Liber chronicus parr. Ia di vedeseta


N. 71. Dono del Parroco locale della statua del S. Cuore di Maria



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N. 71. Dono del Parroco locale della statua del S. Cuore di Maria

71. In tale circostanza venne pure provvista una statua rappresentante il Sacro Cuore di Maria, da porsi nella [235] parte sinistra dell’altar maggiore nella Chiesa parrocchiale con due artistiche mensole, di cui l’una fu messa a destra dello stesso altare maggiore, sulla quale fu deposto il simulacro del Sacro Cuore di Gesù, nella parte sinistra dello stesso altar maggiore venne collocato il simulacro del Sacro Cuore di Maria ad eguale altezza; compresa la statua e le mensole, costano in tutte £ 366, quest’ultima statua fu benedetta dal sunnominato sig.r Prevosto la sera del giorno 21 dello stesso mese di maggio del surriferito anno 1906.



N. 72. Acquisto parato nero completo

72. Nel sunnominato anno 1906, venne pure fatto acquisto dalla Ditta fornitrice Rita Scotton di Breganze provincia di Vicenza, un paramento nero completo, per l’occasione di funerali solenni, esso costa in totale la somma di £ 350.



N. 73. Avolasio. Acquisto statua Madonna della neve

73. Per opera dei frazionisti di Avolasio a mezzo del sig.r Parroco locale fu provvista una statua rappresentante la Madonna della neve, dalla Ditta Nardini Giuseppe di Milano con relativo portatile in metallo per il loro Oratorio, per il costo complessivo di £ 460. Ricorrendo la sua festa stabilita nel giorno 5 di agosto, nella prima domenica di detto mese, fu benedetta e inaugurata solennemente prima della messa solenne, che fu condecorata dalla presenza di quattro [236] sacerdoti, dalle Confraternite e dal Corpo musicale locale, al Vangelo tenne analogo discorso il Rev.do sig.r Parroco di Colmine, dopo i vespri si fece la processione partendo dall’Oratorio si percorse all’ingiro sul soprastante piano, ciò che fece un’estetica incantevole vista, ritornando poscia al medesimo Oratorio, fu poi chiusa la funzione colla benedizione della reliquia e relativo bacio.


[236]
Cap. X


Annotazione di varie opere eseguite in questo lasso di tempo,

non comprese in quelle sopra accennate
N. 74. Ampliamento del cimitero parr.le. Anno 1907200

74. Per l’aumento popolazione il Comune dovette ingrandire il cimitero - con disegno di Ingegnere fu compita l’opera l’anno 1907. - In quanto alla riforma fatta lascia molto a desiderare e di questo il Parroco locale ne fece cenno varie volte alla popolazione ma fu inutile - e massime per aver posto due sole finestre.201

Fu benedetto solennemente dal [237] Parroco locale autorizzato dal proprio Ordinario con decreto in data 4 aprile 1907 che si conserva nell’archivio parrocchiale - con tutte le prescrizioni nostre Sinodali diocesane - La spesa fu sostenuta dal Comune ammontante a circa £ 5000 - e l’opera fu compiuta dai locali nostri muratori.

N. 75. Acquisto della statua di S. Antonio da P.a pel pane dei poveri

75. La nostra Chiesa parrocchiale fu arricchita di un’altra bella statua, di S. Antonio da Padova - per il pane dei poveri della Parrocchia.

In questa Parrocchia sono scarsi i poveri veramente bisognosi della carità perché dal più al meno sono tutti di buone famiglie202 e anche questi pochi sono sussidiati dalla locale Congregazione di carità di quando in quando, ciò non [238] di meno questa pia opera riuscirà assai vantaggiosa per i poveri infermi e assai meritoria per gli offerenti.

Di questa pia istituzione che spero sarà perenne nella Parrocchia si terrà apposito registro per entrata e uscita - In entrata saranno registrate le offerte della cassetta - In uscita il pane o generi alimentari distribuiti agli infermi.

La statua è opera della Ditta Ravasio Guelfo in Bergamo che costò fra piedestallo e braccialetti £ 200,00 - duecento. L’iniziativa di questa opera fu di una persona che ora è passata a miglior vita con offerta di £ 20 – venti - di poi il Parroco locale si impegnò per il resto. E così S. Antonio benedica con quest’opera la Parr.a tutta - P. Artusi.

