Liber chronicus parr. Ia di vedeseta



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Parato rosso £ 500

41.166 Il parato rosso completo provvisto per la funzione delle SS.me 40 ore vedi che è descritto a pag. 125 di questo libro, provveduto nell’anno 1897 anno I delle SS. 40 ore.



Rifatto tetto Chiesa parr.e

42. Nell’ottobre del 1899 a spesa della locale Fabbriceria e per impulso del Parroco attuale si è rinnovato tutto il tetto della Chiesa parr. con una spesa fra legnami – cotiche e coppi e mano d’opera per £ 700 – e così in 24 anni di Parrocchia dell’attuale curato col 1899 la sua memoria la si può dire in benedizione per le tante opere compiute.



31 Dicembre 1899.

[174]


Capitolo V
Istituzioni ed opere compiute dall’anno 1900 all’anno 1901.

Anno Santo Millenovecento

Nuova Statua di S. Rocco

in omaggio al Redentore

Acquisto della statua di S. Rocco Conf.

43. Nell’erezione della nuova Chiesa che fu verso l’anno 1803 e ultimata circa il 1808 – Vedi a pag. 48 di questo libro – i parocchiani eressero anche un altare in onore di S. Rocco, mettendovi il quadro tolto dall’antica Chiesa vecchia che fu demolita circa l’anno 1808 – che esisteva ove adesso vi è l’Ossario dei P. Morti –. Nel 1716 la popolazione fece un voto in onore del Santo, credo per essere stati preservati dalla peste.

Il parroco Artusi D. Carlo nel suo 25mo anno di Parrocchia volle ornare detto altare con la nuova [175] statua del Santo affinché preservasse con la sua potente protezione questa Parrocchia dai mali spirituali e temporali. La statua fu scolpita a Groden nel Tirolo dalla valente Ditta di Ferdinando Demetz – il suo prezzo fu di Ital. £ 500 – cinquecento.

Fu pagata colle oblazioni dei parrocchiani tutti – e perché resti a perpetua memoria chi concorse a questa bell’opera si trascrivono su questo libro i nomi dei singoli offerenti.

= Elenco =
1. Dalla fam. di Pratocaraviglio ricavo 1 str.o167 £ 2,60

2. Da Ciresa Carlo Cursore “ 3,00

3. Da Locatelli Antonio Conola Ved. “ 5, –

4. Da Locatelli Gio. Piazza per 1 strac. “ 2,50

5. Da Arrigoni Giuseppe Menterga “ 5, –

6. Da Musitelli Margherita per tela “ 5,75

7. Da Arrigoni Angelo Tonini “ 5, –

8. Da Vitari Maria V. Quartironi “ 2,--

9. Da figlio Ambrogio Zanandrea “ -,75

----------

£ 31,60

[176]


Riporto Oblazioni £ 31,60

10. Da Locatelli Giovanni ricavo di 2 piante “ 2, –

11. Da Pesenti Battista per lavoro in festa “ 2, –

12. Da Arrigoni Gius. Mar.al figlio “ 10, –

13. Da moglie Rubicanì[?] “ 5,–

14. Da Arrigoni Checc “ 2, –

15. Da Invernizzi Maria levatrice “ 2, –

16. Dalla sig. Amalia Arrigoni “ 3, –

17. Da moglie Rota Bodrello “ 2, –

18. Da Locatelli Mazzaluff “ 5, –

19. Da Locatelli sposa Bono A. “ 1, –

20. Dalla fam.a Zanandrea Avolasio “ 7, –

21. Da Locatelli Marco p. ricavo legna168 “ 1,86

22. Da Locatelli Piazza ricavo lav. vite169 “ 1,20

23. Da Ambrogio Zanandrea “ 1, –

24. Per ricavo di un lotto “ 14, –

25. Da Quartironi Giuseppe “ 5, –

26. Da Angelo Marchetti “ 1, –

27. Dalla fam. Marchetalli p. ric. st.i170 “ 4,30

28. Da Canella Giò. “ 2, –

29. Da Giuseppe Arrigoni Pizza “ 5,70

30. Da Musitelli Maria Mar.a “ 2,10

31. Da Vitali Lucia Carpello “ 2, –

__________

£ 131,76

[177] Riporto oblazioni £ 131,76.

