Ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere


/10/2006 – Lucerna (CH) – SISI / DAVANZO: incontro (165)



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28/10/2006 – Lucerna (CH) – SISI / DAVANZO: incontro (165)


Il 28/10/2006 SISI è partito in treno per Milano (arrivo alle 07:45). Giunto in stazione Centrale, il predetto si è recato presso l’agenzia di viaggi “Doria” dove ha acquistato un biglietto di sola andata per la città di Lucerna (CH), con prenotazione per il treno Eurocity in partenza alle 09:25.
Il pedinamento all’estero è avvenuto grazie alla proficua collaborazione tra la DIGOS di Milano e la Polizia Federale Svizzera che – come già detto – ha fornito ampia e preziosa collaborazione, consentendo (anche in questa occasione) a personale italiano di partecipare al servizio di pedinamento.
A Lucerna poco dopo le 14:00, SISI ha incontrato DAVANZO con il quale si è intrattenuto per tutto pomeriggio. Dopo aver passeggiato brevemente (conversando tra loro), hanno pranzato al ristorante Migros. Alle 16:20, usciti dal ristorante e si sono incamminati verso il centro storico della cittadina, procedendo però separatamente, sino a giungere nel vicolo Mariahilfgasse, dove sono stati persi di vista (17:15).
Alle successive 18:30 circa il personale della Polizia Federale ha segnalato che i due erano stati individuati provenire sempre dalla medesima Mariahilfgasse e quindi recarsi all’interno del bar “Jazz” posto nelle vicinanze.
Alle 19:00, SISI è uscito dal bar e si è diretto verso la stazione da dove è partito alle 19:21 con l’ultimo treno utile per Milano.
Dopo circa mezzora DAVANZO è uscito dal bar per dirigersi nuovamente verso Mariahilfgasse. Subito sono state monitorate tutte le possibili uscite del predetto vicolo, verificando che lo stesso non ne era uscito, tuttavia, non è stato possibile individuare lo stabile all’interno del quale era entrato.


29/10/2006 – Gassino Torinese (TO) – SISI: all’orto (166)


Il 29/10/2006 è stata documentata la presenza di SISI presso il suo orto dalle 11:29 alle 13.00. Nell’occasione il servizio di videosorveglianza, nel frattempo attivato ha consentito di effettuare una registrazione di tale permanenza, che ha evidenziato un’attività del predetto su una porzione di terreno.

Sul punto si richiama quanto già detto in relazione alla giornata del 24/09/2006 allorquando SISI si è recato all’orto nella giornata successiva all’incontro in Svizzera con DAVANZO.




1°/11/2006 – Ponte di Brenta – TOSCHI M./SALOTTO Federico (167)


Il 1°/11/2006 alle 14:36, TOSCHI Massimiliano, con la sua auto, si è recato a Ponte di Brenta (località periferica del Comune di Padova). Qui, dopo aver parcheggiato l’auto presso la stazione, ha raggiunto l’argine del fiume Brenta a ridosso della ferrovia in compagnia di MAGON Michele e NOTA Nella Lucia Pia. Sul posto, poco dopo, giungevano anche RONZANI Mario, SALOTTO Federico e SALOTTO Alessandro.
I predetti sono rimasti sul posto fino alle 16:40, hanno conversato tra di loro, disponendosi “a cerchio”. Veniva documentato che era TOSCHI Massimiliano a parlare più degli altri, con l’atteggiamento di chi stava spiegando qualcosa.



3/11/2006 – Torino – SISI: telefonate da cabine pubbliche (168)


Venerdì 3/11/2006 alle ore 11:00 a Torino SISI ha tentato di effettuare delle telefonate:


  • da tre cabine pubbliche ubicate in via Porpora all’angolo con corso Giulio Cesare;

  • due cabine installate con la via Boccherini;

  • da tre cabine installate all’angolo con piazza Corti di Rebaugengo.

Tenuto conto che lo stesso aveva riferito a LATINO e BORTOLATO (nella conversazione del 1°/10/2006) di avere un appuntamento telefonico con Andrea STAUFFACHER proprio nei primi giorni di novembre, è evidente che i tentativi di chiamata sopra specificati sono relativi al contatto con la predetta.


