Il tedesco appartiene alle lingue germaniche, IL tedesco appartiene alle lingue germaniche



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Il tedesco appartiene alle lingue germaniche,

  • Il tedesco appartiene alle lingue germaniche,

  • che è una sottofamiglia delle lingue indoeuropee. Le lingue germaniche sono soprattutto quelle scandinave, l'inglese, il nederlandese e il tedesco. Il tedesco di oggi si è formato in un lungo processo dal medioevo fino ai nostri giorni.

  • Ma lo sviluppo della lingua non è certamente finito qui: ogni lingua, anche il tedesco, continua a cambiare col tempo. Il tedesco fra due-trecento anni non sarà più quello di oggi, cambierà il vocabolario, l'ortografia, ma cambieranno sicuramente anche delle strutture grammaticali!



Warum existiert die deutsche Sprache?

  • Warum existiert die deutsche Sprache?

  • Mit welchen Sprachen ist sie verwandt?

  • Warum hat sie bestimmte Charakteristika?

  • - Warum sagt man auf Englisch “apple” und auf Deutsch “Apfel”?

  • Warum steht z.B. das Prädikat oft am Satzende?







Grimm (1822)

  • Grimm (1822)

  • Althochdeutsch (ahd.) 600-1100 n.Chr.

  • Mittelhochdeutsch (mhd.) 1100-1500 n.Chr.

  • Neuhochdeutsch (nhd.) ab 1500 n.Chr.

  • Alto tedesco antico

  • Alto tedesco medio

  • Alto tedesco moderno



Wilhelm Scherer (1868)

  • Wilhelm Scherer (1868)

  • Althochdeutsch 750-1050 n.Chr.

  • Mittelhochdeutsch 1050-1350 n.Chr.

  • Frühneuhochdeutsch 1350-1650 n.Chr.

  • Neuhochdeutsch nach 1650 n.Chr.

  • Alto tedesco antico

  • Alto tedesco medio

  • Alto tedesco protomoderno

  • Alto tedesco moderno



  • Periodo predocumentario:

  • Voralthochdeutsch (pre-altotedesco): lingua parlata: fitti scambi culturali e linguistici tra romani e tedeschi . Es: dal latino speculum → ted. Spiegel; dal latino mercatum → ted. Markt; dal latino fenetra → ted. Fenster.

  • 4 periodi:

  • Althochdeutsch (altotedesco antico): 750 - metà XI sec.

  • - lingua parlata: popolo → dialetti degli antichi gruppi germanici (Stӓmme); clero → latino;

  • - lingua scritta: artificiale, non unitaria, commistione dei dialetti centro-meridionali e di espressioni di

  • origine latina (non esistevano regole grammaticali e ortografiche).

  • Mittelhochdeutsch (medio altotedesco): seconda metà XI - metà XIV sec.

  • - lingua scritta: lingua delle corti (elitaria, con caratteri piuttosto unitari, ma ancora su base

  • dialettale. Prevalenza dell’influsso francese). Nascita della letteratura tedesca (Gottfried von

  • Straβburg, 1210; Wolfram von Eschenbach, 1210. Ancora nessuna regola ortografica.

  • Frühneuhochdeutsch (primo neotedesco): seconda metà XIV - metà XVII sec.

  • - lingua scritta: livellamento delle forme, basi della lingua unitaria. Sviluppo socio-culturale,

  • nascita di nuovi ceti, invenzione della stampa a caratteri mobili (Gutenberg, 1450), traduzione

  • della Bibbia in tedesco (Lutero, 1522 -1534). Sostantivi con la maiuscola. Ortografia variabile.

  • Neuhochdeutsch (neotedesco) = tedesco moderno: seconda metà XVII →

  • - prima grammatica completa lingua tedesca (Schottel, 1641); Duden, (dizionario completo

  • dell’ortografia tedesca, 1880), fratelli Grimm (Deutsche Grammatik, 1819-44, e Deutsches

  • Wörterbuch, dal 1854). Riforme ortografiche: 1876, 1901, 1996-98, 2006. Fonte: Saibene





La legge di Grimm e la legge di Verner:

  • La legge di Grimm e la legge di Verner:

  • I rotazione consonantica

  • La legge di Grimm e la legge di Verner sono delle leggi fonetiche che caratterizzano l'evoluzione del germanico dall'indoeuropeo. Si parla di leggi in quanto fenomeni regolari avvenuti in maniera sistematica in presenza di un contesto fonetico specifico e di evoluzione diretta dall'indoeuropeo al germanico comune.