[239] N.76. Acquisto della statua di S.t Anna. N. 76

Essendovi nella Parrocchia grande divozione verso S. Anna Madre SS. di Maria Vergine, il Parroco Artusi pensò bene di corredare a questa Chiesa parr.le anche questo venerato simulacro e di propria spesa la volle acquistare, anche per far pendant alla bella Statua di S. Antonio da Padova. Fu benedetta proprio nel giorno a lei sacro, il 26 luglio 1908 essendo in giorno di Domenica.

Venne scolpita dalla rinomata Ditta Ravasio Guelfo di Bergamo, con il rispettivo piedestallo - Costò il prezzo di ital. £ 200.

Beata Anna, Maria Bambina benedite all’oblatore, suoi parenti e Parrocchia tutta. P. Artusi.

[240] 1a Messa del n.o Sac.e D. Angelo Arrigoni di q.ta P.a N. 77.

77. Solenne festa celebrata nel giorno 6 giugno dell’anno 1909, in occasione della celebrazione della prima messa del novello Sacerdote D. Angelo Arrigoni della famiglia dei Ciamponi di Vedeseta.

Dopo trascorsi ben cinquantasei anni, dacché celebrò la prima messa il M. R. sig.r D. Francesco Locatelli della famiglia dei Tesorer, ora Parroco di Cairate nella Pieve di Busto Arsizio, tra Milano e Varese, ed ultimo tra i veterani sacerdoti nativi della Parrocchia di Vedeseta, ancor vivente ed ultimo tra gli inscritti nella seconda parte di questo "Liber chronicus" da pagina 107 a pag.na 113, sorse alfine il giorno in cui altro Sacerdote, nativo di questa Parrocchia, nella persona del Reverendo sig.r D. Angelo Arrigoni, salì per la prima volta l’altare ad offrire il Santo Sacrificio della messa dopo aver ricevuto nell’antecedente giorno 5 l’ordinazione, e consacrazione sacerdotale dalle mani di Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Giacomo Maria Radini Tedeschi attuale Vescovo di Bergamo, nel cui seminario incominciò e compiè gli studi in preparazione a tale sacerdotale dignità. Alla sera dello stesso giorno, accompagnato da parenti ed amici della famiglia, venne ricevuto festosamente in paese, col più vivo entusiasmo della popolazione che accorse da ogni parte della Parrocchia, tra lo squillo delle campane, e lo sparo dei mortaretti, [241] ricevuto dall’esimio sig.r Parroco nella località detta dei Cantelli fuori del paese, lo stesso sig.r Parroco con tutta premura e sollecitudine predispose il piano, acciocché il tutto procedesse armoniosamente con onore e decoro della famiglia e del paese. In detto luogo oltre il sullodato sig.r Parroco, convennero anche altri sacerdoti, i quali fecero corona all’accompagnamento del novello Sacerdote in Parrocchia. Alla sera venne impartita la solenne benedizione col SS.mo Sacramento dallo stesso novello Sacerdote, non è a dire dell’apparato maestoso nella sua semplicità, che era già messo in opera nel giorno stesso della vigilia, tanto in Chiesa, come anche nel paese, con archi trionfali ed iscrizioni analoghe alla circostanza e in onore al medesimo novello levita, nella stessa sera furonvi alcuni fuochi artificiali, ma sgraziatamente il tempo piovoso non permise di fare come era stato stabilito nel programma, quanto ai fuochi sulle vette dei monti vicini si supplì la mattina del giorno della stessa festa.

Nel giorno stesso della festa, dopo la messa prima celebrata dal Rev.do sig.r Parroco locale si compiè l’apparato in paese, e verso le ore 10 antimeridiane tempo ordinario della S. Messa parrocchiale, radunatisi nel loro rispettivo Oratorio i confratelli del SS.mo Sacramento ivi indossarono la loro divisa, poscia si recarono processionalmente accompagnati dal Corpo musicale del paese, dal clero e dalle consorelle dello stesso sodalizio, alla casa del sunnominato neo-levita per rice[242]verlo alla porta e condurlo alla Chiesa, facendo il giro delle consuete processioni, sulla porta della Chiesa parrocchiale dal Rev.do sig.r coadiutore parrocchiale di Peghera, venne rivolto un patetico203 saluto al neo-candidato, dopo di che entrati in Chiesa, ove era esposto il SS. Sacramento dalla Messa prima della mattina, ivi fecero l’adorazione, indi il clero accedette in sacristia per indossare i paramenti sacri, indi all’altare per la celebrazione della S. Messa, il novello sacerdote venne accompagnato dai ministri e sacerdoti e dal sullodato sig.r Parroco in piviale, che lo assisté e lo guidò nella celebrazione della S. Messa, in qualità di padre spirituale e di padrino; assisterono in qualità di padrini alla Messa i sigg. ri Massimiliano Rizzi di Bergamo e Invernizzi Giuseppe fu Carlo nativo della contrada della Lavina ora dimorante a Milano quale negoziante in latticinii.

