A elena bernardi


Vostra Aff.ma Madre Maddalena1



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Vostra Aff.ma Madre Maddalena1


Figlia della Carità
PS. Per alcuni impedimenti che non è niente di male, converrà che mi trattenga qui tutta la prossima settimana ve lo dico per vostra regola.

Alla Signora

La Signora Giuseppa Terragnoli

Figlia della Carità

Santa Lucia

V E N E Z I A



A ELENA BERNARDI

1839(Bergamo#1827.11.07)


Scambio di notizie sulla salute dei singoli membri, in particolare di quelli più fragili, e sull'aggravarsi del Superiore di Venezia.

Carissima Figlia


Almeno due righe mia Cara Figlia per domandarle le di lei nuo­ve, e darle le nostre. Noi tutte se la passiamo bene. Le occludo la ri­cetta per la voce, che ricevetti da Verona.

Si informi col medico per vedere se è opportuno, o nò. L'Angio­lina2 mi scrive che la Teodora3 un giorno ha la voce quasi chiara ed un altro non la ha più ma il nostro medico di Verona non gli fa sopra alcun caso anzi dice, che le ritornerà.

Mi dia le nuove della Cara Beppina4 che abbraccio unitamen­te a tutte le altre di cuore.

Raccomando alle tue orazioni anche il santo vecchietto Provin­ciale5 perché da Venezia mi scrive la Beppa6 lo scorso ordinario ch'era assai aggravato.

Sia fatta anche in questa perdita la Volontà Santissima di Dio. Raccomandami al Signore perché ne ho proprio bisogno. Non dubi­tare, che io pure lo faccio per te avendoti sempre a cuore. Ti racco­mando di non voler far troppo. Ti prego d'aver cura della tua salute massime quest'inverno.

Appena che tu avrai questa mia ti prego mia Carissima Figlia a mandare dal Signor Pedrino7 per vedere se ha preparato la rispo­sta alla mia lettera che mi preme proprio col corriere di oggi.

La Cristina8 ti abbraccia e si raccomanda alle tue orazioni. Ti abbraccio e ti lascio nel Cuor Santissimo di Maria

Di Te Carissima Figlia

Bergamo 7 novembre 1827

Tua Madre Aff.ma

Maddalena Figlia della Carità 9


AD ANGELA BRAGATO

1840(Bergamo#1827.11.07)


Interesse centrale della lettera quello di far avere a Bergarno da Verona il frumento. In secondo piano, la salute delle varie sorelle e quella del Provinciale di Venezia.

V.G. e M Carissima Figlia

Comincierò per dirti mia Cara Figlia che ho ricevuto prima l’orazione funebre del santo nostro Vescovo 10 di cui tanto ti ringra­zio e poi il fagoto cogli abiti coperta della Zappettini e le carte e di tutto pur ti ringrazio.

Oggi colla cara tua letterina trovai la ricetta che giovò la prima volta alla Teodora 11 e che manderò a Milano per la compagna la quale pure un poco ha la voce chiarissima e un poco la torna a per­dere. Tutte qui ti abbracciano in particolare la secretaria Rosa, e Cristina 12. Io abbraccio tutte ed in particolare la carissima secre­taria.

Non occorre che si disturbi a scrivere al Signor Don Antonio 13 non avendo positivamente un bisogno di farlo ma era solo un mio genio per sapere se avrò il vantaggio di rivederlo. Sono sempre die­tro a dare a te e a tutte un mar d’imbrogli.

Questa Casa come già ti dissi non ha frumento. Ti dissi in un'altra mia di mandarmene per qui quando manderai la polenta due sacchi del nostro ma siccome come ben vedi sarà buono da comin­ciare io ho qui quattro sovrane 14 da spendere in f rumento che se mi capiterà un'incontro sicuro te le mandeiò. Queste monete qui corrono a lire 49 e 10 quarantanove e mezza di questo paese ma qui il frumento valle quasi il doppio.

E' vero che la misura è un po più grande ma poco; perciò ti prego di comprarmene subito otto sacchi che mi manderai insieme coi due che ti dissi e la polenta.

