D'ERCOLE: Signor Presidente, colleghi Consiglieri, signor Assessore, ieri sera, come e` noto, ho chiesto l'interruzione della seduta ad un certo punto, a una certa ora, perche` si era fatto piuttosto tardi e avvertivo il bisogno, cosi` come penso molti di assecondare l'auspicio del nostro Assessore che concludendo la sua relazione aveva invitato tutti noi a sognare. Siccome ero piuttosto stanco e volevo andare a dormire ho seguito questo Consiglio e ho tentato di sognare e ho sognato. Naturalmente, evito di raccontare qui cosa ho sognato. Pero` questa mattina mi sono svegliato con una grande delusione e con un gran mal di testa. Naturalmente, parto da questa premessa per dire che l'Assessore nella sua relazione, nel suo accompagnamento ai lavori di questa sessione di Bilancio, ha piu` volte manifestato questa sua aspirazione, a vedere realizzate cose che appaiono piu` nei sogni di quanto poi possano apparire nella realta`.
Quest'anno non ho partecipato alla Commissione Bilancio, devo ringraziare il collega Ronghi per avermi brillantemente, operativamente sostituito in questa fatica.
E` noto che si e` trattato di una fatica davvero molto impegnativa, perche` l'approccio al documento contabile e` stato difficoltoso per le gravi lacune che esso presentava da un punto di vista tecnico e per tutte le cose che poi abbiamo sentito anche ribadire qui, dai banchi della maggioranza e dell'opposizione.
Mi rifaccio a molte delle cose che ho ascoltato, evitando, per quei pochi minuti che voglio utilizzare di ripetere cose gia` dette.
ALLE ORE 14.31 RIASSUME LA PRESIDENZA IL PRESIDENTE CASAMASSA
D'ERCOLE: Certo, pero`, non posso non sottolineare un aspetto politico in via preliminare. Quello, cioe`, che qui nessuno di coloro che sono intervenuti ha espresso un convinto appoggio a questo documento contabile. Tutti gli interventi, tutte le relazioni a partire dalle relazioni, devo anche esprimere la mia gratitudine al collega Sorrentino per aver condotto, con molta saggezza, l'opera di accompagnamento del Bilancio per avere reso sinteticamente la sua posizione qui in Consiglio. Ma le relazioni che ho ascoltato di maggioranza, mi riferisco soprattutto a quelle, perche' quelle di opposizione diverse non potevano essere, mi sono parse tutte si` di appoggio ma proprio di appoggio forzato, laddove, poi, la loro lettura era un'evidente critica all'atteggiamento del Governo.
Io da questo punto di vista non posso non rilevare come in particolare la estrema sinistra di questa coalizione mantenga un atteggiamento che e` assolutamente incomprensibile per essere per loro stessa ammissione un atteggiamento di presenza nella maggioranza e di opposizione alla maggioranza che era un punto di vista proprio categoriale difficilmente classificabile, da un punto di vista comportamentale difficilmente comprensibile perche' se si sta in una maggioranza si condividono le scelte di una maggioranza, si contribuisce a completare, a creare, a inventare le scelte della maggioranza.
Naturalmente nella logica di un confronto che deve portare a una sintesi di soluzioni che poi debbono essere accettate perche' la volonta` della maggioranza deve essere accettata in un sistema di dialettica democratica. Quello che invece noto e` che qui c'e` una contrapposizione frontale rispetto alla maggioranza e che cosa mi porta a dedurre questo fatto? Alla fine potrebbe essere marginale, potrebbe dire il Presidente "noi continuiamo a andare avanti cosi`, tanto loro blaterano" non e` vero, non e` cosi`. Perche' quanto ha detto il collega Ossorio nella sua molto impegnata e impegnativa relazione, apprezzata relazione, in parte condivisibile relazione e collegato, è strettamente correlato all'atteggiamento che tiene una parte della maggioranza.