32. Da Arrigoni Samuele “ 5, –

33. Da Tartari Antonio “ 2, –

34. Da Arrigoni Pietro Borgosotto “ 5, –

35. Dalla Famiglia Arrigoni Avolasio “ 5, –

36. Da Ciresa Paolo “ 5, –

37. Da Locatelli Pietro Venturino “ 2, –

38. Da Ciresa Matteo fu Battista “ 2, –

39. Da Locatelli Giò. Curazza Lavina “ 5, –

40. Ricevuto da Ciresa Pietro muratore

per trasporto legni alla Sella “ 20, –

41. Dai F.lli Ciamponini in Vedeseta “ 3, –

42. Da Locatelli Antonio Luigi “ 2, –

43. Da Arrigoni Giò Cechinon di Avolasio “ 5, –

44. Da Locatelli Francesco Mastro Tonini “ 10, –

45. Da Invernizzi Maria M. Ciampone “ 5, –

46. Dalla famiglia di Locatelli Giò Piazza “ 10, –

47. Dalla famiglia di Arrigoni Angelo Pizza “ 8,75

48. Da Manzoni Antonio Lavina “ 2, –

49. Da Rota Giò Bodrello Vedeseta “ 5, –

50. Dalla Vedova Migliorini di Avolasio “ 5, –

51. Dalla fam.a di Arrigoni Giò Ciampone “ 20, –

52. Avanzo della festa di S. Antonio al Regetto

per questua fatta “ 29,06

£ 287,57


[178]

Riporto £ 287,57

53. Da Musitelli Lorenzo Vedeseta “ 2, –

54. Dalle sorelle Paoletto Gallina “ 2,10

55. Da Invernizzi (famiglia) Molini “ 5, –

56. Per porto fieno di Musitelli Lorenzo “ 4, –

57. Dalla fam. di Arrigoni Paolo Ciampone “ 5, –

58. Dalla famiglia di Locatelli Secrista “ 5, –

59. Da Arrigoni Carlo Gallina “ 5,–

60. Dalla famiglia Locatelli Giuseppe fu G.e “ 10,–

61. Dalla famiglia di Quartironi Cristallo “ 5, –

62. Dalla famiglia di Vitari Carlo fu Giò. “ 10, –

63. Dalla famiglia di Pietro Ciresa “ 5, –

64. Dalla Locatelli – famiglia – Filippo “ 2, –

65. Dal Ciresa Carlo Sarto “ 3, –

66. Dalla fam. di Locatelli Carlo Venturino “ 5, –

67. Per lavoro fatto trasporto legna Valle Casera “ 30, –

68. Per aggiustamento Arrigoni Maria con

Moretti alla Rimessa “ 10, –

69. Da Arrigoni171 Pin Marchettone “ 8,30

70. Da Pesenti Rossi Battista – oste “ 5, –

71. Da Musitelli Maffio Selgugia “ 5, –

72. Dalla fam. Arrigoni Maget Avolasio “ 15, –

73. Da Arrigoni Lorenzo Grilli “ 2, –

74. Da Vitari Maria Branzina “ 2, –

75. Da Locatelli vedova Marchettona “ 5, –

£ 437,87

[179]


