PRESIDENTE: E` iscritto a parlare il Consigliere Marrazzo, ne ha facolta`.
MARRAZZO: Presidente, credo che rispetto alla discussione che e` nata, facciamo prima se seguiamo la logica, perchè nessuno degli intervenuti ha detto delle cose non vere.
Pero`, esiste un atto trasmesso alla Presidenza del Consiglio: "Si comunica che questa Commissione in data odierna, in sede di riesame, ha provveduto a licenziare il provvedimento di cui all'oggetto, nel testo riformulato che si allega.
Su conforme decisione della Commissione, si rimettono all'esame del Consiglio, tutti gli emendamenti presentati".
Siccome al di la` di quello che si e` detto in Commissione, strumentalmente o realmente, alcuni Consiglieri, essendoci degli emendamenti presentati, potevano legittimamente o a norma di Regolamento, presentare dei subemendamenti ormai questo e`. Quindi, se c'e` volonta`, si esaminano gli emendamenti, chi li ha ritirati o li intende ritirare, li ritira, esaminiamo i subemendamenti e facciamo prima.
Ma se continuiamo tra le dichiarazioni a verbale, le dichiarazioni scritte, le questioni politiche, noi questa sera non iniziamo nemmeno l'esame del Bilancio del Consiglio. Se poi il buon senso non aleggia e non esiste in questo Consiglio, ne prendiamo atto.
PRESIDENTE: Siccome ci sono dei prenotati, devo dar loro la parola.
Allora, devo togliere la parola ai prenotati?
E` iscritto a parlare il Consigliere Perrone, ne ha facolta`.
Questo deve valere per tutti i 60 Consiglieri che hanno diritto, tutti, a parlare; non ci sono Consiglieri di serie A e di serie B.
La parola al Consigliere Perrone.
PERRONE: Resto alquanto perplesso, per la verita`, perche' ritenevo e ritengo che i rappresentanti del Consiglio Regionale, espressione di circa 6 milioni di abitanti, dovrebbero dare esempio di coerenza. Invece, mi dispiace affermare che molto spesso diamo un esempio di incoerenza, talmente elevata da lasciare sbigottito chi vuole ragionare. Nel merito del Bilancio del Consiglio, su proposta del Presidente Sorrentino, dopo ampio dibattito, lo approvammo, perlomeno in Commissione, all'unanimita`. Sottolineando due motivi:
1) perche' era un Bilancio approvato all'unanimita` dall'Ufficio di Presidenza, che e` un Ufficio rappresentativo sia della maggioranza che della minoranza;
2) era un Bilancio, che rispetto al Bilancio di Previsione del 2002, registrava un risparmio di 6 milioni di Euro, pari a circa 8 miliardi e poi anche per altri motivi di carattere politico.
Alla fine di quella giornata di dibattito, convenimmo tutti quanti di dare mandato al dr. De Angelis di verificare se era possibile fare uno storno, cioe` togliere parte di soldi, da alcuni capitoli senza muovere il Bilancio approvato e vedere di attribuirli in piu` al personale, perche' siamo alla vigilia della scadenza dei contratti, siamo alla vigilia di alcune coperture di posti vacanti in organico.
Quel Bilancio, cosi`, con quella precisazione e con quella raccomandazione lo approvammo tutti quanti. Poi vengo a sapere e questa sera m’informa il Questore Roberto Conte, che quel Bilancio approvato, rimandato di nuovo in Commissione è stato stravolto.
Tutti parliamo di Regolamento, di applicazioni di legge, di applicazioni di Statuto, se questo e`, approvare prima una cosa e poi ci si ritorna sopra, allora, onestamente, c'e` bisogno di un corso di formazione per tutti i Consiglieri.
PRESIDENTE: Siccome ne avevo assunto l'impegno, prima di procedere alla votazione, voglio chiarire nel merito di una mia comunicazione. Per quanto riguarda la comunicazione, circa la rivista "La Campania", devo fare delle precisazioni: che con delibera n. 256 del 29.12.2000, e` stata aggiudicata, mediante gara pubblica, alla ditta Imago Media S.r.L. di Piedimonte Matese, la realizzazione e distribuzione de la rivista "La Campania", al costo di Lire 26.490.000 mensili, oltre IVA, per una tiratura di 20 mila copie.
