Von einer Idee des Ideato da



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Handarbeiten (weibliche)

Lavori femminili

Travaux féminins

Female jobs

Trabajos femininos

Vorderseite - Fronte - Côté antérieur - Front side - Lado anterior

a) Stickerei

b) Porzellanmalere

c) Künstliche Blumen

d) Spitzenklöppeln

e) Miniaturmalerei

f) Lederpunzen - Brandmalerei

a) la tappezzeria

b) la pittura sulla porcellana

c) i fiori artificiali

d) i merletti - valenciennes

e) la miniatura

f) il cuoio - la piroincisione

a) la tapissérie

b) les fleurs artificielles

c) la peinture sur porcelaine

d) valenciennes

e) la miniature

f) le cuir - la pirogravure

a) the upholstery
b) painting on porcelain
c) artificial flowers
d) the lace - valenciennes
e) the thumbnail
f) the leather - the piroincisione


a) la tapicería
b) la pintura sobre porcelana
c) las flores artificiales
d) los encajes - valenciennes
e) la imagen
f) el cuero - la piroincisión


Rückseite - Retro - Verso - Back side - Lado posterior

a) SPITZENKLÖPPELN - Valenciennes.

Spitzen sind zarte, weitmaschige Gewebe, die durch Zwirnen, Flechten oder Schlingen hergestellt werden und auf durchbrochenem Zellengrund die verschiedensten Muster zeigen. Je nach dem die Muster verbindenden Fadennetz unterscheidet man Gulpure- und Grund- oder Reseauspitzen. Beide Arten können durch Klöppeln oder durch Aufhalten mit Nadeln hergestellt werden. Die Klöppel sind etwa 10 cm lange Holzspulen auf die der zu verarbeitende Zwirn aufgewickelt wird. Das Spitzenklöppeln ist eine sehr mühsame, ausserordentllchc Geduld und Sorgfalt erheischende Arbeit. Die Brüsseler Spitzen sind die feinsten von allen, doch sind auch die von Valenciennes berühmt und werden hoch bezahlt.


b) KÜNSTLICHE BLUMEN

Schon in mittelalterlichen Verzeichnissen von fahrender Habe findet man künstliche Blumen erwähnt. Das waren jedoch hauptsächlich aus Edelmetallen hergestellte Erzeugnisse des Goldschmiedekunst. Erst gegen Ende des 17. Jahrhunderts begann die Verfertigung von künstlichen Blumen aus Papier und Stoffen, die im 18. Jahrhundert eine ausserordentliche Entwicklung erreichte. Ganz besonders geschätzt wurden die aus Seidenstoffen hergestellten sogenannten „LyonerBlumen“, die auch zum Tafelschmuck dienten. Gegenwärtig macht man künstliche Blumen aus allen möglichen Materialien, wie Leder, Holzspäne, Wachs, Porzellan, Kautschuk, Celluloid. Frankreich und Deutschland behaupten auf diesem Gebiet ebenbürtig den hochsten Rang.

c) PORZELLANMALEREI.

Zur Ausübung dieser recht schwierigen Kunst sind nicht nur Geschmack und Tüchtigkeit ist Zeichnen erforderlich, sondern man muss auch hinreichend in der Farbenkunde bewandert sein und vor allem eine sehr geschickte Hand besitzen. Die Farben werden mit dem Pinsel entweder auf die Glasur des fertiggebrannten Porzellans aufgetragen und dann wird die Malerei in sog. Muffeln besonders eingebrannt, oder aber das Porzellan wird vor dem Glasieren bemalt und dann erst glasiert und gebrannt, was das sogenannte Unterglasurverfahren darstellt. Auch jetzt noch ist die Porzellanmalerei, wie sie es schon früher, um die Mitte des 18. Jahrhunderts bis zur ersten französischen Revolution war, eine Lieblingsbeschäftigung kunstübender Damen. In Kunstgewerbemuseen findet man Meisterstücke dieses Kunstzweiges.

d) MINIATURMALEREI.