La mancanza dell'anima politica a cui fa riferimento Ossorio, la mancanza di una programmazione definita dell'attivita politica di questa maggioranza non e` una scelta occasionale, non e` un qualche cosa che nasce per caso, e` necessita`, e` la conseguenza della mancanza di una convergenza politica all'interno della maggioranza e allora noi di che cosa discutiamo? Questo domando a Nolli. Non solo gli atteggiamenti rivolti al Governo centrale che possono condizionare i lavori di quest'Aula, In questo momento, posso comprenderli anche ma la risposta che qui noi vorremmo ascoltare è politica rispetto alle scelte di questa maggioranza. Ecco perche' qui manca una programmazione, perche' voi stessi dite che non condividete le scelte, non condividete il modello, voi parlate sempre di modello, non so quale sia il modello di questa maggioranza, non lo conosco, non lo vedo, non c'e` all'orizzonte un modello, c'e` una relazione lunghissima dell'Assessore, peraltro arrivata molto in ritardo anche in sede di Commissione, ma e` una relazione assolutamente descrittiva, me lo devi consentire, nella quale la parte piu` significativa e` quella che fa riferimento all'auspicio dei sogni, tutto il resto e` una descrizione asettica di quello che c'e` e di quello che si potra` fare in questo anno con le poche risorse che abbiamo. Il nodo da sciogliere e` il nodo politico, non si puo attendere oltre, perche' questa Regione ha la necessita` di sapere come e` governata, con quale progetto politico va avanti.
Questo non puo` avvenire perche' c'e` una parte della maggioranza che dissente, che fa l'opposizione qui dentro ed e` strumentale, si capisce, perche' poi bisogna andare all'esterno e bisogna andare a dire "noi non siamo d'accordo" ma intanto si governa. Tra l'altro devo dire che anche dalla relazione emerge proprio l'Assessore Aita che fa capo al partito di Rifondazione Comunista ha, nella relazione del Presidente, la considerazione maggiore ritenendo di poter analizzare positivamente i risultati che nell'agricoltura si stanno avendo.
Probabilmente, gli agricoltori non sono proprio di questo avviso, soprattutto quelli che incontriamo nelle diverse occasioni in cui ci dobbiamo confrontare con quelli che protestano perche' non sono tutelati sul piano della commercializzazione dei loro prodotti, questi sono fenomeni, fatti, eventi che si verificano tutti gli anni e sui quali io chiedo, naturalmente, in questa occasione che vi sia maggiore attenzione da parte del Governo regionale e tuttavia c'e` questa rilevanza che lo stesso Assessore da` a quella parte politica che peraltro non ne prende atto.
Cerco di andare al volo su alcuni punti perche' gli argomenti sono troppi e, naturalmente, non voglio essere molto lungo su questo della mancata programmazione rispondo anche a Simeone. Credo che tu abbia compreso che il ragionamento in ordine alla mancata programmazione e` legato alle difficolta` che ci sono all'interno della vostra maggioranza, una collaborazione che andrebbe sicuramente recuperata.
C'e` un'altra cosa, per la verita`, che tu hai detto e che mi preoccupa, sulla quale vorrei richiamare l'attenzione. A settembre vedremo di eliminare, cioe`, di recuperare quello che e` stato eliminato, praticamente questo hai detto, dal collegato. Assessore, cerchiamo di comprenderci, noi abbiamo apprezzato, il collega Ronghi piu` volte l'ha detto, il fatto che la Giunta quest'anno sia venuta in Consiglio con un collegato stringato assolutamente asciutto, poi, abbiamo criticato che in Commissione questo collegato si stava cominciando a ingrossare, abbiamo nuovamente apprezzato il fatto che siamo tornati all'origine, non ho capito ancora bene se sono cinque o sei gli articoli ma questo, poi, ce lo dirai tu con maggiore precisione, pero`, le affermazioni del collega Simeone di questa mattina mi allarmano perche' mi lasciano dubitare - consentimi di rimanere nel dubbio fino a quando tu non lo avrai sciolto in maniera decisa - che a settembre potremo mettere mano alla previsione di qualche cosa che vada a modificare quello che adesso appare essere una scelta di rigore, assolutamente compatibile, necessitata dalle condizioni in cui versa questa Regione. Voglio che su questo si faccia chiarezza, che ci sia una presa di posizione da parte del Governo regionale.
