29/6/2006 – Milano – LATINO / GAETA: prove sul fiume Lambro (92) (93)
Giovedì 29/6/2006 poco dopo le 21:00 LATINO, uscito dall’abitazione a bordo della propria Fiat 500, ha raggiunto, la zona di via Padova, ove è stato raggiunto da GAETA (22:00 circa) a bordo del proprio furgone Subaru.
Hanno quindi percorso – accodati con i rispettivi mezzi – alcune vie cittadine fino a giungere in via Palmanova, ove LATINO ha parcheggiato la propria auto per salire sul furgone di GAETA con il quale hanno raggiunto piazza Iroshima e Nagasaki di Sesto San Giovanni (22:30). Durante questo tragitto hanno eseguito più volte inversioni di marcia e giri viziosi, fermandosi spesso improvvisamente a bordo strada a fari spenti aspettando che le autovetture dietro passassero.
In piazza Iroshima e Nagasaki, sono scesi dal furgone (GAETA con un grosso zaino sulle spalle). Hanno quindi attraversato il parco fino all’angolo con via Pisa, si sono diretti per pochi metri in direzione di via Di Vittorio e sono scomparsi dalla visuale degli operanti sul lato sinistro della strada, ossia nel punto in cui inizia una strada secondaria in discesa (transitabile da autovetture) che dopo alcuni metri si biforca dando origine sulla destra ad un altro vialetto che porta sulle sponde del fiume Lambro.
Alle 23:40 i due sono tornati dalla suddetta via secondaria, hanno riattraversato il parco fino al furgone di GAETA con il quale sono tornati in via Palmanova ove LATINO ha ripreso la propria autovettura, ed è rientrato a casa.
Un sopralluogo eseguito dalla DIGOS il giorno successivo consentiva di identificare il luogo nel quale i due indagati erano scesi in acqua e quello da cui erano risaliti, verificando, altresì, che sotto un ponte effettivamente vi sono delle baracche occupate da una comunità di rumeni.
Nel corso del sopralluogo si è accertato – tra l’altro – che nella zona sono presenti le sedi delle emittenti televisive SKY e MEDIASET.
La “prova d’acqua” effettuata conferma, in pieno, la conversazione registrata il giorno prima tra LATINO e GHIRARDI ma soprattutto evidenzia la progettazione e l’addestramento all’esecuzione di una azione allo stato non individuata, nella quale più persone stavano partecipando: LATINO, GAETA, GHIRARDI e BORTOLATO (con il quale doveva essere presa una decisione definitiva, stando al contenuto dell’ambientale del 28/6/2006).
2/7/2006 – Rho – GHIRARDI: “imbosco” nel parco dei Fontanili (94)
Domenica 2/7/2006 alle 11:39 GHIRARDI è uscito di casa in bicicletta. Alle 12:25, come risulta dalla telecamera installata sul parco dei Fontanili di Rho, lo stesso è stato visto percorrere il vialetto che costeggia il canale scolmatore (sul lato sinistro), proveniente dalla zona di Vighignolo. Ha attraversato un ponticello passando sul lato destro del canale ed ha proseguito fino a raggiungere il cantiere ove sono in corso i lavori della T.A.V., da dove è uscito dalla visuale della telecamera.
2/7/2006 – Milano – LATINO / SISI: incontro (95)
Domenica 2/7/2006 alle 09:00 circa, LATINO è uscito di casa a bordo della propria autovettura per recarsi, dopo aver percorso alcune vie di Milano e di Sesto San Giovanni, in Cologno Monzese. Qui si è fermato in viale Europa nel parcheggio prospiciente la sede dell’emittente SKY. Qui si è fermato per circa due minuti senza scendere dall’auto, come se stesse controllando il luogo o stesse verificando se qualcuno lo seguisse, per poi allontanarsi. Perso di vista per pochi minuti, la sua auto è stata poi vista nei pressi della sua nuova abitazione in Vimodrone. Da qui poi raggiungeva nuovamente la sua abitazione di Milano.
In tutti gli spostamenti, LATINO ha adottato sistematiche tecniche di contropedinamento: oltre a fermarsi spesso sul lato destro della strada, lasciando scorrere i mezzi provenienti da tergo e guardando all’interno degli stessi, ad un certo punto è sceso dall’auto ed ha percorso un breve tratto a piedi a ritroso, sul marciapiede, scrutando l’interno di tutte le autovetture in sosta.
La spiegazione di tale comportamento risulterà evidente dai contenuti delle conversazioni con GHIRARDI (5/7/2006) ed altresì con SISI e BORTOLATO (26/11/2006): in queste lo stesso espliciterà agli interlocutori la certezza di essere stato pedinato, descrivendo il tipo di autovettura usata sia le persone.
Dopo essere rientrato a casa, LATINO è uscito nuovamente in bicicletta (11:05) con un abbigliamento completamente diverso. Ha percorso il marciapiede fermandosi spesso per guardarsi intorno, poi, superato l’ospedale Niguarda, ha invertito la marcia e si è nuovamente diretto verso l’abitazione.
Considerato il comportamento, il servizio di osservazione in atto è stato sospeso, comunque le telecamere collocate presso l’abitazione registravano il rientro di LATINO alle 15:40 circa.
Sempre il 2/7/2006, sulla base dei dati forniti dal GPS installato sulla autovettura di SISI Vincenzo e delle immagini riprese dalle telecamere della stazione di Chiasso, si accertava che quella mattina SISI era partito in auto da casa dirigendosi a Chivasso ove aveva parcheggiato l’auto (08:55) nei pressi della locale stazione ferroviaria. Quindi alle aveva preso un treno diretto a Milano (09:14) con arrivo previsto alle 10:42.
Lo stesso era poi rientrato a Chivasso alle 16:52 con un treno proveniente da Milano. Sceso dal treno, aveva atteso che tutti i passeggeri si allontanassero dal binario, dopo di che aveva imboccato il sottopasso ed era uscito per ultimo dalla stazione.
Anche in questo caso, pur non essendo stato documentato l’incontro tra LATINO e SISI risulta evidente che SISI era a Milano negli stessi orari in cui LATINO adottava le misure di contropedinamento. Circostanze queste che unite alle successive risultanze investigative (verranno ampiamente documentati incontri tra i predetti anche con la registrazione delle conversazioni) confermano l’avvenuto incontro tra i medesimi.
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