A elena bernardi



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Tua Aff.ma Madre


Maddalena Figlia della Carità70
Alla Signora

La Signora Elena Bernardi


Figlia della Carità

Contrada della Signora

Parrocchia Santo Stefano

MILANO

AD ANGELA BRAGATO

2048(Trento#1829.09.29)



Poichè la Teresa Conzati non riesce proprio ad ambientarsi a Trento, la Canossa le fa alcune proposte per la sostituzione, anche per far contenta la Rosmini.
V.G. e M. Carissima Figlia
Io tostamente rispondo alla carissima tua, sebbene io non ho il piacere d'avere alcune risposte, sopra di quello che ti scrivo; io non so se tu abbi mandato l'ortolano al Mezzari 71, così pure del for­mento io non so se tu abbi fatto come che ti scrissi, e così per la compagna qui per Trento tu non mi dici alcuna cosa; io pure parlai questa mattina alla Teresina72, ma essa continua a sentire la som­ma violenza a star qui sicchè ho accettato una giovine che è maestra delle orfane, e da tutti ebbi ottime informazioni, sì per la bontà, co­me per l'abilità, ma io temo poi che non me la lascino venire sino da qui tre, o quattro mesi, a motivo che questo pio luogo si ossi rov­vedere d'una simile maestra.

Io per quanto vi pensai sopra per vedere, per questo poco di tempo che compagna in Verona si potrebbe mettere adattata per supplire alla Teresina, io non ne trovai che queste due, la Maria Bezzini73 o la Betta di Lonato74...... per poterti rispondere subito, avendo io la visita di due Cappuccini feci scrivere fin qui dalla tua e mia secretaria Marianna75.



Tu dici io starò molto tempo a venire, ma questa non è la mia intenzione anzi spero non avermi a fermar molto. Senti mia cara fi­glia io non ho ancora parlato ne della Betta ne della Maria alla cara Rosmini76. A me sembrerebbe meglio la Betta anzi non vedrei che questa per essere nativa anche di questi paesi. Potrebbe essere che la Rosmina dicesse di ingegnarsi con quella che ha sino che per que­sto po ti tempo entra la maestra delle orfane.

Tu intanto rispondimi e quando mi scrivi prendi le mie lettere in mano, e rispondi a quello che ti scrivo. Del gastaldo 77 aspetto a scrivere sin che tu mi scrivi ancora. Non puoi credere quanto mi sia consolata in sentire che tu stai benino ma ricordati di governarti quanto puoi, ma porta pazienza, e cerca di fare poco motto e di non fare scale possibilmente s'intende.

Io sto benino ed anche la Marianna sta bene, la quale molto cor­dialmente ti saluta unita con le altre compagne. Gia senti mia cara figlia per rapporto ne all'Anelli ne alla Prata la Rosmini inclina as­solutamente a quella di questi paesi e già che si che per una parte è meglio come in voce ti dirò.

Pel momento dovendo levar la Teresa mi parerebbe necessario il dare qui la Betta ed entrando poi due, che son'in vista, quella ac­cettata, ed un altra ripigliare la Betta ancora. Rispondimi subito. Ti abbraccio, e ti lascio nel Cuor Santissimo di Maria


Di Te carissima Figlia

Trento li 29 settembre 1829

Dal convento dell'Addolorata

Tua Aff.ma Madre

Maddalena Figlia della Carita1

TRENTO

VERONA


30 SET(tembre)
Alla Signora

La signora Angela Bragato

Figlia della Carità

Recapito dal signor Verdari

Speziere alla Porta dei Borsari

VERONA


AD ANGELA BRAGATO

2049(Trento#1829.09.30)



Se vuole che la Canossa torni presto a Verona, le spedisca d'urgenza, copiate dall'originale, le prime righe del Breve Apostolico di approvazione della Regola del Santo Padre Leone XII, perché Mons. Sardagna dice che la prima parte del Breve, che é a Trento, é sbagliata.
V.G. e M. Carissima figlia
Io spero che non avrai motivo di lamentarti che non ti scrivo, ma se non lo faccio non posso da qui partire.