  • L'indoeuropero occidentale aveva tre serie di occlusive:

  • •sorde: p t k kw

  • •sonore: b d g gw

  • •sonore aspirate: bh dh gh gwh



La legge di Grimm (o prima rotazione consonantica o Erste Lautverschiebung) prevede i seguenti cambiamenti:

  • La legge di Grimm (o prima rotazione consonantica o Erste Lautverschiebung) prevede i seguenti cambiamenti:

  • Le occlusive sorde diventano spiranti sorde (f th h hw)

  • le occlusive sonore diventano occlusive sorde (p t k kw)

  • le occlusive sonore aspirate diventano spiranti sonore (b' d' g') (in inizio di parola o dopo nasale diventano invece occlusive sonore (b, d, g))

  • La legge di Grimm spiega delle variazioni costanti tra le parole di diverse lingue indoeuropee. Per esempio La 'p' latina (o italiana) corrisponde spesso alla 'f' inglese o tedesca proprio per questa legge, mentre 'k' (scritto 'c') diventa 'h':

  • piscis - pesce - fish

  • cordis - cuore - heart

  • La legge di Verner

  • Successivamente alla prima rotazione consonantica si ha un'evoluzione ulteriore delle spiranti sorde (derivate dalle occlusive sorde) che (quando non sono iniziali di parola e quando non sono immediatamente precedute dall' accento) si sonorizzano in b' d' g' g'w (spiranti sonore) confondendosi con quelle derivate dalla occlusive sonore aspirate.

  • Per questo al latino pater corrisponde in gotico fadar e non fathar.



















I primi testi della lingua tedesca che conosciamo sono stati scritti in Althochdeutsch

  • I primi testi della lingua tedesca che conosciamo sono stati scritti in Althochdeutsch

  • (vecchio alto-tedesco, periodo tra il 750 e il 1050). Per un tedesco medio di oggi sono assolutamente incomprensibili, sembrano dei testi di un'altra lingua.

  • Tutto lo sviluppo della lingua tedesca iniziò con Carlo Magno. Per accelerare la cristianizzazione dei popoli germanici Carlo Magno incaricò monaci e saggi a creare dei testi in un linguaggio comprensibile in tutte le parti del suo grande impero. I popoli germanici dell'epoca parlavano delle lingue e dei dialetti che avevano la loro origine nella lingua indoeuropea dalla quale provengono molte lingue dell'Europa di oggi. Il clero dell'epoca parlava e scriveva invece in latino che il popolo non capiva.

  • Carlo Magno convertì la Sassonia al Cristianesimo, ma in modo cruento. Egli divise le terre della Sassonia, la quale era pagana, tra i Cattolici, cosicché i Pagani si convertissero alla religione cristiana. I Cristiani possedevano le terre, mentre i Pagani erano solo i braccianti.

  • Carlo Magno è una figura centrale dal punto di vista culturale tedesco, perché fece raccogliere testi antichi latini e germanici. Quattro anni dopo la sua morte, suo figlio Ludovico il Pio, il quale era di una religiosità rigida, radunò tutti i testi pagani alla corte di Aquisgrana e fece un gran falò. Alcuni testi pagani dell'Althochdeutsch ci sono pervenuti grazie ai monaci. L'abate di Merseburgo conservò l'Edda, ritrovata in Islanda, ora conservata al museo di Copenaghen.



Inschriften (Runen, Lateinisch)

  • Inschriften (Runen, Lateinisch)

  • Glossen (Einzelglossen, Glossare)

  • Einzelwörter (Beischriften)

  • Übersetzungstexte (Interlinearversionen, interlinearartige Übersetzungen, freie Übersetzungen)

  • Umdichtungen

  • Dichtungen, Prosadenkmäler











I poeti più importanti di quest'epoca contribuiscono a rendere la lingua tedesca più fluida, articolata e sofisticata, sono loro che segnano l'inizio della letteratura tedesca. La lingua tedesca incomincia a prendere il posto del latino anche nei documenti amministrativi, giuridici e medici al posto del latino.

  • I poeti più importanti di quest'epoca contribuiscono a rendere la lingua tedesca più fluida, articolata e sofisticata, sono loro che segnano l'inizio della letteratura tedesca. La lingua tedesca incomincia a prendere il posto del latino anche nei documenti amministrativi, giuridici e medici al posto del latino.

