Il Consigliere Marrazzo, fuori microfono: "Ero iscritto prima io".
PRESIDENTE: Ieri sera l'ordine era questo, perche` l'abbiamo scritto, c'e` prima Marrazzo, pero` si e` prenotato in modo diverso.
Chiariamo la situazione anche per i nuovi arrivati, ieri sera abbiamo bloccato le prenotazioni. Le prenotazioni erano: Petrone - in realta era la prenotazione di Maranta - Marrazzo, Simeone, Nolli, Villani Adolfo - non lo chi si e` prenotato al posto di Villani Adolfo - e D'Ercole.
Questo e` quello che risultava dal video.
Ieri sera alla chiusura dei lavori abbiamo concordato all'unanimita` di chiudere le iscrizioni.
E` iscritto a parlare il Consigliere Bianco, ne ha facolta`.
BIANCO: Ieri ho abbandonato i lavori, non fisicamente, ma come forza politica, perche` non ero piu` disposto ad ascoltare, altrimenti sarebbe andata diversamente l'articolazione del dibattito. Evidentemente, molti Consiglieri pensano di utilizzare il dibattito sul Bilancio per parlare, invece, di politica estera e di politica internazionale. Arrivati ad un certo punto, poiche` sarei dovuto intervenire anche per fatto personale, ho preferito come forza politica allontanarmi per consentire l'agibilita` di proseguire nei lavori, nel rispetto di quei pochi presenti e nel rispetto anche dei funzionari, degli impiegati presenti, che sicuramente stanno facendo sacrifici a seguirci nelle nostre elucubrazioni e schizofrenie.
Quindi, mancava una forza politica; che poi il Consiglio all'unanimita`, evidentemente, dei quattro presenti abbia deciso diversamente, non appartiene certamente alla decisione di Forza Italia.
Presidente, vorrei che lei pregasse i Consiglieri di non interrompere continuamente, altrimenti Forza Italia abbandona l’Aula un'altra volta e poi vedremo come andrete avanti.
Presidente, qualche volta deve adottare anche decisioni drastiche
PRESIDENTE: Vi prego di sedervi e di stare in silenzio. Consigliere Specchio, tra poco saro` costretto ad interrompere la seduta o a chiamare i Questori.
BIANCO: Presidente, le ricordo che era e` stata presa una decisione in assenza del gruppo di Forza Italia la quale rivendica, come proprio diritto, quanto e` stato deciso nella Conferenza dei Capigruppo, cioe` di consentire ad ogni Consigliere Regionale di avere dieci minuti a disposizione. Tra l'altro, le dico che qualche altra forza politica, probabilmente, ha esaurito gia` il suo tempo e io pro bono pacis non ho richiamato questa decisione. Mi sembra che strozzare il dibattito, parlando di politica internazionale a proposito del Bilancio, puo` interessare molti, ma a me appassiona di meno, rispetto a quelle che sono le problematiche del Bilancio.
Rivendico l’utilizzo per intero del tempo che compete al gruppo di Forza Italia, che e` composto da nove Consiglieri, un totale di 90 minuti, mentre ho parlato per solo 60 minuti. Abbiamo, quindi, un residuo di tempo di 30 minuti che noi vogliamo utilizzare. Non avendo partecipato a questa decisione che solo gli iscritti, quei quattro che erano rimasti, che avevano la bonta` di ascoltare quelle elucubrazioni che venivano dette, appartengono a quella decisione, non certamente alla nostra decisione. La prego di tenerne conto , perche` io volutamente non ho esaurito i 90 minuti, sapendo gia` che qualche collega Consigliere di Forza Italia, vorrà esprimere anche la sua opinione.
PRESIDENTE: E` iscritto a parlare il Consigliere Simeone, ne ha facolta`.
SIMEONE: Presidente, non sono d'accordo con l'intervento e la proposta del collega Bianco, al di la` dei quattro, cinque o sei Consiglieri presenti, l'Aula e` sovrana nelle sue decisioni.
Tuttavia, per evitare incomprensioni che possono determinare ulteriore conflittualita`, sarei dell'avviso di completare gli interventi che sono stati programmati ieri sera, alla fine facciamo una riunione della Commissione per il Regolamento per capire, perche` dobbiamo stabilire una volta e per sempre che il Regolamento non e` una fisarmonica che si utilizza a seconda delle convenienze; probabilmente, se ieri era presente il collega Bianco poteva sostenere questa mattina che l'Assemblea era sovrana cosi` come lo sto facendo io.