Con successiva deliberazione, n.456 del 30.10.2001, l'Ufficio di Presidenza decideva l'aumento della tiratura da 20 mila a 25 mila copie, con un costo aggiuntivo di circa Lire 10 milioni mensili oltre IVA. Il contratto stipulato, prevede la tiratura per l'intera legislatura corrente, contratto stipulato regolarmente. La sospensione...
Il Consigliere Petrone, fuori microfono: "Regolarmente, che significa Presidente? Ce lo dice come perito, come consulente? Glielo sto chiedendo".
PRESIDENTE: Parlo di forma, non entro nella sostanza. Attenzione, la sospensione della rivista e` avvenuta con decorrenza 31.12.2002.
Sapete che Imago Media ha prodotto ricorso, ex articolo 700, dinanzi al Tribunale di Santa Maria, nonche` diffida extragiudiziaria intesa a ottenere il risarcimento dei danni.
Ho comunicato questo e perche' era stato appostata questa somma, l'importo nel Bilancio del Consiglio, per quanto riguarda il capitolo inerente la rivista "La Campania". Era un atto dovuto, per un impegno assunto, con un contratto stipulato con la Societa` Imago Media.
Siccome l'Assessore Anzalone ha ribadito la continuita` amministrativa, noi, nel rispetto della continuita` e per un impegno assunto da chi ha amministrato fino a qualche giorno fa l'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, abbiamo appostato quella somma nel capitolo di competenza, per quanto riguarda la stampa della rivista "La Campania".
Chiaramente, il Consiglio e` sovrano e puo` decidere come crede. Pero` io, insieme all'Ufficio di Presidenza eravamo tenuti a comunicare ai Consiglieri lo stato di fatto, per quanto riguarda la stampa della rivista. Questo era un atto dovuto.
Il Consigliere Daniele, fuori microfono: " E` una comunicazione, non c'e` dibattito, iniziamo subito con gli emendamenti!".
PRESIDENTE: Questa era il chiarimento e la comunicazione.
E` iscritto a parlare il Consigliere Petrone, ne ha facolta`.
PETRONE: Presidente, sulla comunicazione teste` fatta, le voglio, con la stessa doverosita', comunicare che per quello che riguarda il nostro Gruppo, ci dissociamo dalle valutazioni che lei ha fatto in questa comunicazione, cioe` sulla doverosita` e sulla regolarita`.
PRESIDENTE: Quale regolarita`? Non ho parlato regolarita`.
PETRONE: Lei ha detto: "Regolarmente" e ha detto che questo era un atto dovuto.
Presidente, mi lascia dire quello che ritengo opportuno o no?
Allora, noi ci dissociamo da quello che lei ha detto, in merito alla regolarita` e alla doverosita` ed aggiungo, per quello che riguarda il nostro Gruppo; noi riteniamo che laddove una delle parti in questa vicenda giudiziaria, dovesse utilizzare la sua dichiarazione o la sua comunicazione in Tribunale, questa e` una responsabilita` che cadra` in testa a lei e a nessun altro.
PRESIDENTE: Credo che il caldo faccia male, a me principalmente. Ci troviamo in un momento difficile, la regolarita` da me dichiarata, era riferita a che dopo la gara era stato stipulato un contratto d'appalto. Questo e` la cosa regolare, cioe` che alla gara e` seguito un contratto di appalto. Poi se gli atti non sono conformi alla normativa, non spetta a me, caro Petrone, spetta ad altri, alla Magistratura o a chi e` competente in materia, certamente non spetta a me.
E` iscritto a parlare il Consigliere Simeone, ne ha facolta`.
SIMEONE: Presidente, le chiedo scusa se mi esprimo così; lei ha commesso un grosso errore a discutere di questo argomento perchè e` gia` oggetto di accertamenti, di giudizi in corso nell'Aula del Consiglio. A me risulta, come Consigliere e non so perche' chi ha stipulato questo contratto. E` una scelta autonoma, legittima dell'Ufficio di Presidenza, per il quale nutro rispetto senza aver mai inteso metterci mano. Cosi` come, lo stesso incremento della tiratura, se ho capito bene, da 20 mila a 25 mila non mi risulta nella mia funzione ne' di Consigliere, ne' di Capogruppo.
