3.1.1 Analisi degli immatricolati nel triennio 2010-2012 Possiamo, in genere, ritenere soddisfacente il risultato del nostro impegno in questi anni come scaturisce dalle tabelle che seguono.
La prima tabella riporta il numero di immatricolati nel triennio passato suddivisa per i Dipartimenti in cui è organizzato il Politecnico e per Corsi di Laurea sia triennali, sia magistrali, secondo il DM 270/04.
Nonostante il calo demografico, il numero programmato, i vincoli ministeriali che hanno portato a una riduzione dell’offerta formativa del Politecnico, l’aumento del costo della vita, la crisi economica che ha colpito molte famiglie, la riduzione degli immatricolati è stata contenuta.
Per quanto riguarda il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica il calo maggiore è relativo alla laurea in Ingegneria Edile, dovuto all’introduzione del numero programmato, positivo il trend per la magistrale in Ingegneria dei Sistemi Edilizi.
Per quanto riguarda il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione si rileva un calo degli immatricolati dal 2010/11 al 2011/12, con invece una ripresa dal 2011/12, abbastanza omogenea su tutti i CdL, con un particolare trend positivo per la laurea in Ingegneria Informatica e dell’Automazione.
Per quanto riguarda il Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Matematica e Management i dati positivi sono abbastanza stazionari tranne che per Ingegneria Gestionale che ha sofferto per l’introduzione del numero programmato con un calo d’iscrizioni nel 2011 e una ripresa nell’anno successivo.
Per quanto riguarda il Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura i dati delle immatricolazioni sono abbastanza stazionari non avendo subito variazioni statutarie in quanto organizzata già con corsi a numero programmato, salvo un calo delle immatricolazioni a Ingegneria Edile Architettura.
I dati, abbastanza soddisfacenti, confermano la propensione del Politecnico ad attrarre gli studenti e soprattutto i migliori diplomati. Dalla sua istituzione non si è mai verificata una forte riduzione di immatricolati. Le ragioni di questo successo hanno una duplice giustificazione.
La prima è legata alla considerazione che l’importanza di una cultura politecnica e della sua diffusione trova oggi maggiore attenzione, dopo essere stata troppo spesso trascurata dai governi che si sono succeduti in Italia. Se si guarda, infatti, al numero dei diplomati e laureati in Architettura e Ingegneria in percentuale della forza lavoro in alcuni paesi più industrializzati, ci si accorge che l’Italia è il fanalino di coda. Finalmente si sta sempre più affermando nel Paese la consapevolezza che i sistemi di istruzione avanzata e in particolar modo nel campo architettonico ingegneristico rappresentino uno dei fattori strategici per lo sviluppo di economie quali quelle dei paesi dell’Unione Europea, in cui gli aspetti immateriali hanno da tempo assunto un ruolo fondamentale.
Il secondo fattore d’attrazione sta nella richiesta di architetti e ingegneri da parte del mercato del lavoro. La scelta della Facoltà da parte dei giovani e delle loro famiglie diventa sempre più consapevole, basata su un’analisi comparativa delle opportunità offerte ai laureati subito dopo la laurea. Questo è un parametro che ha visto negli anni il Politecnico di Bari affermarsi sempre ai primi posti nelle classifiche nazionali e si ricorda che nel 2012 è risultato secondo assoluto, a livello nazionale, nel successo occupazionale dei laureati a tre anni dalla laurea e nella capacità di attrarre i migliori diplomati.