Transformers: Animated – Stagione 3
Scheda episodio
“Transwarped – Part 3”
Storia: Marty Isenberg, Michael Ryan, Marsha Griffin
Regia: Matt Youngberg, Yoshio Frank Chatani, Tetsuro Moronuki, Yutaka Kagawa
Studio d’animazione: /
Prima messa in onda negli USA: 14 marzo 2009
Fonte per le note: tfwiki.net
La storia
Ratchet accorre in soccorso di Bumblebee. Bulkhead teme che non ci sia speranza, senza la Chiave di Sari. Ratchet nega di avere bisogno della Chiave per svolgere il lavoro; mentre si appresta a intervenire, ricorda come fu costretto a porre Omega Supreme in Stasi Modificata verso la fine della Grande Guerra, per salvarlo da morte certa.
Sari sta devastando la città di Detroit, sia con le sue lame, sia facendo sovraccaricare ed esplodere ogni oggetto con cui viene in contatto.
Optimus Prime e Bulkhead rallentano Sari, con una barriera di putrelle di metallo, mentre Prowl approfitta del diversivo per raggiungerla con un’acrobazia e sfilarle la Chiave dal petto.
Le armi di Sari sembrano disattivarsi, solo per scatenarsi nuovamente un secondo dopo.
La situazione di Bumblebee diventa critica e Ratchet ammette di aver bisogno della Chiave. Prowl accorre col manufatto, solo per scoprire che le energie della Chiave sono state completamente prosciugate.
Prowl dichiara che Ratchet può svolgere quel compito anche da solo, e l’anziano medico Autobot riesce infine a riportare in linea Bumblebee, almeno temporaneamente.
Su suggerimento di Bulkhead, Sari tenta di contenere le proprie energie, ma il risultato è solo un’esplosione che scaglia a terra tutti gli Autobot.
Optimus convoca Ratchet perché usi il suo generatore di impulsi elettromagnetici per abbattere Sari; Ratchet esita, ma Sari lo supplica di fermarla. Ratchet esegue e la bambina crolla a terra, le energie che si dissolvono.
Su Cybertron, Longarm Prime entra in un palazzo dove consegna a Cliffjumper un cubo di metallo, ordinandogli di sbarazzarsene. Cliffjumper esegue, ignaro che si tratti dei resti compressi di Blurr.
Nel proprio ufficio, riassume l’aspetto di Shockwave e viene contattato da Megatron. Siccome Ultra Magnus ha ordinato la chiusura della rete dei Ponti Spaziali, e gli Autobot della Terra sanno quanto basta per far saltare la copertura di Shockwave, Megatron decide di cambiare tattica.
Ai Decepticon viene quindi ordinato di cessare gli attacchi ai Ponti, proprio quando la Squadra Chaar stava per affrontare la Guardia d’Elite. Contrariata, Strika ordina la ritirata, per lo stupore di Jazz.
Alla base Autobot di Detroit, Ratchet ha ricablato i sistemi di Sari, aggirando i circuiti che le hanno fatto perdere il controllo.
Il professor Isaac Sumdac accorre: ha saputo dove si trovi la base da Optimus Prime, che desidera porre fine ai segreti tra gli Autobot e i loro amici.
Gli Autobot escono dalla base, per lasciare soli i due Sumdac e, mentre Bumblebee viene aggiornato sugli eventi, il suo corpo torna a risplendere di energie di TransDistorsione.
Bulkhead disattiva il propulsore plasmadinamico, ma la fonte delle onde di TransDistorsione si materializza sopra di loro: è la modalità di astronave di Omega, che li attacca e si trasforma in robot, rivelando di essere controllato da Megatron.
Optimus Prime ordina agli Autobot di attirare Omega lontano dalla città, e intanto considera l’ipotesi di riportare Sari al suo stato incontrollabile, per scatenarla contro questo avversario pressoché invincibile. Gli altri Autobot, e soprattutto Ratchet, inorridiscono davanti a quest’ipotesi, che comunque sarebbe l’unica salvezza per gli abitanti di Detroit.