  • I poeti più importanti dell'epoca che contribuiscono a rendere la lingua tedesca più articolata e sofisticata sono Hartmann von Aue, Wolfram von Eschenbach e Walter von der Vogelweide. Sono loro che segnalano l'inizio della letteratura tedesca. Ma anche nei documenti amministrativi, giuridici e medici.



Per quanto riguarda il lessico ci sono molte nuove forme dell'infinito in "ieren" (parieren, parlieren, hausieren).

  • Per quanto riguarda il lessico ci sono molte nuove forme dell'infinito in "ieren" (parieren, parlieren, hausieren).

  • Più avanti si sviluppano gli concetti astratti usando le desinenze "heit", "keit", "nis" e "ung".

  • Appare il nuovo suono "sch" che si sviluppa dal più antico "sk" e si usano in modo crescente articoli e pronomi, le declinazioni invece si indeboliscono.

  • La struttura della frase diventa più complessa, nella letteratura dell'epoca si usano sempre di più i tempi composti (Perfekt, Plusquamperfekt), appare la forma passiva e il futuro.

  • Dall'altra parte non esisteva ancora nessuna regola per l'ortografia, i scrittori non si preoccupavano minimamente di questo aspetto. Poteva benissimo capitare di trovare in un testo varie forme ortografiche della stessa parola.





Dynastie der Staufer: 12. und 13. Jahrhundert

  • Dynastie der Staufer: 12. und 13. Jahrhundert

  • Vor allem: Kaiser Friedrich I. 1152-1190 Kaiser Friedrich II. 1212- 1250

  • Soziale Differenzierung: Stadtbildung, Schulen

  • Weltlich höfische Kultur ← Höfische Gesellschaft

  • Ritterliche Kultur

  • Nach 1252: Verfall (Dekadenz)

  • Höfische Dichtersprache

  • Vergrößerung des deutschen Sprachraums: 11. – 14. Jahrhundert: Ostkolonisation

  • Wichtige Veränderungen im Sprachsystem



Epochengrenzen: 1050 – 1350 n.Chr.

  • Epochengrenzen: 1050 – 1350 n.Chr.

  • Binnengliederung Frühmittelhochdeutsch 1050-1170 Klassisches Mittelhochdeutsch 1170-1250 Spätmittelhochdeutsch 1250-1350

  • Untersuchungsgegenstand: meist das „klassische“ Mhd.: die Zeit um 1200.





Heinrich von Veldeke (ca. 1150-1200)

  • Heinrich von Veldeke (ca. 1150-1200)

  • Gottfried von Straßburg (gest. um 1210)

  • Hartmann von Aue (ca. 1165-ca. 1215)

  • Wolfram von Eschenbach (ca. 1170-nach 1220)

  • Walther von der Vogelweide (ca. 1170-ca. 1230)

  • Anonym: Nibelungenlied (geschr. um 1200)





Entlehnungen aus dem Französischen:

  • Entlehnungen aus dem Französischen:

  • Abenteuer, Turnier, Lanze, Reim, Flöte, Stiefel, Lampe, Teller, Preis, tanzen, prüfen, falsch, fein = mehr als 150 frz. Lehnwörter aus mhd. Zeit im Nhd.

  • Entlehnung von frz. Wortbildungsmustern. Beispiele:

  • -ieren (mhd. walopieren < afrz. Galoper) kompostieren)

  • -erei (mhd. –erîe)



Nebensilbenabschwächung:

  • Nebensilbenabschwächung:

  • Volle Endsilbenvokale im Ahd. > Schwa-Laut im Mhd.:

  • ahd. in thên tagun > mhd. in den tagen

  • ahd. keisur > mhd. keiser

  • ahd. vvurdi > mhd. wurde

  • ahd. fon demo > mhd. von dem



Nebensilbenabschwächung:

  • Nebensilbenabschwächung:

  • Präfixe: ahd. bi- ga- za- ant- ur- fur mhd. be- ge- ze- ent- er- fer-

  • Endsilben: ahd. herza gebâ hirti namo zungûn

  • mhd. herze gebe hirte name salben zungen



Apokope: Abfall des unbetonten [e] am Wortende

  • Apokope: Abfall des unbetonten [e] am Wortende

  • ahd. grôziro > mhd. grœzer

  • ahd. spila (a) > mhd. Spil

  • Synkope: Ausfall des unbetonten [e] im Wortinnern

  • ahd. gibârida > mhd. gebærde (Mehrsilber)

