3.2 La Scuola di Dottorato di Ricerca del Politecnico di Bari: attività nel triennio accademico 2010-2013.
La Scuola di Dottorato di Ricerca (ScuDo) del Politecnico di Bari è stata istituita con Decreto Rettorale (DR) n. 442 del 12/10/2010, per cui ha appena terminato il suo primo triennio di attività. Le finalità della ScuDo sono indicate nell’art. 1 del regolamento della stessa, di cui si riportano i tre commi:
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La Scuola di Dottorato del Politecnico di Bari prevista all’art. 9 del Regolamento Didattico d'Ateneo, ha lo scopo di promuovere, organizzare e coordinare i corsi di Dottorato di ricerca a essa afferenti.
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La Scuola di Dottorato garantisce l’unitarietà dei dottorati, evitando sovrapposizioni e ripetizioni di tematiche in un quadro di coerenza, logicità ed economia di gestione.
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Le attività didattiche di competenza della Scuola sono articolate in crediti didattici.
I risultati senz’altro positivi della attività della ScuDo nel triennio accademico 2010-2013 sono stati ottenuti in tre ambiti principali:
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Razionalizzazione dell’offerta dei Dottorati di Ricerca del Politecnico di Bari.
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Sinergia con la Scuola Interpolitecnica di Dottorato (SIPD), formata da un Consorzio dei tre Politecnici (di Bari, Milano e Torino—sede amministrativa).
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Attività formative offerte a tutti i dottorandi iscritti ai diversi DR attivi presso il Politecnico di Bari.
Per quanto riguarda il punto 1, la Scudo, ha svolto una continua opera di razionalizzazione dell’offerta formativa. Basti pensare che, sia in seguito alla riorganizzazione Dipartimentale conseguente alla legge 240 del 30/12/2010 sia all’opera di coordinamento svolta dalla ScuDo, si è passati da 14 DR attivi per il XXV ciclo ai 7 DR del XXVI ciclo fino ai 4 DR del XXVII ciclo e successivi.
Questa razionalizzazione ha consentito Collegi di docenti composti da un numero adeguato di professori e ricercatori dotati di documentata produzione scientifica di livello internazionale e la possibilità di offrire ai dottorandi tematiche di ricerca interdisciplinari e di frontiera rispetto allo stato dell’arte.
Infine, grazie all’azione di coordinamento della ScuDo, i tre DR del XXIX ciclo aventi sede amministrativa presso il Politecnico di Bari hanno regole comuni, in particolare per quanto riguarda le modalità di ammissione, ottimizzate al fine di consentire l’accesso a candidati di altre Università sia italiane sia straniere—selezione basate sul Curriculum, su una proposta di ricerca e su un esame orale, che è possibile sostenere anche a distanza, via Skype. Il quarto DR, proposto dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura è in consorzio con l’Università di Roma “Tor Vergata”—Sede Amministrativa.
Per quanto riguarda il punto 2, la ScuDo ha cercato di incentivare la partecipazione dei dottorandi di questo Politecnico alla Scuola Interpolitecnica di alta formazione, che offre un percorso di eccellenza nelle cinque aree di: tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni; ingegneria biomedica e biomeccanica; sicurezza e controllo di ambiente e territorio; logistica e organizzazione della produzione; nanotecnologie. Grazie a una giornata di studio—in cui tutti i dottorandi di questo Politecnico che hanno completato il percorso della SIPD presentano e discutono le loro tesi di DR pubblicamente di fronte a tutti i dottorandi dei cicli successivi—questi ultimi sono naturalmente sollecitati alla sfida di partecipare al concorso di ammissione alla SIPD, aperto a tutti i migliori dottorandi dei tre Politecnici che abbiano completato con successo il loro primo anno di corso. A riprova del successo di questa politica, si rileva che nell’ultimo ciclo della SIPD, per la prima volta i dottorandi del nostro Politecnico hanno vinto esattamente un terzo di tutte le borse SIPD, competendo ad armi pari con i molto più numerosi colleghi di Torino e Milano. Inoltre, nel 2013, il Politecnico di Bari ha organizzato ben tre delle 5 Summer/Fall School organizzate ogni anno dalla SIPD, una per ciascuna delle aree di interesse della stessa.
Per quanto riguarda infine il punto 3, la ScuDo ha:
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organizzato ogni anno, congiuntamente con le altre Università pugliesi, riunite nel Consorzio Interuniversitario Pugliese (CIRP), la Winter School il Dialogo dei Saperi, una tre giorni di seminari e lavori di gruppo su tematiche scientifiche, tecnologiche e umanistiche, così da aprire nuovi orizzonti e nuove finestre culturali ai dottorandi dotati di una spiccata curiosità scientifica;
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organizzato numerosi seminari di eminenti docenti e ricercatori anche stranieri e pubblicizzato quelli offerti dai singoli corsi di DR del Politecnico,
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pubblicizzato e incentivato la partecipazione dei dottorandi a corsi monografici di alta specializzazione offerti dai vari Dipartimenti del Politecnico di bari e dal Dipartimento InterAteneo di Fisica.
In conclusione, si può senz’altro affermare che, anche se il lavoro da fare è ancora molto, la ScuDo ha dato un contributo significativo al miglioramento dei corsi di DR del Politecnico di Bari nell’ultimo triennio.
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