Obiettivi Strategici, Operativi e Linee Di Azione dell’offerta Formativa
Il Politecnico di Bari si pone come obiettivo strategico sia quello di diffondere la cultura politecnica a un numero sempre crescente di studenti, sia di innovare i contenuti delle varie discipline, di riorganizzare i curricula e di individuare nuove direzioni legate alle specificità del mercato del lavoro, per costruire una correlazione tra gli obiettivi formativi dei corsi di studio e le nuove professionalità richieste dal mondo tecnologico dell’informazione e delle comunicazioni.
Dall’analisi dei risultati fin qui esposti è scaturito che nel prossimo triennio occorrerà continuare a perseguire molti degli obiettivi contenuti nel piano 2010-2012 che hanno permesso di migliorare notevolmente le prestazioni nel campo didattico, ovvero:
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adozione di precise linee di indirizzo e rigorosa verifica del rispetto dei requisiti minimi dei corsi di studio coerenti con le risorse a disposizione dell’Ateneo ed effettivamente sostenibili;
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istituzione della figura dello studente a tempo parziale già prevista nel RAD;
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accorpamento, rilancio o eventuale soppressione dei corsi di studi caratterizzati da un ridotto numero di studenti e controllo della disseminazione territoriale dei corsi di studi;
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rivisitazione delle regole generali di Ateneo riguardanti i tempi della didattica, la logistica, i carichi didattici dei docenti, la frequenza ai corsi, gli esami di lingua, le tesi e i tirocini;
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attivazione di corsi di laurea per la formazione di nuove figure professionali emergenti;
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valutazione dei corsi di laurea e post lauream;
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riduzione del tasso di abbandono e dei fuori corso (tutorato, orientamento in itinere);
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potenziamento delle politiche di valutazione da parte degli studenti e loro valorizzazione e utilizzazione nei processi di valutazione delle strutture didattiche;
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flessibilità dell’offerta formativa nei confronti degli studenti più dotati e motivati;
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rafforzamento da un lato dei programmi di orientamento e definizione di programmi di formazione permanente;
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potenziamento delle strategie di job placement per consolidare le performance di occupabilità;
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valorizzazione del parere degli studenti e del giudizio ex post del mondo del lavoro, e individuazione di meccanismi di correzione/incentivazione basati sui risultati della valutazione;
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miglioramento della qualità della formazione nei corsi di studi di secondo e terzo livello, verificando una più stretta connessione con le attività di ricerca svolte nell’Ateneo;
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introduzione di un sistema di valutazione della qualità delle attività svolte diverso dalla raccolta delle opinioni;
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miglioramento della qualità dell’insegnamento mediante la valutazione periodica dell’attività dei docenti;
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miglioramento della qualità dell’apprendimento mediante la sperimentazione di nuovi modelli formativi in grado di recepire le potenzialità delle nuove tecnologie;
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aumento del numero di immatricolati, con particolare riguardo agli studenti fuori regione e/o stranieri
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miglioramento della fruibilità degli spazi e delle attrezzature per la formazione
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sviluppo e incentivazione dei programmi di internazionalizzazione;
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potenziamento dell’efficacia della pubblicizzazione dell’Offerta Formativa dell’Ateneo.
Inoltre dall’esame delle Schede Uniche Annuali dei Corsi di Studio (SUA-CS) e da quelle del Riesame sono emerse queste altre possibili linee d’azione:
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revisione dei metodi didattici con l’utilizzazione sempre più diffusa dei moderni sistemi informatici;
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incremento delle esercitazioni di laboratorio;
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intensificazione delle attività progettuali mirate al miglioramento della preparazione professionale;
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riesame e coordinamento dei programmi delle unità didattiche relative a ciascun corso di studi;
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garanzia di frequentabilità dei singoli insegnamenti, ai fini di un migliore rendimento degli studi;
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maggiore responsabilizzazione della docenza nell’organizzare le ore di studio, necessarie per la preparazione di un esame, tenuto conto dei tempi complessivi, disponibili per ciascun allievo;
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assicurazione di qualità della didattica impartita e dei livelli di apprendimento medio;
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equa distribuzione del carico didattico, secondo parametri concordati e verificati dagli studenti.
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