  • ahd. stëlan > mhd. stëln (Zweisilber)

  • ahd. ginâda > mhd.g(e)nâde (Präfixe)



Primärumlaut: a > e (ahd. gast – gesti)

  • Primärumlaut: a > e (ahd. gast – gesti)

  • Im Mhd. Sekundärumlaut: Umlautung aller Velarvokale â, o, ô, u, û, ou, uo



Stimmhafte Verschlusslaute werden im Mhd. im Wort- und Silbenauslaut stimmlos

  • Stimmhafte Verschlusslaute werden im Mhd. im Wort- und Silbenauslaut stimmlos

  • Lautung: [b] , [d] , [g], [v] zu [p], [t] , [k] , [f] Schreibung: , ,, zu
    ,,,

  • stoubes - stoup

  • nîdes - nît

  • hiengen - hienc

  • hoves - hof

  • Tritt auch vor stimmlosen Konsonanten ein:

  • neigen - neicte, houbet - houpt



Verb:

  • Verb:

  • - starke Verben, + schwache Verben

  • 7 Ablautreihen

  • Periphrastische Verbalformen

  • Präteritopräsentia und athematische Verben



Substantiv:

  • Substantiv:

  • Reduktion der im Ahd. noch differenzierten Flexionsklassen

  • Adjektiv:

  • starke / schwache Adjektivdeklination

  • Kennzeichnung der adjektivischer Adverbien im Mhd. noch durch ein angehängtes -e (ahd. -o)



Stellungsmöglichkeiten des finiten Verbs wie im Nhd., besonders Verbzweitstellung im Hauptsatz

  • Stellungsmöglichkeiten des finiten Verbs wie im Nhd., besonders Verbzweitstellung im Hauptsatz

  • Im Nebensatz ist Endstellung noch selten:

  • Endstellung: Dâ der herre Sîfrit ob dem brunnen tranc (NL)

  • Nicht-Zweitstellung: Swie wunt er was zem tôde (NL)

  • Zweitstellung: [man giht,] er sîn selbes bote (H)



Satzklammer noch nicht obligatorisch, aber Tendenz zur Regularisierung:

  • Satzklammer noch nicht obligatorisch, aber Tendenz zur Regularisierung:

  • Vollständiger Rahmen: der rihter sol jenen ze aht tuon (MR)

  • Verkürzter Rahmen: dem sol der rihter daz gebieten bi des keisers hulden (MR)

  • Ohne Rahmen/ Kontaktstellung: der sun sol sîn verteilet eigens und lehens und varends guotes



Häufig noch asyndetische Satzverbindungen: Sîn name was erkennelich: er hize der herre Heinrich (H)

  • Häufig noch asyndetische Satzverbindungen: Sîn name was erkennelich: er hize der herre Heinrich (H)

  • Allmähliche Ausbildung des Systems koordinierender und subordinierender Konjunktionen



Ich saz ûf eime steine

  • Ich saz ûf eime steine

  • und dahte bein mit beine

  • dar ûf saztẹ ich den ellenbogen:

  • ich hetẹ in mîne hant gesmogen

  • 5 daz kinnẹ und ein mîn wange.

  • dô dâhtẹ ich mir vil ange,

  • wie man zer werlte solte leben:

  • deheinen rât kundẹ ich gegeben,

  • wie man drie dinc erwurbe,

  • 10 der keines niht verdurbe.

  • diu zwei sint êrẹ und varnde guot,

  • daz dickẹ ein ander schaden tuot:

  • daz drittẹ ist gotes hulde,

  • der zweier übergulde.

  • 15 die woltẹ ich gernẹ in einen schrîn.

  • jâ leider desn mac niht gesîn

  • daz guot und werltlîch êre

  • und gotes hulde mêre

  • zesamenẹ in ein herze komen.

  • 20 stîgẹ unde wege sint in benomen:

  • untriuwẹ ist in der sâze,

  • gewalt vert ûf der strâze:

  • fridẹ unde reht sint sêre wunt.

  • diu driu enhabent geleites niht,

  • 25 diu zwei enwerden ê gesunt



Uns ist in alten mæren / wunders vil geseit

  • Uns ist in alten mæren / wunders vil geseit

  • von helden lobebæren / von grôzer arebeit,

  • von fröuden, hôchgezîten, / von weinen und von klagen,

  • von küener recken strîten / muget ir nu wunder hoeren sagen.





