Studio dei precursori sismici.
E’ in corso anche uno studio a largo spetttro delle interazioni elettromagnetiche litosfera-atmosfera-ionosfera-magnetosfera per l’analisi di possibili correlazioni temporali tra emissioni elettromagnetiche legate all’attività sismica e disturbi iono-magnetosferici, quali perturbazioni di temperatura e densità di plasma, fluttuazioni di campo elettrico e magnetico e precipitazione di particelle dalla fascia di Van Allen. Punto nodale di tale ricerca sarà la missione spaziale italo-cinese CSES-LIMADOU, guidata per la parte italiana dal Prof. Picozza, ed a cui partecipano vari istituti ed università cinesi e l’Università Uninettuno, l’Università di Trento, l’INFN con le sezioni di Bologna, Napoli, Perugia, Roma Tor Vergata, i Laboratori Nazionali di Frascati ed il Centro TIFPA di Trento, l’INAF con l’Istituto IAPS di Roma. In questo contesto l’UNINETTUNO, l’Università di Trento, l’INFN e l’INAF-IAPS hanno siglato un accordo-convenzione per il coordinamento della ricerca in Italia. Sul satellite CSES verranno istallati diversi strumenti: due rivelatori di particelle, un rivelatore di campo elettrico, due di campo magnetico, una sonda Langmuir ed un rivelatore di plasma che verranno installati sul satellite cinese CSES che sarà messo in orbita nel Settembre 2016. La componente italiana della collaborazione, di cui Uninettuno è parte integrante, sta realizzando il rivelatore di particelle di alta energia ed il rivelatore di campo elettrico. E’ inoltre responsabile della calibrazione di tutti gli strumenti, sia italiani che cinesi, che sarà effettuata con facilities esistenti in Italia.
In Uninettuno, oltre il Prof. Picozza ed il Prof. Conti, partecipano a questa linea di ricerca il Prof. Dario Assante ed il Prof. Claudio Fornaro.
In particolare Uninettuno ha la responsabilità, per quanto riguarda il rivelatore di particelle, del software di bordo, del Ground Support Equipment e del “Product and Quality Assurance and Safety”. Collabora inoltre alla realizzazione del rivelatore di campo elettrico EFD insieme al Dipartimento di Fisica dell’Università e Sezione INFN di Roma Tor Vergata
Lo studio dei precursori sismici con esperimenti dallo spazio è in corso da molti anni da parte del gruppo italiano che partecipa a CSES-LIMADOU. All’inizio ci si è avvalsi dei dati di esperimenti effettuati sulla Mir, sulla Salyut e su satelliti non dedicati. La missione satellitare francese DEMETER (cui alcuni ricercatori del gruppo italiano hanno contribuito nella fase di analisi dei dati), il progetto ESPERIA (finanziato dall’ASI per la fase A e guidato dall’Università di Roma Tre), l’esperimento Lazio-Egle sulla ISS (realizzato da una collaborazione fra Roma Tor Vergata, Roma Tre e Perugia) e l’esperimento spaziale ARINA (in orbita dal 2006 insieme a PAMELA) sono invece progetti e realizzazioni concepiti e realizzati specificamente per lo studio dei precursori sismici. Essi sono stati finanziati in Italia, oltre che dall’ASI, dal MIUR con due PRIN, dall’INFN e da fondazioni private.
La collaborazione fra Italia e Cina per la realizzazione del satellite CSES e della strumentazione da installare a bordo è maturata sulla base dell’esperienza scientifica acquisita dai gruppi di ricerca in Italia e del forte interesse dell’agenzia spaziale Cinese per lo sviluppo di tecnologie di monitoraggio e studio dei disastri naturali ed in particolare sismici.
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