Resoconto integrale


Interruzioni fuori microfono



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Interruzioni fuori microfono.

PRESIDENTE: Sono ancora iscritti a parlare i Consiglieri Manzo e Perrone.

La parola al Consigliere Manzo.



Interruzioni fuori microfono.

PRESIDENTE: Decidiamo una buona volta! Si sospende oppure si continua , comunque si sospende, perché l'accordo era di riprendere alle 16.00.

Il Consigliere Daniele, fuori microfono: "L'accordo con chi è stato fatto?".

PRESIDENTE: Lo abbiamo fatto poc’anzi. Forse eri distratto, Daniele.

Il Consigliere Daniele, fuori microfono: "Non ero in Aula".

PRESIDENTE: Ci sono stati interventi di Bianco, di Simeone.

Vogliamo continuare il dibattito?



Interruzioni fuori microfono.

PRESIDENTE: Sono le ore 15.10, la seduta è sospesa, riprendera` per le ore 16.00.

Alle ore 15.30 ci sara` la Conferenza dei Capigruppo per calendarizzare i lavori, poi si riprenderanno i lavori.


LA SEDUTA SOSPESA ALLE ORE 15,10 RIPRENDE ALLE ORE 17,15
PRESIDENTE: Riprendiamo i lavori.E` iscritto a parlare il Consigliere Manzo, ne ha facolta`.

MANZO: Pensavo di poter anche evitare di prendere la parola, se nella riunione dei Capigruppo si fosse raggiunto un accordo. Comunque, stiamo lavorando da tre, quattro mesi, parliamo ormai di un Bilancio consumato, consunto, in quanto, anziche` preventivo, e` un Bilancio, ormai, a termine. Abbiamo fatto di tutto, ci siamo impegnati in Commissione, puo' darsi che se qualche settimana fa fossimo venuti in Aula si poteva approvare, poi ci sono state delle ritorsioni, dei ripensamenti, qualche mia assenza, poiché chi e` assente ha sempre torto, non ho capito perche' siamo andati un'altra volta in Commissione, iniziando tutto daccapo. A Napoli si dice "l'arte dei pazzi!".



Il Consigliere Ronghi, fuori microfono: "Stiamo impazzendo!".

MANZO: Purtroppo si, è un fatto soggettivo, io la penso così, tu la puoi pensare diversamente.

Il Consigliere Ronghi, fuori microfono: "Come ragionate?"

MANZO: Ronghi, sono punti di vista, non la prendere a male. Una cosa é certa, che oggi noi discutiamo di una cosa molto piu` importante. Il collegato e` scomparso, e` una conquista che ha fatto il Consiglio, anche con la vostra responsabilita`, per carita`, di questo ve ne debbo dare atto...

Il Consigliere Ronghi, fuori microfono: "Allora non e` consociativismo!"

MANZO: Forse ho usato un termine non adatto, improprio, ma questo rapporto ci ha dato la possibilità di licenziare un progetto di legge che serve a questo Governo regionale di poter amministrare per il 2003.

Certamente questa Giunta di centro - sinistra ha evitato di mettere tasse, ha evitato di fare cose che non hanno fatto altri Governi regionali; se fossi stato io il Governatore, avrei messo il ticket almeno sulle medicine, perché domani, sono convinto, dovremo pagare molto di più; avrei accorpato le A.S.L. con le Aziende, perche' l'Azienda in se' per se' e` un piccolo ospedale, dove dovremmo tenere un Direttore Generale con due Direttori, dei capiripartizione ecc.

Quindi con gli accorpamenti avremmo risparmiato tantissimo. Ogni azienda costa, per farla funzionare, all'incirca 10 miliardi, potremmo risparmiare altre migliaia di miliardi così come e` stato fatto con l’introduzione dell'uso del farmaco generico. Detto meccanismo va potenziato e migliorato.

Come pure, se potessimo istituire una Commissione di indagine, per il monitoraggio continuo sulle gare d'appalto, ricordando che, con il superamento della 833, quando si accorparono le A.S.L. noi facemmo rinegoziare tra i vari ospedali il prezzo minore delle ditte concorrenti. Se noi lo facessimo, a livello regionale, vedreste quanti soldi si risparmierebbero.