C'e` uno strumento che si chiama Regolamento. Dopo si riunisce la Commissione per il Regolamento e valuta in piena coscienza, senza forzature, con spirito propositivo il prosieguo dell'attivita` del Consiglio. Pero` non possiamo accettare, cosi` come viene posto dal collega Bianco, che solo perche` il suo gruppo ha 90 minuti da poter utilizzare, devono parlare eventualmente, altri colleghi. Perche` ci sono stati altri gruppi che probabilmente, non hanno utilizzato neanche dieci minuti nell'interesse della discussione. Sono dall'avviso che noi dobbiamo continuare con gli interventi, così come erano programmati e a conclusione riunire la Commissione per il Regolamento.
PRESIDENTE: Continuiamo con le prenotazioni, poi verifichiamo alla fine di convocare la Conferenza dei Capigruppo, per contingentare i tempi e per fare questa verifica.
E` iscritto a parlare il Consigliere Marrazzo, ne ha facolta`.
MARRAZZO: Presidente, mi sembra che anche quest'ultima sia una questione che possiamo superare rapidamente, perche`, caro Simeone, al di la` del Regolamento, tutti parliamo sempre di partecipazione e dell'affermazione del proprio ruolo e del proprio valore. E’ inutile stare qui a litigare, sapendo di dover restare fino alle 24 di questa sera ed avendo a disposizione la giornata di domani dalle ore 10,00 in poi.
Se ci sono altri colleghi di maggioranza e di opposizione che vogliono dare il loro contributo o rassegnare le proprie riflessioni su un argomento così importante, credo che al di la` di quello che abbiamo deciso ieri sera, senza mettere in discussione la sovranita` dell'Aula o le decisioni assunte qualche volta da taluni ed altre volte da altri, lo potranno fare; si tratta di adeguarci al buon senso e all'interesse generale.
Premetto che sull'argomento che stiamo discutendo mi riconosco pienamente nella relazione di minoranza tenuta ieri dal collega Ronghi, il quale con un intervento molto lucido ha messo in evidenza le carenze politiche e finanziarie degli strumenti di programmazione economica al nostro esame. Come pure, mi riconosco nella relazione del Capogruppo Bianco, che ha avuto la capacita`, anche se con linguaggio e toni da democristiano e qualche volta anche cardinalizi, di mettere in evidenza le manchevolezze della manovra finanziaria, ma anche di evidenziare le contraddizioni politiche all'interno di questa maggioranza. Ha avuto la capacita` di far riconoscere a Rifondazione Comunista i propri peccati, quelli veniali e quelli più gravi, costringendo poi il Capogruppo Specchio a un intervento che assomigliava più ad un arrampicatore di specchi, dal quale, pero`, venivano fuori con grande evidenza tutte le contraddizioni della vicenda politica che investe il Consiglio Regionale.
Credo che non si possa fare a meno, così come non l'ha fatto e non lo potrà fare chi interverra` dopo, della relazione di maggioranza tenuta dal collega Ossorio, perche` se la relazione di Ossorio la spogliamo dei contenuti e della forma che una relazione di maggioranza necessariamente deve contenere ed andiamo a guardare, a riflettere nella sostanza le cose che lui ha detto, probabilmente, il dibattito sul Bilancio potrebbe anche fermarsi e il Consiglio sarebbe chiamato, a mio parere, a decidere che cosa fare.
Ossorio, essenzialmente, che cosa ha detto? Ha detto che questo Governo non e` capace di discutere della politica economica della Regione Campania, perchè lo strumento finanziario persegue la parita` ma non l'equilibrio finanziario che dovrebbe avere una politica economica, che dovrebbe essere di competenza del Consiglio.
Lui poi l'ha agganciata ad un altro discorso molto piu` serio. Dice: negli anni scorsi questa vicenda poteva essere gestita annualmente, perche` non ci trovavamo di fronte a una maggioranza, garantita dalla riforma elettorale e dal sistema elettorale, che deve governare una Regione per cinque anni e che, quindi, deve porsi il problema di quale deve essere la politica economica nell'intero arco di durata della legislatura.
Mi sembra altrettanto una riflessione veramente seria e profonda, quando lui dice che questo Governo non ha mai presentato un documento di programmazione economica e finanziaria. Soprattutto, non ha messo mano a quelli che sono i pesi e i condizionamenti per una politica economica seria, che fissa e riconosce nel debito accumulato per la sanita` e nell'enorme flusso delle risorse finanziarie, quantificabile in circa il 52% che la sanita` continua ad assorbire nel nostro Bilancio.
Rispetto al problema della sanita`, ieri, il Consigliere Specchio ha voluto mettere in bocca al Consigliere Bianco di essere quest’ultimo favorevole all’introduzione di un ticket sulla sanita`, questo e` stato anche il motivo per cui poi Bianco ha abbandonato l'Aula. La domanda è stata posta in senso critico ed interrogativo da Ossorio. Infatti` diceva: “rispetto ad un problema cosi` serio e cosi` grave non possiamo escludere o non possiamo evitare di pensare anche a forme che non hanno il senso di un prelievo sulle fasce piu` deboli, ma hanno il senso di razionalizzare e contenere una spesa”.
