Politecnico di bari



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5.1.3 Le Biblioteche
L’applicazione della legge 240/2010 ha comportato la riforma della governance d’Ateneo, pertanto l’assetto organizzativo della struttura tecnico-amministrativa dell’Ateneo è stato ridisegnato. L’ultimo triennio è stato quindi particolarmente difficile per la riorganizzazione delle biblioteche. Infatti il processo di riorganizzazione e di ammodernamento dell’Ateneo ha visto interventi successivi che hanno comportato l’abolizione delle Facoltà e la riduzione del numero dei Dipartimenti. Nel ridisegnato assetto organizzativo le biblioteche sono state ricomprese fra le Altre Strutture Dedicate della Direzione Generale con l’intento di giungere a un piano di revisione e adeguamento del Sistema Bibliotecario di Ateneo.
Le precedenti tre biblioteche di Facoltà si sono trovate a non poter più contare sui Consigli Scientifici con un aumento delle responsabilità dei loro direttori, inoltre, l’unificazione e la gestione congiunta delle biblioteche dei nuovi Dipartimenti derivanti dall’aggregazione di più Dipartimenti hanno causato non pochi problemi di gestione e disagi agli utenti.
Con Decreto Direttoriale n° 60/2012 sono stati costituiti tre gruppi di lavoro con l’obiettivo l’uno di creare l’Archivio Istituzionale ad accesso aperto del Politecnico di Bari, l’altro di tracciare linee guida per l’istituzione del Sistema Bibliotecario e Documentale del Politecnico, nonché della proposta di Regolamento di funzionamento, il terzo di censire e monitorare lo stato attuale delle biblioteche del Politecnico con il fine di aggiornare il sistema informativo di Ateneo e proporre una organizzazione dei servizi erogati dalle biblioteche, nelle more della costituzione del Sistema Bibliotecario di Ateneo.
In questo momento di transizione verso la nuova organizzazione è diventato più incerto il discrimine tra la specializzazione scientifica delle biblioteche di Dipartimento e la vocazione didattica delle ex biblioteche di Facoltà che come si è detto si sono trovate private dei Consigli Scientifici.
Le biblioteche di Dipartimento, a seguito della fusione di più sezioni Dipartimentali, hanno avuto destini diversi: alcune hanno accolto materiale di altre biblioteche, continuando a erogare il servizio, altre sono rimaste prive di personale, pertanto sono chiuse, quindi non fruibili.
Ne consegue la perdita di consultabilità di una parte del materiale bibliografico, diminuzione dei servizi bibliotecari e spazi.
Positivi sono stati come sempre i rapporti con le Associazioni degli Studenti. In particolare questo ha permesso alla Biblioteca “Michele Brucoli”, di portare a termine il progetto di “Prolungamento dell’apertura pomeridiana e serale”, sia di incrementare i finanziamenti ex Lege 390/91 per l’acquisto di nuovi testi didattici, per il rinnovo dell’abbonamento alle norme UNI in formato elettronico e per la sostituzione delle due fotocopiatrici self-service allogate in Biblioteca.
Senza questa reciproca collaborazione la Biblioteca, priva di fondi di dotazione ordinaria dal 2009, avrebbe inesorabilmente ridotto in modo consistente i servizi all’utenza.
Si può quindi tranquillamente affermare che, pur tra difficoltà legate alla carenza di risorse, ad alcune problematiche umane, all’infelice logistica della Struttura, quest’ultima abbia comunque funzionato, almeno in termini di orari prolungati e di molteplicità di servizi offerti confermando, quanto già in vigore negli anni passati.
A parere del direttore della Biblioteca “Michele Brucoli” le ormai “tradizionali” difficoltà operative legate alle criticità più volte sottolineate impediscono allo stato attuale ogni idea o ipotesi innovativa o alternativa di funzionamento e gestione della Struttura: è indubbio che se la quantità sia più che accettabile, vi siano da un punto di vista qualitativo senz’altro ampi margini di miglioramento. Egli, inoltre, sottolinea come grazie all’orario prolungato e ininterrotto 8 e 30-20 per cinque giorni alla settimana e all’aggiornamento in tempo reale del catalogo bibliografico, da anni al passo con le reali esigenze dell’utenza, si sia registrato un incremento di quest’ultima tra il 10 ed il 15% con tutte le conseguenze positive e non che ciò comporta.
L’incremento di frequenza da parte degli studenti della Biblioteca “Michele Brucoli” è in parte dovuto alla chiusura totale o parziale di altre Biblioteche dell’Ateneo, causata come accennato precedentemente dalla fusione di più Dipartimenti.
Ed è anche per sanare questa situazione che occorre un rilancio concreto, dopo che si è iniziato a considerare il problema da una decina d’anni, dell’idea di creazione di un Sistema Bibliotecario d’Ateneo (SBA) finalizzato a una migliore visibilità e quindi a una fruizione dei servizi offerti ottimale, ottenuta anche grazie a una effettiva ottimizzazione e razionalizzazione delle sempre minori risorse disponibili.
A tal fine è stato costituito un gruppo di lavoro incaricato di redigere le linee guida del costituendo SBA: è stato un lavoro non semplice, ma l’auspicio comune è che possa contribuire a realizzare ciò che purtroppo non si è riusciti, per vari motivi certo non dipendenti da una cattiva volontà, a realizzare né una decina d’anni fa né nell’anno che sta per concludersi.