Non sono a conoscenza delle motivazioni, del perche' c'e` stata la rescissione del contratto. Allora, di fronte a tutti questi dati che io non conosco, lei mi vuole far assumere una responsabilita` in Consiglio, di appostare una somma per quest'attivita`, che, l'Ufficio di Presidenza ha ritenuto non fare piu`, che non comprendo, ma comprendo che se ci dovessimo trovare soccombenti di fronte alla Magistratura, dobbiamo fare una variazione di Bilancio al Bilancio stesso del Consiglio. Questo e` il modo corretto di porre la questione. Ma voler dire gia` adesso, che dobbiamo pagare, dobbiamo appostare o dobbiamo transare, e` una preoccupazione, e` una responsabilita` che non sono disponibile ad assumere.
Se domani mattina dovessimo soccombere, perche' e` stato fatto un errore, non voglio nessuna Magistratura, non mi interessa, io faccio politica. Troveremo le formule giuridiche, politiche, per cercare di coprire questo atto, che oggi non e` coperto, perche' non ha piu` ragione di esistere. Ha sbagliato a mandarmi la lettera, ma ha sbagliato a riaprire il discorso in Aula. Per quanto ci riguarda, la posizione e` chiara rispetto a questa questione.
PRESIDENTE: Forse a Simeone sfugge che c'era una posta in Bilancio che, per questo, e` stata soppressa. Quindi sfugge un particolare molto importante.
E` iscritto a parlare il Consigliere Bianco, ne ha facolta`.
BIANCO: Presidente, saro` molto rapido. Mi riporto alle dichiarazioni che ho gia` fatto ieri, a seguito della lettura che avevo fatto estemporaneamente, perche' allora mi era stata portata, la sua comunicazione a mezzo lettera. Quelle dichiarazioni rese, a nome del Gruppo di Forza Italia, le ritengo integralmente riportate oggi. Le signorine stenotipiste le riprendano, cosi` non appesantisco di nuovo il dibattito.
PRESIDENTE: E` iscritto a parlare il Consigliere Marrazzo, ne ha facolta`.
MARRAZZO: Guardate, non voglio annoiarvi perche' io avevo fatto una proposta e il signor Presidente del Consiglio ha voluto tornare su un argomento che nasce da una sua iniziativa discussa in quest'Aula e sulla quale io non ho preso la parola.
Siccome, pero`, noi votiamo all'unanimita` un Bilancio del Consiglio, rispettando le rappresentanze di questo Consiglio all'interno dell'Ufficio di Presidenza e siccome c'e`, nell'attivita` amministrativa, come ricordava il Presidente, il principio della continuita`, il voler ritornare su questo argomento, si entra in una sfera di valutazione che riguarda alcuni Consiglieri, alcuni anche appartenenti attualmente al mio Partito, che hanno ricoperto incarichi nell'Ufficio di Presidenza. Mi sembra una cosa poco opportuna, poco seria e poco dignitosa.
Per cortesia, accantoniamo questo ragionamento, rimuoviamolo da quest'Aula, perche', poi, altrimenti entriamo in un altro ordine di domande e risposte, perche', poi, non si puo` dire: "e` stato sospeso". Perche'? Per quali motivi e quando?
Caro Presidente, se il buon senso e la correttezza amministrativa deve andare avanti, proseguiamo sull'ordine dei lavori, con l'esame del Bilancio del Consiglio e degli emendamenti ed andiamo avanti, pero` asteniamoci dal continuare questa discussione, altrimenti entriamo in valutazioni molto piu` complesse e molto piu` complicate. Le possiamo anche fare, in questa sede, cosi` come siamo organizzati.
PRESIDENTE: Dopo le comunicazioni del Presidente Sorrentino, che si assume tutte le responsabilita`, in merito alla comunicazione che gli emendamenti erano stati erroneamente rimessi al Consiglio, gli emendamenti non hanno piu` senso di esistere, perche' non sono stati trasmessi e i subemendamenti decadono.
Procediamo alla votazione sul Bilancio del Consiglio Regionale.
E` iscritto a parlare, per dichiarazione di voto, il Consigliere Bianco, ne ha facolta`.
