19/7/2005 – Milano – LATINO / GAETA: incontro (28)
Nella serata del 19/7/2005, alle ore 21:20, GAETA è uscito dall’abitazione di Sesto San Giovanni. Con il proprio furgone SUBARU, adottando da subito una condotta di guida anomala (alcuni passaggi col semaforo rosso, ritardando la partenza al semaforo verde), ha imboccato viale f.lli Casiraghi fino a Milano viale Monza, quindi piazzale Loreto, via Costa, piazza Durante e via Ampere, dove ha parcheggiato (21:40).
Dopo aver parcheggiato, ha atteso alcuni minuti al buio vicino al proprio automezzo, poi si è incamminato. Ha attraversato via Porpora e, al successivo incrocio, ha girato a destra, percorrendo via Vallazze in direzione del centro città. Camminando molto lentamente (entrando ed uscendo da alcuni portoni e guardandosi spesso alle spalle) è giunto in via Lulli, ha imboccato tale via e poco dopo è giunto all’incrocio con via Porpora. Qui si è fermato per alcuni minuti guardandosi intorno. Poi ha attraversato la strada e, dopo alcuni minuti (22:10 circa), è entrato nella birreria “Il Bounty” (via Lulli n. 30).
All’interno della birreria, GAETA si è seduto al tavolo con LATINO e ZANIN Maria, con i quali è rimasto a conversare sino alle successive 00:30 per poi far rientro a casa.
20/7/2005 – Milano – LATINO / GAETA: incontro (29)
Il 20/7/2005 alle 21:30 circa, GAETA è uscito a bordo del proprio furgone SUBARU, recandosi da via Timavo sino a via Lanfranco della Pila a Milano, ove ha parcheggiato il mezzo. Poi ha raggiunto a piedi via Palanzone, ove è stato perso di vista (al civico 15 di questa via abita la coppia LATINO/ZANIN). GAETA è ritornato a riprendere il proprio furgone alle ore 23:00 circa per recarsi in seguito presso l’ILIC.
14/9/2005 – Milano – LATINO / GAETA: incontro (30)
Il 14/9/2005 alle 23:00 circa, GAETA si è recato presso il centro ILIC, nei cui locali erano già presenti LATINO, ZANIN e FERRETTI, unitamente ad altre due persone.
19/9/2005 – Milano – LATINO / GAETA: incontro (31)
Il 19/9/2005 intorno alle 21:15, LATINO e ZANIN sono usciti dall’abitazione e, con la loro autovettura Audi Avant, si sono recati all’ILIC, dove alle ore 21:45 è arrivato GAETA, a sua volta giunto con il suo furgone SUBARU.
21/9/2005 – Milano – LATINO / GAETA: incontro (32)
Il 21/9/2005 alle ore 22:00 circa, è stata documentata la contestuale presenza all’ILIC di LATINO e GAETA oltre a ZANIN Maria, FERRETTI Angela (nonché BRUNI Marilisa, MARCHETTI Giacomo e AL JAWAZNEH Shokri).
26/9/2005 – Milano – LATINO / GAETA: incontro (33)
Il 26/9/2005 nella tarda serata è stata documentata la contemporanea presenza all’ILIC di LATINO e GAETA (ed altri).
28/9/2005 – Milano – LATINO / GAETA: incontro (34)
Il 28/9/2005 dalle 21:30 circa, sempre all’ILIC, è stata nuovamente documentata la contemporanea presenza di LATINO e GAETA (ed altri).
30/9/2005 – Milano – LATINO / GAETA: incontro (35)
Il 30/9/2005 è stato documentato un incontro fra LATINO e GAETA, svoltosi a Bresso in piazza Italia (nel bar “Caffè del Baffo”), ove sono giunti – separatamente – in bicicletta. All’interno di questo locale si sono trattenuti dalle 21:45 alle 22:50 circa, quindi, hanno ancora conversato per alcuni minuti all’esterno per allontanarsi poi in bicicletta alle ore 23:00 circa, dirigendosi verso le rispettive abitazioni.
4/10/2005 – Milano – LATINO / GAETA: incontro (36)
Il 4/10/2005 alle 21:35, la coppia LATINO / ZANIN si è nuovamente recata all’ILIC ove è stata raggiunta, poco dopo, da GAETA. Qui sono rimasti oltre la mezzanotte, senza che altre persone accedessero al predetto centro.
In alcune di queste occasioni, in particolare in quelle in cui GAETA si è mosso da solo per andare ad incontrare LATINO, il primo ha adottato cautele chiaramente volte ad eludere i controlli di polizia: sia quando era alla guida di automezzi (tenendo un’andatura molto lenta con improvvise accelerazioni, passando semafori rossi ovvero ritardando la partenza dopo l’accensione del verde, cambiando improvvisamente direzione di marcia, guardandosi contestualmente attorno, effettuando improvvisi parcheggi per ripartire poco dopo senza scendere dal mezzo, parcheggiando molto lontano dalla destinazione finale) sia quando era a piedi (entrando ed uscendo continuamente dai portoni, guardandosi continuamente intorno nonché camminando molto lentamente).
Analoghi comportamenti sono stati adottati anche da LATINO. I servizi di osservazione attivati sul suo conto si sono dimostrati particolarmente difficili sul piano operativo stante l’abitudine di muoversi quasi esclusivamente in bicicletta, a gran velocità e, spesso, imboccando alcune vie nel senso contrario a quello di marcia. Proprio nel corso di tali servizi, in corrispondenza dell’uscita dal lavoro (tra le 17:30 e le 18:00), si è avuto modo di documentare alcune particolarità del suo comportamento che hanno indotto via via a modificare le modalità operative dei pedinamenti. Si è notato, infatti, che nonostante un comportamento abitudinario nel corso di tutta la settimana, il mercoledì – per rientrare a casa sempre con la bicicletta – seguiva invece un percorso diverso, accentuando le cautele sopra descritte (ovvero cambiando di volta in volta itinerario per giungere nei medesimi punti, fermandosi spesso per guardarsi intorno, effettuando di proposito manovre azzardate nel traffico intenso dell’ora di punta, imboccando strade in contromano). Proprio per l’adozione di tali comportamenti i servizi di osservazione si sono rivelati in queste circostanze particolarmente difficili e, in più di una occasione, il soggetto è stato perso di vista, per essere poi “riagganciato” mentre percorreva, con atteggiamento più “tranquillo”, il tragitto di ritorno verso la propria abitazione, ovvero mentre faceva accesso allo stabile ove abita in via Palanzone. Sul punto si rinvia alle relazioni di servizio relative ai pedinamenti svolti in data 12/10/2005 – 19/10/2005 e 26/10/2005 (37).
In sostanza si è accertato che in talune occasioni (ripetute e costanti), LATINO poneva in essere comportamenti e tecniche tali da renderlo impermeabile ai controlli di polizia, di fatto entrando in clandestinità per alcune ore nel corso della settimana. Le maniacali cautele descritte hanno indotto da subito a ritenere che questi incontri fossero particolarmente importanti e significativi: l’acquisizione di specifiche conoscenze in ordine ai comportamenti, abitudini e “tecniche” di contropedinamento dell’indagato nonché l’implementazione dei servizi di osservazione, modulati in modo da monitorarlo in via continuativa, hanno consentito di identificare la persona con la quale si incontrava: GHIRARDI Bruno.
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