A elena bernardi


Vostra Aff.ma Madre Maddalena1



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Vostra Aff.ma Madre Maddalena1


Figlia della Carità


A GIUSEPPA TERRAGNOLI

1891(Milano#1828.03.25)


La Canossa ha sofferto molto per la morte del P. Pertesana, Superiore dei Filippini di Venezia e forte sostenitore dell'Istituto, ma si é rimessa alla divina Volontà. Rimane in attesa delle notizie del Superiore Mons. Traversi, che pare stia superando la grave malattia. Le altre notizie sono brevissime, perché il sorprendente e disatteso numero delle Dame, partecipanti agli Esercizi spirituali, la occupa oltre misura.
V.G. e M. Carissima Figlia
Riscontro la Carissima vostra lettera mia Cara Figlia del giorno 22 corrente marzo. Mi era già nota la dolorosissima perdita del Santo Partesana2. Non posso negarvi di non aver sentita molto tal morte, ma conviene adorare le disposizioni di Dio.

Già io pure con voi convengo ch'egli per la sua santità, non ab­bia bisogno di suffraggj pure essendo il Paradiso una cosa tanto grande avete fatto benissimo a fargli fare orazioni.

Mi dispiace di sentire la grave malattia del nostro novello Supe­riore3 consola per altro il sentire il suo miglioramento e mi lu­singo, che non sarà altro. Continuatemene pero le notizie per mia maggior quiete e neppur io non manco di pregare.

Sento che l'affare della Vecchiato4 e finito. Siccome io pure mi lusingo che questa volta il Signore abbia da darci la consolazione di vedere principiata questa santa opera così stiamo unite stret­tamente mia Cara Figlia a pregare Maria Santissima onde voglia provvederci di custodi. Ho piacere, che abiate ricevuto il danaro. Quando mi scrivete ditemi cosa sia il velo, che la Cara Betta5 ha ordinato alla buona Teresa6, la quale con sommo suo dispiacere non può donarlo, ed io glielo pagherò. In voce vi dirò poi il motivo.

Spero, che avrete ricevuta a quest'ora la procura, ed avrete fat­to tutto quello, che nella lettera vi scrissi, onde non ve lo ripetto tro­vandomi occupatissima per la moltitudine delle Dame, che anche oggi ne ho 26 a pranzo, e quest'anno mediante la protezione di Ma­ria Santissima spero, che ne abbia da risultare un gran frutto. La mia salute, e quella di tutte le Compagne è buona.

Vi abbraccio di vero cuore, e vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria


Di Voi Carissima Figlia

Milano li 25 marzo 1828

Vostra Aff.ma Madre Maddalena


Figlia della Carità7

(Timbro partenza) MILANO

(Timbro arrivo) VENEZIA

29 MARZO


Alla Signora

La Signora Giuseppa Terragnoli

Figlia della Carità

Santa Lucia VENEZIA


AD ANGELA BRAGATO

1892(Milano#1828.03.26)


La Canossa comincia a prevedere un non lontano ritorno a Verona, ma, terminati gli esercizi delle Dame di Milano, che sono assai consolanti e per il numero delle parteci­pantí e per il loro fervore, dovrà prima passare a Bergamo. Intanto porti ancora tanta pazienza per evadere un altro urgente affare, quello del padre delle sorelle Caccia, che spiega nei suoi particolari.
Carissima Figlia
Cominciero per darle mia Carissima Figlia le notizie della mia salute la quale grazie al Signore è buona. Mi trovo solamente un po stanca essendo il numero delle esercitanti piuttosto grande. A pran­zo tutti i giorni ne abbiamo 26 o 27 ed oggi credo che ve ne sarà qualcuna di più.

Ti assicuro mia Carissima Figlia che quest'anno provo una vera consolazione perchè vedo una maggiore disposizione nelle eserci­tanti, e spero, che ne abbia da risultare un gran frutto. Continua mia Cara Figlia a pregare, e far pregare perchè i proponimenti sieno stabili.