BIANCO: La dichiarazione di voto, leggendo il Regolamento, dovrebbe essere annunciata prima, e serve per altro motivo, giusto per chiarirlo all'Aula. Dò atto della correttezza e dell'onesta` intellettuale sia del Presidente Sorrentino, sia del Vice Presidente della Giunta Valiante circa l'emendamento che poi è stato trasformato in delibera amministrativa e giustamente qualche collega Consigliere mi puo` obiettare: "Ma sull'ordine del giorno questa delibera amministrativa non c'e`!".
Siamo all'inizio, tra l’altro ho deciso questa sera, anche se mi dovesse provocare il Consigliere Specchio, non mi voglio arrabbiare.
Vorrei pregare l'Assemblea di pronunciarsi su questo, prima che si passi all'approvazione. Questo e` un mio atto di buona volonta`, quello che doveva essere un emendamento e che era stato accolto come tale nella Commissione, che poi la Commissione stessa aveva trasformato in delibera amministrativa e che mi ritrovo ancora come emendamento non proponibile in una proposta di delibera amministrativa che riguarda il Bilancio, allora sia adottata come raccomandazione da dare all'Assessore al turismo.
Per la verita`, anche perche` quella delibera amministrativa del '92 riguardava solo l'anno in corso e gli uffici hanno ritenuto di applicarla per i secoli. Se la diamo all'Assessore interessato, come raccomandazione del Consiglio, cosi` come proposta, se siamo d'accordo diciamo sì e basta. Credo che sotto questo aspetto, sia piu` un atto di buona volonta`, altrimenti non capisco piu` niente. La diamo per letta e la ridiamo all'Assessore proponente, senza che c'e`. Si dica agli uffici: "Voi dovete applicarla", la diamo cosi` com'e`, cosi` gli uffici sanno che il Consiglio Regionale ha deciso di dare quell'interpretazione.
PRESIDENTE: La parola al Vice Presidente Valiante, ne ha facolta`.
VALIANTE, Vice Presidente della Giunta Regionale: La proposta e` accolta come raccomandazione e verra` trasmessa agli Uffici competenti, cosi` come formulata, perche` a me sembra corretta.
PRESIDENTE: La dobbiamo leggere.
Il Consigliere Bianco, fuori microfono: "No".
PRESIDENTE: Quindi, accettiamo la raccomandazione del collega Bianco. Il Consiglio ha votato la sollecitazione di Bianco.
Il Consigliere Corace, fuori microfono: "Vuole chiudere con le dichiarazioni di voto?".
PRESIDENTE: Non posso, perchè c'e` la dichiarazione di voto di Nolli.
E` iscritto a parlare il Consigliere Nolli, ne ha facolta`.
NOLLI: Su che cosa devo dichiarare, non ho capito bene l'argomento, sulla lettera sua, sulla procedura, sugli emendamenti, sui subemendamenti. Non ho capito ancora noi cosa andiamo a votare, se stiamo votando il testo licenziato dalla Commissione senza emendamenti o quelli con gli emendamenti.
PRESIDENTE: Votiamo il testo senza emendamenti, perche` il Presidente Sorrentino ha dichiarato - e` registrato - che gli emendamenti erroneamente sono stati trasmessi al Consiglio. C'e` una dichiarazione pubblica del Presidente.
NOLLI: Presidente, questo sarebbe argomento per invalidare la seduta. La prego di non prenderla proprio in considerazione, perche` allora lei mi deve dire come ho fatto a presentare un subemendamento ad un emendamento che sapevo che esisteva. Mi ha negato la possibilita`, lei Presidente, di poter presentare invece, regolarmente l'emendamento 24 ore prima.
Siccome, il buon Simeone, per tre giorni ci ha ricordato che la discussione era valida se gli atti sono regolamentari, dovrei chiederle a questo punto se gli atti sono regolamentari per poter fare questa discussione. Siccome, ritengo che da quello che lei mi sta dicendo che gli atti non sono regolari cosi` come trasmessi ai Consiglieri stessi, dovrei chiedere a questo punto l'inversione dell'ordine del giorno, ovvero il passaggio al quarto e al quinto punto, dando modo agli uffici di regolarizzare la comunicazione degli atti e la trasmissione degli stessi per quanto riguarda la proposta di delibera amministrativa relativa all'approvazione del Bilancio del Consiglio Regionale.