Ebbene, per farla breve, poiché avevamo preso un impegno precedentemente, sugli emendamenti ci atterremo a quello che faranno il Governo e la maggioranza.

In linea di massima abbiamo raggiunto un traguardo importante in questo Consiglio regionale, scindendo i due Bilanci, il Bilancio del Consiglio, che era una prerogativa, fino a qualche anno fa, della Giunta. Lo abbiamo approvato e, oltretutto, abbiamo fatto un buon lavoro sul quale hanno relazionato in modo garbato il Questore Conte, per quanto riguarda il Governo, Ossorio e per le opposizioni l'amico Salvatore Ronghi. In linea di massima saremo presenti per poter votare questo progetto di finanza. Tra gli altri, vanno encomiati diversi Assessori: abbiamo potenziato le vie del mare, attestandoci a livello internazionale per i metro`, stiamo potenziando la bonifica del territorio, per quanto riguarda l'ambiente, l'urbanistica e i lavori pubblici, con la Legge 51. Tutto sommato, licenziamo questo progetto di Bilancio con soddisfazione. L'Udeur e i Popolari per l'Europa si esprimono a favore di questo progetto di legge che riguarda la finanza regionale.



PRESIDENTE: E` iscritto a parlare il Consigliere Perrone, ne ha facolta`.

PERRONE: Preannuncio, come ha fatto l'onorevole Manzo, il voto favorevole al Bilancio di Previsione e al suo collegato, facendo alcune riflessioni e cercando di motivarne il perché.

Vedete, questo e` stato un Bilancio difficilissimo, e` stato come tentare di far quadrare un cerchio, perché ci siamo trovati dalla sera alla mattina di fronte a tagli che il Governo ha portato agli Enti Locali e alle Regioni. Come avremmo potuto comportarci per cercare di quadrare il Bilancio? Potevamo tassare ulteriormente la nostra collettività?

Abbiamo fatto un'altra scelta. Il Governo Regionale e credo anche il Consiglio Regionale, così come i Gruppi di maggioranza e minoranza hanno ufficialmente ed ufficiosamente sottolineato che la nostra realtà, già emarginata per una serie di eventi e di dati storici, non poteva ulteriormente sopportare ulteriori tassazioni.

Ecco perché, probabilmente, vi e` stato un ritardo da parte della Giunta nel presentare il Bilancio di Previsione; ecco perché, probabilmente, i gruppi presenti in Commissione Bilancio, in due o tre mesi, hanno tentato il tutto per tutto per apportare alcuni accorgimenti, alcuni miglioramenti dando atto al lavoro che ha svolto la Commissione. In primis, alla "flemma" del Presidente, che è stata pari a quella di tutti i componenti.

Ho ascoltato alcuni interventi condividendo e apprezzando l'intervento di Marrazzo. Mi dispiace che non ho potuto ascoltare la relazione di maggioranza del Presidente Ossorio e quella di minoranza fatta da Ronghi. Così come, questa mattina, ho ascoltato con attenzione l'intervento di Antonio Simeone.

Come molti hanno detto, questo e` un Bilancio vincolato al 90%. Simeone sulla stampa lo definì un Bilancio ingessato. Perche'?

Gli investimenti sono orientati a portare avanti la realizzazione di strutture e infrastrutture in tutti i campi: sociali, operativi, assistenziali; gli investimenti servono a garantire la regolarita` dell'Amministrazione regionale, a salvaguardare i diritti dei lavoratori dipendenti, anche in prospettiva per il rinnovo dei contratti, per gli eventuali avanzamenti. E` un Bilancio che, a parer mio va a in tre direzioni. La prima per salvaguardare e garantire l'ordinaria amministrazione della Regione, una parte indirizzata nel completamento della ricostruzione delle zone colpite da eventi drammatici, perche' stiamo ancora intervenendo per completare l'opera di risanamento per gli eventi del bradisismo, del terremoto, gli eventi degli smottamenti, gli eventi delle alluvioni.

Dobbiamo continuare un'opera per la realizzazione di strutture e infrastrutture in tutti i settori e in particolare nei trasporti ed anche, soprattutto, nel settore turistico.

