Resoconto integrale



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Consiglio Regionale della Campania

Settore Resoconti



RESOCONTO INTEGRALE

DELLA SEDUTA CONSILIARE

DEL 24 LUGLIO 2003
Presidenza del Presidente Casamassa

Indi del Vice Presidente Mucciolo
Orario dei lavori 10.00/24.00
INIZIO ORE 12,02
PRESIDENTE: La seduta e` aperta.
CONGEDI

PRESIDENTE: Hanno chiesto congedo i Consiglieri Casillo, Milo e Zinzi.


PROSIEGUO ESAME DELIBERA AMMINISTRATIVA:

PROGETTO DI BILANCIO DI PREVISIONE DELLA SPESA DEL CONSIGLIO REGIONALE PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2003 E BILANCIO PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2003-2005” (R.G. N.366/II)
PRESIDENTE: E` iscritto a parlare il Consigliere Maranta, ne ha facolta`.

MARANTA: E’ da ieri che e` iniziato il dibattito su quello che e` il momento piu` solenne, piu` autorevole per quest' Aula, il Bilancio. Anche se, non volendo essere ipocrita, da parte del Gruppo di Rifondazione Comunista, e, non solo, si evidenzia una sofferenza profonda, perche' i banchi del Governo sono completamente vuoti, tranne l'Assessore Anzalone, che per questo ringraziamo.

L' Assemblea é molto distratta in un momento così importante, quale e` quello del Bilancio, che interessa 6 milioni di abitanti della nostra Regione; un dibattito che va avanti cosi`, crea, per chi come noi crede nel lavoro, anche istituzionale, un forte disagio. Certamente di fronte a questi disagi non possiamo non svolgere fino in fondo il nostro impegno e come gruppo non vogliamo esonerarci dal ragionare, così come se i banchi del Governo fossero completi e l’Assemblea fosse più attenta, come merita questa giornata.

Noi riteniamo, come comunisti, che le vere questioni del Bilancio, non stanno nel Bilancio stesso. Mi spiego meglio: noi non ci troviamo di fronte ad un atto economico che alleviera` le sofferenze dei cittadini della nostra Regione in materia di lavoro, di sanita`, di istruzione, perche' sappiamo bene che le vicende che interessano i cittadini stanno dentro lo sviluppo dello stesso paese e se questo e` lo sviluppo, se questa forma di economia di capitale ha determinato questi modelli produttivi, ha determinato questo livello di istruzione, ha determinato questo sistema sanitario, certamente non e` il Bilancio della Regione che potra` cambiare questo.

Non per polemizzare con l’opposizione, ma il modello di sviluppo non lo decide una coalizione di centro - sinistra, non lo decidono le forze politiche che possono vincere l'elezione ma innanzitutto sono dentro un sistema, sono dentro un' economia. Allora, la verita` e` che tutte le contraddizioni che affiorano attengono a questa economia, a questo modello di sviluppo, il quale e` insalubre; e` un modello che non dara` e non da` possibilita` ai giovani, agli anziani, a quanti hanno il diritto alla vita, all' interno del proprio paese, di poter avere una giusta formazione, una giusta educazione scolastica, giusti saperi. E` qui il vero problema! Non vorrei essere, come fanno molte volte alcuni, che se governano, governano bene, se poi stanno all'opposizione fanno finta che tutti quelli che sono gli atti che il Governo fa sono sbagliati. Ecco perche' molte volte nascono dei malintesi tra la nostra forza politica, l’opposizione, la stessa maggioranza. Diceva ieri il Presidente del mio Gruppo: "Siamo di questa terra, ma non apparteniamo a questo spirito!". Ma non lo diceva per fare una battuta, lo diceva perche' noi non crediamo in questa economia. Riteniamo che quest' economia sia selvaggia e tenterò di dimostrarlo perche', pur facendo parte di questa coalizione, pur sapendo che questa e` la migliore coalizione che in questo momento puo` governare questa Regione, ci sono elementi di contraddizione profonda.