Se stanno così le cose, sia ben chiaro, altrimenti, non ho capito di cosa stiamo parlando. Ripeto, non so su cosa devo dichiarare, poi so, invece, quello che devo dichiarare. Mi dia la possibilita` di capire se devo dichiararlo su un emendamento, su un subemendamento, su cento emendamenti, su tre emendamenti o devo dichiararlo sull'articolo? Su un capitolo? Su una delibera? Tutt'una cosi` come essa e`, etc.?
Che resti a verbale! Le chiedo di mettere regolarmente gli atti a disposizione del Consiglio, nel caso non fossimo in grado, io ritengo che in questo momento non siamo in grado di avere questa cosa, di darci formale richiesta di inversione dell'ordine del giorno e di chiedere, invece, l'inizio della discussione sul punto 4 ed eventualmente, sul punto 5 dell'ordine del giorno, ovvero "Bilancio della Giunta e Legge finanziaria", in modo tale da permettere agli uffici e alla Commissione di trasmettere regolarmente gli atti ai Consiglieri.
PRESIDENTE: E` iscritto a parlare il Consigliere Daniele, ne ha facolta`.
DANIELE: Non tocca a me chiarire. Il Presidente ha detto che stiamo votando il Bilancio del Consiglio, cosi` come modificato dalla Commissione. Se e` questo l'argomento, io volevo esprimere la mia dichiarazione di voto. Se, invece, si intende modificare la procedura, lo si dica.
PRESIDENTE: Non riesco a capire. Siccome ognuno cerca di dare un'interpretazione a modo suo, io ho dato la mia; se ci sono interpretazioni diverse, occorre convocare la Commissione per il Regolamento. E` chiaro che ci sono interpretazioni diverse.
Il Consigliere Corace, fuori microfono: "Lei vuole che questo Consiglio non approvi questo Bilancio! Lei sta facendo in modo che questo Consiglio non approvi nessun Bilancio! Se ne assuma la responsabilita`. Questo e` il risultato".
Il Consigliere Galluppi, fuori microfono: "Se ne assuma la responsabilita`, dia un'interpretazione corretta".
PRESIDENTE: Non ho capito, cosa devo fare?
DANIELE: Il Presidente mi sembra che abbia gia` dato la sua interpretazione.
PRESIDENTE: Ho dato la mia interpretazione, se ci sono posizioni contrastanti io convoco la Commissione per il Regolamento. Piu` di questo non posso fare.
DANIELE: Presidente, lei ha gia` messo ai voti e noi stiamo alle dichiarazioni di voto. Semplicemente per dire che esprimo il mio voto positivo alla decisione che la Commissione Bilancio ha preso unanimemente sul Bilancio del Consiglio.
Riconfermo la mia stima e la mia fiducia in Lei in quanto Presidente, in tutti i colleghi che compongono l'Ufficio di Presidenza. Il fatto che si siano operate delle variazioni sulla proposta che l'Ufficio di Presidenza ha presentato, credo che sia del tutto legittimo.
Mi sembra che sia del tutto naturale, trattandosi della principale materia su cui il Consiglio possa deliberare, perche` si tratta del proprio Bilancio sul modo di come intende utilizzare le risorse per il proprio funzionamento. La terza cosa che volevo dire e` semplicemente di confermare quanto detto dal collega Simeone.
Abbiamo tutti coscienza di un tema e di un modo di essere che si chiama continuita` amministrativa. Allo stato questa è la proposta che il Consiglio delibera. Purtroppo, anche questo del Consiglio, è un Bilancio di previsione, quindi, siamo in tema di previsione, nulla toglie che nel corso dell'esercizio, di fronte a delle evenienze, a delle incombenze il Consiglio puo` tranquillamente adottare delle variazioni.
In corso d'esercizio si provvede ad adottare tutti gli strumenti che sono necessari a regolarizzare la nostra attivita` amministrativa e contabile. Mi sembra una cosa non particolarmente drammatica, non tale da dover determinare tra Consiglieri, tra amici, tra colleghi, dissapori, rischi di conflitto anche interpersonali. Lo so che siamo stanchi, stiamo lavorando da mesi e mesi, quindi, abbiamo avuto anche dei colleghi che purtroppo hanno avuto anche dei problemi di salute. Invito tutti, veramente, ad affrontare queste cose con la massima serenita`, e con la propria responsabilità.