Jacob Grimm (Deutsche Grammatik, 2. Aufl. 1822):

  • Jacob Grimm (Deutsche Grammatik, 2. Aufl. 1822):

  • „Zwischen meiner darstellung des mittel- und neuhochdeutschen wird eine lücke empfindlich seyn: mannigfaltige übergänge und abstufungen hätten sich aus den schriften des vierzehnten so wie der drei folgenden jahrhunderte sammeln und erläutern laßen; [...] da sich aber keine blühende poesie gründete, konnten niedersetzungen der sprache, wie sie zur aufstellung eigner perioden nöthig sind, auch nicht erfolgen. Die schriftsteller dieser zwischenzeit vergröbern stufenweise die frühere sprachregel und überlassen sich sorglos den einmischungen landschaftlicher gemeiner mundart.







Jacob Grimm (Deutsche Grammatik, 2. Aufl. 1822):

  • Jacob Grimm (Deutsche Grammatik, 2. Aufl. 1822):

  • 1300-1700: Übergänge und Abstufungen

  • Keine blühende Poesie

  • Schriftsteller: Mundart



  • Territorialisierung des Reiches ← 1356 Goldene Bulle

  • Reformation ← 1517 Thesen Luthers

  • Bauernkrieg (1524-1526)

  • Dreißigjähriger Krieg (1618-1648)



Aufstieg der Städte

    • Aufstieg der Städte
    • Ostkolonisation (um 1350 abgeschlossen)
    • Buchdruck
    • Übersetzungen Martin Luthers
    • Universitätsgründungen


Aufschwung der Städte

  • Aufschwung der Städte

  • seit dem 13./14.Jh.: Verstädterung → Stadt als “kulturbestimmender Raum”

  • Bürgertum als Kulturträger

  • - um 1200: 250 Städte

  • - um 1300: ca. 1200 Städte

  • - 15. Jh.: ca. 3000 Städte (einige mit über 10.000 Einwohnern)

  • kommunale Verwaltungen und Kanzleien → “pragmatische” Textsorten

  • “Kanzleisprache”, “Geschäftssprache”.



Ostkolonisation:

  • Ostkolonisation:

  • Besiedlung ehemals slawischer Gebiete im Osten → Herausbildung der ostmitteldeutschen Dialekte (Obersächsisch, Schlesisch)

  • Ausgleichsmundarten





Buchdruck (Mitte des 15. Jhs.: Erfindung des Buchdrucks durch Johannes Gutenberg):

  • Buchdruck (Mitte des 15. Jhs.: Erfindung des Buchdrucks durch Johannes Gutenberg):

  • Einfluss der Drucker auf die sprachliche Gestaltung der Drucke → regionale und städtische “Druckersprachen”

  • billige Reproduktion von Büchern und Flugschriften

  • → weite Verbreitung der Texte

  • → sprachlicher Ausgleich

  • → “Verschriftlichung des Lebens”



Universitätsgründungen:

  • Universitätsgründungen:

  • Seit dem 14. Jh. Gründung von Universitäten: 1348 Prag, 1365 Wien, 1386 Heidelberg, 1388 Köln, 1392 Erfurt, 1409 Leipzig → Entstehung neuer Kulturzentren (neben den Klöstern und Fürstenhöfen),

  • vom Bürgertum getragen

  • erst ab dem 17. Jh.: Übergang von der lateinischen zur deutschen Wissenschaftssprache







Reformation

  • Reformation

  • Luther als “Katalysator” der Herausbildung einer überregionalen Schriftsprache Bibelübersetzungen auf ostmitteldeutscher Basis:

  • - 1522: Neues Testament

  • - 1534: Gesamtbibel (Nachdrucke 1535, 1536, 1538)

  • - 1541: neue, überarbeitete Ausgabe der Bibel

  • - 1545: Bibelausgabe letzter Hand



2. Frühneuhochdeutsche Monophthongierung

  • 2. Frühneuhochdeutsche Monophthongierung

  • liebe guote brüeder > liebe gute Brüder

  • - Beginn im 12. Jh. (also in mhd. Zeit) im Mitteldeutschen

  • - lange Zeit Diphthongschreibungen wie oder neben neuen Monophthongschreibungen

  • - Erhalt der „historischen“ Schreibung im Neuhochdeutschen

  • - Im Niederdeutschen bleibt germanischer Vokalismus: leeve gode bröder



3. Dehnung kurzer Vokale

  • 3. Dehnung kurzer Vokale

  • Dehnung in offener Tonsilbe:

  • lëben > lēben, wonen > wōnen, vride > frīde usw.

