A elena bernardi



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V.G.M. Mia Cara Figlia


Eccomi a darvi le mie nuove mia cara figlia e di tutte le care compagne. Io sto grazie al Signore sufficientemente bene, altro che mi sento com'è naturale, un po' indebilitata pel sangue. La mia Metilde180 pure esce dalla stanza, e va di giorno in giorno sempre più rimettendosi a segno ch'è quasi interamente ristabilita, tutte le altre poi se la passano bene. Aveva intenzione di recarmi a Bergamo questa settimana; ma capitò la neve che non mel permette, dovendomi anco aver de' riguardi a motivo del sangue; così dovrò trattenermi qui alla funzion de' gnochi.

Vi prego di far copiare o dalla buona Chechina181, o dalla cara Luigia182 quella offerta che fanno le ragazze della scuola; e questa fate che sia apparecchiata pel mio arrivo, che non. posso ancora con sicurezza pensarvi, per poterla consegnare a Michele 183, allorché tornerà indietro.

Jeri ho parlato con mio fratello184 pe' vostri affari, ed egli mi promise, che farà egli tutto.

Saluto e abbraccio di cuore voi, e tutte, lasciandovi nel Sacro Cuor di Maria.

Tutte le compagne di cui vi salutano, e voi fate le parti miei coll'ottimo Signor Don Giovanni185, e con ognuono che di me vi chiede

Di Voi Carissima Figlia


PS. Vi torno a ricordare che mandiate il corriere a Milano a prender le gramatichine per averle in pronto al mio arrivo.

Vostra Aff.ma Madre Maddalena186


Figlia della Carità


Verona, 10 febbraio 1828

(Timbro partenza) VERONA

(Timbro arrivo) BERGAMO

13
Alla Signora

La Signora Domenica Faccioli

Figlia della Carità

In Rocchetta nel Convento di S. Croce

BERGAMO



A GIUSEPPA TERRAGNOLI

1871(Verona#1828.02.10)


La Canossa é preoccupata perché, dalla lettera, avverte che la Terragnoli o non sta bene o é troppo occupata. Pare che il motivo sia quest'ultimo. E’ molto spiacente per la morte della Dama Michiel Bernardo ed é invece soddisfatta perché la Priùli si sta interessan­do della sistemazione del capitale Guizzetti. Continua poi, con un nutrito trattato sui cambi delle monete, perché ella sappia con esattezza quanto le ha fatto avere e quanto ancora le deve. Infine la consiglia ad essere molto diplomatica con una cameriera di Bergamo che verrà a farle visita con i suoi padroni e che, essendo molto portata alle opere di bene, potrebbe essere assai utile per l'Ospedale delle Convalescenti.
V.G. e M. Carissima Figlia
L'ultima vostra lettera sul principio mi fece un po di pena non vedendo il vostro carattere perché temeva foste ammalata intesi poi che l'occupazioni invece erano la cagione che vi servivate d'all’altra mano, voglio dunque sperare che stiate bene.

Non potete credere mia Cara Figlia con quanto dispiacere abbia inteso la perdita da noi fatta dell'ottima Dama Bernardo187 che non manco, e non mancai di far suffragare. Basta siamo contente di tutto ciò che dispone il Signore, e gia in questo mondo siamo tutte pellegrine.

Sono poi molto obbligata alle buone disposizioni della buona Dama Priùli188; continuate dunque ad informarmi come si può fare per assicurare il capitale Guizzetti189 che combineremo poi col degnissimo nostro Superiore190 sul ruolo d'investirlo, alla mia venuta costì.

Non posso mandarvi ancora la fede della Salterini191 come sperava quantunque questa volta per miracolo me l'abbia ricordata perché il nostro Don Francesco192 con nostra sorpresa non è venuto ne jeri, ne oggi a confessare. Siccome adesso non ha giornata a di­rittura fissa dopo l'ultima sua malattia così jeri mattina credevamo venisse jeri dopo pranzo.

Questa mattina io dovetti sortire, e tornata a casa alle una tro­vai che non era stato, non vedendolo neppur oggi mandai a vedere, e sentirò che novità vi è. In ogni modo però sino a giovedì non posso mandarvi la fede.