Partendo da queste tre relazioni di ieri, cercherò di aggiungere qualche considerazione che non sia ripetitiva, sia rispetto a quelle gia` svolte dai miei colleghi di opposizione, ma anche e soprattutto sugli aspetti critici contenuti nella relazione di maggioranza, che poi si riagganciano anche all'intervento di Franco Maranta di questa mattina, perche` al di la` di un ragionamento complessivo, generale, teso a giustificare una posizione attuale e una posizione anche passata e futura, Maranta si lamentava di che cosa? Si lamentava che quest'Aula e` stata espropriata dal poter esprimere e dal poter concorrere insieme al Governo alla definizione di una linea economica, quindi di una linea di sviluppo di questa Regione.
Rispetto a queste cose, volevo rifare un po' la storia del come la manovra finanziaria e` arrivata in quest'Aula, di quello che ancora abbiamo davanti come percorso e soprattutto che cosa possiamo utilizzare, in positivo, di questa vicenda consumata.
Voglio ricordare che, come opposizione, nel mese d’aprile, in assenza di un Bilancio deliberato dalla Giunta, rispetto ad un impegno preso solennemente in quest'Aula l'anno precedente, noi abbiamo denunciato all'opinione pubblica campana che non c'era ancora uno schema di Bilancio o un Bilancio deliberato dalla Giunta. Dicevamo che tutto questo avrebbe ulteriormente aggravato le emergenze della Campania che sinteticamente indicavamo nel settore della Sanita`, nel settore dello sviluppo e nel settore della realizzazione di grandi infrastrutture.
Rispetto a questo, la Giunta ha adottato la famosa delibera n. 07 dell'aprile di quest'anno e ci siamo trovati di fronte ad uno strumento finanziario, assegnato alla competente Commissione, rispetto al quale tutti abbiamo avuto difficolta`, non solo a comprendere i numeri ma soprattutto l'anima politica; ma abbiamo avuto addirittura la difficolta` di leggere gli atti perche' alcuni di questi non erano ancora contenuti nel malloppo presentato. Tanto e` vero quello che io sto dicendo che in questa vicenda si sono dovuti spendere sul piano personale il Presidente della Commissione, il vice Presidente della Giunta, l'Assessore al Bilancio, nel senso che, rendendosi conto della difficolta`, hanno cercato di sopperire con il loro garbo e con il loro contributo personale a una negligenza e a una carenza che essi stessi riconoscevano ed accettavano.
E` vero, noi ci siamo trovati di fronte, come opposizione, a fare questo tipo di valutazione a cui ieri Salvatore Ronghi faceva riferimento. Di fronte alla Giunta, che aveva abbandonato l'esercizio provvisorio e che, trovandosi in gestione provvisoria, continuava ad utilizzare gli stessi parametri di spesa dell'esercizio provvisorio, abbiamo ritenuto che andasse affrontato il problema del Bilancio, perche' mantenere la gestione provvisoria avrebbe comportato, secondo il nostro punto di vista, per la Regione in carenza di una programmazione preventiva un vantaggio; qual e` il vantaggio? Il vantaggio e` che, di fronte all'impossibilita` di spendere, e, quindi, essendo obbligati soltanto a spendere quella che era la parte obbligatoria, si sarebbe finiti per contenere la spesa, quindi, si sarebbe finito per contenere e` vero lo sviluppo, e` vero le esigenze della sanita` ma anche tante altre spese che hanno accumulato l'enorme deficit di cui questo Consiglio discute.
Ma dovendo scegliere tra la strada di una denunzia contabile e quella, invece, di cercare di addivenire a dare un minimo di strumento che per almeno 4/12 poteva essere preventivo e non diventare tutto consuntivo, siamo qui questa mattina a discutere di questi strumenti di programmazione economica. Rispetto a questi diventa difficile perche' noi Consiglieri di minoranza, pur di venire in Aula e definire questa vicenda, con diverse opinioni tra di noi, abbiamo rinunciato al cosiddetto collegato e alla finanziaria, accettando e condividendo il criterio di impostazione che la finanziaria dovesse rispondere ai requisiti della legge n. 7 del 2002 e quindi, espropriandoci noi ma espropriando anche il Consiglio di utilizzare una procedura rapida ed abbreviata per intervenire anche su normative regionali vigenti che potessero migliorare alcuni interventi in determinati settori della Regione Campania. Cito, uno per tutti la 51 del '78, ma ci sarebbero tanti altri aspetti che potrei citare.
