CAPITOLO DECIMO
Libro VI:435 - 10, 1. In tal modo, dunque, Gerusalemme venne espugnata nel secondo anno del regno di Vespasiano, il giorno otto del mese di Gorpieo; in precedenza già cinque volte era stata presa, e questa fu la seconda volta che veniva distrutta.
Libro VI:436 A conquistare la città, ma senza distruggerla, furono Asocheo, re degli egiziani, e dopo di lui Antioco, quindi Pompeo e infine Sosio, unito con Erode.
Libro VI:437 Prima di loro fu il re dei babilonesi che prese e distrusse la città millequattrocentosessantotto anni e sei mesi dopo la sua fondazione.
Libro VI:438 Il primo fondatore fu un capo dei Cananei, il cui nome nella sua lingua suonava “re giusto”, e tale egli era. Per questo fu il primo a far da sacerdote al Dio e, avendo per primo costruito il tempio, cambiò in “Ierosolima” il nome della città che prima si chiamava “Solima”.
Libro VI:439 Avendone scacciato il popolo dei Cananei, David, re dei giudei, v'insediò il suo, ma quattrocentosettantasette anni e sei mesi dopo di lui la città fu distrutta dai babilonesi.
Libro VI:440 Dal re David, che fu il primo dei giudei a regnare su di essa, fino alla distruzione avvenuta sotto Tito sono millecentosettantanove anni.
Libro VI:441 Dalla prima fondazione fino all'ultima conquista sono duemilacentosettantasette anni.
Libro VI:442 Ma né la vetustà, né la magnifica opulenza, né il suo popolo sparso in tutto il mondo, né la gran fama della sua religiosità poterono salvarla dalla rovina. Tale fu la fine dell'assedio di Gerusalemme.
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