Aus der Buchmalerei ist die Miniaturmalerei entstanden; sie schafft Bilder in ganz kleinem Massstabe, gewöhnlich auf Atlas oder auf Elfenbein gemalt, mit Farben, die im Gummiwasser aufgelöst sind. Die Mönche in den Klöstern schrieben nicht nur die Bücher ab, sie statteten sie uch mit zierlichen Bildchen aus. Nach und nach entwickelte sich die Miniaturmalerei als besondere Kunst; ihren Höhepunkt erreichte sie in der Zeit vor Erfindung der Photographie, denn diese erst hat den Gebrauch verdrängt, von Familienangehörigen, Freunden usw. Miniaturbildnisse anfertigen zu lassen.

e) LEDERPUNZEN UND BRANDMALEREI.

Das Punzen des Leders kam schon im 12. Jahrhundert zur Anwendung, dann geriet er während länger Zeit in Vergessenheit und lebte erst zu Ende des 19. Jahrhunderts glänzend wieder auf. Das Verfahren ist etwa folgendes; auf das leicht aufgefeuchtete Leder wird eine Zeichnung übertragen, deren Umrisse man mit scharfem Messer aufritzt; dann wird der Grund zwischen den Umrissen mittelst verschieden geformter Eisen durch Hammerschläge niedergepresst. Es können auch erhabene Arbeiten ausgeführt werden, dadurch dass man an den betreffenden Stellen etwas zum Ausfüllen unter das Leder - legt. - Bei der Brandmalerei werden mit einem glühenden Metallslift auf einer Tafel von möglichst, gleichmässigen, wenig gemassertem Holze, meist Lindenholz Zeichnungen in mehr oder weniger tiefen Linien eingebrannt. Der dazu benutzte Brennstift trägt an der Spitze einen kleinen hohlen Kegel aus Platina, der über einer Spiritusflamme erhitzt und dann durch Benzindämpfe glühend erhalten wird.

f) STICKEREI.

Die Art und Weise, wie diese Kunst ausgeübt wird, ist ziemlich allgemein bekannt; aus Fäden von Wolle, Seide. Silber oder Golddraht lässt man auf der Unterlage, die gewohnlich in einen Rahmen gespannt ist, vermittelst der Nadel malerische Gebilde entstehen. Schon im grauen Altertum war diese Kunstfertigkeit bekannt, die Dichter des Mittelalters besangen sie und zur Zeit Ludwigs XV von Frankreich beschäftigten sich selbst die Herren der vornehmsten Gesellschaft, sogar der König, am Stickrahmen. Ueberaus feine Stickereien aus jener Zeit bergen die Schlösser von Versailles, Trianon und Fontainebleau.

a) I MERLETTI VALENCIENNES.

Il merletto si fa coll'ago e coi fusi: pel primo si distendono, innanzi tutto, alcuni fili d'imbastitura secondo un disegno tracciato sulla carta o sulla pergamena, e questi fili servono di sostegno ai punti che poi formeranno il tessuto; pel secondo il tessuto si forma incrociando ed intrecciando dei fili avvolti per un capo sopra un fusetto e per l'altro fissato con degli spilli su un arnese detto cuscinetto, telaio o tombolo secondo la forma. Il disegno da riprodurre è segnato e traforato su un cartoncino o pergamena che si fissa sopra un telaio, e gli spilli che trattengono i punti sono conficcati nei fori. I merletti di Valenciennes figurano fra i più celebri fatti col fuso: dessi furono magistralmente imitati in Italia dalle abili operaie di Cantù.

b) I FIORI ARTIFICIALI.

Gli inventari medioevali fanno già menzione dei fiori artificiali, ma erano specialmente in metalli preziosi e fatti dagli orafi. Fu soltanto verso lo scorcio del XVII° secolo che incominciò la fabbricazione dei fiori artificiali di carta o in tessuto, e questa fabbricazione accennò a toccare la perfezione fino dal XVIII° secolo. I più ricercati erano i fiori di stoffe seriche, chiamati fiori di Lione. Si eseguivano anche delle ornamentazioni complete e dei trionfi per tavolo di una complicazione rara. I fiori artificiali, l'industria dei quali impiega oltre 30.000 operaie e rappresenta un valore commerciale superiore ai 30.000.000, sono ai dì nostri quasi esclusivamente usati nelle acconciature femminili ed in ispecie nelle pettinature.

c) LA PITTURA SULLA PORCELLANA.