Riporto Entrata £ 437,87

76. Vitari M. Arrigoni Laura “ 2, –

77. Ricavo incanto cassa imballagio “ 4,25

78. Per offerta N.N. “ 1,15

79. Da Rota Domenico prestinajo “ 5, –

80. Da Teresa Redondi “ 5, –

81. Ricevuto da Rota Luigi per trasporto

sabbione per la costruzione del ponte

sotto il Molino172 “ 35, –

82. Da Vitari Giò fu Carlo Regetto “ 5, –

_________

£ 495. 27

83. Ricevuto da Locatelli Maria Piazza “ 2, –

84. Ricevuto da una compagnia di giovinotti venuti

a casa dalla Campagna “ 18,48

__________

£ 515,75

Vedi avanti partita Uscita “ 515,75

_________

Pareggiato £ __ __

La statua fu di piena soddisfazione. Ora le offerte saranno rivolte per la sua nicchia e riordinamento suo altare.

[180] [bianca]


[181]

Spese incontrate per l’acquisto della statua di S. Rocco Confessore


Per spese postali in molte corrispondenze £ 3,50

Pagato lo scultore Ferdinand Demetz

a Groden (Tirol) come al convenuto “ 500, –

Spesa Assicurato N. 468 “ –,70

Speso per le viti nuove posiz.e sul palco “ 5, –

Risposto alla lettera 21 settembre “ –,20

Risposto alla cartolina 29 settembre 1900 “ –,20

Scritto con risp. pag. 21 ottobre 1900 al Sig.

Locatelli Pietro di Bergamo se fu pag. £ 63.20 “ –,40

Scritto 28.10. 1900 a Groden per il versamento

della £ 63.20 al Sig. Locatelli Bergamo “ –,20

Rescritto 16.11.1900 per il mancato pagamento della

Ditta per la dogana £ 63.20 “ –,15

Rescritto 26.11.1900 al Locatelli a Bergamo

se fu pagato da Groden “ –,20

Regalo di uno stracchino al Sig. Locatelli a Bergamo

Per il suo disturbo a ½ p.le “ 5,20

_________

Imp. totale spesa S. Rocco £ 515,75
[182]

Anno Santo 1900

Acquisto di un bambino per la solennità del S. Natale in omaggio al divin Redentore - Fine Secolo

Acquisto del Bambino per il S.to Natale

44. Prima che terminasse il secolo in omaggio al divin Redentore nostro, il parroco D. Carlo Artusi a compimento di tante sue opere fatte in questa Parrocchia come si può vedere leggendo questo libro, ha voluto arricchire questa Chiesa di un’altra nuova statuetta e cioè il Bambino sul cesto di vimini per l’esposizione nella notte santa del Natale.

Il Bambino fu provveduto a Milano dalla Ditta fratelli Bertarelli al prezzo di £ 32 – compreso imballaggio -. A quest’opera concorse con bella offerta la famiglia Locatelli Giuseppe fu Giuseppe della Lavina la quale si presta sempre generosa nelle opere del divin culto - e sa bene impiegare quel po’ di provvidenza che ci ha dato il Signore -. Anche questo sia a memoria sì del parroco locale che della sud.a famiglia.

[183]


Capitolo VI
Erezione di un nuovo concerto di n. 5

campane nell’Oratorio della Lavina

sua solenne benedizione, ed altre opere173
Nuovo concerto di 5 campane per l'Oratorio Lavina

