La ricostruzione medico legale


La posizione di Ernesto DIOTALLEVI



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La posizione di Ernesto DIOTALLEVI





  1. Sulla telefonata del 18 Giugno tra DIOTALLEVI e CARBONI.

Il difensore di Ernesto DIOTALLEVI si è chiesto il perché della telefonata tra DIOTALLEVI e CARBONI, ritenendo che la stessa non costituisca un elemento di riscontro alle dichiarazioni di Antonino GIUFFRE’. Ha argomentato, sostenendo che se DIOTALLEVI si fosse recato a Londra la telefonata del 18 Giugno non avrebbe avuto alcun senso.

In realtà, quella chiamata si traduce in un elemento confermativo delle indicazioni di GIUFFRE’, in quanto vi erano ragioni di fondamentale importanza da affrontare nei momenti post delictum: accordi sul da farsi, destinazione della documentazione sottratta al banchiere e conseguente attività da svolgere.




  1. sulle ragioni per le quali DIOTALLEVI avrebbe dovuto incontrare CALVI a Trieste e sull’incompatibilità del proposito con la consapevolezza che di lì a qualche giorno sarebbe stato ammazzato.

Si è chiesto per quale ragione DIOTALLEVI avrebbe dovuto incontrare CALVI se avesse saputo che di lì a qualche giorno sarebbe stato ucciso e per quale ragione il suo assistito avrebbe dovuto immagazzinare crediti nei confronti di chi sarebbe morto.

In proposito, va rilevato che DIOTALLEVI non aveva alcuna esigenza di immagazzinare crediti nei confronti di chi sarebbe morto e la sua esigenza di incontrarlo a Trieste era semmai da collegarsi al progetto omicidiario e a far sì che il banchiere non si insospettisse in occasione dell’incontro a Londra.



Conclusione

Chiedo venia per aver abusato della vostra attenzione e, nel congedarmi da voi signori della Corte, vi dico che la verità non è né banale né spettacolare. È la caratteristica di ciò che è vero e rispondente alla realtà. La realtà è immarcescibile: “veritatem dies apertit” (il tempo mette in chiaro la verità) per dirla con il filosofo latino SENECA (Lira, II, 22,3), e vede gli odierni imputati CALO’, CARBONI e DIOTALLEVI responsabili dell’omicidio premeditato di Roberto CALVI. Rinnovo, quindi, le richieste già formulate in requisitoria.



INDICE


PROLUSIONE 2

Sul contenuto dell’articolo pubblicato sul “Globo” del 24 Luglio 1982, a firma di Leonardo SCIASCIA 3

Sulle cause della morte 5

Sul mancato ritrovamento di resti o tracce d’inchiostro inerenti al rilievo delle impronte digitali sul cadavere di Roberto CALVI 5

Sulla possibilità che le lesioni ungueali del cadavere di Roberto CALVI derivino da impatti passivi con il supporto/pavimento sul quale il cadavere fu adagiato subito dopo il suo recupero 8

Sull’impronta di tubo rinvenuta sotto le scarpe riferita da FACEY 10

Sul livello delle maree e sulla pretesa assenza di un sopralluogo sul luogo teatro del delitto 12

Sull’essere EKBLOM consulente della famiglia CALVI e come tale non meritevole di attenzione 14

Sull’illuminazione del luogo teatro del delitto e sulla distanza del Black Friars Bridge dalla stazione fluviale di Waterloo Pier 16

Sull’assenza di danneggiamenti negli abiti e sulla riconducibilità delle tracce di paraffina 17

Sulle tracce di vernice quali testimonianza di un contatto passivo 17

Sulla piantina artefatta utilizzata dal prof. FIORI 17

Sull’assenza di tracce di afferramento sul corpo appartenente in vita a Roberto CALVI e sulla necessità della presenza di 3 – 4 uomini per strozzare una persona 18

Sull’essersi CALVI al momento della morte posto il problema dell’assicurazione sulla vita prima di suicidarsi 18

Sulla posizione degli imputati 20



Sulle tardive indicazioni dei collaboranti 21

Idoneità dell’interesse all’eliminazione a rappresentare un riscontro alle dichiarazioni “de relato” 22

Sulle posizioni di Giuseppe CALO’ e Flavio CARBONI 23



1.Sulla prova del mandato omicidiario da parte di CALO’ a CARBONI e sull’avere CALO’ bisogno di CARBONI e CASILLO per eseguire l’omicidio 23

2.Sulle indicazioni rese da Francesco DI CARLO 30

3.Sul perché CALO’ doveva servirsi di Flavio CARBONI e di Vincenzo CASILLO e della Camorra per commettere l’omicidio di Roberto CALVI 31

4.Sulla coerenza della partecipazione di CASILLO all’omicidio con quella di CALO’ 33