Collega Maranta, che non vedo ma che presumo possa ascoltare, noi lo abbiamo votato l'anno scorso perche' sappiamo quanto sia necessario in una Regione come la nostra nella quale, purtroppo, le fasce povere sono molto ampie, quanto sia necessario assicurare il minimo indispensabile a tutti. Questo e` un dovere della politica, e` un dovere del Governo. Sotto questo profilo non ci sottraiamo alla nostra responsabilita`, lo abbiamo fatto l'anno scorso votando questo provvedimento e, pero`, non mi pare che quest'anno andiamo in questa direzione perche' un provvedimento del genere deve contenere al proprio interno la prospettiva del lavoro, non puo` essere un assegno assistenziale vita natural durante, per consentire a qualcuno di trasformarlo in pensione sociale. Non e` questo l'obiettivo con il quale dobbiamo intervenire, noi dobbiamo intervenire accompagnando, assistendo la famiglia verso la realizzazione di un nuovo reddito da lavoro, questo e` l'obiettivo e non mi pare che noi siamo indirizzati su questa strada.
Sempre chiedendo perdono per passare da un campo all'altro, devo dire che sotto un altro profilo il Bilancio che ci viene presentato non e` credibile. Quello delle entrate, se non e` credibile sotto quel profilo, l'Assessore sa bene che tutto cio` che si apposta nelle uscite, poi, perde rispettivamente di credibilita`.
C'e` il problema della vendita degli immobili. Noi siamo di fronte ad un Bilancio che approviamo ad agosto, non credo sia difficile dimostrare che per dicembre non avremo venduto nulla, quindi, sotto questo aspetto e` probabile che alcune di queste entrate vengano meno. Ancora piu` difficile e` comprendere, appunto, a quanto possano ammontare complessivamente queste entrate, dal momento che la certezza sugli immobili da vendere ancora non e` completamente pervenuta alla nostra Regione. Poi, qui si sono fatti commenti in ordine al reperimento di qualche immobile che e` stranamente rimasto ignoto per anni alla Regione.
Credo che su questo l'Assessore, conoscendolo, faccia chiarezza, sapra` fare chiarezza, perche' alcune situazioni denunciate mi sono sembrate piuttosto sorprendenti. Un altro aspetto che mi lascia molto dubbioso e` quello della ristrutturazione del debito, che qui viene evocato da parte dell'Assessore con enfasi entusiastica. Esprimo le mie perplessita` non perche' l'operazione non possa essere fatta e non perche' l'operazione non possa non convenire nell'immediato.
Mi domando, pero`, se lo spalmare i debiti attuali in un tempo piu` lungo non sia anche questo un compromettere il futuro dei nostri figli, perche', vedete, se oggi abbiamo un miliardo di debiti e noi lo dovremmo pagare in dieci rate, se questo miliardo di debiti noi lo spalmiamo facendo altri debiti e lo rinviamo negli anni, non abbiamo mica eliminato il debito, abbiamo incassato qualche cosa laddove risparmiamo sugli interessi, pero` abbiamo impegnato il futuro di questa Regione per un tempo molto piu` lungo, questo non mi sembra che sia ragionevolmente positivo per le future generazioni.
Si fa un gran ragionare intorno al problema delle pensioni, di come mettere in relazione la forza attiva con la massa dei pensionati; la lotta tra generazioni che e` stata evocata da piu` parti, non vorrei che poi anche con le nostre architetture finanziarie in sede di Bilancio ci trovassimo di fronte a situazioni analoghe. Anche sotto questo profilo chiedo al collega Assessore Anzalone di essere chiaro.
Quanto al collega Nolli, che anche non vedo, ma al quale ho ugualmente il dovere di rispondere, perche' la cosa deve rimanere agli atti, voglio precisare che Alleanza Nazionale in Commissione non ha mai votato in favore del collegato, ha, semmai, votato a favore degli aumenti di stanziamenti in favore delle politiche sociali, della ricerca scientifica e della cultura.
A favore dell'incremento di questi stanziamenti che caratterizzano la politica di Alleanza Nazionale. Abbiamo votato gli interventi in favore delle fasce sociali, interventi in favore della ricerca scientifica e della cultura, ovviamente, il Bilancio del Consiglio e non abbiamo fatto altro.
Non ci sono, quindi, compromissioni di nessun tipo perche' una cosa deve essere chiara all'interno di questo Consiglio, qui c'e` una maggioranza e un'opposizione, noi siamo l'opposizione. Siamo orgogliosamente l'opposizione, e` ovvio che la nostra azione e` rivolta alla riconquista della maggioranza, ma in questo Consiglio svolgiamo il ruolo dell'opposizione, noi svolgiamo legittimamente il ruolo dell'opposizione, lo facciamo con le armi che abbiamo a disposizione, ma certo non disponendo degli scranni di Governo.
