Politecnico di bariIntervento Costo (€)
In particolare i primi finanziamenti serviranno per l’organizzazione delle prime edizioni degli eventi proposti ovverosia due summer school previste nel 2014, il master di II livello su impresa sostenibile per la edizione 2015 (il secondo master sarà progettato, in coerenza con i master di primi livello che saranno a breve banditi, nell’ambito del Polo Scientifico Magna Grecia con finanziamenti da individuare), un evento internazionale nel 2014. Il dettaglio delle attività proposte e i relativi costi sono riportati nell’Allegato WP1 e Allegato WP2.
Il Politecnico sta lavorando per coinvolgere nel progetto di realizzazione del Green Campus una pluralità di soggetti pubblici e privati: per citare solo i maggiori, il Comune di Taranto, Confindustria Taranto, il Distretto Produttivo dell’Ambiente e del Riutilizzo (DIPAR), la Banca di Credito Cooperativo di San Marzano, la Banca di Credito Cooperativo di Taranto, Boeing, il GAL Colline Joniche, l’Università degli Studi di Bari, Associazioni e Cooperative locali. La proposta è stata presentata alla vicepresidente della Regione Puglia Angela Barbanente (oltre che al Presidente Vendola e all’assessore al Diritto allo Studio e Formazione, Alba Sasso) che ha mostrato estremo interesse. Il progetto è stato consegnato al Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca Carrozza e sarà presto presentato al ministro dell’Ambiente. Si sta anche lavorando per avviare partnership con grossi centri di ricerca con i quali collaborare sinergicamente. A tal proposito recentemente il Politecnico è stato ammesso nella rete ONU Sustainable Development Solutions Network, sulla quale si intende far leva per costruire collaborazioni di ricerca e didattica (es. master e dottorati) in particolare con i partner presenti nell’area mediterranea. La rete è stata costituita nel 2012 per volontà del Segretario delle Nazioni Unite allo scopo di trovare soluzioni concrete alle maggiori problematiche legate al tema dello sviluppo sostenibile. Diretta dal prof. Geoffrey Sachs, Direttore di The Earth Institute della Columbia University è costituita principalmente da Università e centri di ricerca ed è organizzata in sotto-reti. Il Politecnico di Bari ha aderito alla sotto-rete Med Solutions alla quale aderiscono Università e centri di ricerca dell’area del Mediterraneo. EXPO 2015 e la eventuale pre-EXPO (che il Direttore Generale del Padiglione Italia, dott. Vaciago, ha preannunciato potrebbe svolgersi in Puglia del 2014) potrebbero essere la giusta occasione di lancio del progetto. La vision del progetto è infatti perfettamente coerente con quanto suggerito dal prof. Bonomi (Presidente del Consorzio AASTER e membro del comitato organizzatore di EXPO 2015) nel discorso di apertura della manifestazione organizzata in data 3 dicembre a Martina Franca (EXPO 2015 Milano per l’Italia - Seminario Territoriale di progettazione partecipata dell’Italia del Sud). Il prof. Bonomi ha affermato che, incarnando Taranto in qualche misura il fallimento del modello di sviluppo attualmente adottato, avrebbe una fortissima valenza simbolica se, davanti a una platea internazionale, la Puglia potesse presentarsi proponendo una iniziativa credibile e capace di delineare la strada da seguire per conciliare ambiente e industria (“ulivo e acciaio” nelle sue parole). EXPO potrebbe quindi rappresentare la vetrina di lancio nonché essere una opportunità per ricevere ulteriori finanziamenti regionali. Il presente progetto può contare su alcuni finanziamenti già stanziati/deliberati:
Il progetto inoltre, anche a seguito del coinvolgimento di soggetti pubblici e privati si stima potrà contare su:
Sarà inoltre possibile ottenere ulteriori fondi presentando questa stessa proposta progettuale e richiedendo finanziamenti per esempio su PNR Grandi Infrastrutture; Horizon 2020; Finanziamenti Regionali per EXPO 2015.