45. Nell’anno 1900. - In una riunione dei capi-famiglia della stessa contrada della Lavina, tenutasi nella casa del sig.r Locatelli Giuseppe fu Gius.e compilatore di quest’opera, sulla fine del decorso anno 1899 venne deliberato in vista della felice riescita della suddescritta opera del campanile, di erigere un concerto di cinque campanelle delle quali la maggiore l’intonazione in sì bemolle, ed il diametro di met. 0,80 in bocca, e di commetterne la fusione alla rinomatissima Ditta Giorgio Pruneri di Grosio in Valtellina, avendo già a tal effetto lettera dello stesso in data 22 luglio 1899, in cui sono proposti tre progetti, fu perciò scelto il primo, infatti venne stipulato il contratto colla sullodata Ditta Pruneri a mezzo del M. R. sig.r D. Angelo Bianchetti attuale parroco di Olda, che in tale circostanza fece contratto col medesimo Pruneri di un concerto di campa[184]ne grosse per la sua Parrocchia, come da relativo atto di contratto in data del giorno 10 gennaio del medesimo anno 1900, firmato dal sig.r parroco e dalla rappresentanza dei frazionisti della contrada della Lavina, che venne spedito al sunnominato sig.r Pruneri, il quale ritornò a volta di corriere un esemplare di esso atto sottoscritto da lui medesimo, ora giacente nell’archivio parrocchiale di Vedeseta.174 Esse vennero fuse unitamente a quelle di Olda nel giorno 26 di maggio dello stesso anno, sacro alla memoria dell’Apparizione di Maria Santissima a Caravaggio, ed ebbero una felice riescita, come da lettera comunicata subito dopo, con altra lettera in data del giorno 2 giugno 1900 specifica il metallo occorso per dette campane col relativo peso per cadauna campana calcolando l’ammanco risultante dalla fusione in ragione del 5%, come qui appresso è distinto, cioè:

1ª. campana kilogrammi 285,100 gr.mi

2ª. “ “ 196,700 “

3ª “ “ 138, –

4ª “ “ 109,800

5ª “ “ 79,600

_________

Peso del concerto kilogra.mi 809,200

Calo di fusione in ragione del 5% 40,460

_________

Totale del bronzo impieg.to kilogr.mi 849,660

======== [185] Sicché la spesa delle campane senza calcolare la fornitura accessoria, che sarà poi specificata in fine di questa descrizione è la seguente:

Importo di kilogr.mi 849,660 gr.mi di bronzo a £ 2,75 al

kilogr.ma £ 2336,56

Importo della fattura e condotta a £ 0.6

al kilogr.ma “ 525,98

_________

Totale salvo errore £ 2862,54

========


In base alla condizione stabilita le campane furono condotte alla stazione ferroviaria di Bergamo, da cui furono levate nel giorno 28 del mese di giugno, e nel successivo giorno 29 vennero condotte al luogo di destinazione sia quelle della Lavina, come quelle di Olda. La mattina di detto giorno alcune giovani della contrada della Lavina, recaronsi di buon’ora oltre la Forcella di Bura portando seco fiori e corone per adornare le proprie campane, con loro andarono alcuni uomini della medesima contrada, e fra il giubilo e l’esultanza furono introdotte in paese accompagnate dalla fanfara che appositamente fu chiamata a prestare il suo servizio, così pure anche per quelle di Olda, di cui una deputazione venne ad incontrare le proprie.

Trasportate tosto dallo stradale queste campane furono appese ad un alto cavalletto eretto nell’Oratorio [186] mercé l’opera dell’inceppatore sig.r Montagna Antonio di Tagliuno coadiuvato dai frazionisti della stessa contrada, questi fece tosto sentire il primo squillo, e subito l’armonia del suono piacque a tutti. La sera del medesimo giorno allo scopo di dare un certo distintivo solenne alla circostanza delle campane, venne celebrata una funzione nell’Oratorio dal Rever.do sig.r Parroco locale, assistito da due RR. sacerdoti di Bergamo, venuti in Olda, a condecorare la festa titolare di colà, ed uno di questi tenne un breve discorso d’occasione sulle stesse campane e all’uso che queste devono servire. Queste campane rimasero quivi appese finché furono costruiti e condotti sul luogo i ceppi e le ruote in ferro, e il resto dell’occorrente, ed eretto il castello su cui collocarle in torre, il tutto poi si eseguì nel successivo mese di agosto.