Una parte dobbiamo destinarla ai capitoli di importantissime leggi da tutti volute e mi riferisco alla ricerca scientifica, alla formazione, e per garantire il lavoro stabile ai precari, ad emancipare sempre di piu` i nostri giovani, a dare i fondi necessari ai nostri 7 Atenei, per affermare sempre più la professionalità degli operatori nella nostra realtà.

Abbiamo previsto in quella somma vincolata i fondi necessari per ristrutturare i centri storici, per attuare un criterio di turismo non solo costiero, intervenendo più volte, ma un’ idea di turismo interno.

Non mi spiego perché la nostra Regione che e` ricca di porti, di strutture alberghiere lungo le coste, bene, solo adesso ci si preoccupa fortemente di creare ricettività con nuovi alberghi, per rendere sicuri i porti, di rendere sicure le nostre spiagge, erose molto spesso da mareggiate che, con il passare del tempo, le hanno quasi del tutto annullate.

La Spagna che si trovava in una condizione di notevole arretratezza rispetto all'Italia, si è organizzata in poco tempo, investendo nell'alta velocita` e nel turismo; in tre, quattro anni la Spagna ha fatto registrare il piu` basso tasso di disoccupazione nella nostra Europa.

Con i fondi per ristrutturare i centri storici, i Monumenti, le Chiese, i Musei, ci vogliamo porre, anche come turismo interno, così come, per fare un altro esempio, la nostra Firenze, riesce a far fronte a tutti i suoi problemi economici e occupazionali. Bene, con quel 90% che abbiamo destinato, vogliamo dare seguito a tutto questo.

Soprattutto, do atto, mi sia consentito, non si offendano gli amici della maggioranza, del contributo che la minoranza ha sempre dato in occasione dell'approvazione di leggi e in occasione dell’approvazione del Bilancio. Ne do atto pubblicamente senza servilismo, ben sapendo che non ho mai avuto atteggiamenti servili nella mia vita.

Mi dispiace che l'amico Martusciello non sia presente, perche' lui e` abituato, molto spesso, a lanciare strali e poi ad assentarsi. Vorra` dire che da oggi in poi, ritornero` a chiamarlo di nuovo Fulvio, perche' pensavo che avrebbe dato un contributo, come ha fatto nell'intervento, anche nel prosieguo dei lavori. Poi mi denuncia sempre, quando io dico che ha scambiato la presenza in Consiglio, con la firma apportata in Consiglio nell’apposito registro.

Se questo e`, abbiate pazienza, ci stanno a disposizione, se volete, una parte limitata del Bilancio, per i tagli che ho detto, che e` in una percentuale dello 0.30, 0.40%, dove noi volevamo tutti quanti insieme tentare di trovare un'intesa, per investire questo ulteriore budget in alcune direzioni. Sembrava di aver trovato l'accordo, dove poter investire questi soldi: nel sociale? Dando risposte di stabilita` di impiego ai precari della sanita`, assorbire un'altra parte dei lavoratori socialmente utili delle grosse strutture pubbliche, se volete, prevedere piu` fondi per il salario sociale, dare piu` fondi, se volete, ai nostri 7 Atenei che stanno formando manager, direttori di azienda, professionisti nel campo medico. Siamo, ormai all'avanguardia.

Se questa e` la proposta della maggioranza, penso che possa essere recepita. Dove ci siamo impegnati con la legge sul trasporto pubblico locale, e quando ci siamo impegnati, con la legge sulla ricerca scientifica, abbiamo avuto risposte positive.

Mi sentivo orgoglioso di essere stato per 35 anni Segretario Nazionale della CISL, per il settore dei trasporti perche' insieme a Ronghi, che e` presente, a Simeone e con la collaborazione della CGIL, quando noi del sindacato confederale, all'epoca preparammo alcune piattaforme, lanciammo quel progetto di trasporto, non soltanto per quello ferroviario, perche' comprendevamo che avevamo la piu` grande rete ferroviaria d'Italia, perche' se assommiamo la tratta chilometrica della ferrovia Alifana, della Cumana e della Vesuviana, la stessa rappresenta la piu` grande tratta chilometrica d'Europa. Bene, quel sogno si sta avverando, quando vedevamo, non come alternativa, ma come integrazione, il trasporto via mare, quando abbiamo parlato non di aeroporto, ma di politica aeroportuale, quando abbiamo detto che la nostra Italia era una Nazione, bagnata per i 3/4 dal mare e la sua vocazione era turistica e ci dovevamo preparare attraverso scuole adeguate a dare maggiore impulso al turismo, siamo stati noi che abbiamo contribuito. Quando i Ministri mondiali hanno sottolineato che il nostro trasporto intermodale e` un trasporto che deve essere portato a modello nelle altre realta` del Paese; quando a Berlino e a Milano ci premiano come Regione per il settore turistico, credo che dobbiamo essere tutti quanti orgogliosi, perche' abbiamo contributo a realizzarla.

