Sociolinguistica sociolinguistics l-20



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6.2VARIAZIONE SINCRONICA


Riguarda la viariabilità rilevabile nel sistema linguistico in un determinato momento, a prescindere dal tempo. Essa appare nel discorso.

6.3VARIAZIONE DIATOPICA


= Variazione nello spazio. L’uomo si è sempre chiesto perché esistono tante lingue diverse nel mondo.

Il mito biblico di Babele (confusio linguarum conseguente all’età dell’oro in cui l’Umanità aveva una lingua sola) spiega la diversificazione con l’incomprensione conseguente al peccato della superbia.

In diatopia si rileva la lingua come tratto identificatore di una comunità.

Graziadio Isaia Ascoli fonda in Italia la dialettologia: problema dei confini dialettali, le isoglosse: isofone, isomorfe, isolessi;

- aree focali: centri di irradiazione delle innovazioni

- zone conservative:

- zone di transizione

Frammentazione, irregolarità. Nozione di idioletto (Bloch, 1948)


Geografia linguistica.

Wenker, Deutscher Sprachatlas, Gilliéron e l'ALF, Jaberg e Jud e l'AIS

Linguistica spaziale (Linguistica areale). Bartoli e l'ALI.

Proprio a BARTOLI si deve un’ulteriore teorizzazione del ruolo dei fattori geografici nella ricostruzione linguistica. La NEOLINGUISTICA di BARTOLI è una teoria dei rapporti tra aree di irradiazione di innovazioni linguistiche e cronologia tra le fasi linguistiche.


Le 5 norme areali (in ordine gerarchico):
1. Norma dell'area isolata (o meno esposta alle comunicazioni).

"di solito conserva la fase più antica":




IBERIA

GALLIA

ITALIA

DACIA

comedere

> comer



manducare

> manger



manducare

> mangiare



manducare

> mănînc



ponere

> poner



mittere

> mettre



mittere

> mettere



mittere

> mis (part.)



suus

> su



illorum

> leur



illorum

> loro



illorum

> -lor


area più isolata = fase anteriore

es. Sardegna: equa > ebba

Toscana: caballa > cavalla


2. Norma delle aree laterali.

"Le aree laterali di solito conservano una fase o un fenomeno più antico che non l'area centrale (tra le due aree laterali)".




IBERIA

GALLIA

ITALIA

DACIA

angustus

> angosto



strictus

> étroit



strictus

> stretto



angustus

> îngust



formosus

> hermoso

bellus

> beau



bellus

> bello



formosus

> frumos



magis

> más ‘più’



plus

> plus [mais ‘ma’]



plus

> più [ma ‘ma’]



magis

> maĭ ‘più’


area laterale = fase anteriore

es. Iberia: equa

Dacia: equa


3. Norma dell'area maggiore (o più ampia) = fase anteriore
"Conserva la fase più antica purché l'area minore non sia isolata o sia costituita dalla somma di due aree laterali"

es. Iberia, Gallia, Italia: aperire - Dacia: dicludere

Iberia, Dacia, Italia: caput - Gallia: testa
4. Norma dell'area seriore = fase anteriore

es. Iberia: comedere - Italia: manducare

Gallia: avunculus - Italia: thius
5. Norma della fase sparita

forma sopraffatta = fase anteriore

es. AUGERE/CRESCERE

EQUUS/CABALLUS

JECUR/FICATUM
Giuliano Bonfante aggiunge altre tre norme:
6. Norma dell'area spezzata o interrotta

"Di solito (non sempre) conserva una fase o un fenomeno più antico che non l'area continua o ininterrotta":



equa è conservato in Spagna, Sardegna, Francia centrale, Romanìa

caballa occupa un'area unita, ininterrotta: è più recente
7. Norma dell'area periferica

"Se un'area A circonda completamente un'area B, di solito l'area A conserva il tipo più antico (purché B non sia area isolata)"


8. Norma dell'area a ferro di cavallo.

"Di solito conserva una fase più antica, purché l'area compresa nel ferro di cavallo non sia area isolata o non separi due eree spezzate

Esempi: hermoso, fermoso, bellus, frumos
Varietà geografiche di lingua: DIALETTI.

Lingue regionali, dialetti, patois o parlate locali, idioletti.



6.3.1La sociodialettologia


I dialetti sono connotati geograficamente e, nello stesso tempo, socialmente: varietà non standard della lingua.
Sociolinguistica applicata alla dimensione areale: diastratia e dialettia.

Conflittualità dia- e sociolettale



6.3.2Giudizi dei parlanti sulle varietà dialettali


Sulla valutazione degli "accenti" regionali:
GILES Howard, Evaluative Reactions to Accents, «Educational Review», XXII/3 1970, 211-27.
Gli stereotipi (Lyons 282): associazione di un accento o di una varietà locale a un tratto particolare della personalità (intelligenza, cordialità, virilità, effeminatezza). Spesso nei rapporti interpersonali giudichiamo in base agli stereotipi.

Gli stereotipi si chiamano anche shibbolet: Topos della lingua come distintivo e del contrassegno linguistico usato come lasciapassare.


Giudici 12,6: I Galaaditi seguaci di Jefte per scovare gli Efraimiti li obbligano a pronunciare ebr. shibboleth ‘spiga’ e ‘torrente’; se dicono sibboleth vengono riconosciuti e uccisi.

Giudici 12,5:

I Galaaditi intercettarono agli Efraimiti i guadi del Giordano; quando uno dei fuggiaschi di Efraim diceva: «Lasciatemi passare», gli uomini di Gàlaad gli chiedevano: «Sei un Efraimita?». Se quegli rispondeva: «No», [6]i Galaaditi gli dicevano: «Ebbene, di’ Scibbolet», e quegli diceva Sibbolet, non sapendo pronunciare bene. Allora lo afferravano e lo uccidevano presso i guadi del Giordano. In quella occasione perirono quarantaduemila uomini di Èfraim.
 serbocroato štokavo e

akavo perché i primi dicono ‘che cosa?’ što e i secondi

o (cf. lingua d'oc e d'oil)

Guerra dei vespri: i francesi pronunciavano ['sisiri] il sic. ciciri ‘ceci’


La migrazione delle parole nello spazio

Tendenze centripete e centrifughe


Livelli linguistici della variazione diatopica: fonologia, grafia, morfosintassi, lessico e semantica, testualità, pragmatica, paralinguistica)


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