La Maison Méditerranéenne des Sciences de l’Homme (MMSH) – (Francia)
La Bibliotheca Alexandrina – (Egitto)
International Telematic University Uninettuno (UTIU) – (Italia)
Centre Méditerranéen de la Communication Audiovisuelle (CMCA) – (Francia)
UER Union Européenne de Radiodiffusion – (Svizzera)
Contenuti
Il patrimonio audiovisivo mediterraneo costituisce una risorsa di valore eccezionale, capace di facilitare e promuovere l'intesa ed il dialogo interculturale attraverso la regione. Questa risorsa è attualmente poco accessibile e rischia di deteriorarsi rapidamente, o di perdersi. La salvaguardia della maggior parte dei documenti è ancora possibile ma diventa molto urgente. Il progetto mira ad organizzare l'accessibilità e garantire la salvaguardia di questo patrimonio e dunque la sua trasmissione alle generazioni future.
L’obiettivo del progetto è stato quello di garantire simultaneamente la digitalizzazione, e la visibilità immediata e mondiale negli archivi audiovisivi del Mediterraneo. I temi sviluppati hanno favorito il dialogo e la comprensione reciproca: la scoperta in immagini delle zone archeologiche che segnano la circonferenza del Mediterraneo, il suo patrimonio inestimabile architetturale, la divisione delle ricchezze artistiche (canto, danza, musica, arti plastiche), tradizionali e contemporanee, lo sviluppo degli scambi economici e sociali, le questioni ambientali e di sviluppo duraturo. I possessori di archivi della regione mediterranea, in particolare i diffusori principali, hanno chiesto all'Istituto Nazionale dell'Audiovisivo (INA) ed alla Conferenza Permanente dell'Audiovisivo Mediterraneo (COPEAM), per sviluppare una strategia ed un piano d'azione, al fine di promuovere e sostenere la salvaguardia del patrimonio audiovisivo mediterraneo e la scoperta, la divisione e l'appropriazione di questo patrimonio comune da parte delle popolazioni del bacino mediterraneo, per favorire il dialogo interculturale e la comprensione di una storia comune.
I risultati raggiunti hanno permesso:
1. l'accesso universale online dei ricercatori, studenti, del grande pubblico, dei diffusori, e degli operatori culturali, negli archivi audiovisivi mediterranei a vocazione culturale, educativa, scientifica e professionale a 4.000 documenti.
2. l'attuazione di procedure di salvaguardia e di buone pratiche da parte dei detentori degli archivi audiovisivi.
La conoscenza delle culture, quella del proprio paese ma anche quella dei paesi vicini, l'identificazione ed il riconoscimento di valori condivisi hanno fatto parte della base necessaria alla costruzione di uno spazio mediterraneo favorevole allo sviluppo. La visione di un'identità comune tra le popolazioni del Mediterraneo è oggi riconosciuta come una sfida di civilizzazione principale, resa difficile da episodi storici, politici o religiosi spesso penosi. I fondi audiovisivi derivati dai paesi del Mediterraneo ancora oggi sono poco rappresentati sui nuovi mezzi di comunicazione e di trasmissione che costituisce ad esempio “il tessuto”. I responsabili istituzionali e culturali, e fra loro i principali diffusori dei paesi mediterranei ne sono a conoscenza perfettamente e si sono mobilitati a sostenere il Progetto per incoraggiare un'azione di preservazione e di visibilità in linea del loro patrimonio storico e culturale.
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