E` chiaro che disfunzioni ve ne sono. Darei uno sguardo nelle consulenze, che devono esserci, pero`, obiettivamente, quando andiamo a registrare che in alcune parti ci sono consulenze che costano un occhio della fronte, quando andiamo a prevedere che anche i consulenti hanno una retribuzione che e` quasi pari a chi e` eletto democraticamente dal popolo e, in compenso non vanno incontro a spese, un pensierino in quella direzione lo farei.

Allora, se questo e` vero, noi siamo uniti per portare avanti un progetto sociale, di cultura, un progetto di emancipazione, per rendere piu` vivibile la nostra realta`, per migliorare condizioni di vita`, per dare occupazione alla gente.

L'occupazione sta aumentando vertiginosamente, non bisogna guardare solo ed esclusivamente agli enti pubblici, si guardi all’ indotto di questi settori; quanti lavoratori sono occupati in modo particolare, lavoratori operai, lavoratori progettisti per creare queste grandi cose.

La proposta della maggioranza, che ritiene che senza il contributo dell'opposizione non si può fare nessun passo avanti, possiamo accettarla. La fara` dopo il collega Daniele a nome di tutti quanti noi. Non credo che ci sia bisogno di una legge. Evitiamo rotture o incomprensioni, approviamo il Bilancio e il collegato, con l'impegno, di stabilire fin da ora, per iscritto, una seduta monotematica, dove possiamo valutare e cercare di preparare un ordine del giorno. E` chiaro, se vogliamo essere formalisti, probabilmente si, ma se c'e` tra di noi un' intesa politica da applicare in riferimento ad un disegno di legge che andremo a presentare, penso che possiamo andare d'accordo.

Premesso che la collettività ci guarda, credo che se avessimo nel recente passato evitato di scontrarci, se avessimo nel recente passato evitato di fare delle critiche che non avevano senso, noi saremmo stato la prima Regione legiferante in materia di vivibilità. Se recuperiamo questo passaggio, prendiamo impegno con l'Assessore che il prossimo Bilancio di previsione, lo deve presentare entro dicembre, massimo gennaio, altrimenti non e` piu` previsione, diventa consuntivo, approvandolo a settembre e le cose non vanno piu` così. Cerchiamo di far tesoro di questi ritardi che possono servirci a far meglio per il futuro.



PRESIDENTE: E` iscritto a parlare l'Assessore Anzalone, ne ha facolta`.

ASSESSORE ANZALONE: Onorevole Presidente, Onorevoli Consiglieri, non desidero fare una replica ma semplicemente delle annotazioni a margine, che ritengo doverose, a questo interessante dibattito.

La prima è la seguente: sono d’accordo con quei Consiglieri di opposizione che hanno rilevato – dal loro punto di vista, anche con un minimo di soddisfazione – che c’è un consenso critico, venato anche da insofferenza, da parte dei gruppi della maggioranza nei confronti non soltanto del bilancio, ma della Giunta nel suo complesso. Credo che questo atteggiamento del Consiglio ponga a noi tutti della Giunta il problema di dare finalmente seguito a una giusta indicazione del Presidente, On. Antonio Bassolino, cioè di operare un continuo e costante raccordo con le Commissioni, con i Consiglieri, con i gruppi di appartenenza.

E’ stato posto da tutti i gruppi consiliari, e, da ultimo, dal Presidente Perrone, l’esigenza di una presentazione del bilancio rispettosa, almeno nella sostanza, dei tempi previsti dalla legge di contabilità. Mi faccio carico della responsabilità della ritardata presentazione del bilancio nei due anni del mio assessorato.