E` un Bilancio questo che arriva tardi e che il Governo di questa Regione non e` riuscito a raccogliere; è qui, collega Bianco, il vero nodo. Dove stanno gli indirizzi di programmazione che l' Assemblea dovrebbe avere nei confronti del Governo?

L' hai forse fatto tu, ma al di la` degli aggettivi no. Non l' abbiamo fatto neanche noi, la verita` e` che l' Assessore ai Trasporti, Cascetta, nel rimbeccare il Capogruppo di Rifondazione Comunista, diceva, quando lo chiamavano Assessore: "No, ti stanno facendo gli auguri!". Assessore Cascetta, penso che chi siede in questi banchi, perche' eletto con un mandato popolare, debba svolgere un ruolo, e` li` la vera soddisfazione. Tu sei una persona che ha una conoscenza e un sapere, anche importante, valido dal punto di vista professionale, ma non sei un eletto. Non so neanche a quale forza politica appartieni. Non per fare l' Assessore, ritengo che gli Assessori vanno stimati e che questo Governo abbia espropriato al Consiglio il suo ruolo. Io sono indignato, perche' il Governo avra` fatto un atto, di cui poi Ossorio nella sua relazione di maggioranza ha chiarito alcuni punti; ma il Governo e` venuto meno, perche' non ci ha ascoltati. Noi siamo di fronte alla piu` grossa torsione antidemocratica, cioe` uomini che per amicizia o per sapere, per scelte di area del centro - sinistra o altro, decidono quelle che sono le prerogative e gli indirizzi che debbono avere i Partiti e gli eletti che tramite i consensi siedono in quest' Aula.

Stiamo vivendo una fase che vede la democrazia in una sofferenza, perche' di questo si tratta, onorevoli colleghi. Poi, dopo scenderemo nelle questioni specifiche, su che cosa dice questo Bilancio, pero` quello che voglio evidenziare, senza che qualcuno dica che in questo momento Rifondazione sta facendo l' opposizione. No! Io domando: é vero o no che c'é una sofferenza per quanto riguarda la democrazia? Penso che noi Consiglieri ci troviamo in quella situazione per cui si soffre un po', pero` si vive bene. Se parliamo di istituzioni il "campare" non va bene, significa che se si soffre, dobbiamo capire quale sia l' origine della sofferenza. L' origine della sofferenza e` che in questo momento i poteri che ha la Giunta sono enormi. I poteri dell' apparato della burocrazia sono enormi. Siamo praticamente in un' Aula di fatto svuotata, che si accapiglia per qualche spinta, anche di grande portata che gli proviene dall’esterno, qualche necessità del territorio, una sofferenza su un ospedale, su un territorio, che passa attraverso l' incontro con una forza politica e, quindi, il Consigliere e` portato, nel momento piu` solenne del Bilancio, a rappresentare quel problema. A questo si e` ridotta la democrazia? A questo si e` ridotta l' Assemblea? Lo dico agli uomini che hanno la grande idea del federalismo. E’ questo quello che volevate? Un gruppo di Assessori decide cosa? Quale politica fare? Quanto mettere in Bilancio? Quando presentarlo, e un gruppo di funzionari decide se tenere dentro una quantita` di fondi liberi che sono 60 e poi si dà origine ai fuori sacco dove mettere altri 60, che serviranno, poi, per compensare le richieste, come disse l'onorevole Ossorio in Commissione in un moto di grande onestà intellettuale: in un sistema dove i poteri dell'Assessore danno risposta ai territori, é la più grande iattura che la democrazia possa avere. In questo momento, nel Governo di centro - destra, in un sistema federalista, quello che viene fuori e` questo, onorevoli colleghi e questo ragionamento che vi chiedo non significa, appunto, di assecondare e poi di riformulare e poi di avviare un confronto serio, non significa il giudizio sul Bilancio che poi daro`.

