Liber chronicus parr. Ia di vedeseta



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Novembre

Massa compatta di fedeli partecipa all’ottavario dei morti. Anche alla sera abbastanza sentita la processione al cimitero.


Continuano alacremente i lavori per [359/369] l’ampliamento del tratto di strada: Ponte di Garibaldi-Vedeseta, per la lunghezza di circa 10 Km. Il governo ha concesso un mutuo ai Comuni di Taleggio e Vedeseta.
Dopo 5 mesi

Ecco le impressioni del Parroco, al termine dell’anno, sull’andamento morale e spirituale della Parrocchia: lodevole frequenza ai Sacramenti e alle funzioni; rispetto e stima per il Pastore della Parrocchia; un’acredine subdola ma diffusa nei rapporti del prossimo; tiepida e pigra la gioventù nella preghiera, mentre volentieri si diverte nel ballo.



1954

Gennaio

Si richiama ad alcuni, che fanno l’orecchio da mercante, il precetto delle decime.


La tarda sera del 18 gennaio, un incendio, scoppiato nei magazzini stipati di legna del falegname Locatelli Giovanni e che minacciava di estendersi [360/370] ai fabbricati circostanti, veniva circoscritto e domato dal pronto soccorso degli abitanti, unanimamente accorsi al rintocco ripetuto del campanone, armati di secchi. L’unione fa la forza.

Ottima la frequenza ai Sacramenti per le S. Quarantore abbinate alla patronale S. Antonio. Discreto il tempo che favorisce la processione, l’incanto della statua frutta la buona somma di £ 27.000.

Attraverso il cantiere di lavoro per disoccupati, viene demolito un abitato, appartenente in parte alla Chiesa e nell’altra a un privato, allargando quella strada fiancheggiante la casa parrocchiale e permettendo a Gesù eucaristico di passare attraverso una via più dignitosa nelle processioni. Il Comune si impegna ad aiutare il Parroco nel realizzare il desiderio di edificare la sala per i giovani (sala di ritrovo).
Febbraio

Già da circa 4 mesi funziona il cinema piantato dal nuovo Parroco. Si dubitava che l’esperimento, dopo il primo entusiasmo, [361/371] dovesse cadere; invece il pronostico venne sovvertito e la gente di Vedeseta, come di Olda, non perde neanche uno spettacolo alla domenica. La gioventù di Vedeseta ama tanto il cinema e il gioco del calcio.

Riuscirà lo spettacolo cinematografico snidare le ragazze dalla sala da ballo, per divertirle con un sano ed educativo divertimento?

La sala ha una modesta capienza, circa 90 spettatori e il proiettore è a passo ridotto.

Inizia l’esodo degli emigranti, che vanno in Francia a guadagnarsi un pane assai sudato. Sono numerosi e forse i più buoni della Parrocchia.

Maggio

Viene distribuita la I S. Comunione a 18 angioletti (11 maschi e 7 bambine).


Nello spirito dell’anno mariano vengono organizzati due pullman per un pellegrinaggio al Santuario del Sacro Monte di Varese. Riuscitissimo.

Giugno

P. Giuliano Volpi delle missioni africane celebra in mezzo a noi la sua prima Messa. La popolazione vi partecipa volentieri e la Scuola di canto si esibisce con una eccellente esecuzione polifonica.


[362/372] Data indimenticabile: 10 giugno: la furia degli elementi si scatena selvaggiamente sulla Valtaleggio e le acque torrenziali, spaventosamente ingrossatesi, spazzano letteralmente dalle fondamenta la strada dell’Orrido: tutta la strada da rifarsi e, in attesa della nuova arteria che unisca la Valle a S. Giovanni Bianco, si dovrà necessariamente passare per Brembilla; una strada quest’ultima discreta per il fondo in terra battuta ma noiosa oltremai per le numerosissime e ubriacanti curve.

Luglio e agosto

Tempo di villeggiatura. Si fa appello alla serietà e al buon senso dei forestieri per non offendere il pudore col costume indecente. In complesso i villeggianti sono vecchi o anziani o bimbi (tutta gente a posto e che frequenta con esattezza le funzioni di Chiesa); ma non manca qualche testa calda di ragazza o vitellone.


Fra tutti spiccano con evidenza solare le R. Suore Marcelline: esse sono la benedizione e la provvidenza di Vedeseta. Chi non [363/373] ammira il loro esempio? Chi non apprezza il lavoro fatto con amore per l’altare e la sagrestia? Chi non riconosce l’opera che svolgono a Milano per le ragazze di Vedeseta, che lavorano al servizio delle famiglie?

La Superiora Suor Teresa Mercalli è poi di una magnanimità unica più che rara (che Dio la conservi per tanti anni ancora): distribuisce regali ai piccoli, scampoli alle ragazze, premi per banchi di beneficenza pro-Chiesa, offerte alla Parrocchia. Insomma sono suore ricche di virtù e di opere caritative.

Cordiale e commovente l’incontro del Parroco coi mandriani che alpeggiano sui circostanti monti, tra prati ubertosi e baite disseminate qua e là, lontani dalla Chiesa Parrocchiale. Eppure non mancano quelli che tutte le domeniche scendono al basso ad ascoltare la messa. Che sacrificio!!! Che fede!!!

Sono urgenti i lavori per rinnovare il tetto della sagrestia della Chiesa Parrocchiale, ridotto in condizioni pietose: marcite e crollanti le gronde e grondaie, ammuffite le pareti esterne ed interne, rovinato il quadro a olio della parete destra del coro.


Il preventivo delle spese si aggira sulla cifra di 350.000 lire. Forza, all’opera!

[364/374] Villeggiatura

Non tutti gli emigranti approfittano delle ferie per accostarsi ai Sacramenti.


Alcune ragazze si prestano alle leggerezze dei soliti fanfaroni milanesi.

Come il solito l’osteria [....] organizza il ballo; ma questa volta si unisce nel passatempo del demonio anche l’osteria [....] e, ammoniti, insistono nel passatempo immorale.

Alla Lavina viene inaugurata la nuova strada, che si stacca da quella provinciale per giungere fino alla Chiesetta; nel contempo viene inaugurata la cappelletta, sita all’inizio del tronco e costruita dalla forestale.

Nel breve spazio di pochi giorni scompaiono improvvisamente due grandi figure:

Alcide De Gasperi e il Cardinal Schuster.
Settembre

È terminato il lavoro della Sagrestia: tetto nuovo, gronde, grondaie, pluviali, sigilli, imbiancatura: un lavoro per bene, a opera di Arrigoni Raimondo.

Contemporaneamente viene sistemato il salone dell’Oratorio: pavimenti in cemento armato,288

[365/375 bianca]


[366/376 in un riquadro]


Lapide

posta in Chiesa Parrocchiale

per la 3ª Visita Pastorale

dell’Em.o Card. Arciv.o

Anno 1911.

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Quod Em.us Card. Andrea C. Ferrari

Archiepiscopus Mediolanensis

Pastor bonus animarum

Hanc alpestrem paroeciam

Tertio jam inviserit

Anni MCMXI

Parrochus Carolus Artusi

et Parrocchiani

Grati letique animi

Monumentum posuere

[367/377 in un riquadro]

Lapide

posta in Chiesa Parr.le



per la 2ª Visita P.e

dell’Em.mo Card. Arc.o

Anno1904

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Pridie Idus Julias

Anno reparatae Salutis

MCMIV.

Card. Andreas Ferrari



Mediolanensis Archiepiscopus

Pastoralem hujus paroeciae

Alteram visitationem

Personaliter explevit

Carolo Artusi Parrocho.


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