Studio delle contro-narrazioni degli autori con background migratorio di fronte alla violenza verbale che emerge nel discorso collettivo mediatico e letterario.
Partecipazione del personale Uninettuno
Nora Moll
Pubblicazioni
N. Moll, D. Reichard, R. von Kulessa, F. Sinopoli (eds.), Il caso italiano: violenza, memoria culturale e transculturalità (1990-2014), Bern/Oxford/New York, Peter Lang, 2015 (in corso di pubblicazione)
7.3 LINEE DI RICERCA S.S.D. M-FIL/05 FILOSOFIA E TEORIA DEI LINGUAGGI
Prof. David Gargani – ricercatore
L’attività di ricerca del Prof. David Gargani si svolge negli ambiti della semiotica e della filosofia del linguaggio. All’interno di questo settore, i suoi studi riguardano soprattutto la semantica, in particolare i rapporti fra linguaggio, pensiero ed esperienza diretta e l’analisi semiotica delle ideologie. Le due aree di ricerca principali sono attualmente l’ontogenesi del significato (nell’ambito dei rapporti fra linguaggio e pensiero) e l’analisi semiotica delle ideologie e in particolare lo studio dei Cinegiornali Luce e Incom come mezzi di costruzione del consenso.
Lo studio del significato verbale (Ontogenesi del significato) è uno dei temi centrali delle diverse discipline che riflettono sul linguaggio e sulla conoscenza umana. Il dibattito degli ultimi trent’anni è caratterizzato dal confronto fra due famiglie di teorie: quelle legate alla svolta linguistica prevalenti dai primi del Novecento fino a metà degli anni Settanta e quelle legate alla svolta cognitiva prevalente nel periodo successivo. Il primo approccio, legato ad una parte della filosofia analitica, alla linguistica e alla semiotica strutturale, ritiene che le lingue e gli altri sistemi di segni abbiano un ruolo rilevante nella strutturazione del pensiero tipicamente umano, il secondo, legato allo sviluppo delle scienze cognitive, sostiene il primato della cognizione naturale (innata o fondata sull’esperienza), solo su questa base potrebbero quindi innestarsi i sistemi semiotici culturali.
L’ontogenesi del significato si pone come un terreno privilegiato per affrontare questi problemi. L’obiettivo delle ricerche sviluppate all’interno di questa linea è stato quello di trovare una sintesi fra le due famiglie di teorie, in particolar modo fra la semantica cognitiva esperienzialista ed embodied (Lakoff, Johnson, Fauconnier, Turner, Borghi, Gallese, Rizzolatti) e le teorie ispirate alla formatività del linguaggio (Saussure, Wittgenstein, Vygotskij, De Mauro, Prieto, Veggetti). Questo lavoro è giunto ad una prima importante sistematizzazione col volume La nascita del significato, edito da Guerra nel 2004. Nel testo e in una serie di articoli che arrivano fino al 2012 si sviluppa il punto di vista (sostenuto dalla semantica cognitiva) per cui la semiosi umana e con essa l’apprendimento delle lingue storico-naturali, si fonda sulla cognizione pre-linguistica, in particolar modo sulla formazione di concetti esperienziali fondati sulla percezione e l’azione e sulla capacità di formare meta-rappresentazioni implicite. Lo sviluppo del linguaggio e della semiosi in genere trasformano però queste conoscenze prelinguistiche riorganizzandole in una rete di relazioni fra segni. La semiotizzazione del pensiero rende queste conoscenze un possibile oggetto di riflessione, rendendo possibili le meta-rappresentazioni esplicite e la presa di coscienza dei concetti.
Il presupposto generale del lavoro di ricerca sull’Analisi semiotica delle ideologie è che esistano diverse visioni del concetto di ideologia, che possono essere ricondotti a due visioni principali: una neutra che considera l’ideologia come una rete di credenze e di valori sostenuti da un gruppo sociale più o meno ampio; l’altra peggiorativa, che considera l’ideologia come un sistema chiuso che cancella una parte dei valori e delle credenze possibili. Dato che con De Mauro, Eco ma anche con gli sviluppi in senso dinamico e pluriforme del concetto di cultura e di identità culturale (Sen, Amselle), possiamo pensare che il sistema semantico globale sia un sistema aperto e contraddittorio che contiene credenze e valori anche opposti, l’ideologia e i messaggi ideologici cancellano tutte le componenti scomode di quest’ultimo. Questi presupposti generali sono stati applicati allo studio dei cinegiornali Luce e Incom come mezzi di costruzione del consenso. Questa parte della ricerca ha richiesto uno studio empirico dei cinegiornali Luce e Incom, come anche del contesto storico e politico e si è fondato su una collaborazione con Antonella Pagliarulo, storica ed esperta di audiovisivi e di propaganda politica. Il lavoro per ora si è concentrato soprattutto sui cinegiornali Luce. Il primo esito di questo lavoro consiste in una serie di partecipazioni a convegni e seminari e di un articolo (Gargani, Pagliarulo, 2011). Sono inoltre assegnate e discusse diverse tesi di laurea.
Il Prof. David Gargani ha conseguito nell’anno 2014 l’abilitazione scientifica nazionale come professore di seconda fascia per il SSD M-FIL/05.
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