E’ da sottolineare che per giornate del 4 e 5/11/2006 si sarebbe svolta la Seconda conferenza internazionale di lavoro di Basilea organizzata dalla Commissione per un Soccorso Rosso Internazionale – C.S.R.I. che avrebbe riunito esponenti di tutti i sodalizi europei impegnati nel progetto.
Si evidenzia che ZANIN Maria, in compagnia di ALESSI Chiara, ha partecipato alla conferenza di Zurigo. Infatti, sia dalle intercettazioni che dai servizi di videosorveglianza, è stato documentato l’arrivo a Milano della militante padovana ALESSI Chiara. Questa, giunta da Padova in treno, si è accordata telefonicamente con ZANIN per raggiungerla presso la sua abitazione. Una volta giunta alla fermata della metropolitana di Vimodrone, ZANIN, uscita a piedi dall’abitazione, è andata incontro ad ALESSI ed insieme a questa ha fatto rientro in casa alle 13:40.
Le due donne sono uscite insieme alle 15:22 per recarsi, con la metropolitana, in stazione Centrale, dove hanno preso un treno diretto a Zurigo (16:25). Appare opportuno segnalare che il 03/11/2006, durante la permanenza di ALESSI in casa di ZANIN, erano presenti sia LATINO che GAETA,


5/11/2006 – Milano – LATINO / SISI / BORTOLATO: riunione strategica (169) e ambientale (170)


Nella mattinata del 5/11/2006 (come stabilito il 15/10/2006), SISI, BORTOLATO e LATINO si sono incontrati a Milano nei pressi della fermata metropolitana di Lanza.


  • BORTOLATO è partito da Padova con il treno delle 08:24 ed è arrivato alle 10:55.

  • SISI (modificando le proprie modalità di spostamento), ha raggiunto Milano con una corsa delle autolinee Torino-Milano, scendendo alla fermata di Certosa (e non a quella di Milano Porta Garibaldi come aveva già fatto in precedenza) da dove ha raggiunto il luogo dell’appuntamento con un tram.

  • LATINO alle ore 11:09 è uscito in bici dalla propria abitazione.

Nei pressi della fermata, intorno a mezzogiorno, prima BORTOLATO e SISI e poi LATINO si sono incontrati. Tutti e tre si sono incamminati (prima separati e poi affiancati ed adottando le consuete cautele) sino a giungere in via Paolo Sarpi (12:40) ove sono entrati nel ristorante cinese Long Chang.


All’interno del ristorante (dalle 13:10 alle 15:53) è stata eseguita la registrazione della loro conversazione:


  • La prima parte è stata dedicata ai problemi dell’organizzazione, dimostrando inequivocabilmente di esserne (unitamente a DAVANZO) il livello direttivo.

  • Analizzando i problemi dell’organizzazione, pur nella diversità delle opinioni, hanno evidenziato che da questi dipendeva il rallentamento delle attività del gruppo. In particolare non erano riusciti a creare una struttura in grado di gestire diversi ambiti e livelli dell’operatività, ragion per cui alcuni obiettivi non erano stati raggiunti e altri avevano richiesto maggior dispendio di energie maggiori rispetto a quelle previste.

  • In questo contesto si è fatto cenno alla problematica della propaganda, in tutte le sue forme, e sono state sottolineate le contraddizioni che si sarebbero innescate a seguito della chiusura di Rivoluzione, senza che si fosse riusciti, di contro, a riconvertire e riqualificare le energie per dare maggiore impulso a L’Aurora.

  • LATINO, ribadendo opinioni già espresse in occasione dei precedenti incontri, oltre ad insistere sul potenziamento della diffusione de L’Aurora, ha rimarcato la necessità di avviare una pratica di propaganda armata al fine di dare concretezza al loro progetto e renderlo, anche, più immediatamente comprensibile e percepibile dalle masse.