Per dare alla squadra qualche possibilità, Ratchet aumenta la potenza dei pungiglioni di Bumblebee, portandoli a livello di combattimento.
Paradossalmente, Optimus disapprova questa azione.
In forma di veicolo, Optimus, Bulkhead, Bumblebee e Prowl si tuffano nei fiume e si allontanano, attirando Omega Supreme. L’acqua interferisce con le rilevazioni di Megatron, che li insegue e fatica a prenderli di mira.
Mentre Bumblebee e Bulkhead attuano un diversivo, Optimus e Prowl si introducono nel corpo di Omega scassinando un portello su una sua gamba.
Optimus affronta le difese interne di Omega, mentre Prowl raggiunge la Camera della Scintilla e interfaccia col processore di Omega, per aiutarlo a combattere il controllo di Megatron.
Megatron viene espulso dai sistemi di Omega Supreme, che torna ad avere il comando del proprio corpo. Optimus affronta Megatron, ma viene messo rapidamente in difficoltà.
Nel caos della battaglia, Starscream assume il controllo di Omega Supreme, espelle dal suo corpo i due Autobot e,infine, immobilizza Megatron.
Starscream riprende l’assalto agli Autobot, ma Megatron gli propone un’alleanza per conquistare Cybertron. Mentre Starscream si sforza per attivare la TransDustorsione, l’autocoscienza di Omega Supreme riemerge e supplica Ratchet di essere disattivato.
Con dolore, Ratchet usa il generatore di impulsi elettromagnetici, ma senza risultato.
Starscream trasforma Omega in modalità di astronave e dà inizio al balzo. Optimus gli si aggrappa usando il suo gancio da polso, ma viene trascinato via.
Bulkhead e Bumblebee hanno l’idea di installare il propulsore plasmadinamico su Omega Supreme. Optimus Prime riesce nell’impresa, un attimo prima che Omega scompaia.
Ratchet lo afferra con i suoi magneti, aiutandolo ad atterrare illeso.
Alla base Autobot, Sari si riprende e ammette che Ratchet aveva ragione a voler prendere le cose con calma. Sumdac si scusa per aver tenuto la verità nascosta così a lungo. Bumblebee ringrazia Ratchet per averlo salvato.
Resta una sola cosa ancora in sospeso: trovare un modo per contattare Cybertron.
Su Cybertron, Ultra Magnus indice un’adunanza dei rappresentati degli Autobot e dichiara che esistono prove della presenza di un agente infiltrato sul pianeta.
Longarm Prime ipotizza si tratti del fuggiasco Wasp; Ultra Magnus ordina a Sentinel Prime e a Jazz di radunare una squadra e braccare Wasp.
Magnus ordina anche di riprendere i contatti con la squadra di Optimus sulla Terra.
Longarm Prime chiede precipitosamente che tutti i contatti passino obbligatoriamente attraverso lui e, quando gli altri Autobot lo guardano di traverso, precisa che si tratta di semplici misure di sicurezza.
Omega Supreme si materializza in prossimità di Cybertron, per la gioia trionfante di Starscream. Ma subito dopo entra di nuovo in TransDistorsione, e ricompare in un altro punto a caso dello spazio. E poi un altro. E poi un altro.
Le frasi
Omega Supreme: You taught me to protect like an Autobot. But all I did was to destroy like a Decepticon.
Ratchet: We do what we must. Even if sometimes it doesn’t make sense.
Omega Supreme: I... don’t understand.
Ratchet: I’m not sure I do either.
Omega Supreme: Mi hai insegnato a proteggere, come un Autobot. Ma tutto ciò che ho fatto è stato solo distruggere, come un Decepticon.
Ratchet: Facciamo ciò che dobbiamo. Anche se a volte non ha senso.
Omega Supreme: Io... non capisco.
