V.G. e M. Carissima figlia
Ricevetti lunedì la cara sua lettera unitamente alle carte dell'affare Buella 1. Le ne do subito avviso per sua quiete. Adesso mia Cara Figlia proccurerò di sbrigare la cosa colla maggior possibile sollecitudine, perchè puoi ben credere quanto mi stia a cuore di liberarmi più presto che posso da tanti imbrogli.
Mi sono consolata in sentire che la tua salute sia sufficientemente buona. Ho sospetto, che la Cara Cristina2 stia poco bene, perché avendo veduto, che la tua lettera è stata scritta dalla cara sottosuperiora3, mi e venuto il dubbio, che la Cristina possa star male.
Non già che non mi sia caro di vedere il carattere di una quanto dell'altra, non facendo io differenza, solo perchè essendo essa la segreteria solita, e non sentendomene a dir nulla ne in bene nè in male, mi è venuto questo timore, che voglio sperare, che sia solo immaginario, tuttavolta desidero saperne qualche cosa per mia quiete. Io grazie al Signore sto benino.
Ti prego di continuare a fare molta orazione perchè varj sono i bisogni che ho.
Mia Cara Figlia dirai alla cara sottosuperiora, che ho intese le sue lagnanze contro di me pel tradimento usatole, ma che io non ho usati con essa questi tradimenti, che per arricchirla di una corona maggiore di gloria in Paradiso.
Io la raccomando, e farò raccomandare al Signore, che confidi in Lui, e si faccia coraggio.
Rapporto al canape come già mi pare di averle scritto altra volta, non è questo il momento di farne una provvista abbondante. Ne può far prendere due libbre tanto per contentare la Cara Betta 4 e me le manderà quando mi verranno a prendere.
Sentirò volentieri l’ esito della Madre Sprea. Già ha piovuto bastantemente, e fuori di Venezia molto siccome il tempo sembrava generale così spero avrà piovuto anche nel veronese. Sentirò con piacere come la ha passata l'ortolano.
Dirai alla cara Rosa sottosuperiora, che sarà servita per tutti i saluti.
Ti assicuro mia cara Figlia, che faccio di tutto per isbrigarmi, e per venire a Verona, ma veramente ho degli affari alquanto serj onde non vi stancate di raccomandarmi tutte al Signore.
Spero però che fra pochi giorni mi riuscirà di sbrigarli, e secondo questi mi regolerò per poterti dire precisamente il giorno, che dovrai mandarmi a rendere.
Saluto tutte di cuore, ti abbraccio, e in somma fretta vi lascio tutte nel Cuor Santissimo di Maria
Di Te mia Cara Figlia
Venezia Santa Lucia primo luglio 1829
Tua Aff.ma Madre
Maddalena Figlia della Carità5
VENEZIA
Alla Signora
La Signora Angela Bragato
Figlia della Carità
Recapito dal Signor Verdari
Droghiere alla Porta de' Borsari
VERONA
A DOMENICA FACCIOLI
2024(Venezia#1829.07.01)
Brevi notizie perché la Canossa deve rispondere a moltissime lettere. A Venezia è stata rieletta la Terragnoli. A lei la Canossa augura tanta tranquillità « in mezzo a qualunque contrasto».
V .G. e M. Carissima Figlia
In questo corso di posta mi è proprio impossibile mia Cara Figlia di scrivervi a lungo come pur bramerei, ma siccome sono sopra carica di lettere cui devo rispondere conviene che vi contentate di poche righe.
Le nuove di mia salute sono al solito grazie al Signore, cioè buonine.
Venerdì fu fatta l'elezione della Superiora, ed è stata confermata la Beppa1.
Vi prego mia Cara Figlia dire al Padre Curato2 di avere io consegnate al Padre Ambrogio da Verona3 le venete lire 113 e 7 soldi, acciò egli le passi al Padre Facendiere.
Quando avrete rascossi quei soldi vi prego mia Cara Figlia di provvedermi un pezzo di tela adattata per camicie, che dovrò fare alla Ravelli4.