  • Analogische Dehnung, wenn es flektierte Formen mit Tondehnung gibt:

  • lēbt (wegen lēben), wōnt (wegen wōnen)

  • sōn ‚Sohn‘ (wegen sōnes) usw.

  • Analogischer Ausgleich:

  • sprach, sprâchen > sprāch, sprāchen

  • Dehnung vor r, l, m, n:

  • dem > dēm, wol > wōl, art > ārt



4. Rundung und Entrundung von Vokalen

  • 4. Rundung und Entrundung von Vokalen

  • Rundung von e, ē, i, ī, ie in bestimmten Kontexten:

  • helle > Hölle, swern > schwören, zwelf > zwölf,, vinf > fünf, triegen > betrügen.

  • Weitere Rundungserscheinungen im Alemannischen, Schwäbischen und Ostfränkischen (nur dialektal).

  • Entrundung von ö, oe, ü, iu in bestimmten Lexemen:

  • küssen > Kissen, sprützen > spritzen, nörz > Nerz, stroüfen > streifen, spriuzen > spreizen usw.

  • Nur wenige gerundete Lexeme sind in die dt. Standardsprache eingegangen.



Lexik

  • Lexik

  • Wortschatzerweiterung durch gesellschaftlich-wirtschaftlichen Fortschritt (Fachwortschätze): Gesellschaft, Kaufhaus, Bug, Mast, Buchhändler, Setzer, Schacht, Zeche usw.

  • Entlehnungen aus dem Italienischen (Bankwesen): Bank, Konto, Kredit, Kapital, Kasse, Risiko, brutto, netto usw.

  • Entlehnungen/Lehnbildungen aus dem Lateinischen: Datum, Kopie, Register, Summe, Autor, Exemplar, Manuskript, Universität, Professor, Text usw.

  • Entlehnungen/Lehnbildungen aus dem Griechischen: Akademie, Bibliothek, Gymnasium, Apotheke, Technik, Pathologie usw.



Einfluss der Lutherbibel auf die Lexik:

  • Einfluss der Lutherbibel auf die Lexik:

  • bildhafte Neologismen: Feuereifer, friedfertig, Herzenslust, Lästermaul, Machtwort, Morgenland, Sündenbock

  • Schlagwörter der Reformation: Evangelium, Glaube, Gnade, Christenmensch

  • Verbreitung von Modalwörtern/Abtönungspartikeln: ja, doch, denn, nun, nur, allein, schon

  • überregionaler Ausgleich in der Lexik: Lippe/Lefze > Lippe, Peitsche/Geißel > Peitsche, Ziege/Geiß > Ziege, Ufer/Gestad > Ufer















Aufstieg der deutschen Sprache zur Sprache der Literatur und Philosophie

  • Aufstieg der deutschen Sprache zur Sprache der Literatur und Philosophie

  • (vgl. Blackall, Eric A. (1966): Die Entwicklung des Deutschen zur Literatursprache 1700-1775. Stuttgart.)



Weitere Differenzierung der Kommunikationsbereiche

  • Weitere Differenzierung der Kommunikationsbereiche

  • Industrialisierung

  • Dialekte → Umgangssprachen



Demokratisierung und Aufstieg der Presse → "Zeitungsdeutsch"

  • Demokratisierung und Aufstieg der Presse → "Zeitungsdeutsch"

  • Reichsgründung 1871 → Nationalismus

  • Purismus "Allgemeiner Deutscher Sprachvereins" 1885

  • Starker Ausbau der Fachsprachen



Weitere Differenzierung der kommunikativen Bezugsbereiche

  • Weitere Differenzierung der kommunikativen Bezugsbereiche

  • Ausbau der Fachsprachen

  • Kein Tod der Dialekte / Regionalsprachen

  • 1945-1989: geteiltes Deutschland, partiell geteilte Sprache

  • Deutsch als plurizentrische Sprache

  • Verwendung für politische Propaganda → Ideologische Aufladung von Begriffen





Forderungen nach einer einheitlichen Orthographie schon seit dem 16. Jhd.

  • Forderungen nach einer einheitlichen Orthographie schon seit dem 16. Jhd.

  • Vereinzelte Normierungsansätze im 17. Jhd.

