale adesione alla Divina Volontà; sofferenza materna per la scomparsa di una creatura, che dava tanto affidamento e che, nella sua morte, ha dimostrato la dimensione più evidente del suo fiducioso affidarsi al Signore.
V.G. e M. Carissima Figlia
Da Luigina24 avrette inteso le notizie del mio felice viaggio mia Cara Figlia. Eccomi ora a continuarvi quello del rimanente. Grazie al Signore fù questo felicissimo. Giovedì sera fortunatamente andai a dormire a Vicenza, e venerdì due ore dopo il mezzo giorno ero a San Giuseppe25. Il Signore dispose anche che tutti due i giorni fosse il sole coperto, di modo che abbiamo trovato piuttosto fresco. Ammirai la gran carità del Signore e, che ascoltò le vostre orazioni e quelle delle Compagne di quì, e vi assicuro che niente nel viaggio ho sofferto, e che fuori di un po’ di abbattimento mi trovo bene.

Mia Cara Figlia noi accettiamo ben volentieri le divine misericordie, ma dobbiamo accettare nello stesso modo ancora le croci, per ciò unitevi a noi, e tutte abbracciate quella, che ci ha mandato. Sappiate dunque che al momento ch'io giunsi avevano appena finito di dare l'Olio santo alla Cara Beatrice26. Andai di volo dalla stessa, che desiderava tanto vedermi, e parlarmi, e che si rallegrò fuor di modo sentendo il mio arrivo, e vedendomi. Era in cognizione perfettissima. Volle restare sola con me, e mi disse tutto quello, che voleva restando sempre in una quiete ammirabile, sempre presente a se stessa. Ricevette poi tutte le benedizioni, ed induglienze. Come potete credere non l'abbandonai, ed alle ore sette senza quasi direi agonia, senza affanni, moti convulsivi, soffocamenti, o scoppj passò tranquillamente al Signore, di modo che ci lasciò qualche tempo in dubbio se fosse veramente estinta, avendo semplicemente lasciato di respirare cosa, che sul principio faceva tratto tratto.

La sua pace allegrezza, contentezza per essere in Religione non ve la sò spiegare. La mattina erasi confessata di nuovo, quantunque dicesse, che non sapea di che accusarsi, ed era stata munita del Santissimo Viatico. Continuò a parlarmi ed a rispondermi fino due, o tre minuti prima che spirasse.

Fu assistita dal nostro Don Francesco27, e dal Signor Don Battistino28 ed eravamo presso di lei Angelina29 Metilde30 Cristina31 ed io. Le altre erano tutte in orazione. Potete figurarvi l'afflizione di questa casa. Ciò che da voi altre mi preme si è prima, che pienamente ed amorosamente vi conformiate alla Santissima Divina Volontà tanto rapporto alla disposizione che Dio fece di questa Cara Compagna, quanto alla pena, che avrete per la mia afflizione e vi prego tutte di non mettervi per ciò di mall'umore e con questo bello pretesto cometter poi de’ diffetti i quali non suffragono la defunta, farebbero acquistare a voi altre il Purgatorio, e mi affliggerebbero doppiamente se venissero a mia cognizione. In secondo luogo vi raccomando di suffragare la Compagna colle tre solite Comunione dongni una col fare per otto giorni ciascheduna la Via Crucis ascoltare la Santa Messa, ed applicare quanto opererete per la carità, e patirete in questi otto giorni.

Per noi poi fateci la carità di una piccola novena a Maria Santissima Addolorata, ed allo Spirito Santo per poter aver lume e grazia da ripiegare a questa grave perdita. Per me state quiete, che il Signore mi sostenne, e mi sostiene.

Vedete mia Cara Figlia come Dio da sempre il lume ai Superiori. Cinque ore sole che avessi tardato ad arrivare mi avrebbero lasciata l'amarezza di sapere, che voleva parlarmi, e non aveva potuto. Il Signore ci insegna ad eseguir l'ubbidienza con prontezza.

Fatemi il piacere di far sapere questa morte al buon Signor Giuseppe32 ringraziandolo della di lui lettera del giorno cinque luglio alla quale risponderò più presto che potrò ma non tanto sollecita mente perche potete figurarvi quanti imbarazzi mi circondano.

La Buranella33 niente soffrì nel viaggio, e mi dice, che le pare d'essere in Paradiso. A me pare una testa molto diritta.

Vi raccomando di dare notizia particolare della Rosa della Croce34. Vi raccomando il pane, che non mangi quello di casa, ma comprategliene di leggero governatela nel cibo, e poi in occupazioni che non sieno di fatica bensì, ma proccurate di tenerla occupata, che vedrete che starà bene.

Addio mia Cara Figlia a voi raccomando di mangiare paninbrodo pan bollito uovi freschi, e robba da galantuomini. La polenta coll'erba cruda lasciatela agli ochi.