Mia Cara Figlia fatevi coraggio, e portate generosamente con tranquillità interna, ed esterna quella Croce che piace ora al Signore di darti .
All'anima vostra è necessaria una gran pace onde procurate di mantenervi sempre tranquilla in mezzo a qualunque contrasto, che potesse avvenirvi.
Vi prego salutarmi tutte le Care Compagne, e dire quelle che mi hanno scritto, che risponderò loro più presto, che potrò, e che mi stà molto a cuore.
Raccomandatemi per carità tutte al Signore. Vi abbraccio teneramente, e tutte vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria
Di Voi Carissima Figlia
Venezia Santa Lucia primo luglio 1829
Vostra Aff.ma Madre
Maddalena Figlia della Carità5
Alla Signora
La Signora Domenica Faccioli Figlia della Carità
In contrada Rocchetta Convento Santa Croce
BERGAMO
A DOMENICA FACCIOLI
2025(Venezia#1829.07.07)
Don Zanetti ha chiesto l'iscrizione di una giovane al corso di educazione delle maestre di campagna, ma, per Bergamo, la Canossa dichiara che non sarà possibile iniziarlo. Potrebbe mandare qualcuna a Verona, dove non sa quando il corso avrà principio, ma si terrà senz 'altro. Pensa però che per lui questa soluzione non sia accettabile. Bello il suo programma spirituale per la novena del Sacro Cuore. Si prefigga in particolare di lasciar parlare il Signore al cuore delle consorelle, prima di parlare lei ed ella potrà godere tanta pace.
V. G. e M. Carissima Figlia
Vi rispondo subito mia Cara Figlia sentendo quanta sia la premura, che ha il Signor Don Giovanni6 della risposta di quella maestra. Mi dispiace soltanto di non saper cosa dirvi di certo.
Vedo difficile, che quest'anno possiamo tenere l'Educazione7, per altro sin che non sono a Verona una cosa certa non la so neppur io. Al più presto che possa andarvi ciò non sarebbe, che per la metà della ventura settimana anzi sulla fine ma non ne sono ancora certa, e potrebbe essere, che non mi riuscisse di partire se non che al principio della susseguente settimana.
Per tenere l'Educazione a Bergamo come già dalle circostanze, che mi scrivete voi già ben vedete non è possibile avendo bisogno di ajuto anche per le cose, che avete da fare adesso.
A Verona non credo che il Signor Don Giovanni sarebbe persuaso di mandare nessuna attesi alcuni suoi giusti riflessi per la lontananza. Per ciò vedo molto difficile, e quasi. impossibile il poterlo servire.
Se per altro non gli fa obbietto il metterla a Verona, e l'aspettare una risposta decisiva, ma incerta quando arriverò colà, allora può differire queste due settimane. .
Se ha difficoltà, per la lontananza o si pregiudica ad aspettare allora la metta pure in altra parte.
Ho tanto piacere che nella novena del Sacro Cuore vi siate prefissa d'imitare le due virtù predilette del medesimo.
Mia Cara Figlia credetemi, che a nessuna più convengono quanto alle Superiore, per la nostra propria santificazione, per la buona condotta, ed edificazione anche delle al tre.
Fatevi coraggio abbandonatevi nel Signore, pregatelo di parlare Lui al cuore della compagne prima di parlar voi, e cercate di mantenere nel vostro spirito la pace, e piuttosto, che la perdano le compagne soffrite e dissimulate qualche diffetto, sapendo già che sono buone, e non cercano poi altro che Dio.
Pel denaro, che vi consegnerà il Padre Curato8 impiegatelo tutto in tela. Se vi si presenta occasione sicura mandatela a Verona ma se non è proprio certa tenetela fino alla mia venuta costì, e non vi fidate, per mandarmela dei Carminati della Locanda della Ganascia, perché mandarono della robba alla Meneghina, e andò perduta.
La mia salute va proprio benino. Abbraccio con voi tutte le care compagne, e tutte vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria
Di Voi mia Cara Figlia
Vostra Aff.ma Madre
Maddalena Figlia della Carità9
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