lo ascoltavano e ammiravano Io voglio fare la guerra
voglio uccidere delle persone
che siano rosse nere o gialle o bianche
io voglio fare la guerra
voglio far scorrere del sangue
che sia russo americano o tedesco Io voglio fare la guerra
veramente preferisco la pace
ma la nazione è in pericolo
io voglio fare la guerra
quando tornerò sarò molto fiero
rispettato perchè sarò decorato E' morto come un eroe
ammazzando cento nemici almeno
se tu trovi bello il suo destino
lascia che ti dica:
"Tu non sei che un cretino" 77. VIVA LA GUERRA
Edoardo Bennato Quando all'alba la campana suonerà a raccolta
raccogli le armi, va in strada
e lascia tutto dietro quella porta....
Il nemico ti aspetta lontano oltre il mare
e tu non puoi tirarti indietro, no
questa guerra si deve fare! Viva, viva la, viva la guerra
Santa, santa la, santa la guerra!... Hai lasciato la tua donna e la tua terra
ma è per il suo bene, è per la sua gloria
che tu ammazzerai Il crudele Saladino è bene armato e forte
ma tu non lo temi, tu non hai paura
e hai anche Dio dalla tua parte Viva, viva la, viva la guerra
Santa, santa la, santa la guerra!... Sei un soldato e difendi la libertà
e quelli contro sono cattivi
di loro non aver pietà!... E se per caso tu morissi non devi temere
perchè ti faremo un bel monumento
che tutti quanti potranno vedere!... Viva, viva la, viva la guerra
Santa, santa la, santa la guerra!...
campana suonerà a raccolta
raccogli le armi, va in strada
e lascia tutto dietro quella porta.... Il nemico ti aspetta lontano oltre il mare
e tu non puoi tirarti indietro, no
questa guerra si deve fare! Viva, viva la, viva la guerra
Santa, santa la, santa la guerra!... Hai lasciato la tua donna e la tua terra
ma è per il suo bene, è per la sua gloria
che tu ammazzerai Il crudele Saladino è bene armato e forte
ma tu non lo temi, tu non hai paura
e hai anche Dio dalla tua parte Viva, viva la, viva la guerra
Santa, santa la, santa la guerra!... Sei un soldato e difendi la libertà
e quelli contro sono cattivi
di loro non aver pietà!... E se per caso tu morissi non devi temere
perchè ti faremo un bel monumento
che tutti quanti potranno vedere!... Viva, viva la, viva la guerra
Santa, santa la, santa la guerra!...
78. ARRIVANO I BUONI
Edoardo Bennato Arrivano i buoni, arrivano, arrivano,
finalmente hanno capito che
qualcosa qui non va...
Arrivano i buoni e dicono basta a tutte
le ingiustizie che fin'ora
hanno afflitto l'umanità... Arrivano i buoni, arrivano arrivano
finalmente una nuova era comincerà... Quanti sbagli, quanti errori,
quante guerre e distruzioni, ma finalmente
una nuova era comincerà... Senza servi ne padroni
senza guardie, ne assassini, d'ora in poi
tutti uguali, una nuova era per l'umanità... Arrivano i buoni, ed hanno le idee chiare
ed hanno già fatto un elenco
di tutti i cattivi da eliminar... Ma chi l'avrebbe mai detto che erano
così tanti i cattivi da eliminar... Così adesso i buoni hanno fatto una guerra
contro i cattivi, però hanno assicurato
che è l'ultima guerra che si farà...
79. MENINA DOS OLHOS TRISTES
José Afonso José Manuel Cerqueira Afonso dos Santos, più semplicemente Zeca, portoghese di Aveiro, è stato uno dei più grandi e singolari cantautori europei: nato in una famiglia di amministratori coloniali del bislacco impero lusitano, di orientamenti reazionari, pro-salazaristi e addirittura filo-hitleriani, divenne la voce della Resistenza, della rivolta e della rinascita del suo paese. Studente a Coimbra, conosce a fondo le fantastiche tradizioni musicali e poetiche della città, e
matura la sua coscienza di oppositore politico coraggioso e di grande artista: già col suo primo disco, appunto "Baladas de Coimbra", del 1958, si schiera a favore della candidatura a presidente della repubblica del generale Humberto Delgado, uomo del Fronte Nazionale
Democratico e deciso avversario di Salazar, che, pur premiato da un sorprendente risultato elettorale, non riuscì a sbarrare la strada al fedelissimo salazariano Américo Tomás. Allo 'spavento' il governo reagì con un giro di vite che sottrasse ogni potere all'elettorato, rese ormai
niente più d'una farsa la democrazia portoghese, e aprì la strada a delazioni e vendette: José Afonso fa sentire allora la sua voce con la cupissima e splendida "Vampiros", canzone in cui denuncia le atrocità dei parassiti politici che proliferavano all'ombra del regime.
Variamente perseguitato lui stesso, sospeso dell'insegnamento, più volte incarcerato dalla Pide, continua a scrivere canzoni e nel 1969 partecipa alla rassegna della "Chanson Portugaise de Combat" a Parigi. Ma è anche autore e interprete di profondo lirismo, conoscitore supremo della
canzone tradizionale, canta e reinventa fados e ballate, e addirittura mette in musica liriche di Camões ("Verdes são os campos"). Nel 1971 include nell'album "Cantigas de Maio", "Grândola", dedicata alla città-simbolo dei sentimenti democratici e futuro segnale dell'inizio della Revolução dos cravos, come già ci raccontò o nosso grande Venturão...
Una canzone anticolonialista, contro il male di tutte le guerre... (è anche un specie di "Fila la lana"!)