  • Grundproblem: phonologisches vs. morphologisches Prinzip

  • Etappen: - Mitte 19. Jhd.: Lösungsvorschläge von Schulen, Städten und einzelnen Ländern - I. Orthographische Konferenz 1876 - II. Orthographische Konferenz 1901 - Seit 1902 ca. jährlich Neuregelungsvorschläge - Weiterer Verlauf seit 1945



1954 „Stuttgarter Empfehlungen“

  • 1954 „Stuttgarter Empfehlungen“

  • 1958 „Wiesbadener Empfehlungen“

  • 1978 „Regelwerk für die gemäßigte Kleinschreibung“

  • 1986 „1. Wiener Gespräche zu Fragen der Rechtschreibreform“

  • 1990 „2. Internationale Konferenz in Wien“

  • 1994 „3. Wiener Gespräche“

  • Juli 1996 „Zwischenstaatliche Erklärung über die Neuregelung der deutschen Rechtschreibung“

  • Stichtag für die Einführung der neuen Regeln: 1.8.1998,

  • Neufassung der Reform 2004



Bis 1900 „vorbildliche Aussprache“, keine Normierung.

  • Bis 1900 „vorbildliche Aussprache“, keine Normierung.

  • Normierungsversuch Theodor Siebs: „Deutsch Bühnensprache“ (1898)

  • Später „Hochsprache“ im Titel z.B. 13. Aufl. 1922 „Deutsche Bühnensprache – Hochsprache“

  • Problematik der Bezeichnung „Hochdeutsch“ 1. „Hochdeutsch“ - „hochdeutsche Dialekte“ 2. „besseres Deutsch“ vs. „normgerechte Aussprache“ 3. „Hochdeutsch“ als theoretisches Konstrukt.

  • Standardlautung statt „Hochdeutsch“/ „Hochsprache“

  • Regionalsprachliche Aussprachestandards vgl. z.B. W. König (1989): Atlas zur Auspprache des Schriftdeutschen in der Bundesrepublik Deutschland. Ismaning.

  • Einfluss der Massenmedien













Direkte Übernahmen: Computer, Ketchup, Big brother is watching you

  • Direkte Übernahmen: Computer, Ketchup, Big brother is watching you

  • Ersetzungen: erste Dame, Wolkenkratzer

  • Hybridbildungen / Teilersetzungen: Campingplatz, Homecomputer

  • Bedeutungsveränderung: realisieren, feuern, Administration

  • Ausspracheveränderung: Appartment

  • Pseudo-Anglizismen: Handy, Dressman, Oldtimer

  • Internationalismen: Globalisierung, urban



Beamer, Videobeamer n. (eigentliche Bedeutung von beamer: n."cricket ball bowled at head height")

  • Beamer, Videobeamer n. (eigentliche Bedeutung von beamer: n."cricket ball bowled at head height")

    • Videoprojektor, Datenprojektor, Digitalprojektor; video projector, data projector.
    • "Zu Clubmusik dreht sich der Beamer im Kreis und projiziert Bewegungsstudien." Der Spiegel Online. (Laut Wortschatz-Lexikon, 18. Jun. 2004)
      • "Eine schnelle Zackenlinie aus dem Beamer huscht über die Wand des OP-Saals." Die Zeit, 2003. (Laut Wortschatz-Lexikon, 18. Jun. 2004)


Bodybag, Body-Bag n. (eigentliche Bedeutung von body bag: n."Leichensack")

  • Bodybag, Body-Bag n. (eigentliche Bedeutung von body bag: n."Leichensack")

    • eine Tasche, die an einem breiten Träger quer über dem Oberkörper getragen wird; a bag that is carried on one strap across the body. Dieser Eintrag durch Christiane Leißner vorgeschlagen.
      • "Ob Bodybag, Backpack, Handbag, Brustbeutel, Rucksack, Baguette- oder Croissant-Tasche." Berliner Zeitung, 2000. (Laut Wortschatz-Lexikon, 11. Jun. 2004)
      • "Die passenden Accessoires wie Bodybags, Pelzmützen und Hiphophüte bietet Coration gleich dazu an." Tagesspiegel, 1999. (Laut Wortschatz-Lexikon, 26. Mai 2003)
      • "Jana warf den Body-Bag auf den Sitz der S-Bahn." Welt, 1999. (Laut Wortschatz-Lexikon, 26. Mai 2003)
      • "So sollen vielfältige Accessoires wie Bodybags und Uhren hergestellt und vertrieben werden." OTS-Newsticker. (Laut Wortschatz-Lexikon, 26. Mai 2003)


checken v.t. (eigentliche Bedeutung von to check: v.t."kontrollieren, u.a.")