La pittura sulla porcellana è un'arte gentile, che richiede non solamente buon gusto e conoscenza di disegno e di colorito, ma anche una grande destrezza di mano. I processi variano secondo che la porcellana sulla quale si lavora sia d'impasto molle o duro. In ambedue i casi la pittura va assoggettata all'azione del fuoco per essere fissata nello smalto che riveste l'oggetto. Ad onta di tali difficoltà questo genere di lavoro è stato molto in voga nella seconda metà del XVIII° secolo fino alla rivoluzione. Le donne di mondo vi si dedicavano con ardore, e certe collezioni annoverano ancora dei saggi bellissimi di opere dovute agli amatori di quel tempo.

d) LA MINIATURA.

La miniatura che deriva dall'alluminatura, è una pittura eseguita in piccolissime dimensioni sulla pergamena o su tavolette d'avorio con colori stemperati in acqua gommata. Quest'arte gentile venne rimessa in onore nel XVII° secolo, dopo che il libro sostitui il manoscritto e fu particolarmente in voga nella seconda metà del XVIII° fino verso il 1820. In quell'epoca occupava con vantaggio, nei costumi e nelle relazioni affettuose, il posto assegnato oggi alla fotografia. Molte donne vi si dedicarono ed alcune con onere ragguardevoli, lasciarono un nome celebre: Sofia Cheron e la signóra Vigée-Lebrun nel XVIII° secolo, le signore di Mirbel e Herbelin nel XIX°.

e) IL CUOIO - LA PIROINCISIONE.

Il cuoio sbalzato è stato usato fino dal XII° secolo. Questo processo di ornamentazione, per lungo tempo abbandonato, tornò in auge verso la fine del XIX° secolo ed assurse a vera arte per opera di abili amatori. I rilievi si formavano incollando una sostanza plastica sotto il cuoio lievemente inumidito e steso sopra un piano rigido e duro; si ottenevano poi i desiderati effetti con degli sbalzatoi e dei punteruoli smussati che battevano col martello. Nella piroincisione si incidono delle tavolette di legno ben piallate e preventivamente disegnate, con punte tubolari ìn platino arroventate ed una lampada ad antiene l'istrumento alla necessaria temperatura con vapori di benzina spinti nel tubo della punta dalla pressione di una pera di gomma.

f) LA TAPPEZZERIA.

La tappezzeria, come arte femminile, consiste in disegni riprodotti all'ago con fili di lana, di seta, d'oro o d'argento sopra un canevaccio generalmente teso su un telaio. Quest'arte che risale alla più remota antichità, è spesso celebrata nei poemi medioevali. Onorata in tutti i tempi divenne una vera passione nell'alta società sotto Luigi XV°, la quale si estese fino agli uomini, e lo stesso re non ne andò immune. A quell'epoca si eseguivano dei rivestimenti di mobili e dei cortinaggi di una grandezza e di una ricchezza sorprendenti e dei quali ancor oggi si possono vedere degli splendidi saggi nei palazzi di Versailles, di Trianone di Fontainebleau.

a) LA DENTELLE

La dentelle se fait à l'aiguille ou aux fuseaux. Pour la première, on jette d’abord quelques fils de bâti suivant un dessin tracé sur papier ou sur parchemin et ces fils servent de support pour rattacher les points qui formeront le tissu. Pour la seconde, le tissu est formé en croisant et en tressant des fils enroulés d'un bout sur un petit fuseau et fixés de l’autre par des épingles sur un métier appelé coussin, carreau ou tambour suivant sa forme. Le dessin à faire est tracé et piqué sur une carte ou un parchemin qu’on pose sur le métier, et les épingles qui arrêtent les points sont plantées dans les piqûres. Les dentelles de Valenciennes sont parmi les plus célèbres dentelles faites aux fuseaux.

b) LA FLEUR ARTIFICIELLE.