Significa che c' e` un problema, che mi indigna perché é venuto meno il nostro ruolo. Allora, non servono le promesse, anche tranquillizzanti, che con grande stima e con grande onesta` l' Assessore Anzalone ci ha fatto, che nel prossimo Bilancio avremo il preventivo nel mese di dicembre o di gennaio. Ma di quale preventivo se noi non conosciamo il consuntivo dell' anno scorso? Non perché questa Amministrazione o questo Governo non e` riuscito a farlo, anzi, il lavoro che ha fatto per accelerare la fase dei consuntivi e` stato enorme. Ma qui, per anni, per decenni questa Regione ha fatto preventivi senza conoscere i consuntivi, non dell'anno precedente, ma i consuntivi di 5, 6 anni. Il Bilancio preventivo di fatto, era niente, carta straccia, perché non si sapeva quello che l' anno precedente era stato fatto. Allora, mi domando: "E` vero che questa coalizione ha tentato di recuperare, magari per recuperare la certezza del Bilancio, la certezza del dato?" Che poi la previsione non si e` nutrita di quelle che sono le regole istituzionali, é un altro problema. Pero` c' e` stata questa accelerazione, c' é stata una piena riflessione su quelli che sono i problemi della Sanita`? Tutto il sistema, anche malavitoso, di affare, di amicizia che ha intersecato mondo sanitario e` una invenzione di Rifondazione? Se si decide questo, rompiamo con la maggioranza e vogliamo fare la parte dell'opposizione? Ma i "Pomicino" i "De Lorenzo" sono esistiti o no? Gli intrecci della malavita organizzata, degli affari in questa sanita` ci sono stati o no? I primari non necessari, ci sono o non ci sono? Primari senza reparti che non servivano. Interi reparti ospedalieri creati soltanto per amicizia. Si moriva di cirrosi epatica e si assumevano pediatri.

E` una cosa che ha creato l' Amministrazione di centro - sinistra della Regione o ci sono delle responsabilita` profonde, caro collega Cantalamessa. Certamente non hanno sempre governato i comunisti in questa Regione, ma nel momento in cui noi siamo dentro una coalizione, dobbiamo dirlo o no? Lo dobbiamo dire perché la sfida sulla democrazia è di stanare i privilegi, le azioni clientelari, laddove si sviluppano rapporti di connivenza e molte volte malavitosi con gli stessi sindacati.

Nel sistema sanitario, cioe` in quel sistema che prende piu` del 50% del nostro Bilancio, è un fatto reale! Allora e` qui la grande sfida! La sfida di mettere in campo proposte che tendano a spezzare questa rete. Una di queste proposte era quel lavoro eccezionale che e` nato dentro un ragionamento di questa maggioranza e non solo per la questione dei precari.

Su quel mondo, dove lo stesso Vice Presidente Valiante si e` speso moltissimo, spesso fatto di intrecci, di clientele, di spostamenti, di persone che vengono assunte in ospedali del nord e poi vengono qui con posti stabilizzati. Intrecci di precariati che rimangono vincolati a questo o a quel politico. Ma quanti di questi ragazzi, infermieri, paramedici, tecnici radiologici, sono i figli di un sistema clientelare? Vi posso dire che ci sono Province, dove molti di questi ragazzi sono vittima del "padrinaggio" politico e culturale che sulla sanita` della nostra Regione si e` sviluppato.

Spetta a noi come Consiglio, in un momento cosi` solenne, come e` quello del Bilancio, porre fine a quelle che sono state le piu` grosse torsioni che ha subito la nostra Regione.

Allora, alcune cose non possono passare sotto silenzio in quest' Aula, perché non vanno affermate fuori dell' Aula, perche' il dibattito e` qui. Quando un Consigliere espone ad un Assessore un problema, anche importante, io voglio cogliere l' aspetto piu` nobile di quella sollecitazione. A me sembra anche una cosa giusta, perché sollevando un problema si sollecita una questione.