Tale funzione venne accompagnata da scelta musica del maestro Perosi eseguita dal corpo corale di Almeno S. Bartolomeo, diretta dal maestro organista sig.r Vassalli, di colà, che sedette all’organo e riescì tale musica di sommo decoro sì nella Messa come nei vespri, e di vera soddisfazione al pubblico presente alle sacre funzioni. Al vangelo tenne un forbito discorso di circostanza sul sacerdozio cattolico il M. R. sacerdote sig.r D. Davide Brigenti, ora coadiutore a S. Giovan Bianco, che piacque a tutti gli astanti per l’argomento di grande importanza, e per l'[243]imponenza del suo dire. Al termine della S. Messa seguì la benedizione col SS.mo Sacramento, accompagnata essa pure da scelta musica nel Tantum ergo ed impartita dal prelodato novello Sacerdote.

Circa un’ora dopo furono celebrati i vespri solenni in musica, dopo i quali seguì la processione portando il venerato simulacro della B. V. del Rosario, come era stabilito di approfittare di tale avvenimento per questa circostanza, come diffatti avvenne, i vespri furono cantati dal medesimo novello Sacerdote che presiedette anche alla processione, la quale riuscì molto imponente, sia per il concorso di molti forestieri venuti da varie parti, sia anche per il decoro e la presenza delle locali confraternite, accompagnata dal locale Corpo musicale e da quello corale sullodato. Fu chiusa la solenne funzione colla benedizione della reliquia della B. V. seguita dal relativo bacio dei fedeli.

Il pranzo fu tenuto nella casa del sunnominato sacerdote e vi parteciparono, oltre i sacerdoti della valle e vicine Parrocchie, molte persone secolari di ogni ceto e sesso, comprese le autorità comunali di Vedeseta e Taleggio, i parenti ed amici del candidato fiancheggiato dai propri genitori, seguirono parecchi brindisi in onore dello stesso, primo dei quali una poesietta recitata da una ragazzina sua nipote, dopo i quali l’esecuzione di varii pezzi di musica dello stesso Corpo locale, sarebbe stata chiusa la memoranda giornata con una splendida [244] illuminazione in tutto il paese e nelle rispettive frazioni, se il tempo fosse stato più favorevole, ma pure qualche cosa venne fatta anche per questa parte a compimento di questo memorando avvenimento, che resterà a lungo impresso nella mente di molti, a maggior gloria di Dio e a bene delle anime.

A compimento di questa breve relazione dell’avvenimento suddescritto, segue la qui sottoestesa lettera di gratitudine e riconoscenza indirizzata dal Corpo musicale al Parroco quale direttore principale dello stesso, per l’appoggio e le beneficenze da lui usate al Corpo medesimo.
Vedeseta 11 gennaio 1909

M. R. Parroco.

“ È col cuore traboccante di meraviglia, di gratitudine e d’ammirazione, e

“ colla mente abbagliata e confusa da tanto slancio di iniziativa, e di

“ prodigalità, che afferro convulsivamente la penna e m’accingo a

“ manifestare i sentimenti di riconoscenza, che un’intera società nutre

“ verso il suo instancabile benefattore.

“ Questo Corpo musicale ed io, indegno rappresentante, ne fummo altre

“ volte meravigliati del di lei buon [245] cuore, della di lei instancabile

“ energia, ed impareggiabile forza nel vincere ogni difficoltà per

“ raggiungere uno scopo prefisso.

“ Di certo se al Corpo m.le fosse mancato il di lei valido appoggio,

“ naturalmente, per le indifferenze che ha dovuto incontrare in diversi

“ momenti difficili, avrebbe dovuto miseramente intisichire, e morire per

“ mancanza della forza materiale e morale.

“ Su di lei dunque ricade ogni merito, se il Corpo m.le trovasi ancora oggi

“ bene compatto e in prospere condizioni.

“ Sono pur costretto a ripetere in questo momento, ciò che altri un giorno

“ dissero: Con sì fatto capitano si può ingaggiarsi in qualunque difficile

“ impresa con sicurezza di vittoria.