Vi lascio tutte nel Cuor Santissimo di Maria
PS. L'Isabella35 è tornata giù. Vi raccomando anche questa col Signore. I miei rispetti al Padre Stefani36.
Verona li 8 luglio 1827
Vostra Aff.ma Madre

Maddalena Figlia della Carità37


(Timbro partenza) VERONA

(Timbro arrivo) VENEZIA

10 LUG(lio)


Alla Signora

La Signora Giuseppa Terragnoli

Figlia della Carità

Santa Lucia

V E N E Z I A
A GIUSEPPA TERRAGNOLI

1808(Verona#1827.07.15)


La Canossa non sta molto bene. La morte della Olivieri e l'assistenza che ella le fece senza prendere ristoro alcuno, le hanno causato tosse e malessere. Si preghi ora perché possa trovare una adeguata sostituzione a quella vice superiora tanto valida.
Carissima Figlia

Verona li 15 luglio 1827


Con molto piacere rillevai dalla Cara vostra lettera, come già non ne dubitava quanto avete fatto per suffragare la Cara nostra Compagna38. Abbiamo tutto il motivo di sperare, che sia in Paradiso, ma quel luogo è tanto bello, che convien essere netti da ogni minima machia per ciò non vi stancate di pregare per essa, che gia siamo certe, che preghera per noi, e per l'Istituto, che tanto amava.

La mia salute non è molto ferma. Pare una combinazione fatta a posta, che quando torno da Venezia mi abbia da venire la tosse. Già vedete la combinazione, che permise il Signore di Beatrice fù cagione di ciò a mio credere. Mi trovava un po’ stanca del viaggio, come potete figurarvi, trovando questa Cara Figlia così aggravata per così dire, più non mi mossi dal suo letto senza pranzare, né aver voglia come potete figurare di prendere un cuchiajo d'acqua. Restai così fino alla sera potete credere, che voglia ebbi di mangiare, e di dormire quella notte, e tutto il susseguente giorno conseguentemente cominciai ad indebolirmi, e così mi venne la tosse. Speriamo, che presto passerà.

Oggi dopo pranzo mi ha cessato un poco, e sapete, che alle volte mi passa poi in un momento.

Quello, che vi prego tutte si è di raccomandarmi al Signore, che mi doni fortezza, e lume, e che accordi a questa casa una sottosuperiora nella sua misericordia. Vi ringrazio tutte della novena, che state facendo per un affare di tanta importanza, e subito, che il Signore avrà provveduto ve lo scriverò. Non potete credere quanto mi stà sul cuore il povero Signor Alessandri39, non potendogli giovare. Vi assicuro che mi è un sollievo per questo l'esser lontana da Venezia.

Da miserabile non manco di pregare Maria Santissima per lui, riveritemelo tanto. La nostra buona Isabella40 continua con poco miglioramento. Ho piacere che voi altre ve la passiate discrettamente bene, e mi consolai sentendo che la Cara Rosa della Croce41 stia meglio, e si porti bene.

Io sono d'opinione, come già vi dissi, che occupata, e tranquilla come già lo è starà meglio, e vi darà molto ajuto. Tratatela con libertà cordialità, e confidenza., e mi lusingo vi abbia da esser utile. Già non ne dubito vedete solo velo dico per la brama, che avrei di poter vedere istradata anche cotesta carissima casa, che già se non vi avesse a riuscire con essa non lo mostrate, ma secretamente scrivetemelo, che sarà pensier mio a levarvela.

Ho molto piacere che come speravammo la buona Luigia42 riesca. Si vede proprio che è stata opera di Dio. Dite alla Cara Angioletta43, che abbraccio di cuore unitamente a tutte le altre, che mi dia con una riga nuova di quella mia Figlia che sà.

La Buranella44 è ottima, e si trova contentissima, ed in buona salute.

Rapporto all'anelo sentite bene. Prima informatevi con sicurezza dalle Compagne se questo

era della Madonna di scuola, o se lo portava Francesca Maria45. Se è di quest'ultima fatemelo lustrare, che vi manderò una bavera46 a primo incontro per rimborsarvi ed a primo incontro sicuro mandatemelo. Alla prima occasione poi io vi manderò uno, o due fazzoletti di tela fina da far ricamare con qualche dissegno di ultimo gusto in iscuola, che voglio svergognare la superbia di qualche altro Paese, non già di Milano vedete che fa vergogna a noi, ma d'altri luoghi, e mi scriverete il prezzo, che pure vi farò pagare.

Vi abbraccio tutte di vero cuore lasciandovi nel Cuor Santissimo di Maria
Vostra Aff.ma Madre

Maddalena Figlia della Carità47

Alla Signora


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