Ovviamente, vi rendete conto che una scelta di questo tipo e` una scelta che diventa gia` di per se' giusta ma che rapportata all'anno scorso diventa una scelta incomprensibile, perche', se rigore c'e` quest'anno e se quest'anno noi scegliamo questa strada dettata da una legge regionale che noi abbiamo approvato, questo stesso rigore e questa stessa scelta ci doveva essere l'anno scorso perche' se le esigenze del Bilancio di quest'anno sono quelle che sono, le stesse esigenze di Bilancio c'erano l'anno scorso.
Siccome ritengo che non stiamo sbagliando quest'anno, si e` sbagliato l'anno scorso. Chi ha sbagliato l'anno scorso, cari amici, è stata la maggioranza, non la minoranza che non ha votato il Bilancio.
La minoranza ha sbagliato - credo che questo sbaglio questa volta non lo facciamo - di fronte all’atteggiamento ambiguo di Rifondazione Comunista che aveva preteso che nel Bilancio della finanziaria dell'anno scorso fosse inserito il cosiddetto reddito di cittadinanza, sul quale non mi voglio spendere perche' ci siamo spesi già l'anno scorso e sulla filosofia che stava alla base di questo strumento che intendevamo darci. Dopo aver preteso tutto questo, ha abbandonato l'Aula.
Cari amici di Rifondazione Comunista ve lo voglio dire con largo anticipo, per rispetto agli altri amici della maggioranza e a tutti coloro che stanno facendo uno sforzo per portare avanti questo Consiglio. Noi parteciperemo alla votazione degli emendamenti e sul Bilancio esprimendo il nostro voto che vi e` stato gia` annunciato a condizione che questa maggioranza con la partecipazione...
Il Consigliere Daniele, fuori microfono: "Hai un debito".
MARRAZZO: Ho un debito di ordine personale, uno solo a condizione che questa maggioranza sia in grado di assicurare da sola le 31 presenze in quest'Aula. Perche' nel momento in cui Rifondazione Comunista volesse adottare lo stesso atteggiamento di stare con un piede nella maggioranza e con un piede fuori, perseguendo quella brutta affermazione di Franco Specchio "noi stiamo in questo Governo, ma non ci riconosciamo in questo Governo", questo per noi diventerebbe inaccettabile.
Se in Consiglio ci fosse ancora la politica, si dovrebbe aprire un dibattito profondo e serio che dovrebbe investire per prima la maggioranza e poi l'intero Consiglio. Ieri siamo stati in quest'Aula, cari amici della maggioranza, a discutere per un'ora per fissare la data della discussione su una mozione presentata da Rifondazione sul contratto di programma chiamato Agro-Futura.
Nello stesso momento in cui discutevamo di questa esigenza che pareva irrinunciabile da parte di Rifondazione, e siccome con questa mozione si mette in discussione l'iter e i finanziamenti dati a questo contratto di programma da un Assessore che e` espressione di Rifondazione Comunista, nello stesso momento in cui facevamo questo, un altro vostro autorevole rappresentante della maggioranza presentava in un Comune vicino al mio che si chiama Nocera Inferiore il secondo modulo o la seconda fase di attuazione di Agro-Futura, con la partecipazione del centro sinistra locale e di tutti i sindacati CGIL, CISL e UIL.
Cari amici, questo diventa incomprensibile per il cittadino, diventa incomprensibile per l'imprenditore, ma diventa inaccettabile per chi come noi con grande senso di responsabilita` si sente all'interno di una istituzione e, ricoprendo il duro ruolo di opposizione, cerca di mantenere una dignita` politica e una dignita` di appartenenza quando altri di questa dignita` in questa Aula ne fanno un uso particolare, sfrenato e di comodo.
Fatta questa precisazione che ritenevo utile e per dare anche la possibilità, in quel clima di grande rispetto che ci deve essere tra di noi, anche a chi sente queste esigenze di organizzarsi sul fattivo prosieguo dei lavori, in merito al Bilancio, caro Assessore, voglio dire alcune brevissime cose.
Alcune le ho dette in Commissione e, quindi, le ripeto a beneficio dell'Aula e a beneficio di chi ci ascolta. Non e` possibile discutere di uno strumento che per il 52 % della spesa e` utilizzato dalla sanita` e per il 33% della spesa e` rappresentato da presunto avanzo di Amministrazione.
Voglio anche passare sopra alla procedura tecnico contabile che riguarda l’utilizzo dei presunti avanzi di Amministrazione, perche' credo che nessun dirigente e nessun funzionario vorra` utilizzare queste somme se prima non sono state accertate. Credo che si voglia attenere al dettame della legge e, quindi, a prevederle quali presunte entrate, eventualmente, anche a impegnarle ma non ad utilizzarle prima che esse siano state accertate. Quindi, con un Bilancio che a questo punto diventa impegnato per l'85% (52+33 siamo all'85%), noi discutiamo di un 15% di venti miliardi di euro nei quali ci sono poi le spese obbligatorie di tutti gli Assessorati e, quindi, arriviamo alla famosa spesa libera che abbiamo sempre quantificato e che oggi e` ulteriormente ridotta in circa 700 miliardi.