Quindi, non capiamo, non comprendiamo quelle accuse fatte, anche un po' sibilline, che ci provengono dai banchi della maggioranza e, soprattutto, dell'estrema sinistra, cosi` come una volta per tutte qui vorrei anche cercare di concludere perche' il discorso sulla sanita` e` gia` stato fatto dagli altri colleghi, lo hanno fatto in particolare anche i colleghi Marrazzo e Cantalamessa, quindi, mi astengo dal fare riferimento. Una sola cosa voglio dire a proposito della sanita`.
Noi l'anno scorso abbiamo votato un articolo della finanziaria, l'articolo 37 che contiene il principio della compensazione tra le ASL per le prestazioni, cioe`, significa che se un cittadino della Provincia di Napoli si va a curare nella Provincia di Avellino, la Provincia di Avellino deve essere compensata per la prestazione resa in favore del cittadino di Napoli. Ho chiesto in via formale all'Assessore di capire se questo principio viene applicato, se queste compensazioni sono state realizzate, perche', da notizie che ho, sembra che questo non stia avvenendo, certo questo penalizza soprattutto quelle Province laddove magari qualche oasi di buona sanita` c'e` e potrebbe diventare come e` diventata attrattiva al punto da raccogliere ovviamente utenze delle altre Province, pero`, finendo con l'incidere sul budget di Bilancio di un’ASL che e` commisurato al numero degli abitanti e non piu` al numero degli utenti. Sotto questo aspetto credo di avere la legittimazione a chiedere all'Assessore di fare una verifica.
Concludo riferendomi alla vicenda statutaria che, peraltro, credo avra` anche qualche successivo complesso sulle attività di Bilancio, nell'approvazioni del Bilancio. Noi nello Statuto abbiamo immaginato di inserire norme che riguardano l'attivita` contabile , l'attivita` di Bilancio. Credo che andranno a supporto, mi auguro che le norme statutarie siano cogenti, naturalmente, ma intorno alla mia attivita` in qualita` di Presidente della Commissione Statuto, debbo ancora una volta rappresentare il mio rammarico per avere ricevuto una serie di critiche, assolutamente infondate, sulle modalita` con cui sto conducendo questa mia funzione che, peraltro, mi e` stata generosamente assegnata da voi colleghi.
Ritengo di aver svolto fino a questo momento il mio compito con la piu` aperta delle collaborazioni con tutte le istituzioni all'interno del Consiglio, con tutti i componenti della Commissione; certi riferimenti all'autoritarismo, del quale non sono portatore anche se sono uno che naturalmente e` capace di decidere quando deve decidere, mi sembrano del tutto infondati. Contiamo di portare lo Statuto all'esame del Consiglio e lo vogliamo fare, ovviamente, sperando che su quella bozza di statuto vi sia la piu` ampia convergenza possibile da parte del Consiglio, aperta, naturalmente, al contributo di tutti, al dibattito di tutti ma certo senza prevaricare nessuno. Abbiamo fatto questo, siamo stati incaricati da questo Consiglio, perche' questo Consiglio ha deciso che la Commissione avesse l'incarico di redigere la bozza di statuto. Noi abbiamo fatto questo e null'altro e riteniamo, dunque, di avere lavorato parallelamente anche nelle difficolta` in cui oggettivamente ci siamo trovati in questi ultimi tempi per la contemporanea attivita` della Commissione Bilancio e stiamo cercando di portare a termine questo lavoro. Mi auguro che intorno allo Statuto vi sia la stessa e anche maggiore attenzione di quella che oggi e` contenuta in questa Aula che, peraltro, non mi sembra, davvero, particolarmente attenta. Vi ringrazio.
Interruzioni fuori microfono.
PRESIDENTE: Collega Martusciello, ti volevo far parlare dopo. Il problema e` che c'e` qualcuno che non ancora si e` prenotato e, quindi, penso che dopo dobbiamo dare la possibilita` a qualcun altro di prenotarsi. Perrone ti puoi prenotare.
La parola al Consigliere Martusciello.