In altra adunanza tenutasi dai capi-famiglia della contrada, nella casa del sullodato sig.r Locatelli Giuseppe prima dell’arrivo delle campane, fra le altre cose fu fatta la proposta per la benedizione delle campane, se avevasi da affidare tale funzione al Sacerdote Monsig.r D. Aquilino Citterio di Milano, il quale ogni anno passa quivi la sua vacanza nel mese di agosto, oppure a Sua Eccellenza Monsig.r Gaetano Camil[187]lo Guindani Vescovo di Bergamo, in occasione che doveva recarsi a consacrare le campane di Olda, indi a Pizzino a coronare di sua presenza la solenne festa ivi indetta pel giorno 22 dello stesso mese di agosto. Dai prelodati capi-famiglia quivi convenuti venne accolta ad unanimità di voti la proposta di affidare la funzione della benedizione e consacrazione delle campane allo stesso Ill.mo Monsig.r Vescovo di Bergamo, approfittandosi del di lui passaggio per andare alle suespresse Parrocchie.

A tale effetto col permesso gentilmente accordato da Sua Eminenza il nostro veneratissimo Arcivescovo, venne fatto l’invito al prelodato Monsig.r Vescovo il quale benignamente volontieri gradì l’invito, e stabilì per tale cerimonia il giorno 21 del prefato mese di agosto. Sul principio di questo mese condotti i ceppi di legno e le ruote in ferro, unitamente ad una cassa contenente il resto della ferramenta per la congiunzione dei ceppi alle campane, e gli istrumenti dell’artista, come pure le funi occorrenti, e si diedero principio ai lavori di costruzione del castello, poscia furono messi i ceppi alle campane e di nuovo appese al cavaletto. Pel giorno stabilito nell’Oratorio fu parato l’altare e le pareti intorno per la solenne cerimonia, e le [188] campane guarnite di fiori, verzura, e drappi, nella contrada vennero eretti due archi trionfali, e nelle vie interne furono piantate delle pianticelle di varie qualità adorne di fiori, e poste delle sandaline175 in diversi punti, per modo che nella semplicità dell’apparato presentava un incantevole effetto.

Nel giorno della festa furonvi due messe semplici alla mattina ed una solenne alle nove ore, vi fu invitata la Confraternita del SS.mo Sacramento, i Luigini e le Figlie di Maria per ricevere sullo stradale S. Eccellenza Monsig.r Vescovo al suo arrivo che fu alle ore 11.30; a tal effetto fu chiamata a prestar servizio la banda musicale di Palazzago, che fu puntuale al suo compito, dallo stradale venne accompagnato processionalmente dal clero, dalle confraternite, e dalla popolazione nella contrada sino alla casa del sig.r Locatelli Giuseppe scrittore dell’opera, ove fu ricevuto festosamente, quivi prese un po’ di riposo, poscia processionalmente accompagnato all’Oratorio, ove celebrò solennemente la funzione della consacrazione delle campane, le quali furono in n. 6, compresa la campanella già esistente sul capitello posto sulla cima della facciata dello stesso Oratorio.

I padrini di battesimo delle campane furono:

[189] 1. Per la prima o la maggiore, il sig.r Invernizzi Giuseppe fu Carlo, nativo della contrada, ora negoziante di laticinii176 alla Bellingera sul viale Monza fuori Porta Venezia in Milano, colla sua sorella sig.ra Angelina ora domestica presso il Rev.mo Monsig.r D. Aquilino Citterio di Milano.

2. Per la seconda, il sig.r Locatelli Filippo fu N.N. pure negoziante in laticinii sul viale Monza n. 120-a fuori di Porta Venezia in Milano, colla sua suocera sig.ra Invernizzi Maria ved.a del fu Giovanni coesercente nello stesso negozio del genero sunnominato.

3. Per la terza il sig.r Locatelli Giuseppe fu Giuseppe colla sua consorte sig.ra Arrigoni Modesta.

4. Per la quarta il sig.r Invernizzi Giuseppe fu Giovanni Battista ora negoziante in laticinii a Milano, colla sua sorella Maria maritata Arrigoni Carlo d.tto Gallina.