Sulla presunzione dei numeri di entrata stiamo parlando del niente per quanto riguarda la programmazione. Dove poteva essere arricchita questa discussione sul Bilancio? La discussione, proprio perche' nasce con difficolta` e con delle esigenze, andava fatta all'inizio dell'anno ed andava fatta accompagnata a una ridiscussione del POR e del complemento di programmazione economica, per cui questo Consiglio nella sua sovranita` intera avrebbe potuto verificare, suggerire e trovare una linea economica e, quindi, un equilibrio finanziario non solo per adesso, ma per quello che rimane della parte della legislatura in corso.
Questo non e` stato e su questo c'e` il nostro voto contrario, però, siamo alla prima parte della discussione, al dibattito generale con una serie di emendamenti che sono rimandati a quest’Aula che racchiudono una filosofia veramente brutta, perche' in alcuni di essi troviamo la salvaguardia e la valorizzazione del coniglio di Fosso dell'Isola di Ischia, ne troviamo alcuni che riguardano la valorizzazione della cucina.
Rispetto a queste cose, noi siamo qui anche per verificare rispetto ai grandi discorsi che Rifondazione Comunista fa in quest'Aula, quale sara` l'atteggiamento della maggioranza, da adesso alla fine della discussione. Siamo, invece, disponibili a individuare alcune cose che questo Consiglio ritenga prioritarie per rassegnarle attraverso un ordine del giorno all'intero Governo, affinchè ritornino in questa Aula alla ripresa della pausa estiva, perche' se c'e` necessita` di modificare alcune normative che il riscontro sul campo ha ritenuto non attuabili, sia fatto nel piu` breve tempo possibile.
Come pure, ci sono alcuni emendamenti presentati da Consiglieri ma di chiara provenienza di alcuni Assessorati e, soprattutto, di quelli che non si sono distinti per chiarezza, trasparenza e rigorosità della spesa, preferendo spesso di essere al centro del dibattito per polemiche strumentali e di basso profilo. Rispetto a questo, credo che l'intera minoranza si trovera` d'accordo a non consentire colpi di mano.
Vi ringrazio del tempo di cui ho abusato.
ALLE ORE 13.04 ASSUME LA PRESIDENZA IL VICE PRESIDENTE MUCCIOLO
PRESIDENTE: La parola al Consigliere Simeone.
SIMEONE: Grazie Presidente. Io se dovessi iniziare questo ragionamento con una battuta direi ai colleghi "versare lacrime dopo aver consumato l'esperienza della legge 7 dell'anno scorso serve a poco". Credo che a tutti quanti noi e` noto che l'attuale sistema elettorale, che ai socialisti non piace, obbliga a volte, per battere l'avversario, ad attuare alleanze politiche con partiti che non hanno storia e cultura simile alla propria. Ovviamente, quando queste alleanze vengono fatte, bisogna sempre rispettarle e non prevaricare al di la` della rappresentanza istituzionale.
La capacita` dei gruppi dirigenti dei partiti si misura proprio in questo sistema elettorale, sull'abilita` di trovare i punti di mediazione piu` alti senza stravolgere la diversita` storica, culturale di ogni forza politica. Gli onorevoli colleghi del Polo si scandalizzano quando nel centro - sinistra piu` Rifondazione ci siano posizioni non omogenee. Sono a dir poco incomprensibili visto che le stesse difficolta` le stanno vivendo nel governare il nostro Paese.
Questa mattina, dai giornali si leggono le difficolta`, la contrapposizione del modo di far politica di Tremonti rispetto a Fini. In questa fase di transizione, ognuno ha i Tremonti della situazione. Per queste incomprensioni, da qualche tempo in questa Aula, si registrano anziche` un dibattito forte, di riferimento politico, continue polemiche che a volte non servono a nessuno, servono soltanto a screditare le istituzioni e il lavoro di coloro che, come ieri sera, sono stati fino a mezzanotte per ascoltare, per imparare e per proporre le loro idee ed esporre le loro posizioni.
Detto questo, a mio avviso, anche quest'anno abbiamo affrontato la discussione sulla legge finanziaria e sui Bilanci in modo confusionario, arrabattando, sbagliando sia in Commissione, sia in Consiglio.
Il Bilancio di previsione, come sicuramente e` noto a tutti, in qualsiasi Ente o Amministrazione per norma rappresenta lo strumento nel quale bisogna programmare a monte il tipo di gestione e di sviluppo che si vuole dare alla propria popolazione. Se cio` non avviene, in altri Enti o Amministrazioni scatta il meccanismo del commissariamento. Invece ancora oggi i Bilanci e la finanziaria della nostra Regione, malgrado la legge 7 del 2002, vengano inviati dall'Esecutivo al Consiglio come proposta di legge per essere approvata ad anno gia` iniziato, perche' sono delle proposte di legge che ci sono state inviate quando l'anno gia` e` iniziato.