Cari Assessori, quando però il Consiglio, i Consiglieri si riducono solo a questo, vi accorgete che c'e` qualcosa che non funziona o “il naufragar vi e` dolce in questo mare”? Perche' se ci riduciamo solo a questo, se il rapporto di un Consigliere, di un Gruppo, di un Partito Politico diventa solo un' azione, un favore, c'é la crisi della democrazia. Questo Bilancio e` la rappresentazione della crisi democratica.

Quest' Assemblea sta vivendo uno dei momenti peggiori . Ma perché? Perché c'e`, appunto, un sistema che e` organizzato con i poteri separati e con forti momenti, non autoritari, ma di gestione, all’interno di quelle che sono alcune regole. Allora, Presidente D' Ercole, e` qui la nostra battaglia sullo Statuto, vogliamo continuare con questo sistema? Vogliamo continuare a dare poteri a pochi, vogliamo continuare a svuotare l' Aula? Vogliamo continuare a svuotare il contributo dei Partiti che, piaccia o no, in questo nostro Paese hanno rappresentato la democrazia, le idee.

Allora, c'e` un problema, c'e` il problema che non possiamo dire che non riusciamo a leggere il Bilancio come Consiglieri, perche' ci sono le U.P.B. (Unita` Previsionali di Base) dove i capitoli non si vedono. Molti, che dicono questo, quando si e` trattato di riorganizzare l' ordinamento contabile, caro Assessore, l' hanno votato, anzi ne erano i piu` forti assertori. Noi come Gruppo dicevamo: "Guardate, queste unita` creeranno dei problemi di lettura". Certo che ci sono i problemi! Secondo me, secondo noi Comunisti, secondo il mio Gruppo il disagio non e` dovuto a nessuna antipatia, non e` mai frutto di voler rimbeccare un qualcosa, e` un problema che noi dobbiamo registrare. Poi, nel momento in cui lo registriamo avremo mesi, anni, non lo so quale sara` la generazione che riporterà il Paese nella democrazia, ma c'e` un vizio di democrazia.

Vorrei adesso entrare nella discussione sul Bilancio. Dopo che ci siamo indignati per questo e, quindi, voto insufficiente, scarso per il lavoro che ha fatto la Giunta, sui criteri, entriamo nel sistema di questo Bilancio. Ma, se questo, e i cittadini lo devono sapere, e` un Bilancio che veramente non mette ticket, non mette tasse, organizza la spesa, crea per la prima volta il reddito di cittadinanza, che, guardate, non e` la proposta di Rifondazione Comunista, approvata dal centro - sinistra ed anche da Alleanza Nazionale, e` un' idea che proviene dalla societa` civile.

C'e` una societa` che, se e` vero lo chiedo all' Aula, potra` mai essere una societa` che dara` lavoro a tutti? Allora, questi "tutti", hanno il diritto di vivere nella dignita`? E la dignita` chi la deve dare? L' organizzazione malavitosa del cartello di Secondigliano, del cartello di San Giovanni a Teduccio, delle varie aree che ci sono? Loro debbono dare questo diritto o spetta alle istituzioni dire a un cittadino: "Qualora ti trovassi in una condizione di grande difficoltà per mancanza di reddito; qualora non ci fosse un lavoro per tutti, perche' il sistema di produzione cosi` organizzato non può dare lavoro a tutti, ci sara` lo Stato, ci saranno le istituzioni che di fronte alla piu` grossa ingiustizia che un cittadino puo` avere, cioe` quella di non avere un minimo reddito per le piccole necessita`, tu potrai sapere che questa istituzione ti e` vicina e ti dara` quel minimo, non per mantenerti con una forma di assistenzialismo, ma per farti sentire la presenza dello Stato, e tu non devi per forza e necessariamente andare negli altri luoghi, nelle altre lobbyes, nella malavita per avere quella certezza".

