APPENDICE
LIBER CHRONICUS
PARR.IA DI VEDESETA
Liber Chronicus
ossia
Cronologia della Parrocchia
di Vedeseta
Raccolta di memorie ricavate da documenti,
e di fatti avvenuti sotto il reggime dei
RR.di Parrochi risieduti
in Parrocchia dall’anno 1500 in poi
anno 1898
Sac. Carlo Artusi
Parroco di Vedeseta
Provincia di Bergamo
AVVERTENZA
Nella trascrizione del testo del Liber Chronicus, che in nota comparirà come Liber Chronicus o come Chronicon o, più frequentemente, come Chronicus, si è mirato alla massima fedeltà sostanziale, compreso il rispetto degli errori ortografici e grammaticali, delle ripetizioni e delle forme linguistiche dialettali che si sono però, almeno al loro primo comparire nel testo, corretti in nota o, nei casi più intuitivi o curiosi, semplicemente evidenziati affiancandoli con un [sic!]. Non si è mantenuto, però, per uno scrupolo squisitamente didattico, l'uso scorretto dell'apostrofo che il testo adotta frequentemente nell'incontro tra l'articolo indeterminativo un e un sostantivo maschile, come in un'uomo, così come si è preferito trascrivere gli ordinali con il semplice numero romano anziché farlo seguire dalla pleonastica ° esponenziale presente nel testo (e quindi, ad es., Cap. I e non Cap. I° ) . Si è preferito ignorare le numerose sottolineature del testo manoscritto, ritenendole dato non fondamentale che presenta oltretutto problemi di paternità, essendo in parecchi casi opera non originaria ma di mano successiva difficilmente identificabile. Anche nella punteggiatura, e nei segni grafici, il rispetto complessivo ha ceduto a qualche piccolo cambiamento, soprattutto là dove lo si è ritenuto utile ad agevolare la lettura del testo. Per quanto concerne l'uso delle maiuscole, sovrabbondante nel manoscritto ma non sempre rigoroso, si è seguito un criterio di moderata minuscolizzazione soprattutto in relazione a parole o a simboli che oggi non ci sogneremmo di scrivere altrimenti (Altare/altare, N°/ n., Kg/kg, Km/km, etc). Per non "modernizzare" troppo il testo e per non mutilarlo troppo di quel quid di pomposità che promana da certe forme grafiche si è però rimasti fedeli in molti casi alla maiuscola. Anzi, per alcuni termini ben precisi vedi ad esempio, parroco/Parroco o parrocchia/Parrocchia o chiesa/Chiesa o oratorio/Oratorio presenti in originale indifferentemente in entrambe le forme si è provveduto ad alzare anche là dove comparivano con la lettera minuscola. Ciò per dare uniformità e per non incorrere in una ginnastica continua di alti e bassi .
Per i titoletti, nel manoscritto per lo più posti a margine del testo, si è optato per una loro collocazione, in carattere nero corsivo, in testa al paragrafo di riferimento, in pochi casi operando qualche minima traslocazione.
Per le citazioni pari pari del testo in nota si sono utilizzate le "" più il carattere tondo. Per i titoli delle opere nel testo e in nota si è usato il corsivo senza virgolette. Lo stesso si è fatto per le trascrizioni interpretative, per i toponimi o i termini espressi in dialetto. Ancora il corsivo, ma tra tra virgolette "", è stato impiegato per minime correzioni in nota a espressioni del testo e per riportare alcune poche note già presenti nel manoscritto.
I numeri decimali sono stati indicati, indipendentemente dalle forme diverse usate nel testo, sempre mediante la virgola.
Con le parentesi quadre [ ] si è riportata la numerazione, in carattere tondo, delle pagine del manoscritto. Sempre dentro parentesi quadre[] ma in carattere corsivo si sono espressi numeri mancanti, aggiunte, correzioni minime o commenti lapidari [sic!].
Con puntini dentro parentesi tonde (....) si sono indicati i vuoti nel testo.
[1a]
Prefazione
Nella visita pastorale fatta in questa Parrocchia nel giorno 22 del mese di Giugno dell’anno 1896, da sua Eminenza Illustrissima e Reverendissima il sig.r Cardinale Andrea Carlo Ferrari del Titolo di S. Anastasia Arcivescovo di Milano, fra le prescrizioni fatte dal medesimo, venne ordinato che in questo archivio Parrocchiale, fra i registri di Battesimo, Matrimonio e Morte, della popolazione della Parrocchia, ed altri documenti riguardanti il Beneficio Parrocchiale e la Parrocchia stessa, vi abbia a esistere l’opera intitolata Liber Chronicus, ossia la Cronologia della Parrocchia contenente i dati analogici della sua posizione fisica, i suoi cenni geografici, l’epoca approssimativa in cui cominciò ad essere abitata, le differenti epoche in cui furono erette le varie istituzioni, i diversi miglioramenti fatti nella Chiesa Parrocchiale, nei rispettivi Oratorii, le provviste di paramenti e quant’altro man mano verrà registrato a suo luogo.
In adempimento ed in obbedienza pertanto a tale [1b] prescrizione, il sottoscritto si è preso tutto l’impegno per quest’effetto, nel raccogliere quanto occorre per formare le materie diverse necessarie per la compilazione di quest’opera la quale oltre essere di corredamento di quanto esiste nel suindicato Archivio Parrocchiale e nelle varie località della Parrocchia dovrà servire a tramandare ai RR.di Parrochi successori e a chi desidera1 rilevare le notizie che riguardano la Parrocchia, le epoche in cui furono erette le varie Istituzioni, la data dell’erezione degli Oratorii, l’epoca di ristauro2 della Parrocchiale e degli Oratorii stessi.
L’opera è divisa in tre parti ognuna delle quali è ripartita in capitoli, in ciascuno dei quali svolgesi l’argomento che forma l’oggetto dell’opera come è ordinato nel relativo indice.
Nella prima parte si espongono i dati della posizione fisica e successivamente fino all’erezione delle contrade del paese e allo stabilimento delle primarie e successive famiglie. Nella seconda le notizie religiose riguardanti la Parrocchia e, nella terza parte, l’elenco dei RR.di Parrochi riseduti3 in Parrocchia di Vedeseta, colle istituzioni ed opere compiute sotto la loro reggenza, colla data e specificazione.
Il Parroco = Sac.e Carlo Artusi
Il compilatore e scrittore dell’opera = Gius.e Locatelli fu Gius.e, Lavina.4
[1]
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