5.Sull’attendibilità di Claudio SICILIA 34

6.Sulla sentenza della Corte d’Assise di Roma, nei confronti di Raffaele CUTOLO per il delitto della strage del 29 Gennaio 1983, in cui veniva ucciso Vincenzo CASILLO e ferito Mario CUOMO. 40

7.Sulle dichiarazioni rese da Ciro COZZOLINO 44

8.Sulle dichiarazioni rese da Giuseppe CILLARI 45

9.Sulla incompatibilità della partecipazione di Gaetano BADALAMENTI alla commissione dell’omicidio CALVI, essendo stato BADALAMENTI espulso 50

10.Sui collaboratori di giustizia 52

11.Su Francesco Marino MANNOIA 52

12.Sulla mancata conferma alle dichiarazioni “de relato” dei collaboratori di giustizia da parte della fonte che ha alimentato le conoscenze dei collaboratori di giustizia 56

13.Sull’inattendibilità di Antonino GIUFFRE’ 56

Considerazioni sulle dichiarazioni rese da Antonino GIUFFRE’ 65

14.Sull’inattendibilità di Luigi GIULIANO 71

15.Sulla sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Napoli IV Sez. RG 97/2003, nei confronti di Ciro GIULIANO e Luigi GIULIANO 72

16.Sul perché CALVI avrebbe dovuto partecipare a un incontro conviviale con Luigi GIULIANO e altri mafiosi, in tal modo mettendosi nelle condizioni di farsi ricattare a vita. 72

17.Sulla frequentazione congiunta di night da parte di CALO’ e CARBONI 72

18.Sull’inattendibilità di Antonio MANCINI 73

19.Sull’inattendibilità di Francesco DI CARLO 77

20.Sull’inattendibilità di Angelo SIINO 77

Sulle ragioni per le quali ha riferito quanto a sua conoscenza sull’omicidio di Roberto CALVI solo nel Febbraio del 2004. 78

21.Sull’inattendibilità di Gaspare MUTOLO 80

La richiesta di restituzione del denaro consegnato a Michele SINDONA per il tramite di Pippo CALO’ 81

Il coinvolgimento di Francesco DI CARLO e la ragione dell’omicidio. Attendibilità delle dichiarazioni fornite. 82

22.Sull’inattendibilità di Carmine ALFIERI e Pasquale GALASSO 84

23.Sull’inattendibilità di Aldo FERRUCCI 91

24.Sull’inattendibilità di Vincenzo CALCARA 93

25.Sulla non conoscenza di Danilo ABBRUCIATI da parte di Giuseppe CALO’ 118

26.Sui pretesi contatti tra Roberto CALVI e Graziella CORROCHER che dimostrerebbero la volontarietà dell’espatrio di CALVI 119

27.Sulla ragione del camuffamento dell’omicidio in suicidio per CALO’ 120

28.Sull’attendibilità di Gabriella POPPER 120

29.Sul mancato coinvolgimento di CALO’ nel processo per bancarotta del Banco Ambrosiano 120

30.Sulla tipologia e non occasionalità dei rapporti intercorsi tra CARBONI e CALO’ e sul significato della pronuncia dell’8 Febbraio 1986, nei confronti di ANGELINI + altri (in particolare: rif. 11-18 nota di udienza della difesa CARBONI del 26 Marzo 2010) 121

31.Sulla prosecuzione dei rapporti tra CALÒ e CARBONI fino al 1982 – l’asserita contraddittorietà del recupero dei 19 milioni di Dollari da parte di Cosa Nostra e le dichiarazioni di Anna PACETTI – la natura delle dazioni SOFINT nel periodo fine 1981 - Febbraio 1982 (in particolare: rif. 20 – 26 nota di udienza della difesa Carboni del 26 Marzo 2010) 125

32.Sull’essere smentita la consegna di denaro di “Mario” prima del Febbraio 1982, di cui parla Anna PACETTI prima del Febbraio 1982, sulla base dell’agenda della PACETTI (v. pag. 13 memoria della difesa). 127

33.Sull’individuazione dei finali destinatari dei 19 milioni di Dollari (rif. nota difensiva: punto 38, alla pag. 16; punto 124, n. 3, alla pag. 38) 128

34.Sulle dichiarazioni di Paul MOUSEL (rif. alla nota difensiva: punto 133, alla pag. 44, secondo e terzo punto dell’elenco puntato) 130

35.Sull’essersi CARBONI prefigurato quanto è accaduto dopo l’omicidio di Roberto CALVI 132

36.Sull’assenza di prove in ordine all’attività di riciclaggio svolta dal BANCO AMBROSIANO 134

37.Sull’assenza di prova del mandato di recuperare il denaro gestito da Cosa Nostra dato da CALO’ a CARBONI 134

38.Sull’aver lasciato CARBONI il denaro ricevuto da CALVI su conti correnti a lui intestati o, comunque, a lui riconducibili 136

