Venezia li 22 maggio 1828
La Tua Aff.ma Madre
Maddalena Figlia della Carità1
Timbro partenza) VENEZIA
Timbro arrivo) VERONA
23 MAG(gio)
La Signora Angela Bragato
Figlia della Carità
Ricapito al signor Verdari
Speziale alla Porta de Borsari
V E R O N A
A DOMENICA FACCIOLI
1916(Venezia#1828.05.24)
Anche a lei la giustificazione del silenzio involontario della Canossa la quale ne elenca le ragioni: sta seguendo il corso di Esercizi delle Dame; ha avuto per tre volte la visita del Patriarca; ha dovuto presenziare in quel giorno all'apertura dell'ospedale delle Convalescenti. Deve tornare dopo pochi giorni a Verona per arrivare poi a Trento, dove inizierà l'opera, che già stanno allestendo la Rosmini, la Pilotti e altre due Compagne. Per grazia del Signore la sua salute è discreta.
V .G. e M. Carissima Figlia
Nell'ultima mia lettera che vi scrissi mia carissima Figlia avrete inteso che oltre le solite mie occupazioni me se ne aggiungevano delle altre per cui mi saria riuscito impossibile scrivervi più spesso. E se mai attesa la molteplicità delle mie occupazioni le quali per ogni dove mi circondano, avessi da tralasciare ancora questa volta qualche ordinario senza scrivervi state quieta e tranquilla, che è segno che io sto bene come grazie al Cielo sto presentemente, eccettuata un poco stanca, ma credetemi che il Signore per sua infinita misericordia sin quì mi da forza, e non dubito che sia per concedermela anche in appresso. E se vi sarà qualche cosa non dubitate che ve lo scriverò, anzi lo farò con sollecitudine, perché in qualsivoglia evento, ho sempre bisogno d'orazione, ed adesso pure mi raccomando che me ne facciate fare.
Oggi è il penultimo giorno degli Esercizj delle Dame, e sarà a circa due ore che il nostro Monsignor Patriarca1 mi favorì per la terza volta d'un sua visita, ed il medesimo onorò anche le nostre buone Dame con un piccolo discorso mentre erano ancora unite dopo la predica del loro solito predicatore, le quali restarono edificate e contente. Oggi parimenti si è aperto anche l'Ospitale delle Convalescenti2. Da quanto vi scrissi potete vieppiù comprendere quanto io sia fuor di modo soppracarica d'affari, molto più avendo mercoledì giorno 18 corrente partire nuovamente da qui per ritornare a Verona, per poi passare alla fondazione di Trento. La cara Rosmini con la cara Cristina3, e due altre compagne andavano giovedì per ultimare a Roveredo4 gli preparativi per la fondazione suddetta.
Adesso rispondo alla cara vostra lettera che ricevetti jeri con l'occlusa da cui ho inteso che la cara Deodata5 è nuovamente incomodata col suo solito male nervale, e che a voi pure v'insiste la flussione nella testa voglio sperare che i visicanti vi faranno bene sentendo che cominciano a purgarvi.
Riguardatevi quanto potete e provate a tenere del bambace da filare nelle orecchie. Non potete credere quanto a me abbia a ciò giovato. Alcuni adoprano della lana che dicono susia6, e che io mi figuro sarà lana da purgare.
Provai anch'io colla lana ma a me riscalda troppo, ed il bambace mi fa tanto bene.
Pel danaro ho inteso. Che tardiate a fare i scossali7 va benissimo, ma la fattura del coro il danaro e della mia Madonna. Essa si rovina e poi vi rovinate anche voi altre singolarmente voi perché io so quanto riesca fresco nell 'estate il coro e la vostra flussione se siete riscaldata un poco vi si aumenterà.
Riguardo al danaro avete fatto bene a scrivermelo, e tenetemi pure sempre al fatto di tutto, e da quì a settembre il Signore provederà, ed in ogni modo e tempo potete essere certa della più cordiale ed invariabile mia premura.
Nuovamente vi prego tutte mie care Figlie di assistermi coll'orazione, e tutte vi lascio e ripongo nel Cuori Santissimi di Gesù e Maria, ed abbracciandovi di cuore sono
Di Voi carissima Figlia
I miei doveri al Signor Don Giovanni
Venezia Santa Lucia li 24 maggio 1828
Vostra Aff.ma Madre Maddalena8
Figlia della Carità
A DOMENICA FACCIOLI
1917(Venezia#1828.05.28)
La Canossa sta partendo per Verona, ma prima la prega con urgenza di dirle se ha qualche contrarietà per il fatto che deciderà lei col fratello Bonifacio sulla sua eredità, così che le cose siano fatte con pace di tutti, anche se dovesse rimetterci qualche cosa.
V.G. e M. Carissima Figlia
Ho ricevuto la vostra lettera, mia carissima Figlia alla quale vi rispondo subito con somma fretta. Rapporto ai vostri affari appena che sarò a Verona ove conto di partire domani parlerò con mio fratello9. Scrivetemi a posta corrente se siete contenta che io faccia quello che crederò il migliore, ed il più opportuno stando a me molto a cuore di concertare bensì il vostro interesse, ma anche di combinare colla pace ed interesse della vostra famiglia.
Non parlate né col Signor Legrenzi10 ne con l'avvocato, cioè col Signor Legrenzi perché parli coll'avvocato, perché se ho da far io, sarebbe superfluo il parlargliene. Anzi vi dico che prima mi consiglierò, e se mai vi avessi di danneggiare qualche poco ci vuol pazienza, purché si faccia le cose con pace, che questo a me preme più di tutto. Questo è quanto a me parerebbe; ma voi da vera Figlia scrivetemi con tutta libertà il vostro sentimento.
Essendo oggi mercoledì 28 corrente giorno della mia partenza la quale sarà da qui a poche ore, per conseguenza con tutta sollecitudine mi conviene por termine a questa mia. Solo vi raccomando assai a voi, ed a tutte che mi raccomandiate al Signore, essendo imminente la fondazione di Trento, ove senza frapporre altra dilazione la settimana ventura devo portarmi colà per effettuarla.
Raccomandate anche una Greca scismatica che vuol farsi cattolica, ma se il Signore non vi mette del suo, l'affare, è assai imbrogliato, per cui ci abbisogna molta orazione.
Ho piacere che voi, e la cara Deodata11 stiate ambedue meglio, e procurate sì l'una, che l'altra di mantenervi in buon governo.
Fate tanti doveri al veneratissimo Signor Don Giovanni12 , e lasciandovi, ed abbracciandovi nei Cuori Santissimi di Gesù e Maria nuovamente mi raccomando alla carità delle vostre orazioni.
Di voi Carissima Figlia
Mi dimenticavo di dirvi che la mia salute va bene.
Vostra Aff.ma Madre Maddalena13
Figlia della Carità
Venezia li 28 maggio 1828
(Timbro partenza) VENEZIA
(Timbro arrivo) BERGAMO
6
Alla Signora
La SignorA Domenica Faccioli
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