Ho preparato quegli emendamenti senza essere animato da nessuno spirito particolare. Credo che parliamo di comunicazione del Consiglio, perche` questo riguardano gli emendamenti. Penso che sia giusto che il Governo, l'Esecutivo abbia una posizione istituzionale unitaria. Questo e` il Consiglio, cioe` e` l'organo della rappresentanza, e` l'organo del pluralismo delle idee e del pluralismo delle attivita`. E` legittimo, e` naturale, e` giusto che si abbia una comunicazione del pluralismo in cui ciascun gruppo possa rappresentare anche la specificita` del proprio contributo, del proprio intervento, delle proprie proposte. Questa era il senso degli emendamenti e che non intendevo penalizzare, ne' soggetti economici, ne' soggetti politici, ne' colleghi e ne' niente. Veramente, con questa grande serenita` e con questa grande disponibilita` a rivedere, qualora fossa necessario, adottare tutto il testo. Questo e` il Consiglio, siamo noi stessi, figuriamo se noi potremmo farci del male del soli o reciprocamente al di la` di quella che e` la dialettica politico - istituzionale che ovviamente, e` sacrosanta.
PRESIDENTE: E` iscritto a parlare il Consigliere Perrone, ne ha facolta`.
Il Consigliere Nolli, fuori microfono: "Devo ritenere che non ha sentito la questione che ho posto. In che momento stiamo?".
PRESIDENTE: Stiamo alle dichiarazioni di voto.
Il Consigliere Nolli, fuori microfono: "Su che cosa?"
PERRONE: Sul Bilancio di previsione del Consiglio Regionale.
Il Consigliere Ronghi, fuori microfono: "Siamo alle dichiarazioni di voto".
Il Consigliere Nolli, fuori microfono: "Su che cosa?".
Il Consigliere Ronghi, fuori microfono: "Non e` stato mai cosi` chiaro".
Il Consigliere Nolli, fuori microfono: "Mi devi dire come ho fatto a presentare un subemendamento? Mi sai rispondere? "
PRESIDENTE: Hai presentato un subemendamento su un errore della Commissione Bilancio.
Il Consigliere Nolli, fuori microfono: "Allora deve tornare in Commissione un'altra volta. Perche` non posso subire che una Commissione a cui non ho partecipato, mi possa privare della possibilita` di intervenire con la mia proposta emendativa".
PRESIDENTE: Siccome ci sono posizioni contrastanti, sospendo la seduta, perche` cosi` non si puo` continuare. E` convocata la Giunta per il Regolamento.
LA SEDUTA SOSPESA ALLE ORE 19,15, RIPRENDE ALLE ORE 19,40.
PRESIDENTE: Riprendiamo i lavori. Fermo restando le dichiarazioni rese dal Presidente della II Commissione, il Consigliere Sorrentino, e la relativa decisione del Presidente del Consiglio. Preso atto che la deliberazione del Consigliere Nolli potrebbe determinare un conflitto procedurale, si fa appello affinche` gli emendamenti e i subemendamenti vengano ritirati dai rispettivi presentatori, al fine di risolvere il suddetto problema procedurale.
E` iscritto a parlare il Consigliere Nolli, ne ha facolta`.
NOLLI: E` evidente che non e` mai stata mia intenzione, ne' creare intralci, ne' difficolta` per la discussione e l'approvazione di un atto fondamentale, quale quella della legge finanziaria, del Bilancio della Giunta e del Bilancio del Consiglio.
Premesso questo, e` evidente che c'e` stato qualcosa che non ha funzionato in questa discussione.
Ovviamente, l'appello da lei rivolto, tra le altre cose primo firmatario per quanto mi riguarda dei subemendamenti a cui ho posto la firma anch'io, mi rende obbligato, nel rispetto della sua persona e della sovranita` del Consiglio e degli atti che dobbiamo approvare questa sera, di accedere alla sua richiesta. Quindi, per quanto mi riguarda ritiro la firma da quei subemendamenti. Mi riservo di intervenire dopo sulla dichiarazione di voto sul Bilancio del Consiglio.
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