A elena bernardi


Tua Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità28



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Tua Aff.ma Madre

Maddalena Figlia della Carità28

Sull'articolo della giovanetta Mazzorghi sono stata interrotta tante volte, che non so quello ch'abbia quasi scritto nell'occlusa. Per andar fuori d' ogni angustia fa quello che qui sotto ti dico.Io assolutamente non sono persuasa, che la ragazza resti a pranzo tutti i giorni da noi, non essendo cosa combinabile alle nostre Regole, e perche anche le nostre forze non lo comporta. Rapporto al rimanente, che riguarda il colocamento ti prego di dire tutte le circostanze al nostro Superiore29, e regolati pienamente secondo il di lui parere collocando la Figlia nel modo, che crede migliore.


Ti abbraccio di nuovo, e ti lascio nel Cuor Santissimo di Maria

Di Te Carissima Figlia


Tua Madre

Maddalena Figlia della Carità


Ti assicuro che non mi lasciano mai stare quieta.
Alla Signora

La Signora Angela Bragato


V E R O N A


A DOMENICA FACCIOLI

1925(Trento#1828.06.23)


Da tanto non le scriveva, ma ella è pur pratica di quanto sia estenuante una erezione formale. La Canossa è ora soddisfatta di tutto: la cerimonia ha ricalcato quella di Milano con una magnifica omelia; il convento è comodo e in una posizione stupenda : il viaggio è stato ottimo, come buona è la salute di tutte.

In quanto ai suoi affari, che stanno terminando positivamente, paghi tutti i debi­ti.

V.G. e M. Carissima Figlia

Questa sarà la prima lettera, ch'io vi scrivo da Trento, mia cara Figlia, e giustamente vi lagnerete, essendo circa 18 giorni, che non vi scrivo. Mi tengo però certa, che il mio silenzio non vi avrà dato pena, perché già sapete, cosa sono le erezioni, e quanto da fare una Casa nuova. Peraltro grazie al Signore posso dirvi, che la mia salute va bene, che il mio viaggio fu felicissimo, e che ci troviamo in un convento il più commodo che abbiamo, e posto in una situazione la più vaga, e la più amena.

Sabbato mattina, giorno di San Luigi1 seguì la nostra Erezio­ne, che non vi descrivo, perché si fece con tutte quelle cerimonie di benedizioni di veli, e di tableau, come si fece a Milano.

Vi dirò solo che il Principe Vescovo2 fece una bellissima omi­lia, che ve la racconterò poi, quando ci rivedremo. Adesso comincie­remo le nostre opere di carità; ma prima faremo quello, che non si potè innanzi l'erezione, cioè faranno le compagne, che quì restano tre giorni di ritiro, e poi comincieremo a lavorare.

Rapporto a' vostri affari l'avvocato di Verona, non mi diede ri­sposta alcuna, per quanto gliel'abbia ricercata prima della mia par­tenza, nondimeno mi sono intesa col Superiore3, e domani scrive­rò a mio fratello4, e tutto combineremo, e concluderemo.

Desidero molto sapere le vostre notizie, e quelle delle care compagne, particolarmente della Deodata5.

Desidero parimenti sentire del Signor Vicario Milesi6, e del Signor Don Gaetano Zanetti7. Fate i miei doveri al Signor Don Giovanni8.

Ritornando ai vostri affari, subito che saranno terminati, con verrà, che col mezzo del Signor Legrenzi9 facciate soddisfare l'avvocato di Bergamo. Similmente sarà necessario che preghiate l'avvocato Bentivoglio, che vi mandi il Signor Dolcini10, e prendete la scusa di domandargli a mio nome seccreta informazione della Catterina Gagliardi11, cioè della sua salute, e poi dategli una bavera12, perché abbiamo da pagargli ancora la consulta della Maddalena13 Scrivetemi poi se avete mandato a prendere le vestine delle pissidi a Milano, se vi piacciono e come vi siete regolata nel pagamento.

Adesso mia carissima Figlia, vi saluto da parte di tutte le com­pagne. Abbraccio tutte. I miei doveri alla famiglia Camozzi14 e Ti­raboschi15; ma in particolare date un bacio alla mia Chiaretta.

Tutte vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria. Se posso vi occlu­derò una lettera pel Signor Vicario di San Pancrazio16, che potete mandargliela dalla Minica Limonti, e se questa fosse alla seta, dal Valsecchi17, che mi saluterete. Quando mi scrivete fate le lettere ferme in posta.

Se vedete la Signora Cattina Carminati18, ditele, che a sua fi­glia19 è più confacente l'aria di Trento, che quella di Verona, che ha buonissimo appetito, dorme bene, e si va liberando dai suoi mali di testa.

Di Voi Carissima Figlia


Trento dal Convento della Dolorata 23 giugno 1828

Vostra Aff.ma Madre

Maddalena Figlia della Carità
(Timbro partenza) TRENTO
( Timbro arrivo ) BERGAMO

27
Alla Signora

La Signora Domenica Faccioli

Figlia della Carità

In Rocchetta Convento Santa Croce

B E R G A M O



AD ANGELA BRAGATO

1926(Trento#1828.06.24)


Rapido orientamento su quanto dovrà fare per completare e sistemare l’ affare Buella.
V.G. e M. Carissima Figlia
Riscontro sul punto la cara di lei lettera del 21 ricevuta in questo momento unìtamente a quella della cara Isabella 20. Già spero, che questa sera o domani da Michele 21 riceverà nostre notizie, e la mia lettera; ma mi sono dimenticata di ricordarle una cosa, che per altro dissi loro in voce; ma gliela ripeto per essere di troppa conseguenza. Senza entrar a parlare dell'affare, che già sanno, per isbrigarmi dico loro di nuovo quello che hanno da fare.

Appena ricevuta questa mia, scrivano subito al Signor Carlo Mezzari 22, al quale presenterà i miei complimenti, e lo preghi di visitare alle Ipoteche, se l'erede Pio Luogo Franceschini ha fatto le rinovazioni dell'ipoteca sull'eredità Buella 23, Come il signor Avvocato della Congregazione della Carità col mezzo del Signor Zanini ha promesso di fare.

Se lo ha fatto, e sieno assicurati li 8 mille franchi della Cappellania nostra va bene: ma se la Congregazione non ha rinnovata l'ipoteca, e non si cura di rinnovarla prega il Signor Mezzari a rinnovarla per parte mia di quello, che mi aspetta.

La nostra salute continua ad andar bene di tutte. Tanti cordiali saluti da parte di tutte le compagne, ed io avendole già col’incontro di Michel diffusamente scritto, e risposto a tutto, di cuore le abbraccio tutte, e sono col massimo attaccamento.

Di lei carissima Figlia.

Trento dalla Dolorata 24 giugno 1828


Sua Aff.ma Madre

Maddalena Figlia della Carità24



AD ANGELA BRAGATO

1927(Trento#1828.06.27)


Ogni periodo della lettera è una richiesta della salute dì questa o di quella persona d cui la Canossa sente il bisogno dì essere informata.

Carissima Figlia


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