A elena bernardi


Coriano addi 5 ottobre 1828



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Coriano addi 5 ottobre 1828



AD ANGELA BRAGATO

1961(Coriano#1828.10.05)



In settimana, con tutta probabilità, la Canossa e i compagni andranno a Loreto, poi sarà possibile progettare un non lontano ritorno in patria perchè, a Coriano, le cose si vanno ben sistemando e le autorità.religiose sono ben disposte per il Conservatorio. A Cristina, per il momento, non comunicherà la morte della matrigna, per non preoccu­parla troppo. La Mezzaroli, che sta tornando a Venezia, dopo un periodo di riposo, pensi a sistemare nel miglior modo il padre di Cristina e il ragazzino, rimasto orfano.
V.G. e M. Carissima Figlia
Intesi dall'ultima di lei lettera tutto ciò che la Cara sottosupe­riora 37 fece per eseguire quanto le commisi prima della mia par­tenza, e va tutto benissimo. Sappi che mercoledì spero che sarò vicina al caro mio Tesoro 38 non avendo io Amica più cara, e più santa come ben sai. Pensa a me anche giovedì mattina che la passerò per quanto mi sarà possibile tutta con Lei, e credo anche venerdì.

Ti sembrerà curioso che ancora non sappia se vedrò il Santuario di Santa Maria Addolorata pure é così. Dopo che avrò veduto quella santa Signora ti scriverò, e potrò dirti qualche cosa, almeno cosa giudico sul mio ritorno.

Grazie al Signore tutto va bene nel Conservatorio39. La Madre Agnese 40 và in convento da una settimana all'altra. La Cara Isabel­la 41 verrà meco a Verona.

I Superiori si questa Diocesi sono benissimo disposti pel Con­servatorio, ed a poco a poco si vanno combinando tutte le cose.Do­po la Missione si sono avviate a venir queste buone contadinelle che consolano colla loro innocenza, e semplicità.

La mia salute, eccetto un pò di stanchezza continua bene. Cri­stina 42 avendo lavorato più del bisogno questi giorni si e risentita del suo incomodo, oggi un pò meno, ma spero che il vedere la mia Consolazione, e la buona abitazione di quella Cara Signora la rimet­terà come il primo tempo del nostro arrivo qui.

Ti ringrazio tanto delle orazioni che fai fare per me. Non ti dico di continuare perchè già sai il mio bisogno.

Io già non sono buona da niente, e non ho che l'apparenza ma vi era necessità che fossi qui venuta per la conservazione del Conser­vatorio dove vengono assistite tante povere giovanette.

Ti raccomando di mandare l'occlusa sollecitamente a Milano, e di non mancare di farmi trascrivere le lettere che per me ricevi se te lo permettono come ti scrissi altrimenti caverai la carta superflua, e converrà se hai occasione fa salutare mia sorella Orti 43, e le altre, e tutta la mia famiglia. Dammi nuova della Eleonora Canossa Mu­selli 44.

Questa Novena, e festa della Maternità ricordatevi di me. Don D'Avalos 45 e Michele 46 stanno ottimamente.

Ho sentita la morte della madrigna di Cristina 47 a questa non dico nulla per non angustiarla essendo lontana.

Raccomanda alla Cara Betta 48 che mi saluterai cordialmente quando va a Vene­zia raccomandagli il padre 49 e il putello 50, perche se fosse possi­bile trovasse il modo di appoggiarlo al fratello di Cristina, racco­mandalo perciò alla Betta per quando anderà a Venezia.

E' superfluo che ti dica la mia direzione Bologna per Rimini e Coriano. Presto ti tornerò a dar le mie nuove. Salutami tanto la Cara Durini 51 e la Priùli 52.

