Figlia della Carità
Santa Lucia
V E N E Z I A
A GIUSEPPA TERRAGNOLI
1809(Verona#1827.07.22)
La Canossa, non potendo aderire alla richiesta di un vicentino, indica alla Terragnoli come deve rimandargli un suo certificato. Manifesta la sua soddisfazione perché la Della Croce e la Guarana corrispondono alle aspettative della comunità. Chiede infine che si chieda all'Alessandri di sondare a che punto si trovi la questione dei feudi di Re Pipino.
V.G. e M. Carissima Figlia
[Verona] San Giuseppe 22 luglio 1827
Comincierò per dirvi, che la mia tosse stenta a lasciarmi quantunque mi abbia fatto fare un emmissione di sangue, ma non vi prendete pena mia Cara Figlia, che sapete, che si consuma senza fretta. Raccomandatemi al Signore perche mi doni fortezza, e grazia d'adempire in tutto la Divina Volontà.
Rapporto alla lettera, che mi occludeste sentite come dovete regolarvi. Scrivete voi una lettera in questo modo
Pregiatissimo Signor Antonio48
Ricevetti una lettera diretta alla nostra Madre la Signora Marchesa, che apersi giusta il consueto senza leggerla. La medesima era d'alcuni giorni partita da Venezia per un innaspettato suo affare. Ritenni presso di me la carte, per non raddoppiare il volume delle lettere, ed occlusi colla mia, che scriveva alla Marchesa anche la di lei lettera. Mi scrive di ritornarle la fede non trovando maniera di servirla.
Con quest'incontro mi dò il vantaggio di dichiararmi
Di Lei Pregiatissimo Signor Antonio
Venezia Santa Lucia li 1827
Mansione
Al Signor Signor Padrone Colendissimo
Il Signor Antonio Moccelin Lucadelo
Fermo in posta
in Bassano
In questa lettera occluderete a detto Signor Antonio Mocelin Locadelo la fede che avete ritenuto, e fatta la sua mansione49 come vi ho indicato dirigetela ferma in posta a Bassano.
Ho tanto piacere che vi troviate contenta della Rosa50 come della Luigia51. Spero che il Signore sempre più benedirà.
Raccomando a voi proccurar di mangiare ma robba buona Se volete sentir meno le garelle, e quando si rinfrescherà un poco al più tardi credo avrete bisogno di farvi cavar un po' di sangue.
Quando avete sicuro incontro mandatemi pure la Reliquia di Santa Lucia, ma intanto ringraziate senza fine Don Giacomo52 per me, e similmente fatte coll'anello assicurandovi prima come già vi dissi. Io stò cercando un incontro da farvi avere un po' di danaro, che ho qui parte della Floriana53, e parte della Rosa della Croce. Probabilmente lo riceverete col mezzo della Signora Fanzago54. Il danaro della dalla Croce donato da sua madre alla figlia da spenderlo come le piace cioe in quello che le piace. Lo aveva la povera Beatrice55 messo a parte, che non me lo ricordava neppure. Non sento più a nominar l'Ospitale56 come se non ci fosse.
Addio mia Cara Figlia vi abbraccio tutte. Mi raccomando assai alle orazioni vostre, e tutte lasciandovi nel Cuor Santissimo di Maria, piena di attaccamento mi segno.
Di Voi Carissima Figlia
PS. Non mi fu possibile oggi con questa benedetta tosse di scrivere al Signor Giuseppe Alessandri57. Ditegli voi tante cose per me. Assicuratelo delle povere mie orazioni. Ditegli che la Mezzanelli58 si amalò onde non la viddi ma che come sà il giorno 21 luglio terminava il tempo domandato di proroga dal Peruchini avocato. Pregate il Signor Giuseppe a presentare i miei rispetti al Signor Avocato Gaspari59, e a domandargli a mio nome, se ha veduto la risposta dell'avocato Perachini60 giusta la nostra intelligenza, e gli ricordi l'affare. Sò quanta sia la carità del Signor Giuseppe, nondimeno in mezzo a tante sue angustie, ricordategli tal cosa, perche come vedete pochi giorni possono decidere per l'affare. Ditegli similmente che niente so ancora dell'affare del Cavaliere Guizzoli, non avendo ancora avuto risposta alcuna.
