Liber chronicus parr. Ia di vedeseta



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S. Giorgio in Cremeno

S. Maria Assunta in Valtorta

S. Brigida in Valle Averara

S. Ambrogio di Pizzino in Valle Taleggio

Queste Cappellanie curate assunsero il titolo e le manzioni [sic] parrocchiali dopo poco tempo, staccandosi dalla Chiesa matrice di Primaluna, restando tuttavia dipendenti, come a Plebania, serbando in pari tempo quella stima e divozione nonché onore al Prevosto come loro superiore immediato, e per suo mezzo all’Arcivescovo. Da ciò ne deriva che la Valle Taleggio in un con quella d’Averara, fin dai primordii in cui furono abitate, vennero soggette alla Diocesi di Milano e tributarie all’Arcivescovo come si ha dalla storia locale.

Asserisce l’Arrigoni Giorgio M. nel suo manoscritto inedito a pag 12 e seguenti che prima dell’anno 1200 in tutta la Valle Taleggio vi fu una sola Chiesa e questa era dedicata a S. Ambrogio Arcivescovo di Milano, in appresso venne eretta la Chiesa di S. Bartolomeo sul poggio situato quasi nel centro della Valle, nella parte settentrionale della Parrocchia di Olda; questa Chiesa serviva poi per i terrieri di Vedeseta, [34] circa l’anno 1225 alla Chiesa di Pizzino fu eretta una Cappella da Guglielmo Salvioni e per testimonianza di Manfredo notaio archivista espressa nell’anno 1368, vi fu un solo Sacerdote in tutta Taleggio, e questo addetto alla Chiesa medesima, come a matrice delle altre Parrocchie che dovevansi poi erigere nella Valle. Il sullodato Arrigoni Giorgio nella sua citata opera nota che nell’anno 142852 fossero presieduti due Parrochi i quali divisero fra sé i diritti delle chiese di S. Bartolomeo di Vedeseta, e di S. Giacomo di Peghera e che finalmente dalla prelodata Chiesa di S. Ambrogio di Pizzino e nell’anno 1494 venisse concessa la separazione delle Chiese di S. Giov. Battista di Sottochiesa e di S. Pietro di Olda, come ne fanno fede gli Atti di Stefano de Ronchi, notaio milanese, e perché di tutto ciò se ne serbasse la memoria, D. Francesco Biava de Salvioni Parroco di Pizzino ebbe cura nell’anno 1738 che fosse incisa in tavola di marmo la seguente iscrizione:

MX +

Lapidem erexit Jacob Taleggi

populus Crucem lapideam Ille testem foederis

Iste antiquitatis

In campo alter, alter in primi templi fronte

[35] Uterque



Ad raepresentandam

Misticam ecclesiae petram

Condita haec crux est anno MX

Reperta an. MDCCXL

Chiesa di S. Bartolomeo

Da qui risulta che tanto l’Arrigoni Giorgio M. nel sullodato suo manoscritto inedito, come il Locatelli Giuseppe nella prelodata sua opera "Cenni ed osservazioni sulla Valle Taleggio" non avendo potuto avere documenti autentici e irrefragabili per rilevare quelle notizie positive e veritiere onde formare materia di corredo per la compilazione delle loro opere, abbiano dovuto appoggiarsi alle tradizioni espresse da molti individui del luogo, sia di Vedeseta, come di Pizzino: i primi attribuivano il titolo di matrice alla Chiesa di S. Bartolomeo, come attesta una delle iscrizioni fatte sulla parete sotto l’atrio laterale esterno della stessa Chiesa per ordine di un pio e zelante Parroco che è espressa:



Questa Chiesa Matrice di Taleggio e di

Averara, è stata aggregata alla sacrosanta

Basilica di S. Giov. Laterano di Roma

dal Sommo Pontefice Benedetto XIII

come alla sua Bolla spedita li 15 marzo 1729

Ogni giorno vi è indulgenza plenaria oltre altre

infinite indulgenze. 1731.

[36] Un’altra epigrafe iscritta nello stesso atrio è del seguente tenore:



In questa Chiesa e suo cimitero vi sono sepolti

moltissimi morti di Taleggio, e di Averara,

e di Valtorta come è noto per voce Comune

dei popoli. 1733.

Può anche essere avvenuto che questo zelante Parroco abbia a suo tempo rinvenuto qualche documento autentico per appoggiarsi nel fare incidere tali iscrizioni, ed in parte siasi attenuto alla tradizione del luogo; in appoggio alla seconda epigrafe, è fondata anche oggidì la tradizione che nel cimitero ossia sagrato della medesima Chiesa di S. Bartolomeo vi sono stati sepolti oltre i morti di Taleggio molti anche di quelli della Valle di Averara e di Valtorta perocché il monte detto dai moderni geografi Aral’alta, al nord di Taleggio, viene denominato Basamor,53 perché i popoli di quelle due Valli accompagnavano i loro defunti sul detto monte, ivi lor davano l’ultimo bacio in segno dell’ultimo addio, quivi li consegnavano ai terrieri di Taleggio che vi si recavano a riceverli e portarli a S. Bartolomeo ove seppellirli, da questa cerimonia venne appunto dato il nome di Basamor al prelodato monte.