E` un compito alto, si o no? Lo domando perche' non capisco, perché Cantalamessa pensa che l' assistenza sia` una cosa sbagliata. L' assistenza e` una cosa nobile, il verbo "assistere" e` quel verbo che se coniugato bene e` quanto di piu` giusto un'istituzione possa fare, cioe` saper guardare un proprio simile, intervenire in questo tipo di processo. Non sto parlando del falso invalido, non sto parlando del commerciante che non dichiara i redditi, non sto parlando dell' impresa che ha il doppio registro, quello della cassa fatturata e quello in nero. Non sto parlando del cittadino che ha lavoro, ha reddito, pero` risulta disoccupato. La` ci sono e ci debbono stare gli altri strumenti dello Stato per verificare se quella persona veramente e` a reddito zero e le deficienze dello Stato non possono cancellare il verbo "assistere", perche' ci sono milioni e milioni nel mondo e milioni anche nella nostra regione e nel nostro paese che hanno bisogno di quel verbo. Perche' non possiamo negare il diritto a una persona che non e` un fraudolento, non e` un falso invalido, una persona dignitosa, perche' di dignita` nelle famiglie della nostra Regione, se ne scoppia. I casi non dignitosi sono pochi! E poi guardate, molti di questi sono collegati anche politicamente in una certa parte e certamente non appartengono a noi Comunisti.

Allora, e` qui il dibattito che questo Bilancio non risolve, pero` da` un indrizzo, mette in campo una filosofia, apre uno scontro di idee con le altre Regioni d' Italia. Dice: "Noi facciamo questo, noi ci proviamo!" Poi spettera` alla grande evasione fiscale, 400 mila miliardi di vecchie lire di evasione fiscale che ci sono in questo Paese, spettera` a chi governa, in questo caso al Governo Berlusconi di comprendere se vuole mantenere i 400 mila miliardi di evasione fiscale oppure vuole recuperarli in percentuale ogni anno e far si` che quell' evasione vada al verbo "assistere". Questo e` un qualcosa che deve vederci, come uomini politici, nel confronto delle idee, quale Paese il centro - destra vuole e quale Paese il centro - sinistra vuole.

Bianco, siamo gli occhi di tutti! Qui non dobbiamo sfidarci con le parole, tutti, ormai sanno, questo Governo, i primi atti compiuti con chi li ha fatti. Se nell’interesse della democrazia, dei cittadini, dei lavoratori, degli intellettuali oppure l' ha fatto per altre questioni. Non e` una sfida che viene fatta in quest’Aula! Le questioni che sono li`, basta guardarle per capire qual e` la filosofia di fondo e la differenza sostanziale tra centro-sinistra e centro-destra. Basta guardare questo Bilancio per dire: "con questo Bilancio questa Giunta ha espropriato il nostro ruolo", pero` basta guardare e si vede che questa Giunta e`, comunque, una Giunta di centro – sinistra.

Allora dobbiamo riuscire a scindere questo tipo di ragionamento, dobbiamo incominciare anche a capire qual e` il ruolo di questa Regione nei confronti dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo. Penso che e` giusto, dobbiamo anche rigenerarci, siamo il prodotto di una grande invasione del nord Europa, quindi noi siamo il prodotto di un popolo nord europeo, nel prossimo futuro dovremo essere un prodotto che ci lega e che lega le nostre donne, i nostri uomini, piu` ai popoli del Mediterraneo, perche' e` li che quella sofferenza di spostamento avverra`, e` li l' invasione della poverta` creata dall' imperialismo.

Quindi la cultura dell' accoglienza. E` li` che si intreccera` la nuova linfa, il nuovo uomo, il nuovo cittadino di questa Regione, non sara` l' intreccio del sistema germanico, francese, spagnolo, verra` dalla Costa D' Avorio, verra` da Citta` del Capo, e` li` che si svilupperanno i nuovi intrecci su questo.