MARTUSCIELLO: Presidente, e` una fortuna che i Consiglieri regionali vogliano portare il loro contributo, sarebbe fortemente indicativo per l'arricchimento del dibattito, per lo stesso Assessore. Quindi, meglio sviluppare il dibattito generale, poi scendere nei dettagli. Faccio soltanto alcune considerazioni, brevissime, perche' l'orario impone una pausa per la riorganizzazione dei lavori.
Soltanto per un caso ci troviamo a discutere dello Statuto, quindi, della Carta Costituzionale del Consiglio Regionale e in contemporanea del Bilancio della Regione nei termini in cui abbiamo discusso fino ad oggi. Il caso gioca un ruolo determinante su questa riflessione che faro`: incredibilmente questa fase in cui si intrecciano il dibattito sul potere dei Consiglieri Regionali, sulla loro autonomia, sulla loro equiparazione a soggetti costituzionalmente in grado di scrivere lo Statuto della Regione, dicevo, il dibattito intorno ai poteri dei Consiglieri Regionali incontra la defalliance di presenza del Presidente della Giunta Regionale che non partecipera` ai lavori del Bilancio. Che cosa significa questo? Mentre da un lato ci troviamo con lo Statuto regionale che e` la grande responsabilita` che stiamo affrontando, tale per cui ogni Consigliere Regionale in questo momento e` come i nostri costituzionalisti che scrivessero la carta del '48, l'atmosfera che si respira in Commissione Statuto e` una atmosfera di grande soddisfazione ma anche di grande responsabilita`.
Dall'altro il dibattito che si e` sviluppato intorno al Bilancio e al collegato della finanziaria e` un dibattito rispetto al quale i Consiglieri Regionali in qualche maniera ritornano non al ruolo e al rango di soggetti costituzionali ma quasi si ha il timore delle posizioni che si prendono, si ha quasi l'arretramento culturale rispetto alle posizioni che si vogliono portare avanti, quasi si ha la paura di portare le proprie proposte legislative tanto che questo collegato alla finanziaria regionale cresce, decresce, si accorcia, viene tagliato. Allora, da una parte c'e` il Consigliere Regionale chiamato ai suoi doveri, ai suoi compiti dallo Statuto che ne magnifica il ruolo, che ne esalta le funzioni, che consente di assumere quel ruolo che, nell'ambito della riforma federalista approvata dal Parlamento e confermata dal referendum, impone al Consigliere Regionale un grandissimo livello di preparazione politica, culturale, tanto che gli affida il compito di scrivere lo Statuto che e` la Carta Costituzionale dei cittadini della Campania.
A fronte di questa crescita di responsabilita` contemporaneamente il Consigliere Regionale e` costretto a doversi difendere continuamente all'interno dell'Aula e fuori dall'Aula rispetto alle posizioni che legittimamente ha espresso nell'ambito degli emendamenti che ha proposto al collegato al Bilancio.
Questa e` la grande incongruenza che questa Regione sta vivendo. Da una parte ha un corpo elettorale maturo, che ha indicato come sistema elettorale che unanimemente viene definito come migliore sistema elettorale esistente in Italia, la legge regionale, che ha indicato i propri rappresentanti, che, come un Giano bifronte, da una parte esaltano il ruolo di produttori di norme che saranno consegnate alla futura memoria dei cittadini della Campania e dall'altra, nel momento in cui svolgono la funzione di legislatori, sono costretti continuamente ad arrestarsi, a dover dare giustificazione degli atti normativi che producono. Questo e` inconcepibile. E' su questo, secondo me, che l'Aula deve riflettere ed è per questo, secondo me, che dobbiamo prenderci tutto il tempo necessario per poter esaminare ogni singolo emendamento al collegato della finanziaria che i singoli Consiglieri hanno prodotto.
Io respingo l'idea che pure e` circolata, che esistono emendamenti ad personam, non esistono perche' sarebbero emendamenti ad personam, sarebbero se io disponessi, faccio per dire, al fine di consentire al Presidente Valiante di svolgere adeguatamente il periodo di ferie. Ma quando un Consigliere Regionale, nell'ambito del suo mandato, all'interno del proprio collegio elettorale, pone all'attenzione dell'Aula un provvedimento che riguarda il suo collegio elettorale, pone all'attenzione dell'Aula un provvedimento che riguarda la categoria di cui conosce meglio i problemi, questo non e` certamente un emendamento ad personam.