I terrieri di Pizzino attribuiscono il nome di matrice alla loro Chiesa parrocchiale e ben a ragione devesi [37] ciò ritenere, perocché se come attestano i scrittori storici i primi abitanti della Valle Taleggio stabilironsi certo nel territorio di Pizzino, come si è accennato nella prima parte di quest’opera, da quivi col successivo aumentarsi, dilataronsi nelle diverse parti del territorio come sopra è descritto.

Da quanto rilevasi dal suesposto brano ricavato dalle opere del sullodato Arrigoni Giorgio M. sopradescritto, ben si vede che verso l’anno 1400, atteso il moltiplicarsi della popolazione e suo dilatamento nelle diverse parti del territorio della Valle, vista la assoluta deficienza di aiuto in cui trovavasi il Parroco di Pizzino allora solo in tutta la Vallata, vennero dalla superiorità mandati due altri sacerdoti i quali furono collocati l’uno alla Chiesa di S. Bartolomeo per il servizio delle contrade di Vedeseta, Lavina e Olda e l’altro alla Chiesa di S. Giacomo di Peghera, questi come attesta lo stesso Arrigoni, in seguito si divisero i diritti delle sunnominate Chiese devoluti al Parroco di Pizzino, e perciò fu loro attribuito il titolo di Parroci, l’uno della Chiesa di S. Bartolomeo di Vedeseta, l’altro della Chiesa di S. Giacomo di Peghera come da una epigrafe stata fatta per ordine del Rev. D. Francesco Biava Salvioni allora Parroco della Chiesa di S. Ambrogio in Pizzino come da autori.


[38] Chiesa di Vedeseta

Consta da un opuscolo del già noto ing.r Arrigoni d'Introbbio intitolato "Documenti inediti riguardanti la storia della Valsassina e delle terre limitrofe" nel vol. I fase II che la Parrocchia di Vedeseta venne staccata da quella di S. Ambrogio in Pizzino nell’anno 1440 o 42 che sia, benché non rinvengasi verun atto pubblico che attesti l’erezione di questa Parrocchia, dessa ritiensi eretta in forza di Decreto arcivescovile di quell’epoca, nella Chiesa di S. Bartolomeo Apostolo a cui fissò la residenza il Parroco servente le contrade della terra di Vedeseta, quantunque lontano da esse e i suoi abitanti del pari distanti dalla Chiesa Parrocchiale e dal loro pastore.


Chiesa di Peghera

La Chiesa di S. Giacomo Apostolo il Maggiore in Peghera venne eretta in Parrocchia nell’anno 1474 come risulta da atto pubblico e solenne rogato dal notaio Giacomo Salvioni steso in quell’anno stesso e staccatasi da quella di Pizzino, a cui prima era soggetta.

Di queste due Parrocchie ne può essere benissimo derivata la conseguenza dal fatto sopraccennato dei due Parrochi, sì di S. Giacomo di Peghera, che di S. Bartolomeo di Vedeseta che divisero fra loro i diritti Parrocchiali, più ancora la distanza di queste due terre dalla Chiesa matrice di S. Ambrogio di Pizzino, che indusse l'autorità ecclesiastica a staccare queste due frazioni dalla prelodata Chiesa matrice e proclamare con relativo decreto la loro erezione in Parroc[39]chia nelle epoche suindicate come realmente avvenne.

Chiesa di Sottochiesa e di Olda

Nell’anno 1494 avvenne la separazione delle due Chiese di S. Giov. Battista di Sottochiesa e di S. Pietro e Paolo di Olda dalla sullodata Chiesa matrice di Pizzino e la loro erezione in Parrocchia, s’ignora la data dell’Atto pubblico e solenne e il nome del notaio che lo stese, si avrebbe ragione di credere che tali Atti pubblici di erezione, di queste due Parrocchie, siano stati rogati dal sunnominato Giacomo Salvioni che in quel tempo avesse la sua residenza in Sottochiesa ove è tradizione che la famiglia di questo cognome aveva ivi stabilito la sua dimora da epoca remota. Così nel percorso del secolo XV la Valle Taleggio fu ripartita dietro il progressivo aumento della sua popolazione in 5 Parrocchie quali sono:

Pizzino eretta nell’anno 1100 circa benché non avvi data certa

Vedeseta eretta nell’anno 1440 1442 circiter54

Peghera eretta nell’anno 1474


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