Ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere



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L’attività di propaganda

Uno degli elementi propri dell’associazione è la “propaganda”. Non a caso nel foglio clandestino L’Aurora si parla della guerra popolare prolungata, in cui il partito, operando in clandestinità, assuma la guida delle masse popolari, recependone le istanze ed educandone la coscienza rivoluzionaria. Quanto ai contenuti della propaganda si rinvia all’apposito capitolo L’Aurora. In questa sede verranno esaminate le modalità attraverso le quali l’associazione intendeva diffondere il proprio progetto.


Nel corso della riunione strategica dell’1/10/2006, il tema è stato ampiamente analizzato da LATINO, SISI e BORTOLATO.
Quest’ultimo ha riferito di una serie di dibattiti (svoltisi sia ad un livello più ristretto di organizzazione che ad un livello allargato a tutti i compagni) sull’opportunità di chiudere la redazione di “RIVOLUZIONE”, in quanto non più adeguato alle esigenze di propaganda del gruppo, per concentrarsi, invece, su “L’AURORA”, ossia lo strumento di propaganda dell’organizzazione stessa. La chiusura di RIVOLUZIONE imponeva però la necessità di rendere più capillare la diffusione de L’AURORA che – pur restando clandestina – doveva raggiungere un pubblico molto più ampio sfruttando la rete internet.
I tre interlocutori convenivano sulla necessità di acquisire le tecniche necessarie per sfruttare la rete senza lasciare alcuna “traccia telematica” partecipando ad un “corso” appositamente organizzato da Andrea STAUFFACHER in Svizzera, corso al quale convenivano di far partecipare un membro del gruppo di Milano (MAZZAMAURO) ed uno di Padova (SCANTAMBURLO). Effettivamente in data 11/11/2006 MAZZAMAURO e SCANTAMBURLO si sono recati in Svizzera per partecipare al “corso informatico” il cui oggetto era proprio l’invio anonimizzato di testi via internet. Al successivo incontro (13/01/2007) si sono recati in Svizzera MAZZAMAURO e SALOTTO Federico

La divulgazione de L’Aurora non è però l’unico aspetto. Sempre nella conversazione dell’ 1/10/2006 LATINO ha evidenziato che la correlazione immediata fra l’azione di propaganda armata (sia pure di livello medio basso ed adeguato alle loro attuali risorse) e ciò che si scrive sulla rivista, potrebbe favorire la maggiore diffusione ed il maggiore interesse delle masse verso la stessa. A titolo di esempio ha citato la possibilità di sparare una raffica su una agenzia di lavoro interinale.

Nella conversazione del 1°/10/2006 il tema della propaganda e stato affrontato anche sotto altri profili:


  • LATINO ha evidenziato che MAZZAMAURO e CAPRIO, trasferitisi da Padova a Milano (potenziando così “nucleo” di Milano), sarebbero stati inseriti soprattutto negli ambienti studenteschi ed universitari con il compito di stabilire intorno a loro una rete di relazioni ed, eventualmente, raccogliere nuove adesioni:

E questi due compagni, appunto, si sar..saranno principalmente collocati nell’ambito giovanile, universitario, studentesco, in modo da, eventualmente, raccogliere nuove adesioni, collaborazioni, costruire un tessuto di relazioni intorno a lui, a loro e, quindi, attorno a noi. Ed è un passaggio abbastanza importante, perché poi ci mette nelle condizioni soggettive, risolti alcuni problemi, che sono quelli storici, cioè problemi logistici, ci mette nelle condizioni soggettive di poter dare un grosso impulso al lavoro nostro, insomma. Per cui adesso siamo nella fase dell’integrazione di questi compagni, non sarà una fase che durerà molto, qualche mese, e poi entreranno a pieno regime nel nostro lavoro eeeee e, va bhe, faremo delle relazioni successive su come questo passaggio va a concretizzarsi. Per l’intanto, insomma, è un ulteriore esempio diiii ..lavoro di organizzazione, nel senso che, comunque, questi compagni sono disciplinati a una nostra esigenza collettiva, che non è una cosa da poco, cioè, nel senso è un’adesione forte e hanno…hanno messo a disposizione, insomma, la loro vita, il loro lavoro, la loro quotidianità, le loro relazioni per i nostri compiti d’organizzazione. E’ una cosa che va registrata positivamente questa qua, perché vuol dire che abbiamo attorno a noi un quadro che… a cui possiam chiedere cose di questo tipo e ce le….ed è ben contento diiii…di essere disp… di rendersi disponibile, per cui è un segno positivo della nostra situazione soggettiva, …
La propaganda nell’ottica dell’associazione non è solo la divulgazione di idee a mezzo di scritti e parole: il concetto è chiaramente espresso da LATINO sempre nel corso della riunione strategica dell’01/10/2006: “… eh, appunto, cioè, se, se vogliamo lavorare sul tema della costruzione del partito e pensiamo che questa cosa ha come contenuto principale la propaganda coperta ehh .. necessariamente, se noi non facciamo anche un discorso di propaganda armata, ci carichiamo di contraddizioni, perché dichiariamo una cosa in prati .. nella pratica dichiariamo una co .. continuiamo a dichiarare, reiteratamente, una cosa che poi non facciamo. E questo diventa un elemento di debolezza, cioè, nel senso che, debolezza anche nel rapporto con i compagni, ad esempio, che collaboravano a Rivoluzione e che, adesso, si troveranno senza contenuto del loro lavoro cioè ... questo è il discorso...”

I sistemi di comunicazione tra gli associati

Dalla sola lettura dei fatti esposti cronologicamente risulta chiaro che l’uso del cellulare (o di telefoni fissi intestati alle persone) è pressoché escluso:




  • Gli incontri vengono fissati di persona e di volta in volta; sono previsti altresì dei “recuperi”, nello stesso luogo ma differiti di un’ora, ovvero o di 24 ore ovvero di una settimana. Sul punto si rinvia ai “mancati incontri” e relativi “recuperi” già documentati nella “cronologia”.

  • Le comunicazioni urgenti tra i nuclei avvenivano anche a mezzo di “messaggeri”. Per esempio, BORTOLATO, per comunicare a LATINO il sospetto di essere oggetto di controlli di polizia, ha utilizzato MAZZAMAURO. Si rinvia a quanto detto in relazione alla giornata del 10/11/2006.

  • Nel caso invece delle comunicazioni con DAVANZO (in Svizzera) venivano presi appuntamenti telefonici: con chiamate in partenza da cabine pubbliche e dirette ad altrettante cabine pubbliche svizzere.

  • Le comunicazione per mezzo di cellulari sono avvenute solo in pochissimi casi (vds. intercettazioni ROTONDI) ed anche questi con forti limitazioni: i cellulari venivano chiamati da cabine telefoniche pubbliche e le conversazioni erano in codice e solo per darsi convenire un appuntamento di persona (si vedano proposito le trasferte da Sistiana a Padova di ROTONDI del 03/12/2006 e 07/12/2006.


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