Ratchet: Non sono sicuro di riuscirci nemmeno io.
Sari: I can’t stop myself from blowing everything up!
Bulkhead: Why don’t you try to hold it in? You know, like... like when you have to go to that... sleep room!
Sari: Restroom?
Sari: Non riesco a smettere di far esplodere ogni cosa!
Bulkhead: Perché non cerchi di trattenerti? Sai, come... come quando devi andare a quel… cabinato!
Sari: Gabinetto?
Prowl: I’ll stay with Bumblebee.
Ratchet: Try and keep him quiet.
Ratchet: You... do realize... this is Bumblebee?
Prowl: Resto io con Bumblebee.
Ratchet: Cerca di tenerlo tranquillo.
Ratchet: Tu... ti rendi conto... che questo è Bumblebee?
Megatron: All units fall back at once. Do NOT engage the Autobots until further orders.
Strika: Fall back? He cannot be serious!
Megatron: There will be grave consequences for those who disobey. Your leader has spoken.
Strika: Right.
Megatron: Tutte le unità si ritirino all’istante. NON affrontate gli Autobot fino a nuovo ordine.
Strika: Ritirarsi? Non può dire sul serio!
Megatron: Ci saranno gravi conseguenze per coloro che disobbediranno. Il vostro capo ha parlato.
Strika: Giusto.
Optimus Prime: Megatron?!
Megatron: Ah, you do remember my name. Pity I can’t remember yours.
Optimus Prime: Megatron?!
Megatron: Ah, ti ricordi il mio nome. Peccato che io non riesca a ricordare il tuo.
Megatron: Starscream, listen to reason. Why waste Energon attacking this insignificant planet, when we should conquering Cybertron... together!
Starscream: Are you insa... Hey! That’s not a bad idea.
Megatron: Starscream, sii ragionevole. Perché sprecare Energon attaccando questo insignificante pianeta, quando dovremmo conquistare Cybertron... insieme!
Starscream: Sei forse paz... Ehi! Non è una cattiva idea.
Le note
Alla fine di “Transwarped – Part 2”, Bumblebee giaceva sulla schiena. All’inizio di “Transwarped – Part 3”, giace su un fianco.
Optimus Prime accetta l’ipotesi di rischiare di uccidere Sari con il generatore di impulsi elettromagnetici di Ratchet, pur di salvare Detroit dalla distruzione.
La cordicella della Chiave di Sari si era dissolta durante la sua metamorfosi in “Transwarped – Part 2”, ma ricompare in questo episodio dopo che Prowl ha estratto la Chiave dal corpo della ragazzina.
Sentinel Prime ha di nuovo il suo corpo terrestre, sebbene si trovi su Cybertron.
Il palazzo Cybertroniano dove Longarm Prime ha un ufficio e dove la Guardia d’Elite si raduna è basato sulla modalità alternativa di G1 Metroplex.
Lo stritolamento di Blurr non pone la parola fine alla carriera del personaggio: con un richiamo alle sventure di Waspinator in Beast Wars, Derrick J Wyatt ha presentato sul proprio blog una illustrazione che spiega come la Scintilla di Blurr sia sopravvissuta all’intero del cubo di metallo in cui il suo corpo è stato compresso.
Quando Ratchet sta parlando con Bumblebee delle condizioni di Sari, il lato della sua testa è colorato per errore di bianco.
In “Transwarped – Part 2”, Ultra Magnus ordina di creare un’arma di distruzione di massa, rendendola abbastanza stupida da non mettere mai in discussione le proprie azioni.
In questo episodio, Optimus Prime considera l’idea di usare Sari (probabilmente sacrificandola) per salvare Detroit.
Nonostante Animated sia mirato a un pubblico giovane, gli Autobot mostrano un lato piuttosto cinico, anche se non intuibile in modo immediato.