Se per la spesa del trasporto fosse lo stesso mandarlo poco alla volta per comodo dei sacchi mandalo altrimenti i sacchi converrà prenderli a nolo che si pagano non mi ricordo se due soldi, o un tia­cro l'uno. Se poi tornasse più il conto mandare tutto in una volta al­lora compera il frumento subito e prega in un caso la cara Rosmi­ni 15 di prestarti il danaro che alla più disperata glielo porterò io al mio ritorno.

Per sapere della condotta del nostro beccaro 16farai dire al fra­tello della Deodata 17 il quale era con me impegnato per tutto ciò per la condotta, che per i sacchi non vi ho pensato, e sentirai dal me­desimo cosa si possa fare. Avverti che a me disse ch'egli aveva I'op­portunità di spedire questi grani col mezzo di Smania 18 quando questo spediva il sapone a Bergamo, e poi regolati come crederai meglio. Già s'intende che quello che ci vorrà di più delle quattro so­vrane ce le metterò come anche la condotta quantunque sia tutta una borsa.

Per quanto vedo neppure l’entrante settimana potrò partire. Vorrei sapere se partendo venerdì, e sabato il Michele, le farebbe nessun caso al Cattinari 19, e se la spesa verebbe la stessa, ed io poi partire da qui lunedì giorno 19 corrente.

Mi basta che me lo scrivi anche domenica. A Nane 20 so che non faceva niente, e che pagava lo stesso ma se a questo facesse dif­ferenza due giorni più due giorni meno non mi fa poi niente. Mercoledì giorno 14 spero poterci dire una cosa precisa.

Ti confesso quantunque i medici si combinano a dire che non è niente la mancanza delle voce quando va e viene provo della pena a sentire che la Teodora non la ricuperi pienamente. Dimmi se si di­magrisce e se ha sconcerti simili a quelli che aveva la cara Beatri­ce 21 prima anche di venir in convento. Dimmi anche se mangia. Se hai nuove di mia cognata le sentirò volentieri così anche se sai nien­te della famiglia Orti 22.

Tanti rispetti al Signor Don Francesco23 al Signor Don Battistino 24, e se mai tu hai l’incontro col Superiore 25.

La compagna di Milano 26 comincia ad aIzarsi restandole ancora del male di gola, onde faccia il Signore.

Il santo Provinciale di Venezia 27 è assai aggravato, e te lo raccomando. Ti abbraccio di vero cuore. Scrissi anch'io all'Isabella 28 ed alla Signora Betta 29.


Abbraccio tutte e tutte lascio nel Cuor Santissimo di Maria. Ti occludo una lettera della madre della Mincola 30 la quale farai avere a Grezzano 31 o col mezzo del Signor Don Segghetti 32, o con il mezzo di Don Leonardo 33, oppure scrivete due righe a mio fratello34 pregandolo di farla avere a San Zenone.

Di te Carissima Figlia


Bergamo li 7 novembre 1827

Tua Aff.ma Madre



Maddalena Figlia della Carità35
AD ANGELA BRAGATO

1841(Bergamo#1827.11.13)


E' morto i1 Superiore di Venezia per cui la Canossa invita le varie Case a suffragarne l’anima. Notizia serena invece: uscita dall'Istituto la Zappettini, è entrata la Bettina Pollini, con quanto le necessita. Poiché è una delle maestre di campagna e vuol fare una sorpresa alle sue educatrici, non ne parli fino al suo arrivo.
V.G. e M Carissima Figlia
Mi era dimenticata totalmente delle premure dell'Arcipretedi Bovolon 36. Debbo vedere, o questo, o il Signor Conte Luca o il di lui fratello 37, ed alla mia venuta ti porterò la risposta.

Ha piaciuto al Signore chiamare a se colla morte dei giusti il santo nostro Superiore Provinciale di Venezia 38. Per ciò mia Cara Figlia avendo noi a questo obblighi senza nurnero per otto giorni tutte applicarete le sante Cominioni che farete, e sirnilmente per questi otto giorni farete ogni sera la santa Via Crucis per lui.