Obiettivo concreto quindi del piano strategico è quello di realizzare finalmente il SBA, praticamente presente in tantissimi Atenei italiani, ma non ancora realizzato compiutamente, nonostante diversi tentativi esperiti negli anni passati. Certo non è la soluzione di tutte le problematiche sul tappeto, ma sarebbe uno strumento efficace per armonizzare e ottimizzare servizi e risorse umane e finanziarie.
Il SBA prevede uno stretto coordinamento di tutte le Biblioteche sia di ex Facoltà sia dei Dipartimenti sia degli aboliti centri di servizi e della Biblioteca Dioguardi, ubicata nella sede dell’Amministrazione centrale. La prima fase sarà quella di creare un Catalogo Automatico di Ateneo, che consenta di conoscere l’esistenza e l’ubicazione di tutti i testi e di tutte le riviste presenti nelle varie biblioteche con le relative informazioni (indirizzi, numeri di telefono, contatti, orari di apertura e siti web).
Passo successivo sarà la creazione della Biblioteca Digitale del Politecnico (BDP) con il compito di centralizzare l’acquisto e la gestione delle risorse elettroniche dell’Ateneo attraverso un’interfaccia unica di interrogazione a risorse informative eterogenee.
La BDP dovrà offrire la possibilità di passare dalla registrazione bibliografica su una banca dati al documento a testo pieno, sia esso in formato sia elettronico sia cartaceo disponibile presso le biblioteche dell’Ateneo. Ciò richiederà nel corso del prossimo triennio un progressivo incremento del numero di risorse da mettere a disposizione della BDP.
Oltre all’impegno finanziario straordinario previsto dal progetto DEPASAS bisognerà ripristinare un fondo di funzionamento almeno per l'ordinaria manutenzione e incrementare le unità di personale del SBA.
Nel passato triennio è stato potenziato il sistema di telecamere a protezione di diverse biblioteche, che ha rappresentato un discreto deterrente, ma a volte insufficiente, per cui altro impegno sarà quello di creare un sistema di accesso controllato con badge e display per verificare il corretto uso temporale dei posti disponibili per lo studio e la consultazione bibliografica, partendo dall’esame di alcune soluzioni possibili e fattibili esaminate in passato.
Per quanto attiene al vecchio Centro Stampa, che era al servizio della prima Facoltà d’Ingegneria si attenderanno le risultanze di un’apposita Commissione che ha iniziato da poco a lavorare per la sua riconversione in una struttura a servizio del SBA, molto più digitalizzata e al passo con i tempi mutati, rispetto al 1974, anno della sua istituzione.
Nel contesto universitario le finalità di una biblioteca sono le medesime finalità dell’Ateneo di cui fa parte: apprendimento, didattica e ricerca.
Per una Università, investire nelle biblioteche è funzionale alla mission dell’Ateneo. La biblioteca può incidere positivamente sulle attività istituzionali dell’Ateneo e costituire una leva strategica per la ricerca. Investire nelle biblioteche di Ateneo significa migliorare la circolazione del sapere e l’accesso all’informazione e ai documenti, funzioni indispensabili per la formazione di laureati preparati ad affrontare le sfide della società della conoscenza.
La biblioteca universitaria moderna è una biblioteca ibrida, fatta di carta e di bit, dove la lettura del libro e la consultazione di una risorsa elettronica o di un servizio in rete convergono nella medesima sessione di lavoro, facendo convivere e interagire il materiale cartaceo con quello digitale. L’utenza ha bisogno di spazi differenziati di lavoro in cui consultare risorse non necessariamente reperite nelle raccolte locali e per compiere sessioni di studio singole o di gruppo. La biblioteca universitaria è oggi un learning centre in grado di ospitare una varietà di funzioni e una molteplicità di servizi legati allo studio, alla lettura, all’insegnamento, è uno spazio culturale a disposizione della comunità universitaria.
In questa ottica, primo obiettivo strategico del Politecnico è la costituzione del Sistema Bibliotecario di Ateneo, così come previsto nell’art. 35 dello Statuto, con la redazione del Regolamento che ne stabilisca le norme di funzionamento e che preveda:


  • L’introduzione di norme che facilitino il coordinamento delle biblioteche, la loro riorganizzazione, la determinazione di politiche di sviluppo con distinzione tra organi di indirizzo e organi di gestione;

  • L’introduzione di organizzazione a matrice con funzioni e uffici e con gruppi di lavoro trasversali, dotata di autonomia organizzativa;

  • L’adozione di politiche di razionalizzazione delle risorse finanziarie e umane;

  • L’adozione di politiche di gestione finalizzate all’utenza.

La prospettiva è quella della standardizzazione, del confronto, della definizione dei ruoli, dello sviluppo organico dei servizi e della collezione, dell’adeguamento tecnologico, della creazione della biblioteca digitale e dei servizi connessi, della valorizzazione delle risorse umane, del miglioramento in modo verificabile dell’offerta dei servizi bibliotecari.


Ulteriore obiettivo strategico è intensificare, anche nell’ambito dei servizi informativi, le collaborazioni con gli altri Atenei pugliesi per lo sviluppo di politiche condivise di al fine usufruire di economie di risorse e gestionali.

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