Mi chiedo, però: che fare da oggi in poi per rimediare? Intanto, una premessa è d’obbligo ed è rivolta agli amici del Polo, innanzitutto al Presidente Bianco e all’Onorevole Ronghi. Mi sono procurato le date di approvazione dei bilanci delle Giunte del Polo, da cui risulta che se è vero che la Casa delle Libertà, quando governava la Regione ha approvato il bilancio abbastanza per tempo nel ’96, cioè ad aprile, è vero anche però che nel ’97 l’ha approvato agli inizi di giugno e nel ’98 a metà giugno. Ciò che ho appena ricordato toglie al centrodestra il diritto di parlare “dallo scranno” di fustigatori dei ritardi altrui.

Detto questo, prendo l’impegno solenne: di far approvare, diversamente da quanto ho fatto nel precedente biennio, i bilanci 2004 e 2005 nel rispetto, almeno sostanziale, di quanto previsto dalla legge di contabilità. In caso contrario, porterò avanti un’esplicita, dura, anche violenta battaglia politica contro chi si opponesse. Questo, lo ripeto, è l’impegno che assumo solennemente.

Tutte le critiche che mi sono piovute addosso, le accolgo, le faccio mie, con un po’ di donchisciottismo triste. Prima di entrare, per dire così, in medias res di questa mia replica, c’è però un’altra cosa che non posso ammettere. Si tratta di una critica troppo aspra rivoltami dall’on.Ronghi. Il quale mi ha fatto attestazione di rettitudine e di rara onestà personale. Lo ringrazio.

Spero di esserne degno, sapendo che l’onestà non è mai una cosa acquisita una volta per tutte, ma che se ne dà prova quotidianamente. A quest’appunto l’on.Ronghi ha fatto seguire l’affermazione che io sarei un incapace come Assessore al Bilancio. Può essere.

Non spetta a me giudicarmi. Ma debbo aggiungere che gli esempi che ha addotto dimostrano il contrario del suo assunto circa la mia incapacità. Ho trovato un Demanio nel quale da due, da cinque, da dieci, da venti anni non si rinnovavano i contratti di fitto. Di fronte a questa situazione, non soltanto ho rinnovato la dirigenza del Demanio ma, in poco più di un anno, abbiamo rinnovato 139 contratti, passando da un incasso di 227mila euro a 457mila euro, cioè da mezzo miliardo di vecchie lire ad un miliardo e recuperando anche un miliardo di arretrati.

Circa la vicenda del contratto dell’hotel Flora, i signori Consiglieri avranno una relazione del capoarea del Demanio, dott. Franco Vitale, che ha la mia illimitata stima. Però mi permetto di dire a voi tutti che all’hotel Flora, fino a quando Anzalone non è diventato Assessore, si pagavano 3mila euro di fitto all’anno, oggi se ne pagano 63mila.

Mi si fa l’obiezione: “Ma hai fatto una transazione per gli arretrati di circa 190milioni?”. Non l’ho fatta io, non l’ha fatta Vitale, l’ha fatta l’Avvocatura che ci ha detto:”Non vi perdete in un lungo contenzioso dall’esito quanto mai incerto”.

Debbo precisare inoltre che, diversamente da quanto è stato detto, non abbiamo venduto l’hotel Flora; comunque la sua storia mi onora e sarà a voi raccontata – lo ripeto- per filo e per segno, per iscritto. Infatti, se la vogliamo dire per intera, io al Demanio ho attuato una svolta morale. Infine, giacchè sono professore di filosofia, ma non mi intendo tanto di certe filosofie, vorrei sapere qual’era la filosofia per cui, prima, i fitti alla Regione Campania non si pagavano.

All’on.. Bianco, che ha fatto una sorta di dissertazione filosofica circa una Giunta Regionale capace di apparire, ma non di essere operativa e innovativa, rispondo: il nostro non è un apparire, ma un essere, cioè un praticare costumi onesti e lieti. Ma, nella gestione del bilancio e del demanio, non ci siamo limitati a quel che ora ho detto. Voi avrete letto senz’altro ieri, su “Repubblica”, l’articolo sulla questione dei rating delle varie regioni. Alcune regioni meridionali hanno un rating davvero scadente, a differenza di quelle settentrionali.