L'Aula sara` sovrana, nell'ambito del suo potere di bocciarlo, perche' non coerente con la normativa finanziaria. L'Aula sara` sovrana nel dire: "Questo emendamento non e` coerente con altre attivita` legislative che questa Giunta Regionale vuole portare avanti. Ma guai se iniziamo a dire e a fare incuneare all'interno di quest'Aula, che un Consigliere Regionale, indicato dal popolo ed eletto con quel sistema elettorale che unanimemente viene riconosciuto come il miglior sistema elettorale presente in Italia, dicevo, guai se consentiamo di fare entrare in quest'Aula il sospetto che il motore che muove i singoli Consiglieri Regionali non sia il motore del miglioramento delle condizioni di vita del proprio collegio, del proprio territorio, dell'intera Regione, ma sia un motore diverso, d’interessi personali, di lobby o di quant'altro.
Mi rifiuto di credere che ci sia questo, mi rifiuto di credere che un singolo Consigliere Regionale, uno qualsiasi tra i 60 Consiglieri Regionali, possa essere mai animato, nel momento in cui scrive, nel momento in cui esercita il potere legislativamente garantito, di proporre emendamenti a una manovra finanziaria proposta dalla Giunta, possa essere spinto da un motore diverso che non sia quello del miglioramento delle condizioni di vita di questa Regione.
Per questa ragione, accetto il principio della finanziaria corta o lunga, del collegamento di uno, di cinque, di dieci o di venti articoli, perche' se quest'Aula non e` in grado, durante il corso della legislatura, per motivi diversi, per un regolamento vetusto che tutti quanti noi vogliamo cambiare, per la difficolta` di portare avanti alcuni disegni di legge all'interno delle Commissioni, se quest'Aula non e` in condizione, magari, di affrontare singolarmente durante il corso dell'anno la riforma legislativa su alcuni argomenti, ben venga il collegato per intervenire legislativamente su alcuni argomenti.
Non e` detto che all'interno del collegato debbano essere proposti sempre e soltanto articoli che comportino un aumento della spesa, ben potrebbe esserci che il Consigliere Regionale abbia proposto all'interno del collegato argomenti diversi, che intervengono legislativamente a modificare alcune leggi, il cui impianto non e` piu` al passo con i tempi, e che, se si dovesse attendere un provvedimento legislativo, probabilmente non vedrebbero lo sviluppo e la luce.
Abbiamo tantissimi esempi di legislazione regionale non al passo con le modifiche legislative approvate dal Governo Nazionale, dalle direttive comunitarie che, naturalmente, sono ferme perche' il Consiglio Regionale ha un Regolamento che va cambiato, su cui tutti siamo convinti.
Non è possibile immaginare che questo collegato debba essere strozzato soltanto da due articoli, che il Consiglio Regionale non sia nelle condizioni di poterlo migliorare, che i Consiglieri Regionali non siano nelle condizioni di poter dare un loro contributo, che non significa soltanto e esclusivamente un incremento della spesa. Se l'Aula ritiene di dover approvare gli emendamenti, ben vengano, perche' l'Aula e` sovrana in questo, nel potere di decisione, ma immaginare che gli emendamenti, in quanto tali, non possono essere presentati o il collegato debba essere di uno o due articoli, sinceramente, rispetto al dibattito che abbiamo svolto in un'altra Commissione, nella Commissione Statuto, e` fortemente confliggente con il ruolo che stiamo dando ai Consiglieri regionali. Questa e` la vera anomalia di cui dobbiamo liberarci. Siamo paralizzati da questo blocco psicologico che ognuno di noi sta vivendo in queste giornate, nel ritenere che la propria attivita` propositiva non sia all'altezza di un ipotetico dibattito sullo sviluppo. No, rifiuto questa logica!
Rifiuto la logica che i singoli Consiglieri Regionali non siano in grado di poter migliorare un documento proposto dalla Giunta, rifiuto la logica che i singoli Consiglieri Regionali siano portatori di interessi diversi, non voglio accettare e immaginare nemmeno per un attimo il principio che il motore dei singoli Consiglieri Regionali sia altrove e non sia all'interno delle proprie coscienze.
Ed e` per questa ragione che ritengo che quest'Aula deve impiegare tutto il tempo necessario per esaminare le singole proposte che pervengono dai Consiglieri Regionali.