Allora si puo` introdurre, cosi` come stiamo facendo, una norma che cominci a disegnare un nuovo sistema sociale multietnico e multiculturale. Un reddito, lo prendo ad esempio per rafforzare questo mio ragionamento, di cittadinanza che venga dato a chiunque e` residente nella nostra Regione, anche se extracomunitario che abbia come punto di riferimento la residenza e la cittadinanza. Sento molte volte, il mondo cattolico che con grande stima, con grande rispetto ci vede uniti su tutte le battaglie, pero` spesso questo fa finta di niente. Siamo cattolici, pero` se parliamo di un reddito che deve essere per i piu` bisognosi e i bisognosi hanno la pelle scura non votano. Quanti opportunismi. Su questo elemento ci sono ed avremo una discussione anche su importanti questioni che stanno nel Bilancio e li` ci confronteremo, perche` certamente, noi sappiamo benissimo che quanto proposto dalla Giunta sulla questione reddito a noi come a Rifondazione Comunista sta bene, ma dobbiamo migliorarla. E su questi elementi, su come migliorare le condizioni di vita della gente che deve avvenire il nostro confronto.

Mi avvio alle conclusioni dicendo che avremo nel prossimo futuro un interesse maggiore, non su questo Bilancio, che registra un clima di disinteresse. Non e` perche` i Consiglieri sono disinteressati, ma perche` ognuno di noi sa che ormai il babbo e` morto, ormai si deve consumare un atto e deve giungere alla pubblicazione un Bilancio preventivo che di fatto non e` un Bilancio preventivo, e` un Bilancio gia` speso, di questo tutti noi siamo consapevoli. Entrare nel merito di che cosa. Di una cassa di cui gia` sono stati spesi i primi 7 dodicesimi, non ci voglio entrare, ecco perche` ho preferito fare un ragionamento per evidenziare le democrazie, i problemi e le questioni che oggi sono sul tappeto.

Su questo e su questo ragionamento ci sara` il confronto e la sfida del 2004, del 2005, dell'elezione del 2006. Se noi dovessimo riuscire a fare si` che quest' Aula con comuni provvedimenti, con gli atti legislativi, con lo Statuto si riappropri della democrazia e dei diritti noi certamente potremmo dire che quello di ieri sera, quello di oggi che vede l' assenza degli Assessori, perche` gli Assessori gia` sanno che ci sono gli scudieri, che gia` sono pronti al voto, quindi, non sentono la necessita` di stare qui sui banchi nel momento piu` solenne, perche` gia` sono pronti al voto.

Ci hanno ridotto a puri guardiani, ridotti ad armate del Re, pronti ad assecondare la loro presenza. L' Assessore al Bilancio sta li, gli altri Assessori, che non ci sono, non hanno bisogno, perche` ci sono i soldati che hanno assoldato e quindi, voteranno e loro possono stare tranquilli. Se noi dovessimo accettare questa logica e come Consiglieri dovessimo dire la prima volta: quello che faranno gli Assessori, se non lo faranno in un certo modo noi taglieremo il 30% dei fondi e lo discuteremo in programmazione.

Gli Assessori avrebbero questo comportamento con il sorrisetto o la pacca sulle spalle o sentendosi l'uomo piu` potente della Regione nel suo settore, oppure cambierebbe atteggiamento?

Penso che dovrebbero fare a meno di queste pacche sulle spalle, dovremmo tirare fuori l'orgoglio, mantenere le nostre identita`, costruire e farci conoscere dai cittadini della nostra regione per il lavoro che facciamo. Accettare le sfide dignitose per fare in modo che questa Istituzione, possa essere all' altezza dei compiti, una camera legislativa dove si fanno leggi che interessano i nostri cittadini, le nostre città e non piu` vivere situazioni dove ognuno e` scudiero di qualcosa.

Il nostro ragionamento e` strettamente collegato a quello che succedera` in quest' Aula. Noi siamo quelli che l' anno scorso non hanno votato il Bilancio, noi staremo qui a continuare la nostra battaglia dentro questa filosofia, a dire no quando non saremo d' accordo, a dire si dove saremo d' accordo.

Durante le prossime ore quando si entrera` nel merito ci saranno tutti gli Assessori, ci sara` tutta l' Aula, quando saremo sugli emendamenti, se ci sara` caciara, sappiate che Rifondazione Comunista uscira` un' altra volta. Perche` c'e` un ragionamento, anche se opportunisticamente il collega Fulvio Martusciello aggiunge che è bene, non usciremmo per darla vinta a quanti pensano che con l' uscita di Rifondazione dall' Aula sono piu` forti, perche` noi siamo distinti e distanti da quella che e` la tua filosofia di partito, da quella che e` la vostra pratica, da quella che e` la vostra esistenza in questa societa`. Siamo distinti e distanti.