“ Ora l’accingersi alla nuova impresa incominciata, da molti è ritenuta

“ temerarietà, ma tali individui non pensano che con una direttiva simile

“ è impossibile una cattiva riuscita.

“ Fra poco tempo, io lo spero, ne son certo, che una bandiera tricolore,

“ sventolerà alla sommità della nuova opera, il fruscio di quella le sarà un

“ linguaggio sincero d’amore, una soddisfazione, ed un ringraziamento più

“ fervido di ogni altro che il Corpo musicale le potrebbe fare.

“ Interprete quindi dei sentimenti di amore, di stima, di riconoscenza e di

“ venerazione che l’intero Corpo nutre verso di lei, le porgo i più sentiti

“ ringraziamen[246]ti di quanto ha fatto, e l’assicuriamo che tutti

“ facciamo voti al Sommo Iddio, perché lo conservi ancora per lungo

“ tempo all’amor nostro, e a porgerci ancora altri necessarii aiuti.

“ Anche la Comunità del SS. Sacramento di cui ella n'è l’eccelso

“ presidente, merita da questo Corpo una gratitudine senza limiti perché

“ l’ha sempre aiutato, e la larga offerta ricevuta ieri a mezzo suo, ha

“ davvero entusiasmato.

“ Voglia dunque Sig.r Parroco presentare, quando le sarà possibile, i più

“ sentiti ringraziamenti, a nome del Corpo m.le anche alla suddetta

“ Confraternita.

“ A mezzo mio il Corpo assicura che non verrà mai meno ai suoi

“ obblighi, in modo che nessuno abbia mai a pentirsi degli aiuti

“ prestatigli.

“ Coi sentimenti della più alta considerazione, mi creda sempre il di lei

“ Obblig.mo

Firm.to B. Locatelli Direttore Corpo Musicale
Questa lettera è trascritta fedelmente perché sia di testimonianza di quanto è contenuto verso la persona dello stesso sig.r Parroco e della ven.da Confraternita SS.mo Sacramento.

[247]


Parte quarta
Capo I
Istituzioni ed opere compiute dall’anno 1910 all’anno 1915204

N. 78. Posa in opera dello zoccolo in lastre cemento nella C.a par.le

78. Dopo che fu eseguito il pavimento in mattonelle di cemento al suolo della Chiesa, che fu nel 1898 dalla Ditta Ghilardi di Bergamo, sia per l’umidità che s’attacca ai muri, essendo lento l’asciugamento del suolo in tempo di pioggia, sia anche per la facilità del contatto con sedie, lo zoccolo della Chiesa parr. era tutto rovinato e bisognoso di ristauro anche per la decenza e il decoro della casa di Dio, il Parroco attuale D. Carlo Artusi non poteva vedere questa sconcezza e di buona volontà ci volle rimediare.

[248] Chiamò sopra luogo per le opportune misure il direttore del stabilimento del Cantoniere di cemento e marmi artificiali il sig. Invernizzi Carlo di Colognola (Bergamo) - Nel maggio 1910 anno sacro al 3° Centenario della canonizzazione di S. Carlo fu posto in opera - composto in lastre di cemento scagliola, lastre fabbricate nel suo laboratorio in Bergamo e messo in opera da operai del suo stabilimento che riescì assai bene eseguito e di grande soddisfazione a tutta la popolazione.

La spesa ammontò a italiane Lire 364 tutto compreso - Somma raccolta in Parrocchia da generosi oblatori con l’opera e sussidio del curato Artusi il quale [è] instancabile per il decoro della casa del Signore - Il Signore poi benedirà a tutti i pii benefattori anche nei loro interessi.

[249] N. 79. Acquisto di un parato bianco completo

79. L’attuale Parroco Artusi in questi anni passati provvide alla Chiesa di un parato rosso completo - altro parato nero completo - Si sentiva il bisogno di avere anche un parato bianco completo per le grandi sollennità.

Ricorrendo in questo anno il 3° Centenario della canonizzazione di S. Carlo Borromeo per ricordare alla sua popolazione questa gloriosa data e anche per onorare il suo Santo patrono, il Parroco volle fare acquisto anche di questo parato bianco coll’intenzione anche di augurarlo205 nell’occasione di una solenne festa che appunto in questo anno del 1910 che si sarebbe fatto per la nuova statua di S. Carlo B. che doveva essere posta nella Chiesa antecedendo questa festa con solenne processione come [250] sarà descritto in avanti.