Il progetto è coerente con alcuni degli obiettivi di sistema riportati nel DM 827/2013. In particolare, in Tabella 1.5 si riportano le specifiche azioni previste nel decreto e, per ciascuna di esse, si indica la eventuale coerenza con il progetto. Nell’ambito della Promozione della qualità del sistema universitario il progetto prevede degli interventi relativi alla dematerializzazione dei processi amministrativi per i servizi agli studenti. In realtà la cifra riportata nell’Allegato WP1 prevede interventi minimali (1 200 euro; non sono conteggiati gli oneri figurativi relativi al personale che si dovrebbe occupare di tali processi e che si ritiene debba essere qualche unità già presente nella sede di Taranto). Ulteriori voci di costo saranno state elencate nel progetto di Dematerializzazione. Le apparecchiature specifiche di sede dovranno essere duplicate. Le azioni e i costi riportati in questa proposta dovranno quindi essere integrati con quelli riportati nel suddetto progetto. Alcune delle iniziative previste nel progetto (summer school e master) potrebbero essere erogate anche a distanza, allargando il bacino di utenza. Al momento il progetto non prevede costi relativi a questa possibilità pertanto in Tabella 1.5 non si evidenzia coerenza con la voce c). Tuttavia si segnala l’opportunità di valutare questa possibilità prevedendo specifici accordi per esempio con le Università presenti nel Mediterraneo e aderenti alla rete ONU SDSN (questa proposta è peraltro in corso di discussione nell’ambito della rete stessa). Il progetto è coerente con molte delle azioni previste per la “Promozione dell’integrazione territoriale anche al fine di potenziare la dimensione internazionale della ricerca e della formazione”. Come ampiamente discusso nel corso del presente documento, obiettivo del progetto è trasformare la sede di Taranto del Politecnico di Bari, attuale sede del Centro Inter Dipartimentale “Magna Grecia”, in un campus di rilevanza e fama internazionale dedicato alla ricerca, all’innovazione e alla formazione sui temi dell’ambiente (monitoraggio e bonifiche ambientali) e della produzione sostenibile (eco-progettazione). Per far questo sono già state avviate iniziative volte alla creazione e/o al rafforzamento di partnership con Università e enti di ricerca a livello internazionale. Fra questi, ma altre sono in corso, la più volte citata adesione alla rete ONU SDSN. Le iniziative relative alla erogazione di summer school e master, da un lato, consentiranno di cementare le relazioni con le istituzioni straniere (attraverso i docenti che partecipare anno alle stesse) e dall’altro accresceranno l’attrazione del campus nei confronti di studenti e e ricercatori. Si prevede che i finanziamenti per ricercatori concessi dalla Regione Puglia ed eventuali finanziamenti che potrebbero essere destinati al progetto siano destinati, almeno nella misura del 30%, per l’assunzione a tempo determinato di ricercatori stranieri e per l’istituzione di posti di adjunct professor. Le attività formative a regime saranno erogate in lingua inglese per ulteriormente attrarre studenti stranieri. Come spiegato nel paragrafo 5, parte dei ricavi delle iniziative relative alle attività propedeutiche del WP2 saranno inoltre utilizzati per favorire la mobilità di ricercatori e studenti (in particolare, ma non solo, verso i paesi con le quali sono state istituite delle partnership). Il progetto prevede un riassetto dell’offerta formativa erogata dalla sede di Taranto, con la sostituzione dei corsi attualmente erogati (nella forma di curricula di corsi di Bari) con, a regime, due corsi di laurea completi di ambito civile e industriale-informazione, corsi master di II livello e summer school. Il progetto dovrebbe essere inserito in un più ampio progetto di riassetto e razionalizzazione dell’offerta dell’intero Politecnico (si dovrebbe per esempio riflettere sull’opportunità di eliminare il corso di Ambiente e Territorio presente nella sede di Bari per evitare duplicazioni). Tabella 1.5. Coerenza del progetto Green Campus con il DM 827/2013.
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