Complimenti a Monsignor Albrizzi61, ai Signori Padenghe62, ed a chi domandi di me.
Di nuovo sono
Vostra Aff.ma Madre Maddalena63
Figlia della Carità
{Timbro partenza) VERONA
{Timbro arrivo) VENEZIA
24 LUG(lio)
Alla Signora
La Signora Giuseppa Terragnoli
Figlia della Carità
Santa Lucia
VENEZIA
A GIUSEPPA TERRAGNOLI
1810(Verona#1827.07.28)
Notizie prive di rilievo, se non che Isabella Ferrari dovrà rientrare in famiglia per la salute troppo cagionevole.
V .G. e M. Carissima Figlia
Solo oggi sabbato giorno 28 ricevo la cara vostra del giorno 25. Per contentarvi con tutta sincerità vi darò le mie nuove. Oggi stò meglio, e jeri non mi si è rinnovata la febbre, ch'ebbi due giorni, ma tale da poter stare in piedi non solo, ma anche sortir di camera. Anche questa notte l'ho passata molto meglio, onde se non torno in dietro, mi pare che la tosse presto se ne andrà. Già sinceramente, vi assicuro, che quantunque la tosse sia delle forti non mi sono però sentita quel male dell'anno scorso.
Io dico, che quando il Signore vorrà levarmi dal mondo, mi manderà un male in un momento, perche essendo Egli tanto pronto ad esaudire, se il male lascia tempo, fanno tanta orazione, che bisogna che guarisca per forza.
Questo ordinario spero poter scrivere anche al buon Signor Giuseppe. Il Signor Padenghe64 mi scrisse da Recoaro65, e mi dice, che ritorna a Venezia sul principio d'agosto, onde gli scriverò la settimana ventura.
Rapporto alla Giovanna66 trovo manco male mia Cara Figlia, che mandiate a pregare il Signor Don Giovanni Palazzi67 di venire da voi altre, e che Anzoletta parli al medesimo, solo di quello, che sia che la stessa vada a girare con una Compagna.
Ho molto piacere che adesso dopo il sangue stiate bene. Sento della Rosa della Croce68 se non mi sbaglio dacché questa si trova a Venezia, è la seconda volta che le viene il male di testa forte vedrete, che sono persuasa, abbiate da indovinare singolarmente dopo le acque di Recoaro, sono persuasa che si abbia da rimettere. La nostra Isabella69 và stando meglio. Già il medico ha giudicato, che prima dell 'inverno abbia da ritornare a casa. La raccomando alle sante vostre orazioni, perche se piace al Signore si rimetta, in modo che possa essere in istato di fare un viaggio così lungo, e desidererei, che arrivata a casa sua, stasse benino.
La buona Cecilia Donà70 sta benino anche essa. Mi raccomando di nuovo alla carità delle sante vostre orazioni, e piena di attaccamento vi lascio tutte nel Cuor Santissimo di Maria
Di Voi Carissima Figlia
Verona li 28 luglio 1827
Vi ringrazio di tutto quello che avete fatto pel buon Signor Giuseppe Alessandri71 cioè delle commissioni che avete adempito col medesimo per me.
Dite alla Cara Rosa della Croce che porti pazienza se non le scrivo ancora ma che lo farò Quando avete un qualche incontro mandatemi anche due camisolini, e due paja mutande della povera Signora Teresina72 ed anche quattro paja di calze di reffe e ricordatevi di fare stimare, e fatte la nota della robba ch'io diedi alla Rosa della Croce ed io a primo incontro vi manderò della robba per essa che le vada bene.
Vostra Aff.ma Madre
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