Les inventaires de moyen-âge mentionnent déjà les fleurs artificielles, mais celles-ci sont surtout en métaux précieux et sont exécuté par les orfèvres. C'est seulement à la fin du XVIIe siècle qu’on se mit à fabriquer des fleurs artificielles en papier ou en tissu, et cette fabrication commença d'approcher à la perfection des le XVIIIe siècle. Les plus recherchés étaient les fleurs en etoffe de soie, dites fleurs de Lyon. On exécutait ainsi des décorations complètes et des surtouts de table d’une complication rare. Les fleurs artificielles, dont l'industrie occupe plus de 30.000 ouvrières leur et dont la valeur marchande représente plus de 30 millions, sont employées, aujourd'hui, presqu'uniquement à la toilette des femmes, surtout à la coiffure.

c) LA PEINTURE SUR PORCELAINE.

La peinture sur porcelaine est un art délicat, qui exige non seulement du goût et et la science du dessin et des couleurs, mais encore une grande habileté de main. Les procédés diffèrent d’ailleurs selon que l’on travaille sur de la porcelaine à pâte tendre ou sur de la porcelaine à pâte dure. Dans les deux cas la peinture doit être sousmise à l’action du feu pour être fixée dans l’émail qui recouvre la pièce. Malgré ces difficultés, ce genre de travail a été en grande vogue dans la seconde moitié du XVIIIe siècle jusqu’à la Révolution. Les femmes du monde s'y adonnaient avec passion et certaines collections conservent encore de charmants spécimens d'œuvres exécutées à cette époque par des amateurs.

d) LA MINIATURE

La miniâture, qui dérive de l'enluminure, est une peinture exécutée en très petites dimensions sur vélin ou sur des tablettes d'ivoire avec des couleurs déjà détrempées dans de l'eau gommée. Lorsque le livre remplaça le manuscrit, cet art délicat, fut remis en honneur au XVIIe siècle et fut parliculièrement en vogue dans la seconde moitié du XVIIIe et jusque vers 1820. A cette époque il tenait avec avantage dans les mœurs et dans les rélations affectueuses la place donnée aujourd'hui à la photographie. Beaucoup de femmes s'y appliquaient et plusieurs, avec des œuvres remarquables, ont laissé un nom célèbre: Sophie Chéron et Mme Vigée-Lebrun au XVIIIe siècle, Mme de Mirbel et Herbelin au XIXe.

e) CUIR REPOUSSE ET PYROGRAVURE.

Le cuir repoussé a été employé des le XIIe siècle. Ce procédé d’ornementation, abandonné pendant longtemps, a repris faveur vers la fin du XIXe siècle et est devenu un art véritable entre les mains d’amateurs habiles. Les reliefs soutiennent en collant une matière plastique sous cuir légèrement humecté et posé sur une grande surface rigide et dure; on fixe le modèle et les contours avec des emboutissoirs et des poinçons mousses que l’on pousse au marteau. Dans la pyrogravure, on grave des plaques de bois bien planes et préalablement dessinées, au moyen de pointes creuses en platine, rougies sur une lampe à alcool. On maintient l'outil à la température nécessaire par des vapeurs de benzine chassées à travers le tube de la pointe sous la pression d'une poire en caoutchouc.

f) LA TAPISSERIE.

La tapisserie, en tant qu’art féminin, consiste en dessins exécutés à l'aiguille, avec des fils de laine, de soie, d'or ou d'argent, sur un canevas généralement tendu au métier. Cet art qui remonte à la plus haute antiquité, est souvent célébré dans les poèmes du moyen-âge. De tout temps en honneur, il devint sous Louis XV dans la haute société, une véritable passion qui s’étendit jusqu'aux hommes, et le roi lui même en fut atteint. A cette époque on exécutait des dessins de meubles et des tentures d'une grandeur et d'une richesse surprenantes, et dont on peut voir encore les splendides spécimens dans les palais de Versailles, de Trianon et de Fontainebleau.