  • E’ anche emersa una posizione critica di BORTOLATO e LATINO rispetto ad una istanza di DAVANZO (riferita da SISI), secondo il quale, in coincidenza con il suo imminente ritorno, il gruppo avrebbe dovuto valutare l’opportunità di sospendere quelle attività che avrebbero potuto attirare l’attenzione delle forze dell’ordine. I primi due, però, si sono mostrati assolutamente contrari, ritenendola un arretramento rispetto ai passaggi già effettuati e pericolosa per la sopravvivenza stessa del progetto iniziale. LATINO, sul punto, ha espresso la necessità di affrontare direttamente con DAVANZO, e con estrema franchezza, questo argomento.

  • Hanno, comunque, convenuto sulla necessità di accentuare le cautele da adottare nel momento in cui si sarebbero trovati a gestire il compagno rientrato in Italia in clandestinità, per evitare il più possibile di esporlo. Accennando anche ai rallentamenti subiti nell’attività per gestire il rimpatrio di DAVANZO, a causa di pressioni delle forze dell’ordine.

  • Per affrontare sotto un profilo politico le problematiche organizzative evidenziate, hanno concluso di dover avviare una riflessione ed un dibattito aperto a tutti i compagni e si sono accordati, in proposito, di redigere un documento, che dovrebbe fungere da scaletta per la discussione senza proporre una soluzione preconfezionata. A tal fine hanno ripartito fra loro gli argomenti da affrontare, convenendo che:

  • SISI si sarebbe occupato di redigere una ricostruzione storica/bilancio dei vari passi fatti dall’organizzazione nei due anni precedenti (ossia “dalla fusione” sino a quel momento) nella quale dovevano essere analizzati sia gli obiettivi raggiunti che le difficoltà riscontrate;

  • LATINO avrebbe provveduto a sviluppare una analisi della fase attuale, per valutare le condizioni oggettive in cui si dovrebbe sviluppare il lavoro dell’organizzazione;

  • BORTOLATO avrebbe trattato il problema della propaganda e dei vari aspetti organizzativi.

  • Nel contesto del “potenziamento” de L’Aurora e, affrontando il tema dell’individuazione di modalità di comunicazioni sicure che potessero rendere più agevoli i contatti fra i vari componenti del livello direttivo (superando il limite rappresentato dalla necessità di un contatto fisico), hanno nuovamente fatto cenno ai due compagni che sarebbero partiti per la Svizzera nel fine settimana successivo per partecipare ad un corso sull’utilizzo di strumenti informatici [tema già affrontato nella riunione strategica del 1°/10/2006]

  • SISI ha riferito che, pur non avendo ancora aggregato attorno a sé un nucleo, aveva avviato dei contatti con alcuni giovani delegati sindacali, ai quali aveva fatto leggere [o sarebbe stato in procinto di far leggere] alcuni numeri de L’Aurora in un’ottica di proselitismo. Lo stesso ha sostenuto di voler procedere con cautela sia per verificare la reale disponibilità a far proprio il progetto da parte di questi giovani, sia per non disvelare il rapporto con loro, trattandosi di persone pulite e che tali dovevano restare.

  • SISI ha accennato a copioso materiale, sia cartaceo che informatico, che deterrebbe in un suo archivio, accennando anche ad un dischetto (“Adesso il dischetto l’ho ritirato, venerdì…, però l’ho messo via….. può darsi che ci sia già… però lui ha detto è difficile”, riferendosi a materiale fornito da DAVANZO ed occultato nell’orto.

  • SISI ha fatto cenno anche a vecchio materiale del quale egli era in possesso riconducibile ad un vecchio gruppo che si chiamava “MATERIALE OPERAIO” e che era una redazione di “RADIO BLACK OUT”, il quale avrebbe predisposto delle schede sulle inchieste di fabbrica e sui delegati sindacali.

  • L’ultima parte del dialogo è stato, invece, dedicato prevalentemente alla definizione dei prossimi impegni del gruppo. Innanzitutto sono state definite le modalità di rientro di DAVANZO programmato per il successivo 12/11/2006. In proposito il dialogo si è articolato principalmente fra SISI (che aveva incontrato DAVANZO il 28/10/2006) e BORTOLATO (che doveva fornirgli assistenza nella fase del rientro).