Conviene che tu dica alla cara Cristina2 che abbraccio di cuore, con tutte, che mi faccia copiare ma dall'originale, dalla cara Isabella3, otto o dieci righe del principio del Breve Apostolico del Santo Padre Leone4, da me portato colla regola trascritta nel Breve in carta pecora. Ho quì la copia che di detto Breve mi fece a Roma il signor Bernardo Bolognesi5, ma Mons. Sardagna6 dice che la testa di questa copia è fallata.

Mi disse dunque che scriva a voi altre, di copiarmi sei, otto righe di questo Breve, cominciando dalla prima parola. Se ti preme che venga presto, mandami questa piccola copia a posta corente. Dirai all'ortolano che capucci7 veramente tedeschi qui non ve ne sono perchè in questi tereni non riescono, ed invece quì adoprano capucci della Folgaria8, e dicono che vengano molto grassi.

Scivimi dunque se vuol di questi, e quanti ne vuole, se un poco di semenza per prova, o pure la libra che voleva. Ti abbraccio in somma fretta di cuore.


Di Te Carissima Figlia

Trento li 30 settembre 1829

Dal convento dell' Addolorata

La tua Madre


Maddalena Figlia della Carità9

TRENTO




VERONA


I OTT(bre)

Alla Signora


La Signora Angela Bragato

Figlia della Carità

Recapito dal Signor Verdari

alla Porta dei Borsari V E R O N A



A GIUSEPPA TERRAGNOLI

2050(Trento#1829.10.02)


Notizie di cronaca interna, cui la Canossa aggiunge la preghiera di non far mancar niente al padre della Pilotti. Accenna pure al fatto che la Durini deve rinunciare a qualche viaggio perché il marito comincia a sentire il peso della vecchiaia e che Mons. Grasser é a Venezia, vicino all'amico Mons. Traversi.
V.G. e M. Carissima Figlia
Comincierò per dirvi mia cara figlia, che la mia salute va bene al mio solito, cioè che essendo come sapete non tanto forte, delle volte, ho qualche gareletta10, ma stò bene.

Vi ringrazio che abbiate fatto vedere cosa può occorere alla nota persona11 per la quale al primo incontro vi manderò quel che vi dissi, e di più anche occorendo.

La cara Durini12 doveva venire a Verona, ma siccome suo ma­rito13 comincia a sentire la sua età, così da quanto ho sentito, non credo ne abbia avuto voglia.

Non potete credere quanto dispiacere io abbia per la povera Dama Donà14; quando mi scrivete continuatemene a scrivermene le notizie. A Dio piacendo conto nell'entrante settimana di ritornare a Verona, onde scrivendomi dirigete colà le lettere.

Vi unisco una mia lettera per la cara Marianna15, ed anzi m'af­fretto di rispondervi subito, premendo a questa una risposta.

Mi figuro che il nostro Vescovo16 sarà ancora a Venezia, e diffi­cilmente vedrete adesso Monsignor Traversi17, il quale sarà occu­patissimo a fargli compagnia.

Tutte in questa casa stanno bene. Fatemi il piacere di dire alla cara Floriana18 che abbraccio, unitamente con tutte le altre, che sua sorella Irene19 sta benissimo, ed è contenta, e si porta molto bene. Da Verona riscontrerò la cara Angioletta20 e cara Rosa della Croce21. A pena che sarò a Verona cercherò occasione da mandar­vi i due istromenti della casa delle convalescenti per la voltura22, che proprio la dimenticai, e mi direte la spesa per supplire.

Tornando a Padova il Signor Costantini se potete saper qualche cosa della Dama Donà scrivetemelo.

Tanti complimenti ai Signori Padenghe23 ed Allessandri24.

Vi lascio di nuovo nel Cuore Santissimo di Maria. Fatemi rico­piare la patente fatta dal nostro Santo Patriarca a Mons. Traversi per Padre spiritual(e), che non trovai più quella che avea ed include­temela in una lettera.

Vostra Aff.ma Madre

Maddalena Figlia della Carità25


Trento, 2 ottobre 1829 Dall'Addolorata

Alla Signora

La Signora Giuseppa Terragnoli


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