S.S.D. ICAR/17 DISEGNO
Prof. Gerardo Maria Cennamo – ricercatore
La attività di ricerca del Prof. Gerardo Cennamo abbraccia gli ambiti propri della disciplina del disegno, dagli elementi fondativi della geometria descrittiva sino al disegno di architettura, indirizzandosi prevalentemente verso il settore della rappresentazione con particolare riferimento alle prassi del rilevamento architettonico. Su tali linee si sta approfondendo la tematica correlata alla riqualificazione energetica della città storica, approfondita attraverso il ruolo del disegno come strumento fondamentale per la analisi ed il controllo delle trasformazioni dei patrimoni architettonici ed in misura estesa di interi brani di città. La casistica più propriamente rientrante negli interessi di ricerca è rappresentata dalle numerose aree urbane e suburbane, nuclei cittadini, quartieri e brani di città conformanti largamente la conurbazione dei territori italiani ed europei in genere che, sebbene non sottoposti a specifiche normative di tutela o non afferenti alla definizione di Centro Storico secondo una accezione urbanisticamente riconosciuta, esprimono un pregevole equilibrio formale, sintesi di caratteristiche morfologiche ed architettoniche strutturatesi nella successione delle epoche o, in termini più recenti, dei secoli. In queste circostanze ed anche in considerazione della rilevante capacità produttiva molto spesso rinvenibile in tali luoghi (turistica, ristorativa, artigianale, commerciale), preso atto della indifferibilità di attuare una azione organica ed estensiva di riduzione del dissipamento energetico dovuto alla sussistenze ordinaria del patrimonio architettonico comune, la attività di ricerca cerca anche di mettere in evidenza le principali questioni procedurali, progettuali e gestionali relative agli interventi di rigenerazione degli edifici nella città storica, allo scopo di promuovere un necessario scambio di conoscenze, esperienze e buone pratiche tali da indirizzare verso la definizione di strumenti operativi per la governance che consentano di aprire la strada alla realizzazione di un modello innovativo di valorizzazione e sviluppo dei luoghi storici. Il Prof. Cennamo è responsabile della unità di ricerca partecipante al PRIN (PEA4H8/2010) dal titolo “La difesa del paesaggio tra conservazione e trasformazione. Economia e bellezza per uno sviluppo sostenibile” finanziato dal MIUR in area 08, Ingegneria civile ed Architettura. La linea di ricerca fondativa del Progetto è rivolta sostanzialmente al tema del paesaggio inteso nella accezione più estensiva e contemporanea del termine, cioè come risorsa complessa costituita sia dagli elementi identificabili materialmente, naturali ed artificiali, che da fattori immateriali, elemento fondamentale per lo sviluppo delle potenzialità esistenti sui territori in termini di capitale naturale, economico, culturale e sociale. In questo ambito di studio ed in coerenza con i principali obiettivi e finalità, la unità di ricerca UNINETTUNO approfondisce quindi la tematica relativa alla riqualificazione energetica della città storica cercando anche, attraverso il ruolo della conoscenza come strumento fondamentale per la analisi ed il controllo delle trasformazioni, di mettere in evidenza le principali questioni procedurali e progettuali relative agli interventi di rigenerazione e cooperare alla definizione di opportune metodologie e strumenti operativi.
Per quanto riguarda l’attività di pubblicazione scientifica, il livello può considerarsi nel complesso più che sufficiente (come dimostrato dall’elenco delle pubblicazioni, allegato al presente rapporto). Certamente, alla luce delle prime azioni dell’ANVUR, sarà necessario in futuro incrementare ulteriormente l’attività pubblicistica e l’impatto dei lavori scientifici condotti dalla Facoltà di Ingegneria della UTIU.
In tal senso, il recente rafforzamento della Facoltà con la convenzione stipulata con il CNR (e la perfezionanda convenzione con INFN) e l’immissione nei ruoli della Facoltà di primari scienziati di livello internazionale, unito alla possibilità di usufruire, in collaborazione, dei prestigiosi laboratori CNR ai fini della ricerca sperimentale, dovrebbero garantire una crescita importante dell’attività di ricerca negli anni a venire.
Occorre tuttavia, a cominciare dal presente anno accademico, avviare uno specifico impegno per l’accesso ai finanziamenti più importanti quali quelli del programma Europeo Horizon 2020, della European Research Foundation (ERC) e ai programmi nazionali quali SIR, PRIN, FIRB e altri. Anche le iniziative locali, come il Bando per il Programma 203 della Regione Lazio, se pur inquadrate in maniera interdisciplinare tra le facoltà dell’Ateneo, potranno coinvolgere le competenze della Facoltà di Ingegneria.
Al fine di potenziare le sinergie interdisciplinari, all’interno della Facoltà sono stati recentemente costituiti due gruppi focalizzati di ricerca, rispettivamente il gruppo “Uninettuno – High Energy” e il gruppo “Uninettuno – Earth”, all’interno dei quali si cerca di coordinare tematiche interdisciplinari con la partecipazione dei ricercatori e docenti d’area interessati.
Sulla base di quanto sopra riportato, il rapporto sull’attività di ricerca è strutturato, qui di seguito, mediante l’esposizione separata dei risultati di ricerca conseguiti nei principali settori scientifico-disciplinari afferenti alla Facoltà di Ingegneria. Si noti che, come nelle migliori tradizioni delle Facoltà di Ingegneria italiane, tale attività spazia dai settori della ricerca scientifica di base (Fisica, Chimica, Matematica) fino ai settori tipicamente ingegneristici (Meccanica, Elettronica, Informatica, Scienza delle Costruzioni), per arrivare ai settori maggiormente "terziari" quali la gestione dei progetti, la qualità e il management a livello industriale.
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