A elena bernardi


Vostra Aff.ma Madre Maddalena1



Yüklə 3,77 Mb.
səhifə34/108
tarix09.03.2018
ölçüsü3,77 Mb.
#45281
1   ...   30   31   32   33   34   35   36   37   ...   108

Vostra Aff.ma Madre Maddalena1


Figlia della Carità

Alla Signora

La Signora Giuseppa Terragnoli

Figlia della Carità

Santa Lucia

VENEZIA


AD ANGELA BRAGATO

1897(Bergamo#1828.04.05)



La Canossa aveva deciso di tornar subito a Verona per la malattia della Bragato e lo aveva scritto quel medesimo giorno alla Terragnoli, ma poiché la superiora stessa di Verona l'aveva assicurata del suo riprendersi, ancora nello stesso giorno, scrive anche a lei che ritarderà un poco a rimpatriare per sistemare molti affari, che espone breve­mente.

Carissima Figlia

Mi dispiace mia Cara Figlia di sentire dalla cara tua lettera, che abbi sofferto più del solito ne tuoi incomodi. Spero che coll'ordina­rio di sabato, per mia quiete mi avrai dato le tue notizie più detta­gliate, e minute, che non vedo l'ora di ricevere. Ti raccomando in­tanto di governarti e di non prenderti pena di non potere ora opera­re, che già il Signore supplisce Lui per te.

Siccome ho quì una novizia in trattato di entrare tra noi, come ti scrissi nell'altra mia, non posso dirti ancora il giorno preciso da mandarmi e prendere, onde o verrò io, entro l'Ottava di Pasqua, o entro la settimana dopo, oppure col venturo ordinario, ti scriverò, il giorno preciso da mandarmi a prendere.

Rapporto ai Crocifissi, ed ai giornali a quest'ora sono già prov­veduta, onde non ti prender pena. Il danaro per questi e qualunque altra cosa, se verrà Michele 2 lo consegnerai a lui, e se verrò io lo consegnerai a Valsecchi 3 da portare a Bergamo.

Rapporto all'affare Buella 4 ti sei in tutto mia cara figlia rego­lata benissimo. Adesso se vorranno qualche cosa scriveranno loro.

Appena ricevuta la lettera della Cara Pastorella, cioè di suo fra­tello ho trovato un occasione, e l'ho spedita subito lo stesso giorno ai conti Passi, perchè la facciano avere al più presto al padre del fi­glio soldato.

Rapporto all'affare Caccia 5 ti ringrazio della risposta che mi hai fatto trascrivere dal Signor Mezzari6. Alla mia venuta combi­nerò poi tutto. Ti ringrazio delle buone nuove che mi dai della fami­glia Canossa. Continuiamo e pregare anche pel bambino7.

Ti raccomando di nuovo mia Cara Figlia d'averti tutta la cura, e di scrivermi sinceramente tutto intorno alla tua salute ti abbraccio e ti lascio in somma fretta perchè ho gente in parlatorio, nel Cuor Santissimo di Maria


Di Te Carissima Figlia
Bergamo li 5 aprile 1828
Non avendo tu più risposto intorno alla signora Giulia se mai questa va a star via di casa ritiri per la Cristina 8 in affitto la came­ra che abitava ora la medesima.
Tua Madre Maddalena9

Figlia della Carità


(Timbro partenza) BERGAMO

(Timbro arrivo) VERONA

6 APR(ile)


Alla Signora


La Signora Angelina Bragato

Superiora delle Figlie della Carità


San Giuseppe


VERONA

AD ANGELA BRAGATO

1898(Bergamo#1828.04.09)


Nuovo ritardo della partenza della Canossa per Verona. Varie le cause, una delle quali l'entrata di una novizia. Nell'attesa, dà indicazioni per l'alloggio temporaneo per la Beppina Gagliardi, altra aspirante religiosa, e per la soluzione di alcuni problemi in­terni.
V.G. e M. Carissima Figlia

Mi consolai sommamente mia Cara Figlia sentendola migliorata speriamo che le orazigni della buone maestre, unite a quelle delle ragazze, e delle compagne la faranno rimettere.


Sappia mia Cara Figlia essere jeri entrata una novizia che a Dio piacendo condurò a Verona quanto prima questo fù il motivo singo­larmente per cui dovetti ritardare fin quì il determinare la mia par­tenza. Oggi però ebbi piacere di non averle scritto di mandarmi a prendere, come avevo disegnato se poteva precisare per la novizia ed appunto sapendo essere festa a Verona martedì, e sabato pensa­va proccurar far in modo che Michele 10 avesse potuto oggi giunger qui e mi ricordava benissimo la intelligenza con la Signora Orsola di lui moglie nel caso avessi avuto luogo, ma per la incertezza dell'ep­trata della novizia andai ritardando, e questa mattina Cristina 11 restò e letto con dolori, io però spero che sarà cosa passegiera, ma per qualche giorno non potrò partire da qui per non arrischiarmi di far restare le persone, ed i cavalli in la spesa lo racconti a Michele affinchè sappia il motivo per cui non approffitto della di lui bontà, e non posso questa volta soddisfare al genio della buona Signora Or­sola.

Per altro mia Cara Figlia ricordati non ti prendere pena che con sincerità non avendo voluto Cristina che mandassi a chiamar il me­dico lo medicata io, e da questa mattina ad adesso che scrivo sta no­tabilmente più meglio, e mi tengo certa, che domani sarà libera dai dolori dei quali anche oggi nè resta frequentemente sollevata dopo il mio rimedio giacchè devo quì fermarmi qualche giorno, e per es­sere un pò raffredata, per guadagnar tempo da lavorare a Verona, e da sbrigarmi per andare a Venezia penso farmi cavar un pò di san­gue, come sai già sono le mie cose da niente, tutto è diretto a vivere sino al giorno del giorno del Giudizio universale.