5. Per la quinta, il sig.r Manzoni Angelo fu Antonio negoziante in latticinii a Vigentino fuori Porta Vigentina a Milano, colla sua cognata Arrigoni Maria maritata Manzoni Antonio oste, e per la campanella già esistente il sig.r Locatelli Carlo del fu Giacomo d.to Curazza, colla sua moglie Arrigoni Teresa.

La solenne funzione fu poi terminata colla benedi[190]zione dell’Augustissimo impartita dallo stesso Monsig.r Vescovo, e tale solenne festa riescì di piena soddisfazione della contrada della Lavina e di tutta la popolazione, sopra tutto del Rev.do sig.r Parroco D. Carlo Artusi, che con tanto sacrificio effettuò il desiderio del defunto sac.te D. Carlo Locatelli parroco di Peghera, ed ora ne compiè l’opera col concerto delle campane, dedicando ciò all’omaggio del Divin Redentore a cui è consacrato l’incipiente secolo, e coadiuvato dall’operosità e dal concorso degli abitanti della contrada, tale avvenimento rimarrà a imperitura ricordanza dei posteri, del come la presente generazione seppe erigere sì bella opera, il compimento della quale fu benedetto e consacrato da un Vescovo della vicina Diocesi, con licenza dell’Ordinario diocesano, e nei fasti della storia locale dai remoti tempi fino ad ora non trovasi registrato nessun cenno che questo Oratorio, dalla sua erezione fino ad ora sia stato visitato da un Vescovo, e questa è la prima volta che ciò avvenne. Ben sarebbe stato visitato anche prima da Sua Eminenza il Cardinale Arcivescovo nella sua visita pastorale fatta nel giugno dell’anno 1896, come è registrato nel relativo capitolo, ma non gli permise il tempo a ciò dovendo egli andare a Fuipiano di Vall’Imagna, indi a Brumano per la sacra visita.

Si fa noto come il prelodato illustre Vescovo di Bergamo, se ne partì poi dalla contrada col cuore assai soddisfatto [191] e contento della cordiale e onorevole accoglienza fattagli non solo dal Parroco, ma anche da questi frazionisti che sì bene prestaronsi nel preparare una semplice ma cordiale accoglienza, ed egli nell’impressione avuta la ricordò poi anche altrove, e per mezzo del Rev.do sig.r Parroco fece i suoi cordiali ringraziamenti alla frazione e a tutta la popolazione di Vedeseta, che si prestò in tale circostanza a riceverlo e fargli corona durante il breve intervallo in cui si fermò, poscia partì per la Parrocchia di Olda a fare la medesima funzione.

Le campane furono poi messe sulla torre nel giorno 25 di detto mese di agosto, compiendosi in cinque giorni la relativa posa in opera, e col primo di settembre si udì il primo squillo col suono dell’Ave Maria, poi ebbe principio la prova, e di mano in mano riescirono di piena soddisfazione di quanti le udirono, sì terrieri come anche estranei.

Si riporta dalla pagina 185 la spesa totale delle campane

che è di £ 2862,54

Unendo la spesa della inceppatura e mano d’opera

come a relativa distinta “ 735,55

Pagato al Rev.do Parroco di Olda per importo, ceppi

e ferramenta, convenuto in “ 200, –

La spesa totale del concerto sale a £ 3798,09

=========

[192] La cifra sopraespressa dunque è di £ 3798,09

Unendo poi anche la spesa liquida della costruzione

del campanile come dal conto presso il Rev.do sig.r

Parroco che è di “ 1109,–

Sicché la spesa totale complessiva di £ 4907,09

========


sì bell’opera eretta, a cui si sobbarcarono e soddisfecero con spontaneo sacrificio i frazionisti della Lavina, in sì pochi anni è di £ 4907, senza gli interessi pagati, sia al fonditore, sia ad una privata persona.

Per compimento si trascrive la distinta dell’inceppatore che è come segue:

Conto di Lavina frazione del Comune di Vedeseta.