a) The VALENCIENNES LACES.
The lace is made with the needle and the spindles: for the first, first of all, some wires are stretched according to a design traced on paper or parchment, and these wires are used to support the points, which form the fabric; for the seconds the fabric is formed by crossing and interlacing of the uncoiled wire from a head on a free spindle and for the other fixed with a set of pins on a kind of bearing cushion, frame or bobbin, according to the form. The design to be reproduced is pierced and marked on heavy paper or parchment that is fixed over a frame, and the pins that hold the points are stuck in the holes. The Valenciennes laces are among the most celebrated products at the present time: They were skilfully imitated in Italy by skilled workers in Cantù.
b) The artificial flowers.
The medieval inventories are already making mention of artificial flowers, but these were especially made of precious metals and made by goldsmiths. It was only towards the end of the seventeenth century that began the manufacture of artificial flowers made of paper or fabric, and the manufacturing touched the perfection in the eighteenth century. The most sought were the flowers of silk fabrics, called flowers of Lyon. They also performed a complete ornamentation and decorations for the table of a rare complication. The artificial flowers, the industry of which employs more than 30,000 female workers, represents a market value of more than 30 millions of pounds, are almost exclusively used to in our women's hairstyles and more especially in the hair combings.
c) PAINTING ON PORCELAIN.
Painting on porcelain is a kind of art, which requires not only good taste and knowledge of drawing and coloring, but also a great skilful of hand. The processes varies according to the porcelain on which you are working, wether the paste mixing is soft or hard. In both cases, the paint must be subjected to the action of fire in order to be fixed on the enamel that covers the object. In spite of these difficulties this kind of work was very popular in the second half of the eighteenth century until the Revolution. The women of the high society dedicated themselves to it with ardor, and some collections even include beautiful masterpieces, essays and works due to the amateurs of that time.
d) THE MINIATURE.
The miniature comes from the alumination, is a painting done on very small parchment or ivory tablets, with colors dissolved in water. This kind of art was in honor in the seventeenth century, afterthat the book replaced the manuscript and was particularly popular in the second half of the XVIIIth up to 1820. At that time it occupied with advantage, in the customs and intimate relationships, the place assigned to photography today. Many women are dedicated themselves to it and someone have left a famous name: Sofia Cheron and Mrs. Vigée-Lebrun in the eighteenth century, the ladies of Mirbel and Herbelin in the XIXth.
e) THE LEATHER - THE INCISION WITH THE FIRE.
The embossed leather was used until the twelfth century. This process of ornamentation, abandoned for a long time, came into vogue in the late nineteenth century and rose to real art through the work of skilled amateurs. The reliefs were formed by gluing a plastic substance under the slightly moistened leather and stretched over a rigid and hard surface, then the desired effects were obtained with the use of embossing tools and bevelled with punches, used with a hammer. In the incision with the fire are carved well planed wood boards, designed in advance, by using red-hot platinum tubular tools, heated by a lamp which maintains the instrument to the required temperature bym means of gasoline vapors pushed into the tube tip from the pressure of a rubber pear.
f) THE UPHOLSTERY.
Upholstery, is a female art consisting of drawings which are being reproduced with the needle by using threads of wool, silk, gold or silver on a canvas generally stretched over a frame. This art that dates back to ancient times, is often celebrated in the poems of the Middle Ages. Honored at all times it became a passion in high society under Louis XV, and was extended also to the men, and the king himself went not immune. At that time were performed the coatings of furniture and curtains of a surprising magnitude and of which we can still see the wonderful essays in the palaces of Versailles, Trianon, Fontainebleau.