Comincierò per dirti mia Cara Figlia che ebbi bisogno di farmi cavar sangue domenica sera al solito senza aver bisogno di stare a letto già s'intende. Siccome non aveva voglia di farmelo cavare tirai innanzi quanto potei e mi venne un pò di tosse, ed allora dovetti de­gnarmi di farlo. Ma con tutta sincerità ti assicuro è cosa da niente; ma siccome in questo Paese temono che l’aria, il vent.o ed il sole mi offenda perciò mi manderai a prendere lunedì 19 corrente.

Sabato ti scriverò di nuovo manda la sera di domenica a vedere alla posta, e già se non hai lettera manda pure a prendermi.

Mi manderai i sei gigli, e se la Cara Irene 39 ha fatto dè garofani, ed anche qualche altro fiore di capriccio mandatemi che io porterò invece dè, fiori di Milano.

Sono obbligatissima alla mia Cara Rosmini 40 delle cordiali sue disposizioni, ed offerte già so bene la sua bontà ed il suo cuore, e nel caso avessi bisogno non mancherò di approfittarne.

Ti dico il vero che mi dispiace assai di sentire che ci vogliono ancora quattro mille fiorini prima che sia terminato figurandomi quanto alla mi povera Rosmini ciò darà pensiero.

Già le farai coraggio che il Signore 1'assisterà. Per la Cara Ro­sa 41 fa preparare in camera della cara Beatrice 42.

Devo dirti ma non ho piacere che in casa lo sappiano per quan­to si può. Sortendo la Zappettini il Signore mi mandò un'altra in suo luogo da tutte voi conosciuta, ed è per questo che non voglio che generalmente si sappia perchè voglio farle una improvvisata singolarmente alla Nunziata 43, alla Carminati 44 ed a tutte quelle che furono colle maestre.

Sappi dunque che entrò la Bettina Pollini 45, e ti avverto che manderanno il letto, ed il danaro con forse la sua mobilia a Verona, onde ti avverto perchè tu possa prevenire la portinaia e l’amica Me­tilde 46 di chiamare te sola venendo questa robba.

Nella camera d'lsabella 47 se tu non hai qualche riflesso, la terrei per me per lo scrivere, e stare tra noi quando ne abbiam biso­gno. Non so capire chi sia questa Angela Fini che è morta, ti prego

dirmi se è dell'Unione delle grandi 48.

Se la Signora Teresa se ne anderà le desidereremo un felice viaggio, e saremo contentissime che vada nel suo nido, e ti dico il vero siccome mi fà pena il vederla così afflitta come quando partii, così non mi dispiace niente di non più vederla.

Ti ringrazio delle notizie che mi dai della mia famiglia, ringra­ziamo il Signore che adesso vada bene, anche il mio Carlino 49, e la buona sua sposa 50.

Vi abbraccio tutte di vero cuore, così pure tutte le altre compa­gne lasciandovi tutte nel Cuor di Maria.

La secretaria Rosa ti abbraccia di tutto cuore, così pure tutte le altre compagne.

Quando mi mandi a prendere mandami un capello da mettere alla Bettina.
Di te Carissima Figlia
Bergamo li 13 novembre 1827

Aff.ma Madre


Maddalena Figlia della Carità51


PS. Quando martedì Michel 52 venirà a prendermi, dille che va­di dalla Signora Margherita di Rovato 53, e che le dica, che faccia la grazia di far avertire la Signora Agape Formenti di Chiari, che sarò il giorno appresso a Rovato. E se il Michele non volesse andarvi, dalli tu due righe da consegnar alla Si­gnora Margherita, pregandola di avvertire la Signora Agape Formenti, che mercoledi cioè il giorno dietro l’arrivo del Michele io sarò a Rovato, che sarà il giorno della Madonna probabilmente. Dico probabilmente perchè sino che non met­to la lettera in posta temo sempre che mi sopragiunga qualche impedimento.


Alla Signora

La Signora Angelina Bragato


Superiora delle Figlie della Carità

San Giuseppe


VERONA

A GIUSEPPA TERRAGNOLI

1842(Bergamo#1827.11.13)


Questa lettera dovrebbe precedere quella alla Bragato, perché in essa la Canossa dà già notizia della morte del Superiore di Verona, mentre in questa permane il dubbio. E’ una semplice necessità di trasposizione per unire le lettere alla stessa destinataria. L'argomento é pressoché uguale.


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