Lunedì dell'entrante settimana conto di passare a Bergamo, e subito dopo Pasqua faccio di tutto per venire a Verona. Ti scriverò col venturo ordinario il giorno preciso, che dovrai mandarmi a prendere.

Spero che a quest'ora a Venezia la superiora 8 avrà ricevuto l'istromento e le carte dell'ipoteche, che le avrai spedito.

Gia sono costretta a darti sempre imbrogli ma che vuoi fare. Porto pazienza io portala tu pure. E necessario che o in voce o in iscritto tu consulti il signor Mezari 9 su quanto ti dirò, ed anzi ti metterò la cosa ben chiara perchè se credi far più presto a scrivere tu possa far copiare quanto ti dico, e mandarmi la risposta. Il Signor Caccia 10 per ragione di famiglia desidera che sua figlia Ade­laide 11 la quale compisce anni 21 il giorno 17 aprile venga ottima­ta 12. Lo stesso Signore desidera sapere se potrà supplire presso il Tribunale nostro di Verona la formale adesione del padre in iscrit­to, regalizzata 13 questa già s'intende con tutte le firme in regola, o se sia necessario che si trovi a tal atto in persona.

Quest'ultima cosa disturberebbe grandemente il Signor Caccia. lo mi lusingo, che ciò non si renderà necessario giacchè qui a Mila­no non vi sarebbe difficoltà alcuna, ed essendo lo stesso governo sa­rà io dico lo stesso da noi.

Mia Cara Figlia appena ricevuta la risposta subito me la dia in­dirizzando la risposta a Bergamo da dove io la farò avere al Signor Caccia. Si faccia dire dal Signor Mezzari quali carte si rende neces­sario il Signor Caccia abbia da mandare ad uso di Verona.

Sappi mia Cara Angelina avermi scritto la buona Fanzago 14 di Padova che suo marito conosce molto il Signor Conte Gianella per ciò, che avrebbe fatto, che il di lui genero al quale io diressi la mia proccura scrivesse direttamente al Signor Conte Gianella e con lui si intendesse.

Rapporto alla Beppina spero, che sarò a Verona prima che la Si­gnora Giulia cambi casa. Con tutto cio ti prego intanto di racconta­re alla Signora Giulia che allontanandosi ci converrà trovare noi un luogo vicino per la ragazza.
I merli 15 se non hai incontro me li manderai da Michele 16. Per la mia venuta ti raccomando, che sieno preparati i gili 17, che ho da dare al Signor Don Francesco 18. Se potessi tu farmi fare quattro gili, e consegnarli a Michele mi farresti risparmiare dei bei soldi do­vendo mandare quattro palme alla Maddonna di quel santo Religio­so di Cenate 19.

Se la Irene 20 può.farli a tempo scrivemi a posta corrente per mìa regola. Se mai la Signora Giulia andasse via di casa cerca di prendere in affitto per la Cristina21 la camera della medesima. Av­vertì di non perder tempo perchè alla Cristina piace assai tal came­ra per quella vecchietta che vuol prendere quando verra a Verona.

Tu dirai che ha quella, che ha preso in affitto, ma per certo mo­tìvo che in voce ti dirà vorrebbe anche questa.

Un altro ordinario ti dirò qualche altra cosa. Intanto ti abbraccio di vero cuore, e ti lascio nel Cuor Santissimo di Maria.


Di Lei Carissima Figlia
Milano li 26 marzo 1828

Tua Aff.ma Madre

Maddalena Figlia della Carità22

Alla Signora

La Signora Angela Terragnoli 23

Figlia della Carità

Ricapito dal signor Verdari

alla Porta dei Borsari

V E R O N A

A DOMENICA FACCIOLI

1893(Milano#1828.03.27)


Lettere telegrafica, ma sufficiente per preannunciare molto prossima la sua andata a Bergamo.


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