Abbracciandoti con tutte le altre care compagne vi lascio tutte nel Cuor Santissimo di Maria
Coriano 5 ottobre 1828
Tua Aff.ma Madre

Maddalena Figlia della Carità53


AD ANGELA BRAGATO

1962(Roma#1828.10.22)


Del tutto disatteso, ma ormai realizzato, il viaggio della Canossa e dei suoi compagni fino a Roma. Ella pensa di poter risolvere i suoi affari in una quindicina di giorni. In­tanto consegni la lettera di Michele a sua moglie, avverta il superiore di Don Davalos, assicurando che entrambi stanno benissimo e poi faccia copiare tutta la sua lettera e ne mandi una copia a ciascuna Casa, così che nessuna delle consorelle stia in pensiero per lei.
Carissima Figlia

Roma li 22 ottobre 1828

Ti sorprenderà mia Cara Figlia il vedere questa mia lettera in data di Roma, ma adesso ti dirò una circostanza avvenutami, la quale aggiunta al desiderio di visitare questo luogo santificato dal sangue di tanti Martiri, e dal soggiorno di tanti Santi, mi diede una nuova spinta per farmi quì venire.

Un’affare lieto per altro, che in Loreto 54 mi fù rapresentato mi fà credere necessario di consigliarmi qui sul medesimo con Sua Ec­cellenza Conte Ambasciatore 55 dell'Augusto ed amato nostro So­vrano 56.

Giunsi dunque felicemente a Roma, e siccome mi trattenni a Loreto qualche giorno di più di quello ch'io divisava ti scrivo subi­to, perchè non abbi a stare con pena.

Il nostro viaggio fu felicissimo, bensì la strada la trovai scabro­sa a cagione della montagna, ma siamo venuti ottimamente, non ti posso dir di più non avendo ancora domandato l'udienza all'Amba­sciatore, perchè come veddi sono appena arrivata. Sto cercandomi un'abitazione per quindici giorni. Tu dirigi le lettere ferme in posta. Copia parola per parola questa mia lettera e mandala a mio nome a tutte le Case temendo io che le compagne siano angustiate per non aver mie nuove, ma ti raccomando farlo subito.

Così pure quando hai incontro colla mia famiglia. Tu intanto dirigi le lettere ferme in posta.La mia salute và bene, ed anche quel­la di Cristina 57 per grazia di Maria Santissima.

Fa sapere al Padre Medici 58 che Don Davalos 59 è ringiovinito, e vigoroso, Michele 60 pure sta benissimo. Ti unisco una letterina che manderai alla di lui moglie. Ti prego mandarla a chiamare, e ve­dere se ha bisogno di danaro, e quando ne vuole ti raccomando cal­damente di dargliene come ti dissi.

Tanti rispetti a Monsignor Rusenenti 61, Don Francesco 62 e Don Battistino 63 alle orazioni dei quali mi raccomando. Vivo certa che tutte pregherete per me, perchè quando sono divisa da voi altre mi pare una cosa strana. Quando scriverai alle altre Case racco­mandami alle loro orazioni, e di alle Superiore, che diano le mie nuove a tutte le compagne.

Ti lascio nel Cuor Santissimo di Maria

Tua Aff.ma Madre

Maddalena Figlia della Carità64
(Timbro arrivo) VERONA

25 OTT(bre)

All'Ornatissima Signora

La Signora Angela Bragato

Figlia della Carità

Recapito dal Signor Verdari

alla Porta dei Borsari

VERONA
AD ANGELA BRAGATO

1963(Roma#1828.10.30)

La Canossa e i suoi compagni si erano fermati a Loreto sette giorni, poi avevan impie­gato altri sette giorni per arrivare a Roma. Da allora ella non ha ricevuto posta e ne è in ansiosa attesa. Ha già incontrato l'Ambasciatore d'Austria presso la Santa Sede, coi quale doveva trattare un certo affare ed è stata visitata dai Cardinali Zurla e Capella­ri. Avrà fra non molto la possibilità di baciare i piedi al Santo Padre. Spera tornare presto. Intanto stiano tutte tranquille perchè lei, Cristina e i suoi compagni stanno davvero bene.
Dammi nuove della Leonora Canossa dandole tu le mie.


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