Si diede la commissione alla premiata Ditta G. Morera di Novara (Piemonte) la quale entro tre mesi ne fece la consegna. Fu di grande soddisfazione a tutta la popolazione la quale concorse con le sue offerte.

Costò il prezzo di £ 650 compreso un pallio per l’Oratorio di Avolasio e fu subito pagato.

Fu benedetto e inaugurato per la solenne festa che si fece in onore di S. Carlo B. nell’agosto di questo anno 1910 - con una solenne processione portando la statua del Santo e il parato fece bella mostra.

Il Signore certo benedirà alla buona volontà del Parroco locale con tutta la sua popolazione e le anime generose - E questa Chiesa ora ne può andarne lieta di possedere tre parati nuovi.

[251] N. 80. Acquisto 2 grandi braccioli alt. m.e

80. Per ricordare il 3° Centenario di S. Carlo B.o in questo anno 1910, il Parroco locale D. Carlo Artusi regalò alla P.a una bella statua di S. Carlo come sarà accennato in avanti, e fu posta su di un pillastro206 dell’altare maggiore.

I due braccioli che portano le lampade erano sconci e corti per cui il cattenone207 della lampada toccava la statua e si dovette cambiarli.

Dato il disegno alla Ditta Basurini di Bergamo via Zambonate, fabbrica di ferro, me li allestì e li feci208 collocare a posto - Sono fatti in modo che se col tempo si vorrà aggiungere qualche altra lampada per ornamento faranno bella mostra all’altare m.e - Il costo fu di £ 45 e furono collocati nell’agosto del 1910.

[252] N. 81. Acquisto di bel tappeto per alt. mag.e

81. Questa Chiesa era sprovvista di un tappeto per le solennità, fu sempre grande intenzione dell’attuale Parroco Artusi di comprarlo, ma si pensava ad altre cose e questa opera restava da farsi.

In questo anno 1910 volendo festeggiare S. Carlo Borromeo con la nuova statua con una grande festa che fu nel mese di agosto - il Curato si decise anche a proprio sacrificio pecuniario di farne provvista.

Fu acquistato dalla Ditta Luigi Martini di Bergamo fornitore di arredi e paramenti di Chiesa - Costò la bella cifra di italiane £ 350, offerta in parte maggiore del Parroco e di altri benefattori.

Arredo assai utile e di decoro per le grandi sollenità [sic!] - E anche questo sia tutto per la gloria di Dio.

[253] N. 82. Dono del Curato Artusi di una bella statua di S. Carlo B.o

82. In questo anno 1910 cade il 3° Centenario della canonizzazione di S. Carlo Borromeo

Anno 1810209-1910

Per ricordare il fausto avvenimento il Parroco nostro locale D. Carlo Artusi volle regalare alla Parrocchia e alla sua amata Chiesa di Vedeseta volle regalare una bella e artistica statua del suo Santo Patrono, che ora si trova alla pubblica venerazione posta su magnifico piedestallo alla destra dell’altare mag.e. Prima però di collocarla al suo posto fu tenuta una solennissima festa in agosto 1910 con musica di S. Gio. Bianco col maestro di Cappella sig. Rizzini - con l’intervento della nostra Banda parr.le con una magnifica parata tenuta dal paratore di S. Pellegrino.

[254] Tenne il discorso d’occasione il M. R. coadiutore di Berso S. Fermo, Diocesi di Bergamo.

Solenne processione con l’intervento di molti sacerdoti. In questa occasione il Parroco regalò una statuetta del Santo a tutte le famiglie avendone fatto fare n. 175 della Parrocchia, e a tutti i R.di Sacerdoti intervenuti alla festa che a tutti riescì tal dono assai gradito, massime ai miei parenti.210

La statua e statuette e piedestallo furono eseguite dalla famosa Ditta Guelfo Ravasio in via S. Bernardino in Bergamo. Il prezzo totale tutto compreso fu di £ 575 - La popolazione ne fu assai contenta - E così anche noi abbiamo portato tutto il nostro ossequio a S. Carlo B.o che certo benedirà alla nostra popolazione.

[255] N. 83. Pavimento di mattonelle cemento a 3 stanze c.a p.e

83. L’ampliamento e nuovo ristauro della casa p.e riescì di soddisfazione essendovi estremo bisogno perché la casa prima era una vera stamberga e anche in pericolo, per cui si venne nella deliberazione del suo ristauro.

La spesa fu sostenuta dalla locale Fabbriceria e dal Parroco attuale D. Carlo Artusi. I pavimenti delle stanze furono fatti coi mattoni di qui, ma in 3 stanze si rovinarono subito rompendosi e movendosi per cui a spese del Parroco pensò bene di rifare per ora n. 3 stanze.