a) Los encajes de Valenciennes.
El encaje se hace con la aguja y con los fusos: con la primera, en primer lugar, se tiran algunos hilos de acuerdo con un diseño de imbastidura, trazado sobre un papel o un pergamino, y estos hilos se utilizan para apoyar los puntos forman luego el tejido; como segunda operacion, el tejido se forma cruzando y entrelazaendo los hilos envolvidos con una cabo sobre un husillo, y por el otro fijado con alfileres sobre un utensilio, dicho almohdailla, bastidor o tombolo segun la forma . El dibujo que debe ser reproducido es marcado y traforado sobre un carton o un pergamino, que se fija sobre un bastidor, y los alfileres que tienen los puntos son fijados en los agujeros. Los encajes Valenciennes son los masb) las flores artificiales.
Los inventarios medievales hacen ya mención de flores artificiales, pero estos eran especialmente de metales preciosos y hechos por los orfebres. Fue sólo a finales del siglo XVII que comenzó la fabricación de flores artificiales hechas de papel o de tela, y la fabricación ha llegado a tocar la perfección en el siglo XVIII. Los más buscados son las flores de seda, llamados flores de Lyon. Con ellos también se realizaba la ornamentación completa y los “triunfos” de la tabla de una complicación poco frecuente. Las flores artificiales, la industria que emplea a más de 30.000 trabajadores y representa un valor de mercado de más de 30 millones, se utilizan casi exclusivamente en los ornamentos de la cabeza de las mujeres y sobre todo en los peinados.
c) pintura sobre la porcelana.
La pintura sobre porcelana es un tipo de arte, que requiere no sólo el buen gusto y el conocimiento de dibujar y colorear, sino también una gran destreza de las manos. Los procesos varían de acuerdo con la porcelana con que se está trabajando, es decir si la mezcla es suave o dura. En ambos casos, la pintura debe ser sometida a la acción del fuego y se fijará en el esmalte que cubre el objeto. A pesar de estas dificultades, este tipo de trabajo era muy popular en la segunda mitad del siglo XVIII hasta la Revolución. Las mujeres del la alta sociedad se dedicaron con ardor a este trabajo, y algunas colecciones de obras hermosas incluyen ensayos debidos a los aficionados de la época.
d) la miniatura.
La miniatura llega de la aluminadura, es una pintura hecha en dimensiones muy pequeñas sobre tabletas de pergamino o de marfil con colores disueltos en agua. Esta linda forma de arte ha volvido a ser en honor en el siglo XVII, después de que el libro ha sustituido al manuscrito y fue especialmente popular en la segunda mitad del XVIII° hasta el 1820. En aquel momento ocupaba con ventaja, en las costumbres y las relaciones amorosas, el lugar asignado ahora en la actualidad a la fotografía. Muchas mujeres se han dedicado a este arte; hay unos nombres famosos: Sofia Cheron y la Sra. Vigée-Lebrun en el siglo XVIII, las damas de Mirbel y Herbelin en el XIX.
e) EL CUERO - LA PIROINCISION.
El cuero repujado se utilizó hasta el siglo XII. Este proceso de ornamentación, abandonado hace mucho tiempo, se puso de buevo de moda en el siglo XIX y alcanzó a verdadera obra de arte de aficionados cualificados. Las partes salientes fueron formadas por el encolado de una sustancia plástica bajo de la piel ligeramente humedecida y estirada sobre una superficie rígida y dura, entonces los efectos deseados se obtuvieron con utensilios cilindricos y punzones biselados para golpear con un martillo. En la piroincision se hacen incisiones en tablas de madera perfectamente llanas y bien diseñadas de antemano, con puntas tubulares de platino, calentadas con una lámpara de alcohol. El instrumento es mantenido a la temperatura deseada con los vapores de gasolina empujados hacia la punta del tubo por la presión de una pera de goma.
f) LA TAPICERÍA.
La tapicería, como arte tipicamente femenino, consiste en dibujos reproducidos con la aguja con hilos de lana, seda, oro o plata en una canvas generalmente estirada sobre un marco. Este arte que se remonta a los tiempos antiguos, se suele celebrar en los poemas de la Edad Media. Honrada en todo momento, se convirtió en una pasión en la alta sociedad en los tiempos de Luis XV, y se extendió también a los hombres, y el rey mismo no fue inmune. En aquel periodo se realizaban recubrimientos de muebles y cortinas de una magnitud y una riqueza sorprendentes y todavía podemos ver los maravillosos ensayos en los palacios de Versalles, del Trianon, de Fontainebleau.


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