In questo contesto esprimere un voto su un preventivo quando già gli 8/12 delle spese dell'anno corrente sono state effettuate, e` inutile girare intorno al problema, è platonico. Non si riesce a capire che tipo di Bilancio preventivo dovremmo approvare per programmare quando ormai siamo quasi a fine corsa.
Sarebbe stato piu` utile e ragionevole una valutazione positiva o negativa, se ci fossimo soffermati nel corso di questi giorni in Commissione e in Aula, per comprendere quali sono, quali erano gli obiettivi che le leggi di Bilancio e il collegato si proponessero di realizzare.
Credo che abbiamo commesso il grande errore di non cogliere questa difficolta` che queste leggi non rispondono a quello che noi intendevamo che dovessero rispondere con la legge dell'anno scorso. Soprattutto oggi che tali atti dovrebbero rispondere al dettato della legge 7 dell'anno scorso. Molti di noi non hanno fatto attenzione. La legge 7 dell'anno scorso sull'ordinamento contabile, caro collega Marrazzo, non ce ne siamo accorti, ha spostato la centralita` dell'indirizzo di programmazione dall'Assemblea all'Esecutivo. Vai a leggerla bene. Fattore di riflessione politico che, a mio avviso, dobbiamo rivedere con attenzione.
Lo sforzo che l'Assessore Anzalone ha tentato di compiere nella scorsa settimana con il suo intervento e` un tentativo che va certamente apprezzato, ma con tutta la stima che ho per lui e per il ruolo e per la formazione politica che ha, devo dire non e` riuscito a dare le risposte politiche necessarie, tali da rappresentare quei segnali di cambiamento che molti Consiglieri di maggioranza ed opposizione attendevano con la legge 7. Alcuni segnali positivi, però, ci sono stati. Comprendo la dialettica politica, la critica, ma quando questi segnali positivi sono sottolineati da alcuni autorevoli esponenti nazionali del Polo ed anche, se mi consentite, dai cittadini della nostra Regione che hanno dato con il loro voto forza ai partiti del centro – sinistra, bisogna prendere atto che al di la` delle critiche, al di la` delle difficolta`, al di la` di tutto quello che volete voi, il centro - sinistra nella nostra Regione, pur vivendo una stagione di transizione, ha dato risposte positive. Cio` non significa, pero`, che non ci sono ancora oggi forte aree di sofferenza.
Le stesse argomentazioni del Presidente della Commissione e del collega Ossorio, relatore di maggioranza, sono la dimostrazione di un nobile tentativo di dimostrare, di giustificare i ritardi e gli errori che abbiamo commesso nell'organizzare il dibattito, nell'affrontare la discussione su una materia complessa e nuova e, a mio avviso, questo ha avuto soltanto l'effetto di ritardare, di inasprire i rapporti tra maggioranza ed opposizione allungando i tempi della decisione che dovremmo prendere nelle prossime ore. E non e`, lo so che il collega Bianco, probabilmente dice: "Un'altra volta... Berlusconi", le responsabilita`, guardate, vanno divise in parti uguali, perche', ovviamente, tali ritardi vanno addebitati anche al Governo Nazionale, per la confusione che ha creato da alcune leggi sollecitate dal vostro amico Bossi, che erano in discussione al Parlamento e che tentavano di togliere risorse al Mezzogiorno. La stessa manovra finanziaria, che ha tolto risorse notevoli agli Enti Locali, ha penalizzato in modo forte e pesante il Mezzogiorno ed anche la nostra Regione.
Questa notte, quando abbiamo terminato i lavori, quasi a mezzanotte, ho acceso la televisione, che mandava in onda un programma sui lavori del Parlamento con le risposte alle interrogazioni dei parlamentari sulla “question time”. Un parlamentare della Lega Nord aveva fatto un'interrogazione al Ministro competente per conoscere come erano state distribuite le risorse del Governo Nazionale, rispetto al capitolo delle opere infrastrutturali. Ebbene, il Ministro ha risposto: "Il 70% delle risorse sono state attribuite alle Regioni del nord; il 30% sono state attribuite alle Regioni del Mezzogiorno".
In questo modo le Regioni del Mezzogiorno devono cercare di adeguare i problemi Bilanci per evitare di ritornare indietro rispetto ai miglioramenti che, pur nella difficolta` che ci sono, abbiamo fatto nel corso di questi anni.
Tuttavia, per avere un quadro piu` o meno esatto della situazione, bisogna avere la consapevolezza, cari colleghi di maggioranza e opposizione, che l'applicazione delle nuove norme che ci siamo dati, nei prossimi mesi determinano le condizioni che non possiamo approvare nessuna legge che ha un'esposizione finanziaria, perche', ormai, il dado e` tratto!