  • checken v.t. (eigentliche Bedeutung von to check: v.t."kontrollieren, u.a.")

    • umgangssprachlich: begreifen; slang: understand, grasp, get (it). Dieser Eintrag durch Armin Ortmann vorgeschlagen.
      • "Manche Leute kennen das auch schon und fragen nach, andere checken es zuerst gar nicht, dass ich da mit dem Gameboy gerade Sound mache." Sueddeutsche Online. (Laut Wortschatz-Lexikon, 27. Okt. 2003)
      • "Zlatko: Der Ausdruck ist so komisch, dass ich das nicht checke." Die Zeit, 2000. (Laut Wortschatz-Lexikon, 27. Okt. 2003)


Handy, Händy, Händi n. (eigentliche Bedeutung von handy: adj. "praktisch, handlich") Es ist nicht ganz klar woher Handy stammt. Manche sagen es stammt vom eher seltenen englischen Wort handie-talkie ("Funksprechgerät", nicht dasselbe wie ein cell phone). In diesem Fall wäre Handy kein Scheinanglizismus, sondern ein echter Anglizismus. Der Rechtschreib-Duden von 2000 aber sagt "anglisierend".

  • Handy, Händy, Händi n. (eigentliche Bedeutung von handy: adj. "praktisch, handlich") Es ist nicht ganz klar woher Handy stammt. Manche sagen es stammt vom eher seltenen englischen Wort handie-talkie ("Funksprechgerät", nicht dasselbe wie ein cell phone). In diesem Fall wäre Handy kein Scheinanglizismus, sondern ein echter Anglizismus. Der Rechtschreib-Duden von 2000 aber sagt "anglisierend".

    • Mobiltelefon; mobile phone, cellular phone, cell phone.
      • "Die Akkus der Handys der Eingeschlossenen gingen am Dienstagabend zu Ende." Welt, 1999. (Laut Wortschatz-Lexikon, 6. Jun. 2003)


Oldtimer n. (eigentliche Bedeutung: "alter, in einer bestimmten Eigenschaft erfahrener Mensch")

  • Oldtimer n. (eigentliche Bedeutung: "alter, in einer bestimmten Eigenschaft erfahrener Mensch")

    • altes ehrwürdiges Fahrzeug (besonders Auto, aber auch Flugzeug, Schiff, Eisenbahn): old or classic vehicle (especially auto but also airplane, ship, railroad engine).
      • "Veranstalter des Spektakels ist die Oldtimer-Motorsportgemeinschaft Nußdorf (www.omg.jet.at)." gs, "Bergprüfung für Oldtimer in Nußdorf", Oberösterreichische Nachrichten (Lokalteil Salzkammergut), 22. Mai 2002, S. 29.


Philipp von Zesen (1619–1689): „Abstand“ (für „Distanz“), „Bücherei“ (für „Liberey“), Augenblick (für „Moment“), Leidenschaft (für „Passion“), „Entwurf“ (für „Projekt“).

  • Philipp von Zesen (1619–1689): „Abstand“ (für „Distanz“), „Bücherei“ (für „Liberey“), Augenblick (für „Moment“), Leidenschaft (für „Passion“), „Entwurf“ (für „Projekt“).

  • Christian Wolff (1679–1754): Eindeutschung lateinischer Fachbegriffe→ Aufschwung der deutschen Philosophie im 18. Jahrhundert z.B. „Grundlage“ für lat. fundamentum).

  • Joachim Heinrich Campe (1746–1818): „Altertum“, „Erdgeschoss“ oder „tatsächlich“ zurück.

  • Der Germanist Hermann von Pfister-Schwaighusen (1836–1916) schlug 1875 die Verwendung des Begriffs „völkisch“ anstelle von „national“ vor.



1885 Allgemeiner Deutscher Sprachverein

  • 1885 Allgemeiner Deutscher Sprachverein

  • Der Generalpostdirektor Heinrich von Stephan: Verdeutschungen für die Fachwörter der Sprache der Post: z.B. postlagernd für poste restante Anschrift für Adresse. frankieren / freimachen Telefon / Fernsprecher



Verein Deutsche Sprache

  • Verein Deutsche Sprache

  • ca. 30.000 Mitglieder

  • Debatte über Anglizimen

  • „Denglisch“ / „Engleutsch“ / „Neuanglodeutsch“

  • Forderung nach Aktionen des Gesetzgebers (Deutsch ins Grundgesetz)



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