In un bizzarro contrasto che mostra la difficoltà che comporta il restare almeno in parte fedele ai propri ideali, Optimus disapprova che la potenza dei pungiglioni di Bumblebee venga portata a livello di battaglia.
I propulsori di Bumblebee compaiono dal nulla al momento del bisogno.
Tra i pungiglioni potenziati e i propulsori, sembra che gli Autobot abbiano abbandonato la politica riservata ai potenziamenti in episodi come “A FistFul Of Energon”.
Va comunque precisato che, anche in quegli episodi, non erano i potenziamenti a essere cattivi, ma l’uso irresponsabile che ne veniva fatto.
Riguardo al corpo di Omega Supreme, Starscream dichiara "It’s more powerful than I imagined... well, not AllSpark-powerful, but still pretty good.", in un’allusione alla frase con cui aveva descritto l’OmniScintilla in "Transform and Roll Out! – Part 3".
Sulle pareti della sala del palazzo “Metroplex”, dove si radunano Ultra Magnus e gli altri rappresentati Cybertroniani, sono visibili alcuni affreschi. Uno di essi mostra quella che sembra la sagoma di un Prime che solleva la Matrice (nello stile di Rodimus Prime in The Animated Movie del 1986).
Nel “consiglio” degli Autobot su Cybertron siede anche la versione Animated di Alpha Trion, lo storico personaggio della serie animata G1.
Derrick Wyatt ha spiegato che, nell’universo Animated, Alpha Trion è il rappresentante delle organizzazioni non militari del pianeta.
Il passaggio più debole dell’intero “Transwarped” è probabilmente quello in cui Longarm Prime dirotta i sospetti di Ultra Magnus verso il già noto traditore Wasp: dato che Wasp è evaso di recente ed è in fuga, mentre prima era in prigione, non avrebbe mai avuto i mezzi per svolgere un lavoro di agente infiltrato negli eventi del presente.
Bevendosi questa menzogna, Ultra Magnus non fa una gran bella figura. Ma, a quanto pare, in questo caso gli autori hanno forzato un po’ le cose per spostare l’attenzione su Wasp e giustificare la sottotrama che lo riguarda e che si sviluppa in “Where Is Thy Sting”.
Il Ratchet tormentato di questa trilogia deve molto all’Optimus Prime di Simon Furman, sia che si tratti della versione moderna per la IDW sia che si tratti di quello classico della Marvel: in entrambi i casi, più di una volta abbiamo visto Optimus Prime adeguarsi alla situazione e compiere azioni che vanno contro il suo credo, nella convinzione che ciò fosse quanto richiesto dalle circostanze, per poi ritrovare dentro di sé la forza necessaria per ribadire il proprio credo e rifiutare questi compromessi che lo snaturano.
Ma in ogni caso, che si tratti di fumetto o di cartone animato, non si tratta mai di una risoluzione definitiva, bensì di una costante ricerca di una terza via tra la sconfitta/morte e l’abbandono dei propri ideali.
I Commenti
La frenetica (ed epica) risoluzione delle trame del piccolo Film che è “Transwarped” tiene banco per gran parte dell’episodio, in una intensa carrellata che sintetizza ancora una volta tutti i pregi di Animated, per i quali i suoi autori potranno sempre andare fieri, sia che una Stagione 4 venga prodotta o meno. Ed è un vero peccato che, all’opposto, gli autori del Film del 2007 non siano riusciti a ottenere risultati analoghi, nella loro opera che godeva di risorse assai più vaste.
Per non ribadire concetti già esposti ripetutamente nelle precedenti schede, andiamo direttamente al tema principale di “TransWarped”, che in questo episodio raggiunge il suo culmine. Come già sottolineato, la personalità di Ratchet è il punto focale dell’introspezione di questi tre episodi, oltre che il punto di riferimento dei suoi compagni; col finale della trilogia, scopriamo quanto il ruolo di Ratchet sia più profondo e importante, tanto da divenire simbolico non solo per la sua specie,ma per l’intera serie (e forse addirittura per il concetto stesso di Autobot dal 1984 a oggi).
