favorire e concretizzare i processi di innovazione
Nella definizione scientifica sul rapporto tra materiale e design per innovazione si intende non solo la progettazione di nuovi materiali ma anche la modificazione di paradigmi d’uso di materiali preesistenti, capaci di cambiare il senso del suo uso e applicazione e l’interazione con i materiali innovativi. Si voglia considerare innovativo il materiale, quando si trova in fase di ricerca (nano materiali, nano compositi, etc.), oppure, superata la fase di ricerca, avviene la prima fase di applicazione. Si è infatti in presenza di innovazione anche quando si attua un transfert tecnologico, ossia si usa un materiale\tecnologia in un settore in cui non viene usato solitamente, oppure in combinazione con altri materiali per ottenere compositi, o strutture ibride, oppure ancora quando si sottopone il materiale a nuovi processi per farlo diventare differente e innovativo.
La ricerca nell’ambito del design dei materiali non si esaurisce esclusivamente con la scoperta di nuovi materiali, sconosciuti e mai usati nel disegno industriale. L’azione di questa pulsione progettuale si orienta anche su materiali comuni che necessitano di una definizione del loro bagaglio comunicativo ed espressivo. La materioteca è a servizio anche di quest’azione di conoscenza.
fare leva su strategie e risorse di ricerca già avviate nel Politecnico
La Material Library o Materioteca, PoliBa MA.DE: è una struttura fisica e concettuale in corso di concretizzazione da parte dei ricercatori del Cds In Disegno Industriale, con un finanziamento attraverso il progetto MAIND. Essa ha al momento lo specifico scopo di catalogare e archiviare i campioni fisici di nuovi materiali nascenti dal progetto di ricerca sopracitato in rapporto alle aziende del territorio e dei suoi centri di ricerca (Cetma, Enea).
Facendo leva su questa ricerca già avviata nel Politecnico, il progetto intende potenziare il suo bacino di riferimento anche alle ricerche sui materiali che si svolgono nei diversi settori scientifico disciplinari del Politecnico, divenendo un collettore dalla base più ampia di reperimento dei campioni e uno strumento di veicolazione e confronto della loro conoscenza a servizio dell’intero Politecnico e non solo del singolo corso di Laurea in Disegno Industriale.
In questo senso la materioteca sarà connotata da una specifica identità territoriale legata alle ricerche del Politecnico da un lato e del territorio pugliese dall’altro.
fare leva su strategie di ricerca di livello internazionale
Tra le ricerche di maggior interesse possiamo ricordare quelle di Mike Asbhy e Kara Johnson per GrantaDesign (www.grantadesign.com) Cambridge (UK) ed il loro Selector CES (Cambridge Evaluation Softwere) nonché la pubblicazione Ashby M, Johnson K., (2005), Materiali e design. L’arte e la scienza della selezione dei materiali per il progetto. CEA, Milano, ed. originale (2002) The art and Scienze of Material Selection in Product design, Ed. Butterwoth Heinemman. Già nel 1997 George M. Beyalerian decide di fondare Material Connextion (NY) da quel momento sono nati moltissimi selettori di materiali completi di vere e proprie materioteche (Material Library) fisiche o database virtuali come strumenti al servizio del trasferimento tecnologico e della comunicazione.
Il contributo italiano ha origine già nella seconda metà degli anni Ottanta con le pubblicazioni di Ezio Manzini MANZINI E., (1986) La materia dell’invenzione, Arcadia Edizioni Milano. In questi studi appare evidente il problema dei designer di fronte all’iperscelta legata alla produzione di materiali avanzati e dunque la presa di coscienza della necessità di definire questo nuovo ambito di ricerca trasversale ad arte e scienza, tra i più proficui di innovazione nell’ultimo ventennio. Da allora numerose pubblicazioni anche in Italia hanno approfondito le tematiche del design dei materiali.
Coerenza con gli obiettivi presenti nei progetti del Piano Strategico
La materioteca, come una biblioteca, contribuisce fortemente alla promozione e qualità del sistema universitario, in quanto fornitore di servizi fruibili anche dagli studenti in un settore trasversale della conoscenza politecnica quale quella dei materiali visti nell’ottica interdisciplinare dei caratteri tecnico|percettivi; contribuisce inoltre a dare visibilità alle ricerche sui materiali che si producono nel Politecnico veicolandone la conoscenza.
Rapporto con il territorio
Poiché la materioteca contiene campioni di materiali progettati e/o prodotti all’interno del Politecnico, all’interno delle aziende del territorio, all’interno dei centri di ricerca presenti nella Regione Puglia, essa non può che favorire e concretizzare i processi di trasferimento tecnologico tra le competenze presenti nel Politecnico e il tessuto produttivo del territorio. Potenziamento delle attività di ricerca e di sviluppo precompetitivo
Rapporto con il green campus
La meterioteca in quanto struttura aperta e implementabile nel tempo con materiali innovativi e ecosostenibili potrà contribuire alle conoscenze per lo sviluppo sostenibile dell’intero Politecnico.
Dettagli sulle specificità della Material Library o Materioteca, PoliBa MA.DE
Di seguito in sintesi i tratti di specializzazione della PoliBa MA.DE. per la costruzione della sua identità.
Plurisensorialità dei materiali e parametri percettivi:
Si considerano come parametri di valutazione quelli legati ai cinque sensi in particolare per la Vista: Lucentezza e Trasparenza, per il Tatto: la Texture (nel suo aspetto tattile di Rugosità e nel conseguente rapporto con la Luce), il Touch (Caldo/Freddo; Morbido/Duro, Scorrevole/Frenato, Leggero/Pesante). Elemento di valutazione di elevata complessità è il Colore (Indotto/Imposto, di Superficie di Volume, Sovrapposto applicato, in Massa, dovuto ad Assorbimento o Riemissione, dovuto a Interferenza o Diffrazione, Strutturale o Pigmentato). I parametri qualitativi sopraelencati divengono i selettori dell’archivio di campioni che il Politecnico si candida a costituire.
Ambiti di specializzazione delle campionature in rapporto ai settori di ricerca del politecnico e le competenze del territorio:
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