Su questo terreno, pero`, vogliamo soltanto non essere uomini che hanno il sasso in bocca, cioe` che sanno, che hanno capito un qualcosa laddove esiste il vero problema e poi si accapigliano su piccole cifre. Perche` se dovessimo fare questo, allora ci sentiremmo complici di un sistema che sta affamando i tre quarti del mondo, di una logica, di un'economia forte che sta tentando di esportare guerre con documenti falsi.

Saremmo amici di quelli che sono gli uomini piu` nefasti che questo mondo puo` avere come Presidenti dei paesi piu` forti del mondo. Parlo del Presidente Bush e del Presidente del Consiglio Berlusconi, su quelli che sono stati gli ultimi incontri, dove anche di fronte all' evidenza dei fatti, della sofferenza e della morte che tutti sanno, tutti sanno cosa e` successo, cosa ha rappresentato l' Iraq, cosa ha rappresentato il Kossovo, hanno fatto finta di non sapere quelle che erano le vere verità. C'e` un' alleanza di un sistema che non ci vede complici. E` in questo senso che noi comunisti diciamo che vorremmo costruire una societa` dove tutti possano guardarsi alla pari e dove i piu` deboli non debbono soccombere, devono essere deboli ma non soccombenti.

E` questo un ragionamento che non deve essere effettuato nel momento del Bilancio? Non lo so. Ci saranno altre sedi dove si puo` fare meglio? Non lo so. Penso che la carenza di un partito e` quello che fa non in quest' Aula, e` quello che fa ogni giorno con i lavoratori, con i cittadini, con i precari, con gli intellettuali ed anche con il mondo dell' impresa, ma con quell' impresa che non e` l' impresa assistita, perche` tutti noi vogliamo che l' impresa regni, ma certamente non vogliamo che l' impresa si nutra di fondi pubblici, per poi fare affari privati. E` l' idea dell'impresa finalizzata a chi, a che cosa? Finalizzata a cosa produrre? Come produrre? Per chi produrre? Quindi, e` un modello di societa`, non l' opportunita` di essere all' opposizione nella maggioranza.

Perche` non ritirare, dicevi tu, l' Assessore Vincenzo Aita? Se dovessimo decidere questo, perche` no? Siamo stati quella forza politica che alleata ad un Governo di centro - sinistra disse che non voleva Ministri. Ci conosci forse per una forza politica che vuole un Assessore, vuole un Ministro, vuole gestire il sottogoverno? Ci fai ingiustizia. Al momento sappiamo che l'Assessore all'Agricoltura, in un campo cosi` delicato, devastato da clientele, da ladrocini, da ruberie, da tutto quello che e` stato il mercato del suo Assessorato che per anni, per decenni ha visto bivacchi, sta facendo un lavoro che e` sotto gli occhi di tutti, mi sembra che sia un lavoro interessante. Se dovessimo decidere di non partecipare piu` a questo Governo, lo possiamo fare con tutti i modi e le semplicita` e l'onesta` che Rifondazione Comunista, dagli anni della fondazione, ha sempre dimostrato di essere.

Non siamo nati ieri, non siamo una coalizione frutto di un'operazione di borsa, siamo una forza politica praticata nelle coscienze, rivendichiamo il nostro essere, rivendichiamo il nostro senso critico, rivendichiamo di essere cosi` come siamo nel rispetto di tutti quanti voi ... ma senza volerci banalizzare e senza voler semplicizzare un momento cosi` solenne come e` stato quello di ieri e come quello che nelle prossime ore dovremo affrontare. Vi ringrazio.

PRESIDENTE: E` iscritto a parlare il Consigliere Simeone, ne ha facolta`.



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