Ferramenta ridotta per sostenimento delle campane al ceppo,

e per le pietre kilog.mi104, altri kilg. 75 che si trovano nei

ceppi per la detta fattura a £ 0,65 al kilog. Tot. £ 116,35

Ruote in ferro kilg. 193 a £ 0,85 al kilogr. “ 164,05

Cuscinetti in bronzo kilogr. 7,400 a £ 4.00 al kilogr. “ 29,60

Bussole in ghisa kilogr. 14 a £ 0,50 “ 7, –

Per riduzione ceppi, compresi due nuovi, fodrine, stipiti “ 170, –

Per condotta e ricondotta ceppi vecchi e ruote “ 10, –

Per inceppatura campane “ 12, –

Per fattura castello e posizione in opera “ 40, –

Per alzamento campane e posizione in opera “ 35, –

_________

Totale da riportarsi £ 584,00

=========

1) Unendo alla spesa qui sopra enunciata la differenza di £ 91,88, risulta la somma totale di £ 1200,88 come a pag 171 per cui il complessivo ascende a £ 4998,97.


[193]

Si riportano £ 584,00

Per ferramenta, tastiera, e posizione in opera “ 53, –

Per tinta e mano d’opera “ 49, –

Per corde “ 21,06

Per battenti kili 19.00 a £ 1.50 al kilo “ 28,50

_______

La spesa dell’inceppatura somma a £ 735,56



=======

Coll’aggiunta dell’importo del materiale di Olda in base alla rimessa fatta dall’inceppatore in £ 200, somma in complesso alla cifra di £ 935.55, da una lettera ricevuta dallo stesso inceppatore, sulla somma totale suespressa si ebbe un bonificamento di £ 68,19, per cui la spesa pagata in saldo al medesimo fu di £ 667,37



Allungamento di un armadio in secristia par.177

46. La secristia di questa Parrocchia è assai bella e comoda - ricca di armadi per riporvi e biancheria e tutte le suppellettili - ma per le molte provviste che si è fatto in q.ti anni passati di paramenti e biancheria gli armadi divennero scarsi - onde ho pensato coll’intervento della locale Fabbriceria di allungare i due lati dell’armadio verso sera - di fronte all’entrata - e in questo anno 1901 si compì anche [194] quest’opera divenuta necessaria - anche per riporvi meglio i piviali e pianete solenni – e porre sotto chiave le due pianete antiche di valore una di color rosso e l’altra color bianco.

L’opera fu eseguita dal valente falegname Mangili di Olda con una spesa complessiva di £ 400.

Pavimento del presbiterio

47. Nel 1891 fu eseguito per la Chiesa parrocchiale il pavimento in mattonelle a mosaico - dalla Ditta S. Ghilardi di Bergamo - il Parroco che scelse il disegno fu di assai buon gusto -. Di grande soddisfazione anche alla popolazione. - Ciò avvenne nell’agosto 1891.



Pavimento della secristia p.

48. Di seguito nello stesso anno si fece anche il pavimento della secristia di mattonelle semplici ma di assai bell’effetto. - Anche questo venne eseguito dalla distinta Ditta Ghilardi di Bergamo. - Tanto l’uno che l’altro fu sostenuta la spesa dalla locale Fabbriceria parr.le incirca £ 700 e più.

[195] Pallio e lettorino per l’Oratorio del Regetto

49. Nel 1892 essendovi estremo bisogno fu provveduto con offerte private e con l’obolo del Parroco un bel pallio e porta messale di mettallo [sic!] - e fu per la 1ª volta adoperati per la festa del titolare S. Antonio da Padova 13 giugno 1892. - Fu speso circa £ 120.



Altre 2 scale mezzane

50. In questo anno del 1892 furono provviste altre due scale per la Chiesa parrocchiale per i paramenti e altri bisogni - che con le due che furono provviste prima fanno 4 - e queste giovano assai anche per i bisogni della popolazione.



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