Ebbene, nell’elenco di “Repubblica”, la Campania non c’è. Lo sapete perché? Perché non siamo ancora a tutt’oggi in grado di darci un rating. Ma tra qualche mese lo saremo. Lo potremo fare, giacché questo Governo, grazie al lavoro dell’Assessorato al Bilancio, realizzerà il riallineamento tra il bilancio preventivo e il bilancio consuntivo.

Riconosco al Polo di aver approvato, negli anni del suo governo, molti consuntivi delle precedenti Giunte. Ma il Polo deve riconoscere che io ho trovato i consuntivi, quando sono stato nominato il 4 giugno 2001, fermi al 1996. Dando esecuzione ad una indicazione del Presidente on. Antonio Bassolino, nel giro di poco più di un anno li abbiamo portati al 2001 e la struttura della ragioneria, tante volte così vilipesa, sta attualmente redigendo il 2002.

Una volta realizzato il riallineamento, avvieremo l’operazione rating. Inoltre, la ristrutturazione del debito per circa 2400milardi di lire fatta con cinque istituti di credito, che D’Ercole ha criticato, non è un’operazione che fa gravare i debiti attuali su coloro che verranno. E’, anzi, l’unico modo per non mettere nuove tasse in una regione in cui il reddito medio è ancora di 14mila euro.

Le risorse che stiamo ricavando dall’allungamento nel tempo del debito con le predette banche vengono investite in attività produttive. Insomma, prima di mettere nuove tasse, noi ci preoccupiamo di creare le condizioni di una società più ricca e più giusta.

La stessa cosa vogliamo fare con Cassa Depositi e Prestiti, la quale però oppone ostacoli burocratico-formali alla nostra richiesta di ristrutturare il debito e di abbassare gli alti tassi che attualmente paghiamo e che sono, per un quarto del nostro debito, attestati nientemeno che al 9%.

Ecco perché, signori Consiglieri, ora chiedo una cosa agli amici della maggioranza e agli amici dell’opposizione: dateci una mano a smuovere la resistenza del ministro Tremonti affinché ci autorizzi a compiere questa operazione.

Ho sentito discettare a lungo sull’anima, sull’anima che mancherebbe a questo bilancio. Già dalla lettura del Fedone di Platone rimasi molto perplesso sulla possibilità di decidere con ragione ed esperienza circa la sua esistenza ed immortalità. Preferirei, quindi, limitarmi ai corpi, che sono certezze più oggettive, cioè vedere nel bilancio che cosa c’è. Ebbene, è facile notare che esso non è privo di un suo orizzonte, risponde ad una Weltanschaaung, una visione del mondo.

Non è uno stilema retorico per parlare d’altro, se io vi dico, come Bassolino ha già detto in altre occasioni, che noi siamo dentro, come protagonisti, ad un processo di sviluppo che ha visto crescere la Regione Campania nel 2002 dell’1,9%, quattro volte tanto rispetto alla media del PIL a livello nazionale che è dello 0,4% (cfr. Rapporto Svimez, p.108).

La Campania cresce innanzitutto nel settore dell’agricoltura ecologica, nella filiera agro-alimentare. Abbiamo avuto un aumento di 51mila unità di occupati, pari al 3,2%, vale a dire il doppio della media nazionale.

Il nostro bilancio prefigura, come negli anni precedenti, un preciso disegno. Nella relazione che l’accompagna, viene detto che sono tre gli obiettivi: il primo è mirare allo sviluppo socio-economico, senza perdere di vista la socialità e la giustizia come valori principali di ogni intervento in campo economico.

La nostra socialità consiste non solo nel non mettere nuove tasse, per non gravare sui modesti redditi della società nostra, ma anche nel creare il reddito di cittadinanza. Su questo ho ascoltato una discussione che ho trovato alla fine tediosa, un po’ rassomigliante a quella dei bizantini sul sesso degli angeli. In realtà, fosse il nostro l’intervento più assistenziale o fosse quello più giuridicamente e politicamente sacrosanto, che potrebbe far proprio perfino un leader della Destra, poco cambierebbe.

