L’allestimento degli arredi e collezioni nelle dimore romane (1550-1750)
Il Progetto avviato dal Dipartimento di Storia dell’Arte della Sapienza Università di Roma dall’anno 2010, ormai concluso nella sua fase di ricerca, e guidato dalla Professoressa Caterina Volpi sotto forma di ricerche di Facoltà (a partire dal progetto AUGE, Ateneo Federato delle Scienze umanistiche, giuridiche ed economiche, "Roma 1650: fonti e documenti per la storia del collezionismo"), analizza criteri e modi di allestimento degli arredi e collezioni nelle dimore romane nel lungo periodo (1550-1750). Laura Bartoni si è occupata in una prima fase del collezionismo del ceto medio a Roma nel XVII secolo, indagandone i rapporti con modelli più alti di collezionismo aristocratico. I risultati, presentati al workshop organizzato dal Getty Research Institute di Los Angeles, “Display of Art in Roman Palaces in the Long 17th Century (1550-1750)”, July 1-2, 2009, American Academy, Rome, sono stati pubblicati nel 2009 (Ai margini delle grandi collezioni: avvocati, medici, notai, ricchi commercianti. Collezionisti non tanto “mediocri” nella Roma del Seicento in “Rolsa”, Rivista del Dipartimento di Storia dell’Arte della Sapienza Università di Roma, n. 12, 2009).
I risultati dell’intero progetto sono in corso di pubblicazione in una collana di “Quaderni” curata da Caterina Volpi e Alessandra Rodolfo dal titolo “Dentro il Palazzo: vita, arredo, vestiario, arte nei palazzi barocchi tra tradizione e modernità” (Edizioni Musei Vaticani). La collana prevede un Quaderno a cura della dott.ssa Bartoni dedicato a Decorazione e funzione: la vita nei palazzi e la sua rappresentazione.
Nell’ambito del medesimo filone di ricerca la dott.ssa Bartoni ha svolto nel 2015 ricerche presso l’Archivio Sforza Cesarini conservato nell’Archivio di Stato di Roma, il rinvenimento di inediti inventari della collezione Cesarini che permettono di chiarire la consistenza dei due principali nuclei che formarono dopo l’unione delle due famiglie la raccolta Sforza Cesarini. Ha in preparazione un saggio in cui saranno pubblicati gli inediti inventari.
C. Modelli e sistemi decorativi in uso nei palazzi e ville romane nella seconda metà del XVII secolo
Dalle ricerche d’archivio condotte negli anni del dottorato (ai margini della ricerca su “Artisti e artigiani a Roma dal 1650 al 1700”) in alcuni fondi di archivi romani, come la documentazione contabile del Banco di Roma e i fondi notarili dell’Archivio di Stato di Roma, sono emerse novità documentarie relative ad alcuni cantieri decorativi di palazzi e ville a Roma nel secondo Seicento che sono tuttora in corso di approfondimento.
L’obiettivo della ricerca è, da una parte, rendere note le novità emerse tramite contributi monografici sui singoli cantieri, dall’altra di procedere ad una più ampia indagine su modelli e sistemi decorativi in auge nel secondo Seicento romano, e sulla nuova organizzazione del cantiere che vede la presenza di artisti e artigiani specializzati nei vari generi lavorare sotto la direzione di artisti/impresari.
La ricca documentazione contabile relativa al cantiere decorativo del Casino Farnese a Porta San Pancrazio è stata anticipata in un contributo del 2011 dal titolo Nuovi documenti su Filippo Lauri e la perduta decorazione del Casino Farnese a Porta San Pancrazio in M. G. Aurigemma, a cura di, Dal Razionalismo al Rinascimento: per i quaranta anni di studi di Silvia Danesi Squarzina, Campisano, Roma. La documentazione nella sua interezza è inclusa nel saggio concluso dal titolo Il cantiere decorativo del Casino Farnese presso Porta San Pacrazio, oggi Villa Aurelia.
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