Rapporto alla buona Beppina io penserei che per questo po­chissimi giorni tù pregassi la Toffoloni di tenerla a dormire, ed an­che se non hai mezzo di farla venire dal giorno, di tenerla con se si­no alla mia venuta che soddisfaremmo se puoi aver mezzo che ven­ga alla mattina e che vada a casa alla sera fa che resti pure anche a pranzo con la Damiani, e se non puoi farla venire ogni giorno fa che resti tutto il giorno quelle giornate che potrà venire. Alla mia venu­ta concluderemo. Intanto cerca di dirglielo colle buone perchè non si prenda pena questa buona ragazza.

Ti ripetto io spero martedì, o al più tardi mercoledì di poter partire, e farò tutto il poco che potrò per l'affare della Cappellania. Per non perder tempo per altro tu potresti mandare a pregare mia sorella Orti 12 a mio nome di venire un momento a San Giuseppe 13 racconta alla medesima, o fa raccontare se tù non hai voglia, e forze di andar in parlatorio quanto scrisse all'amica Metilde 14 la Franza­go 15, e pregala d'informarsi, o col conte Zanella, o con chi ella cre­de di cio che adesso dovrei far io, e le dirai che all'imminente mia venuta faremmo poi insieme quanto sarà da farsi.

Se hai difficoltà di mandar a chiamare mia sorella manda a chiamar Carlino16, prega lo stesso di far questo passo con mia so­rella Orti a mio nome.

Ti abbraccio mia Cara Figlia da miserabile stà certa delle pove­re mie orazioni governati quanto puoi. Abbraccio con te tutte le ca­re compagne, e tutte vi lascio col maggior attaccamento nel Cuor Santissimo di Maria


Di Te mia Cara Figlia
Bergamo li 9 aprile 1828
PS. Tieni pure preparata tutta la robba, ed il danaro per la tela il ricavato della gioja della Madonna, il danaro dei giorna­lj, e dei Crocifissi che tutto consegneremo al Signor Valsecchi.
(NB. Continuano sette righe personali dalla segretaria Checchina, che non si tra­scrivono).
La Tua Aff.ma Madre

Maddalena Figlia della Carità17


Se mai la Signora Giulia volesse ella tenere la Beppina sino alla inia venuta e condurla in convento alla mattina e la sera venire a prenderla sono contenta, e quando poi verrò io faremmo la cosa sta­bilmente.
AD ANGELA BRAGATO

1899(Bergamo#1828.04.12)


Un lieve rialzo febbrile e, contemporaneamente, la certezza, o almeno la speranza che ella si sia davvero rimessa, le fanno rimandare ancora il suo rientro a Verona, c'è anche, come causa di ritardo, l'entrata in convento di una novizia.
V.G. e M. Carissima figlia
Quantunque mi lusinghi di venire ad abbracciarti sollecitamente voglio però darti le nostre nuove per tua quiete, e per quella dell'Amica Metilde 18, della buona sotto superiora19, e di tutte. Cristina20 sta meglio, e già tu lo vedi dallo stesso suo carattere essendo oggi la mia secretaria. Io mi feci cavar sangue mercoledì sera, ed ho ancora un po’ di tosse ma stò meglio.

Martedì se continuiamo la Cristina, ed io a star benino di salute, conto di partire per Verona, ma se mai mercoledì tu non mi vedessi giungere, non ti prender pena, perche se avesse ad essere tempo cattivo, io mi fermo un qualche giorno di più, e forse mi tratterro anche qualche giorno per rimettermi se mi sentissi ancora debole. Non potendo fissare neppur oggi il giorno preciso della partenza verrò a dirittura io con Valsecchi (4)21 onde sta tranquilla.

Vivo nella lusinga che continuerai a star meglio pensa a governarti pulito perchè alla mia venuta possi fare una bella figura ma a dirti il vero non avere jeri ricevuto nessuna tua lettera, mi fai stare proprio in pena.

Ti raccomando nella lusinga di poter partire martedì, o mercoledì tieni preparato quel solito pulito alloggio per Valsecchi il quale cenerà da noi.

Ti ripeto se non mi vedi non ti angustiare perche con questo raffreddore ebbi un pò di febbre, che già fù di quelle da ridere, ma essendo un pò debole se il giorno fosse quì cattivo non mi torna il conto a mettermi in viaggio, e piuttosto differerei, ma da un giorno all'altro solamente perchè fuori di non essere affatto libera dalla tosse del rimanente ti assicuro mi sento bene, ed io dò la colpa del raffreddore dell'aver tardato un poco a farmi cavar sangue.

Ti abbraccio con tutte di vero cuore, e vi lascio nel Cuor Santis­simo di Maria


Di Lei Carissima Figlia
Bergamo li 12 aprile 1828
PS. Sappi, che riapro la lettera per dirti che per quella novizia en­trata temo anche stando bene non poter partire prima di mercoledì.
Tua Aff.ma Madre Maddalena22

Yüklə 3,77 Mb.

Dostları ilə paylaş:
1   ...   30   31   32   33   34   35   36   37   ...   108




Verilənlər bazası müəlliflik hüququ ilə müdafiə olunur ©muhaz.org 2024
rəhbərliyinə müraciət

gir | qeydiyyatdan keç
    Ana səhifə


yükləyin