A elena bernardi



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Santa Lucia


V E N E Z I A

A DOMENICA FACCIOLI

2150(Verona#1830.06.23)


Scambio di notizie di cronaca interna, tra cui il suo scrivere a Maddalena Sughi per comunicarle la morte della madre.
V.G. e M. Carissima Figlia Verona li...[23] giugno 1830
Riscontro la Carissima nostra del giorno 19. Vi ringrazio in primo luogo della vostra buona disposizione di tenermi più che raccomandata al Signore attesi i molti e gravi affari, che mi circondano. Vi assicuro che ne ho in questo momento un bisogno particolare, onde vi ringrazio di nuovo e vi prego di trovarmi quanta orazione potete.

Rapporto ai pozzi vi siete regolata benissimo col prendere la scusa della stagione incostante e così vi siete portata fuori onorevolmente.

La Cristina1 ha ricevuto la ricetta, e vi ringrazia.

La buona Mutarlini2 si porta benissimo in tutti i rapporti dice di sentirsi bene, ma io non sono contenta pel motivo a voi noto. Sento che voi non avete più veduto sua madre. La medesima sin qui niente mandò qui a Verona di pensione.

La lettera della Ravagnani3 fu recapitata. Ho piacere di sentire che tutte voi di salute ve la passiate un po' meglio del solito, e che il vesigante4 dia a voi qualche sollievo pel dolore di testa. Cercate d'avervi tutta quella cura che vi è possibile.

Rapporto alla mia venuta costì sino che non mi sono sbrigata d'alcuni affari quid'importanza non posso fissare il tempo positivo della mia venuta a Bergamo. Spero però che non istarò tanto.

Se mi riuscirà in quest'ordinario avere un momento scriverò alla buona Maddalena Sughi5, e le significherò la morte di sua madre. Vi prego de miei soliti rispetti alla famiglia Camozzi6.

Vi abbraccio tutte di vero cuore, e vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria.

Scrivo alla Maddalena la morte di sua madre7.
Di voi Carissima Figlia
I miei rispetti al Signor Don Giovanni

Vostra Aff.ma Madre Maddalena8

Figlia della Carità

A ELENA BERNARDI

2151(Verona#1830.06.23)


Da tanto non le scrive per i troppi affari che le toglievano il respiro. E' tornata a Vero­na per dirimere, se possibile, un contrasto che potrebbe sfociare in lite. Chiede se ci vorrà molto prima che la comunità passi nella casa Spinelli, quella donata dalla nobili Pizzagalli, ma conclude che la cosa che più le preme é la sua salute.
V.G. e M. Carissima Figlia
Sarà ora che ti scriva mia cara Figlia. Sappi che propriamente ho pena per non averlo mai potuto fare. Tu non puoi figurarti da quante cose sia stata circondata nel tempo del mio soggiorno a Ve­nezia. Dopo un felice viaggio ritornai contro mia volontà a Verona, e vi giunsi sabato avendomi mandato a prendere le Compagne per altri affari temporali per i quali si potrebbe incontrare una lite, si­mile a quella che abbiamo avuto a Milano pel giardino. Spero che il Signore mi farà la grazia che potremo venire ad un accomodamen­to.

Credo che l'affare della casa sarà stato concluso, e tu hai ragio­ne di non avermi altro scritto perche non ti risposi. Scrivimi ades­so, e dimmi anche in qual tempo poi andremo al possesso, se l'Istituto resta ancora del tempo a passare nella casa Spinelli9, o vera­mente se vi andrete questo san Michele, perche conoscendo io come ben sai la casa, sò che in quella non vi manca un chiodo essendo tutta nuova.

Ti devo poi dire mia Cara Figlia di un'altra cosetta che a me pre­me più della casa Spinelli. Questa casetta è la tua salute ch'io sò non essere tanto bene in ordine. Non ti mettere scrupoli perche non faccio comandi, ma ti dico solo che desidero che tu ti abbia cura, che ti riposi e ti governi.

La casetta della salute mia la custodisco quanto posso, e questa volta sinceramente ti assicuro che a Venezia mi sono rimessa. Forse non istarò molto ad aver bisogno di sangue ma solo perche sai che per istar senza tosse tratto, tratto mi ci vuole qualche salasso.

Non ti parlo della mia venuta a Milano perche adesso convien che pensi ad impedir la lite oltre i tanti imbarazzi che mi circonda­no. Raccomandami al Signore che ne ho gran bisogno. Saluta per me le Care Compagne. Tutte vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria.
Di Te Carissima Figlia
Verona li 23 giugno 1830

Tua Aff.ma Madre


Maddalena Figlia della Carità10

A ELENA BERNARDI

2152(Verona#1830.06.26)


La Canossa ha appena scritto, ma deve ora rispondere a due sue lettere. E' contenta che la casa Spinelli sia libera per il periodo dei traslochi, ma le pare vi siano necessari solo ben pochi adattamenti. In tutti i casi chieda consiglio al Superiore.
V.G. e M. Carissima Figlia
Ella avrà ricevuto una mia lettera che jeri ho spedito ed appun­to nella giornata di jeri ricevetti due care tue lettere. L'una prove­niente da Venezia ove questa giunse dopo che io ero partita e l'altra direttamente dalla posta di Milano. Rilevai dunque da ambidue la conclusione del contratto e come a San Michele11 la casa Spinelli12 resta in libertà.

Rapporto agli adattamenti siccome tu sai che ci siamo state in­sieme in quella casa per del tempo cosi a mio credere questi non possono essere altro che cose da niente essendo tutta la casa nuova. Io ancora non so quando potrò venire perche se si trattasse di veni­re per quattro, o anche cinque settimane potrei presto ma se l'ottimo nostro Superiore13 vuole ch'io mi fermi due mesi come mi scrisse altra volta allora non so precisare.

In ogni modo rimettiti in tutto a quello che gli giudicherà e farà ch'io sono contentissima.

Se egli crede che essendo voi altre tanto poche e la casa fabbri­cata a bella posta in forma da poter affittare capitando buoni vicini mi pare che coll'affitto di qualche appartamento si potrebbe far fronte alle spese dei piccoli adatamenti senza dare ulteriori inco­modi a nessuno.

Per altro anche in questo sono contentissima di quanto egli di­sporrà. Per l'oggetto della temuta lite spero nel Signore se non mi fanno scene di essere accomodata.

Ti raccomando la tua salute che tu pure confessi essere vacilan­te. Dimmi se hai mai veduto Donna Marietta De Cristofori14.

Raccomandami al Signore che ne ho gran bisogno avendo imba­razzi senza fine.

Vi abbraccio tutte di vero cuore e vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria.


Di Te Carissima Figlia
Verona li 26 giugno 1830

Tua Madre Maddalena15



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