L’opera fu sostenuta dalla Ditta Biffi di Bergamo con una spesa complessiva di £ 200, e col tempo un po’ alla volta bisognerà rifarne anche delle altre mostrandosi il bisogno.
Visum de mandato Emi. Archp. Occasione Visitationis Pastoralis

Die 31 Juli 1911

Sac. Obl. Carolus Brovelli211


[256] N. 84 Acquisto del capocelo212 in metallo

Approssimandosi l’epoca della 3ª (della terza visita compiuta dal 1896 in poi al 1911) il Parroco pensò bene di donare alla Chiesa un bel capocelo da collocare sopra l’altare maggiore.

Ne diede incarico alla Ditta Cesare Martini di Bergamo il quale ne assunse l’opera - E per la maggiore durata si pensò di collocare213 in metallo cesellato.

Il Em.o Cardinale ne restò assai soddisfatto sia per il decoro alla Chiesa sia anche per la prescrizione fatta nei due sinodi passati e nelle prescrizioni del Concilio provinciale ultimo. Detto capocelo costò la cifra di £ 600 compresa grande cassa d’imballaggio, la condotta da Bergamo a Vedeseta e spesa ferrovia da Milano a Bergamo

Questo starà di perpetua memoria nella Parrocchia, a decoro della casa di Dio, a suo onore e gloria sempiterna. - Compito nel 1911.

[257] N. 85. Posa in opera del sedile sul presbitero alt. mag. parte destra

Dal Parroco mio antecessore D. Francesco Coppa che resse la Parrocchia per ben 19 anni - durante il suo governo fece costruire sul presbitero in cornu Evangeli il sedile di noce, ma questo non è conforme alle prescrizioni sinodali perché doveva essere collocato in cornu Epistole e poi per la sua costruzione non è conforme alle regole sinodali perché è fatto per un Vescovo col sedile a gradino e col capocelo sopra. Per cui nella 1ª e 2ª visita fatta dall’Em. Cardinale prescrisse di collocarlo in cornu Epistolae ma facendo ciò portava sconcerto e per rimediare si pensò a collocarne un altro che fa pendant al 1° e così il presbiterio acquistò più decoro. Fu lavorato da due bravi falegnami qui della Parrocchia e costò il prezzo di £ 400 compreso un bel tavolino per riporvi i sacri paramenti - Fatto nel 1911.

[258] N. 86. Acquisto di n. 6 lampade per l'alt.e m.e coi suoi bilanceri

Per rendere sempre più decorosa la Chiesa coi suoi bei mobili già da tempo aveva formato il disegno di acquistare 3 belle lampade a destra e a sinistra dell’altare maggiore, che fanno corona alle 4 belle statue che sono poste sul presbiterio, S. Cuore di Gesù e Maria - S. Carlo con S. Ambrogio.

Ne feci acquisto dalla Ditta Cesare Martini di Bergamo coi 2 bilanceri che le portano che fanno proprio bella comparsa - nell’anno 1911 - con la spesa di £ 200.

Queste vengono appese nelle principali sollennità dell’anno - La Chiesa alta e spaziosa ci stanno molto bene e furono di grande aggradimento anche a tutta la popolazione.

Ciò riesca sempre più di gloria a Dio Sommo, alla Beata Vergine e a tutti i Santi.

[259] N. 87. Acquisto 4 stole m.o, 1 messale nuovo, 4 lampade viatico, fattura 10 belle cotte

1. Essendovi estremo bisogno il Parroco procurò nel 1911 n. 4 stole di colore violaceo per i confessionali prescritte nei Sinodi - £ 20.

2. Dopo le tante addende214 aggiunte ai messali vecchi era di estrema necessità la provvista di un messale nuovo ultima edizione, che costò £ 60 ben legato coi relativi segnacoli di seta - Provvisto a Milano dalla libreria S. Giuseppe.

3. Nel portare il viatico agli infermi si usò sempre adoperare per l’accompagnamento dei candelini di cera, era uno sconcio perché o si smorzavano o si rompevano, si pensò bene a provvedere n. 4 lampade coi propri bastoni da accompagnare il SS. Sacramento, e costarono £ 60.

4. Nel 1911 si arredò alla Chiesa di n. 10 belle cotte sia per i sacerdoti come per il porto delle statue nelle solennità.

[260]


3.a Visita Pastorale
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