Vi sono settori della società campana che con il loro dolore innocente, le loro forme di emarginazione, di questo reddito di cittadinanza hanno bisogno. Noi abbiamo il dovere morale di darglielo. Negli anni prossimi vedremo se, come e quando si potrà fare una cosa diversa per la parte più disagiata della nostra società.. Oggi realizzare il reddito di cittadinanza è cosa buona e giusta.

Venendo al secondo obiettivo fondamentale del nostro bilancio, dobbiamo ricordare che esso è il risanamento della finanza pubblica. Stiamo pagando, dando prova di stoicismo e di oculata amministrazione, centinaia e centinaia miliardi di debiti. Volete che sia portato in Consiglio Regionale l’elenco dei debiti per vedere la loro imputazione causale? E’ meglio lasciar perdere. Credo nella continuità amministrativa e mi faccio carico, insieme al Governo, dell’eredità del passato.

Il nostro terzo, grande obiettivo è, infine, quello della creazione di una macchina amministrativa funzionale, capace, vicina ai cittadini, trasparente nel suo modo di agire. C’è molto ancora da lavorare, le difficoltà sono non lievi. Ma possiamo dire con soddisfazione che l’attuale modo di essere ed operare dell’apparato burocratico è ben lungi da quello dei tempi di un burocratismo regionale farraginoso, inconcludente e talvolta opaco.

Una questione a parte è rappresentata dagli enti dipendenti dalla Regione, a cominciare dalle ASL. Quelli sono per lo più i luoghi nascosti del malgoverno e spesso di dissipazione di denaro pubblico. A chi poi ci obietta, come pure è stato fatto in quest’Aula, che non abbiamo ancora messo in ordine i conti della Sanità, nonostante gli sforzi fatti, vorrei ricordare che, ad esempio, la Regione Lazio – che è amministrata da un Presidente di AN, che a me è simpatico anche se lo trovo un po’ “immediato” nel carattere – ha una spesa sanitaria attestata sull’80% del bilancio.

Ancora una volta, l’avere compagni al duolo non scema, ma aggrava la pena. Ecco perché, per dirla con Bassolino, dobbiamo abituarci a pensare e ad agire in positivo, a decidere e a operare. Né, vorrei dire all’on. D’Ercole, bisogna in questi casi crucciarsi se si viene accusati di autoritarismo. Una democrazia che non è decidente , è solo un’agorà di inconcludenti. Né bisogna sottovalutare il ruolo dei leaders: mi basta ricordare ai compagni di Rifondazione che se non c’era Lenin, la Rivoluzione di ottobre non sarebbe avvenuta. Nella storia ci sono i soggetti demiurgici, che cambiano il corso degli eventi. Gli uomini sono uguali, ma non equivalenti.

Prima di concludere questo intervento, vorrei dire, facendomi carico dei problemi di un non buon clima politico, che abbiamo bisogno di essere più vicini, più solidali, più concordi.

Non propongo il consociativismo che è transazione, spartizione, lottizzazione. Ciò che invece io propongo è l’accordo sui principi, sulle grandi cause, sui presupposti condivisi. Se il Consiglio esprime la sovranità del popolo campano, non è possibile che non abbia obiettivi che tutti i suoi componenti condividono.

E’ in nome di questi obiettivi che condividiamo che anche questa sera, dal “Collegato” in poi, possiamo scrivere un capitolo entusiasmante della storia. Parlando del “Collegato”, questa mattina, l’on. Martusciello ha dimostrato che un avvocato fine e smaliziato o un sofista dell’antica Atene rispetto a lui è un mediocre inconcludente. Perché è riuscito ad affascinarmi con una tesi assolutamente aberrante, quella di un “Collegato” dove si mette di tutto e di più: “Ma abbiate pietà, a cosa serve l’attività legiferante di questo Consiglio Regionale, se una volta l’anno, con la calura estiva, passa un grande treno, il “Collegato”, in cui sale di tutto, un circo Barnum dei fasti e dei nefasti e dei cento ordini del giorno”.

E’ stato il Consiglio, da AN a Rifondazione, è stato il Presidente Bassolino a volere, con il mio pieno, entusiastico assenso, un “collegato” snello, non un omnibus legislativo, clientelare e sprecone. A questa svolta del Consiglio e poi anche della Commissione Bilancio esprimo anche il mio plauso, unitamente alla speranza, se non alla certezza, che non la contraddirà all’ultimo momento.


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