  • Scartata una prima ipotesi (che prevedeva l’arrivo di DAVANZO a Luino), hanno concordato che:

  • DAVANZO doveva giungere in treno a Domodossola. Qui BORTOLATO lo avrebbe atteso per le 15:00 (con “recupero” alle 17:00).

  • Nel caso in cui BORTOLATO avesse avuto il dubbio di essere pedinato, avrebbe fatto giungere a Domodossola un’altra persona che avrebbe avuto con sé una copia de Il Sole 24 Ore e de Il Manifesto, come segno di riconoscimento.

  • Da Domodossola, DAVANZO avrebbe raggiunto Sistiana (TS), ove vive e lavora un altro compagno [identificato con le successive indagini in ROTONDI Davide], il quale avrebbe poi dovuto provvedere ad accompagnarlo sino ad un’abitazione non meglio specificata [Raveo (UD) per quanto si dirà in seguito], affittata per ospitarlo.

  • In un primo momento si era stabilito che DAVANZO avrebbe percorso il tragitto Domodossola – Milano in auto, accompagnato da BORTOLATO, però su indicazione di LATINO, si è concordato che per tale tragitto era preferibile utilizzare il treno.

  • Tenuto conto che SISI avrebbe dovuto chiamare DAVANZO il giorno successivo per confermargli la data, gli orari [12/11/2006 ore 15:00 con recupero alle 17:00] ed il luogo d’arrivo [Domodossola], sono stati concordati ulteriori appuntamenti telefonici con DAVANZO

  • Per il venerdì [10/11/2006] o il sabato [11/11/2006] alle 19:00 per la conferma definitiva.

  • Per il 12/11/2006 alle 19:00 fra BORTOLATO e DAVANZO nel caso di un mancato arrivo di quest’ultimo [un “recupero” telefonico].

  • BORTOLATO e LATINO sono passati ad accordarsi per le esercitazioni con armi che il nucleo milanese e quello padovano avevano da tempo stabilito di effettuare congiuntamente.

  • E’ stata preliminarmente fissata per domenica 19/11/2006 la data della prima sessione di prove, alla quale avrebbero dovuto partecipare due padovani e due milanesi. Fra i milanesi oltre a LATINO avrebbe partecipato GHIRARDI, indicato come colui che aveva procurato delle armi e che lo stesso avrebbe voluto verificarne la funzionalità.

  • Hanno fissato l’incontro fra i partecipanti alla stazione di Rovigo poco dopo le 16:00 [in coincidenza con l’arrivo del treno da Milano delle 16:05], ove gli stessi sarebbero stati prelevati da un’auto che li avrebbe condotti, non prima delle 17:30, nel luogo fissato per l’esercitazione, distante dalla stazione non più di 20 minuti di macchina. La prova avrebbe dovuto avere una durata piuttosto breve, 20 minuti circa, tale da consentire ai due milanesi di ripartire in treno da Rovigo con il treno delle 20:07 dello stesso giorno.

  • Per le prove sarebbero state utilizzate armi nella disponibilità del nucleo padovano. A tal fine, queste armi, verosimilmente non più di due, sarebbero state spostate dall’”imbosco” al luogo dell’esercitazione ove sarebbero state occultate nei pressi di un casolare abbandonato. Lo spostamento sarebbe avvenuto al massimo due giorni prima di quello stabilito per le prove, al termine delle quali le stesse sarebbero state riportate al deposito la sera stessa o, al massimo, il giorno dopo.

  • Oltre ai quattro partecipanti alla sessione di prove sarebbe stata assicurata l’assistenza da parte di un soggetto in qualità di tassista.

  • Circa il luogo dell’esercitazione BORTOLATO ha chiarito a LATINO che quello definitivamente individuato non era lo stesso di cui gli aveva parlato in precedenza, fornendo i dettagli del nuovo posto, precisando che lo aveva già visto, facendo anche riferimento ad un compagno chiamato con il nomignolo “il biondo” che abita a Terrassa.

  • In ordine alla seconda sessione i due hanno definito di discuterne, anche alla luce dei risultati della prima, in occasione del successivo incontro a Milano, stabilito per domenica 26/11/2006, nei pressi della fermata metropolitana di “Cimiano” alle ore 12:00, come suggerito da SISI.


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