Tra le spese impegnate, le spese erogate, non c'e` piu` possibilita` di finanziare nei prossimi mesi una nuova legge.
Mi auguro che lo sforzo che l'Assessore sta facendo per ricontrattare i mutui, possa rappresentare uno sforzo positivo, pero`, ove mai cio` non dovesse essere, ebbene, dobbiamo avere la consapevolezza che non possiamo legiferare, nei prossimi mesi, nessuna legge.
Allora, se questo e` il dato - e a mio avviso questo e`- nelle scorse settimane abbiamo preso atto, come Gruppo, della situazione e considerato che mancavano pochi mesi per la chiusura dell'anno corrente, era necessario che la maggioranza incominciasse a ragionare su come distribuire quelle poche risorse libere per cercare di recuperare quei tagli che il Governo Nazionale aveva fatto nei confronti degli Enti Locali.
Quindi, abbiamo evitato di partecipare a riunioni che tentassero di ritornare al sistema degli emendamenti, dei maxi emendamenti, per distribuire le miserie che erano restate rispetto a quello che era il Bilancio che c'era stato presentato.
Ricordo, perche' c'e` stato nei giorni scorsi strumentalizzazione, che noi suggerimmo, e fu condiviso da tutta la maggioranza, di utilizzare quelle risorse, in particolare su tre capitoli:
- risorsa agli Enti Locali;
- risorsa alle Politiche Sociali;
- ricerca e cultura.
Cio`, soprattutto per evitare di ritrovarci di nuovo, come negli anni passati a rivedere i vecchi percorsi, su cui molti Consiglieri, che probabilmente nel corso della legislatura non erano presenti nell'attivita`, si affacciassero nel momento in cui bisognava approvare il Bilancio per tentare, spesso a volte per motivi nobili e spesso per motivi solo elettorali, di recuperare qualcosa da questo o da quell'altro Assessore.
Questo suggerimento fu accettato a parole ... Ma poi, voglio dire, abbiamo constatato che nei fatti e` stato disatteso dai piu`. Mi auguro che dopo quello che e` successo e dopo le discussioni che stiamo facendo su questa materia, non si ritorni sugli emendamenti, in particolare i Consiglieri di maggioranza, a ripetere di nuovo emendamenti, subemendamenti per accontentare questo o quell'altro amico, questo e quell'altro Sindaco. Tutte cose legittime, pero`, non hanno ragione di esistere in un momento di difficolta` che stiamo vivendo in questo periodo.
Qualcuno, nella discussione che abbiamo fatto nei giorni scorsi in Commissione ed anche nei corridoi, sostiene che questo Bilancio sia privo di respiro, ingessato, privo di programmazione, perche' gia` sono stati utilizzati i 2/3.
Guardate, non mi sento di dare torto a chi lo dice in buona fede, do torto a chi, invece, vuole utilizzare questa occasione per cercare di infilare le cosiddette "saraghe".
A noi Socialisti, questo modo di far politica, di esercitare il ruolo di Consigliere, non ci appassiona, ma soprattutto non ci appassiona e non ci appartiene litigare su nulla.
Anche se non serve in questo momento svolgere questo ruolo. Credo che noi dovremmo cercare di recuperare il ruolo legislativo che il corpo elettorale ci ha affidato e lo possiamo fare e lo dobbiamo fare, nella misura in cui ci dotiamo degli strumenti che sono rispondenti agli impegni programmatici, elettorali che ci siamo dati.
Bisogna ritornare a fare politica nel rispetto dei ruoli, delle diverse prerogative tra Esecutivo e Consiglio, superando, ove mai ce ne fosse bisogno, con atti legislativi e con uno scatto di orgoglio le esperienze non positive che abbiamo riscontrato nel corso di questi ultimi tempi.
Proprio per le considerazioni che facevo prima, pur comprendendo le difficolta` discendenti dai tagli che sono stati necessari, avremmo gradito meno parole e piu` segnali reali di inversione di tendenza, come si sono verificati in alcuni settori eccellenti, come ad esempio i Trasporti, la Ricerca Scientifica e i Beni Culturali.
Si sarebbe dovuto fare di piu`, in particolare su alcuni settori centrali della vita sociale, come la Sanita` e le Politiche Sociali.
Guardate, dire quello che si pensa, anche appartenendo alla maggioranza, non e` un dato negativo quando non la si pensa nella stessa maniera, ma io ritengo che e` obiettivamente impensabile, visto la grande massa di risorse finanziarie che la sanita` assorbe dal Bilancio Regionale, continuare ad assistere, in modo quasi passivo, ad una gestione ancora approssimativa di questo settore primario della nostra Regione.