Questa tematica è fortemente sottolineata dagli autori grazi al parallelo narrativo piuttosto sottile tra la vicenda del flashback e quella del presente: si tratta di una interpretazione che nell’episodio non viene mai data direttamente, ma solo suggerita, lasciando alla maturità dello spettatore il compito di decifrarla.
Nel passato, gli Autobot giunsero vicini a tradire i propri ideali e loro stessi: pur di vincere la guerra, infatti, si convinsero di doversi abbassare a qualunque mezzo, compreso quello di divenire simili ai Decepticon (cosa che, a conti fatti, avrebbe annullato le differenze tra loro, rendendo inutile proseguire il conflitto). L’unico a opporsi e a non perdere di vista ciò per cui davvero gli Autobot si oppongo ai Decepticon, almeno per quel che ne sappiamo, fu Ratchet, che salvò Omega Supreme dal destino di stupidità e violenza cui era stato cinicamente destinato: invece che usare Omega come un cieco strumento, Ratchet scelse di essere suo amico e insegnante, aiutandolo a crescere e a scoprire se stesso. Pur venendo al compromesso di guidare comunque Omega in battaglia, Ratchet seppe insegnargli ad andare oltre la propria programmazione, sviluppando un certo senso critico e una comprensione dei valori Autobot di base. Le ultime parole di Omega, prima della disattivazione, sono la dimostrazione di questo importante risultato.
La vicenda ha un riflesso diretto nel presente. Quando Optimus Prime chiede a Ratchet di riattivare la versione distruttrice e incontrollabile di Sari, pur di fermare Megatron e salvare Detroit, sta inconsapevolmente ripetendo la catena di eventi del passato di Ratchet: sacrificare l’innocenza di una creatura neonata sul campo di battaglia, in nome della vittoria di un ideale superiore.
Ratchet, che comunque conosce l’importanza del compromesso (e infatti proprio in questi episodi torna a usare il suo generatore di impulsi elettromagnetici, per quanto gli dolga), questa volta si oppone fermamente a una tale scelta, che per altro non viene mai attuata. Poco importa, però: le intenzioni di Ratchet (che dichiara che il sacrificio di Sari avverrà solo “sopra il suo involucro privo di Scintilla”) sono ciò che conferma il suo ruolo di bussola morale dell’intera serie. Con questa decisione, Ratchet riscatta non solo la sua squadra, ma anche l’intera specie Autobot, restituendole la dignità perduta quando si era abbassata a copiare la spregevolezza dei Decepticon pur di sopravvivere.
Ma attenzione: non si tratta di un discorso assoluto (e quindi ingenuo). Ciò che Ratchet rifiuta è il sacrificio di un innocente inconsapevole, che verrebbe cinicamente strumentalizzato per garantire una ipocrita salvezza di ideali già traditi da questo stesso atto.
La richiesta finale di Omega Supreme, che è disposto a subire l’impulso elettromagnetico pur di fermare Starscream, è rivelatrice: ormai divenuto consapevole e adulto (a modo suo) proprio grazie a Ratchet, Omega può ora scegliere liberamente di sacrificarsi in battaglia in nome degli ideali in cui crede. Non a caso, cita involontariamente Ultra Magnus: Omega ha compreso e accettato ciò che un tempo si esigeva che lui facesse acriticamente. Non è più uno strumento, è una persona dotata di libero arbitrio, che compie un’azione in piena autonomia e consapevolezza: ed è proprio questo ciò per cui gli Autobot lottano, e che Ratchet ha saputo realizzare così bene.
In quest’ottica, diviene anche meno cinico il finale che condanna Omega a rimbalzare per la galassia in eterno insieme ai Decepticon (ovviamente noi sappiamo che nelle serie d’avventura l’eternità a cui sono condannati i criminali è un concetto relativo).
Ha contribuito Peter Istyle
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