Vi avverto di avere mandato jeri al Signor Verdari193 svanzi­cher194 230 duecentotrenta che formano italiane lire 200 e centesi­mi poi non italiani ma austriaci undici. Vi specifico i centesimi solo perche comprendiate il valor giusto della valuta. Manderete a rice­vere questo danaro dal Signor Ponzetta195. Adesso vi spiegherò cosa è. Vi dissi che il frutto delle 9000 mille lire italiane in luogo del Si­gnor Ruzzenenti196 le avrei pagate io all'Angioletta197.

Ma tutto il capitale non è ancora in mia mano restando tremille lire d'Italia in mano del Signor Ruzzenenti. Voi avete ricevuto per conto della nostra Buranella198 venete lire duecentocinquanta per le quali suppli(s)co io qui. Cinquanta lire venete cavatele che ci accomodaremo con quel po di danaro della cara Della Croce199 che qui le restava pei suoi minuti piaceri, che non saranno cinquanta lire ma saranno poco lontane che qui sotto vi dirò il preciso non te­nendo io tal danaro.

Le duecento lire venete che mi restano forma­no cento lire d'Italia le quali colle duecento italiane lire che adesso riceverete dal Signor Ponzetta formano italiane lire trecento.

Al tempo solito il Signor Ruzzenenti darà le altre cento cinquan­ta lire pure italiane che lascio commissione al Signor Verdari di far­vi allora subito avere col mezzo delle stesso Signor Ponzetta e cosi verranno a compire la solita somma delle quattrocentocinquanta italiane. L'affitto non l'ho ancora rascosso manderò a vedere cos'è questa novità e se me lo porteranno questa settimana devo avere una occasione e ve lo manderò.

Veniamo ad altro argomento. Marianna200 mi scrive intorno ai custodi che per avere quelli proposti dal Signor Pievano dei Tolentini201 conviene a dar luogo in casa anche a quel buon sacerdote di cui vi pregò lo stesso Pievano. Per non ripettere le cose se mai posso rispondo anche a Marianna e vi lascio la lettera aperta da leg­gere per vostra norma e poi sigilatta dategliela. Marianna vi parlerà e mi raccomando a voi di fare tutto quello che dirò a Marianna di pregarvi. Debbo avertirvi d'un'altra cosa, E' venuta a Venezia coi Si­gnori Seminati di Bergamo la Signora Cristina Piazzoni Guizzetti, la cameriera dei Seminati che si chiama Signora Elena Marchetti.

La medesima verrà a trovarvi domandando della Maria Terzi202­, e della Beppa Siguardi203. Voi senza mostrare ch'io vi abbia scritto fatele quante grazie potete. Destramente raccontatele il nostro­ progetto delle convalezenti204, e se essa vi mostrasse genio di voler vedere il locale accettate, e mandate la Marianna in sua compagnia a mostrarglielo. Pur destramente cercate che con Marianna

si conoscano a mio credere questa Signora Elena sarebbe opportu­nissima per tal opera ma se il desiderio non vi è da Lei non è cosa neppur da nominare perché nella famiglia Seminati è assicurata con scrittura da starvi in vita anche senza lavorare tanto è loro ca­ra. Ha però un gran genio per l'opera di carità. Conviene anche ve­dere se sarebbero uniformi di pensare con Marianna essendovi tra i tanti riflessi da farsi anche quello dell'aria tanto differente da Ber­gamo a Venezia.

S'essa poi vi mostrasse genio e si combinassero con Marianna fatele coraggio a far orazione pensarvi consigliarsi, e sapervi poi di­re qualche cosa.

Addio mia cara Figlia tutte vi abbraccio di vero cuore, e tutte vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria.

Di Voi Carissima Figlia
Verona li 10 febbraio 1828
Domandate a nome mio alla Cara Anzoletta Guarnieri se le car­te dei di lei affari, sono presso il Signor Bernardi, o a chi le conse­gnò quando entro nell'Istituto
Vostra Aff.ma Madre

Maddalena Figlia della Carità205


(Timbro arrivo) VENEZIA 12 FEB(rajo)

Alla Signora

La Signora Giuseppa Terragnoli

Figlia della Carità

Santa Lucia


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