Ce ne sono sicuramente molte strumentali, che sara` dovizia e cura dei singoli Consiglieri che li hanno proposti, ritirare. Ma se non riusciamo a tornare al compito per il quale siamo stati eletti, siamo stati votati dal corpo elettorale, non ritengo che potremo, al termine di questa legislatura, essere soddisfatti di quello che abbiamo prodotto non soltanto dal punto di vista legislativo, ma anche dal punto di vista morale, dal punto di vista istituzionale.
Dicevo, per un caso della vita, questo dibattito si inserisce all'interno di una vicenda che ha riguardato il Presidente della Giunta Regionale, soggetto forte di quest'Assemblea, perche' indicato dal corpo elettorale e, quindi, votato da un notevole numero della popolazione campana a cui, in qualche maniera, si e` sempre guardato nell'ambito della sintesi che bisognava cogliere nel momento della chiusura del Bilancio Regionale.
Quest'Aula ha all'interno di questo concomitante avvicendarsi di casi, un'ulteriore possibilita`: dimostrare a se stessa che e` in grado di avviare un dibattito sereno ed e` in grado di migliorare la proposta della Giunta, anche in assenza del Consigliere Regionale forte, perche' indicato direttamente dal corpo elettorale, quale soggetto garante di un'intera coalizione.
Quindi, l'assenza del Presidente della Giunta Regionale, responsabilizza ancora di piu` il Consiglio Regionale nell'ambito della sua attivita`.
Questa e` la riflessione che mi permetto di svolgere. Allora, rispetto a tutto questo, spero che nelle prossime ore, quando bisognera` calendarizzare i lavori, non ci si ponga il problema del collegato corto o lungo, ma si abbia la serenita` e la lucidita` per ragionare sugli emendamenti che i singoli Consiglieri Regionali hanno prodotto.
Da parte nostra ci responsabilizzeremo nel ritirare, naturalmente, quelli che hanno una valenza strumentale, non c'e` dubbio! Ma ritengo che sia doveroso, per quest'Aula, discutere dei singoli emendamenti presentati dal singolo Consigliere, anche quelli che possono sembrare minimali, specifici, territorialmente legati a una realta` specifica. Sara` il Consigliere Regionale che lo esporra`, sara` l'Aula che decidera` se approvarlo o meno nell'ambito di una programmazione economica, nell'ambito di uno stanziamento di risorse, se questo emendamento non produrra` incremento della spesa, nell'ambito di un'armonia legislativa che la Giunta Regionale immaginera` di portare avanti nei prossimi mesi, ma queste dovranno essere le indicazioni che dovranno guidarci nelle prossime ore.
Se questo sara` il metodo di lavoro, ritengo che consegneremo una buona Legge Regionale, finanziaria, una legge Regionale rispetto alla quale, ognuno, avra` portato il suo contributo migliorativo.
Se invece si pensa che il Consiglio Regionale non ha potesta` migliorativa, non e` in grado chissa` per quali ragioni di poter apportare alcun contributo, per cui e` meglio che i Consiglieri Regionali non fanno gli emendamenti, perche' se li fanno, allora la peggiorano, sono la rovina delle casse regionali, sono la rovina della legislazione regionale, se dovesse passare questo principio allora, è davvero la fine. Sinceramente, noi non riteniamo che questo principio sia corretto, useremo tutte le nostre armi dal punto di vista regolamentare per impedire che cio` accada, perche' riteniamo, ripeto, che il ruolo e la funzione del Consigliere Regionale vada, nell'ambito della sua attivita` legislativa , esaltata e non denigrata, come, purtroppo e` accaduto per insipienza o magari per voglia di apparire nel dibattito di questi giorni. Quindi, consegno al Presidente della Giunta Regionale, al delegato ai rapporti istituzionali, questa riflessione.
Ritengo che bisogna calendarizzare i lavori per poter esaminare, quando sara` naturalmente il momento, gli emendamenti al Bilancio, gli emendamenti al collegato, con serenita` tutto il lavoro prodotto dai singoli Consiglieri Regionali, perchè sono certo e convinto che nessun Consigliere Regionale e` stato mosso da una logica diversa, che non sia quella che riguarda la propria coscienza, del rispetto per il proprio territorio, del rispetto per il proprio elettorato.
PRESIDENTE: Si sospende la seduta, si riprendera` alle ore 16.00.
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