Caro collega Ossorio, certamente non e` l'introduzione del ticket che risolverebbe la situazione della sanita`, perche' pagherebbero soprattutto le classi sociali piu` deboli. Ma invece e` necessario, cosi` come questo Consiglio e` stato capace di fare per il trasporto pubblico locale, avere un programma di pianificazione, di accumulo e di rientro dei debiti, per cercare, nel corso di un tempo necessario, di risanare una situazione debitoria accumulata negli anni passati. Nel corso di quest'ultimo anno, in tutte le sedi, noi Socialisti abbiamo sollecitato un confronto politico per conoscere i Bilanci e gli obiettivi che i Direttori Generali delle Aziende Ospedaliere e delle A.S.L. avessero raggiunto con gli atti organizzativi approvati.
Purtroppo, abbiamo constatato che le nostre sollecitazioni non hanno avuto un riscontro, mentre grande eco, ahimè, e risalto hanno avuto sulla stampa i tanti errori di gestione e di sprechi delle strutture a danno della collettivita` e in particolare delle fasce piu` deboli.
Quindi, con altrettanta attenzione e determinazione, non abbiamo preoccupazione di fare critiche su queste cose all'interno della maggioranza, abbiamo sollecitato di conoscere i criteri che la Giunta e gli enti strumentali hanno applicato nelle scelte delle consulenze, degli incarichi a professionisti, guarda caso, quasi sempre professionisti non residenti in Campania e di venire a conoscenza se rispondono a vero gli elevati costi che questi professionisti e queste consulenze hanno sul nostro Bilancio. Anche questa sollecitazione non ha avuto riscontro. Ho gia` avuto occasione di sollecitare questo argomento.
Guardate, lo dico ai collegi del centro - sinistra in particolare: e` possibile che Assessori, come quello della Sanita` e delle Politiche Sociali, del Governo di centro - sinistra della nostra Regione, di cui siamo parte integrante, ovviamente senza mai rinunciare alla nostra autonomia critica, sfuggano costantemente di fronte a delle legittime rivendicazioni di famiglie, di disagiati e portatori di handicap, i quali, per vedersi riconosciuto un loro sacrosanto diritto, cioe` il rimborso sancito da una Legge Regionale, hanno subito fino a 15 gradi di giudizio.
Entrambi gli Assessori, alla Sanita` e alle Politiche Sociali, peraltro da me, da tempo, sollecitati con specifiche interrogazioni, anziche` chiudere una vergognosa pagina che si trascina da circa 20 anni, che ha visto coinvolto anche il Governo Rastrelli, perche' e` nata in quel periodo la mia prima interrogazione, continuano incomprensibilmente a resistere in sede giudiziaria, con il solo risultato di arricchire studi legali gia` individuati allora dal Governo Rastrelli, elargendo somme agli Avvocati per parcelle di singole transizioni, addirittura superiori alle spettanze dei ricorrenti.
Questi ed altri motivi hanno determinato le nostre critiche, nel corso del dibattito sugli emendamenti, che sono stati presentati, come ad esempio quello che riguarda il taglio, a nostro e a mio avviso, ingiustificato alle attivita` del CO.RE.COM, che impedisce la continuita` di una meritoria opera svolta negli ultimi anni, per rilanciare nella nostra Regione il pluralismo dell'informazione e delle idee.
Chi come me ha vissuto due legislature, sa che cos'era il CORERAT alcuni anni fa, era un Ente sconosciuto. Solo da qualche tempo ha cercato di avere un balzo di qualita`, ebbene, li` si tagliano le sussistenze economiche. Non si capisce, forse capisco che probabilmente la politica dell'immagine, che ha instaurato nel nostro Paese, Berlusconi, puo` servire alla destra, ma non a una maggioranza di centro - sinistra.
Per questi motivi, assumeremo nel corso della discussione sugli emendamenti le decisioni politiche piu` necessarie che vanno nell'interesse della collettività, ovviamente, garantendo, e questo e` fuor di dubbio, la presenza del nostro Gruppo per la tenuta della maggioranza, anche se dovessimo verificare sugli emendamenti battute non positive.
Quindi, ritengo che la discussione, che abbiamo sviluppato ieri ed oggi, sia finalizzata a riprendere, subito dopo la pausa estiva, un ragionamento politico per dare dignita` a questo Consiglio, evitando, ancora una volta, di fare il conto della lavandaia o infilare all'ultimo momento emendamenti. Credo che la scelta che ha fatto la Commissione e le forze politiche che hanno condiviso questa scelta sul collegato, possa rappresentare il segnale veramente di cambiamento per cercare a settembre di fare uno scatto di orgoglio e recuperare tutti quei ritardi che nel corso di questi mesi per beghe non politiche si sono verificate all'interno dell'Aula.
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