39.L’appunto autografo contenente le movimentazioni finanziarie CALVI – SINDONA – ORTOLANI – GELLI e la percentuale del Banco Ambrosiano di proprietà dello IOR. 138

40.Sulle ragioni della sopravvivenza di CARBONI pur non avendo questi devoluto immediatamente i 19 milioni di Dollari alla mafia 139

41.Sulla saldatura tra CASILLO e Cosa Nostra 139

42.Sulla collocazione della bomba a casa di CUTOLO e l’eliminazione del Prof. SEMERARI 139

43.Sulle dichiarazioni di Corrado IACOLARE 140

44.Sul mancato riferimento dei familiari di Roberto CALVI a Giuseppe CALO’ e alla criminalità organizzata di tipo mafioso allo stesso riconducibile 141

45.Sull’avere CALO’ molte persone a disposizione nel suo mandamento e sulle invocate dichiarazioni di LAMARCA, CUCUZZA, ANZELMO e Calogero GANCI 142

46.Sull’annotazione dell’11 Giugno sull’agenda di Flavio CARBONI del nome MORRIS 142

47.Sull’ulteriore annotazione sull’agenda tenuta da Anna PACETTI, relativa a KUNZ e a MC DONALD 143

48.Sull’interesse di Flavio CARBONI ad assicurarsi l’impunità per i delitti di bancarotta 144

49.Sull’esistenza del Club del 2002 e sul perché si inizia l’interrogatorio di Silvano VITTOR chiedendo: “lei sa se CARBONI abbia indotto CALVI a recarsi a Londra?” 144

50.Sull’essere ZANT uno dei tanti mitomani 144

51.Sull’avere CARBONI concretamente aiutato CALVI 145

52.Sull’utilizzo di DIOTALLEVI come iniziativa improvvisata. 145

53.Sulle ragioni dell’incontro con il presidente FALCO ORLANDI a ridosso dell’espatrio 145

54.Sull’incontro in Svizzera con DIOTALLEVI 146

55.Sulla incompatibilità del viaggio di CARBONI a Londra con la sua partecipazione all’omicidio 151

56.Sulla scelta di espatriare per salvare il Banco Ambrosiano come libera scelta di CALVI. 153

57.Sulle prove che dimostrano l’espatrio volontario 154

58.Sulle ragioni della paura di Roberto CALVI, secondo le indicazioni provenienti da Anna CALVI 154

59.Sul significato dell’espressione ‘LHS’ riportata sul libretto di volo del pilota NAF 156

60.Sul controllo dell’identità dei passeggeri sui voli privati 156

61.Sul significato dell’essere CARBONI e le due sorelle KLEINSIZIG giunte assieme all’hotel Hilton 157

62.Sulle registrazioni alberghiere effettuate il giorno successivo al 16 Giugno senza l’indicazione del nominativo di Flavio CARBONI 157

63.Sulla conoscenza della città di Londra 158

64.Sulla mancata denuncia dei figli del banchiere 159

65.Sulle menzogne di Carlo CALVI sul cambio di destinazione e sul ruolo di CARBONI. 160

66.Sul significato dei contrasti nella dichiarazione degli imputati 162

67.Sulla conoscenza del suicidio della CORROCHER e della destituzione dagli incarichi rivestiti in seno al Banco Ambrosiano 163

68.Sul non essere salito CARBONI da CALVI il 17 sera nella stanza del Chelsea Cloister da CALVI perché non aveva avuto la conferma della disponibilità dell’appartamento e per non volere sentire le lamentele di CALVI 163

69.Sulle attività svolte da CALVI nel corso della giornata del 17 Giugno 1982 e sulle dichiarazioni di Clara CLAVI in ordine a pretesi impegni del marito nel pomeriggio del 17 Giugno 164

70.Sull’affermazione dubitativa del teste Fatima AHMED di aver visto CALVI coni baffi mercoledì 16 Giugno 167

71.Sulla telefonata tra le 23 del 17 Giugno e le ore 7 del 18 Giugno dall’hotel Sheraton al Chelsea Cloister 167

72.Sulla telefonata che risulta effettuata dal Chelsea Cloister nella fascia oraria compresa tra le 22.45 e le 24.00 del 17 Giugno 168

73.Sulla mancanza di prove circa il contatto di CARBONI con le persone viste da COOMBER insieme a CALVI. 168

74.Sul consenso della difesa “a dare ingresso a tutto in questo processo”. 169

75.Sul sospetto di CARBONI che CALVI e VITTOR fossero stati presi dalla polizia 169

76.Sul significato delle sentenze emesse al termine del giudizio sulla ricettazione della borsa nell’ambito del presente processo e sull’assenza della prova che la borsa sia giunta a Londra 170

77.Sulla consegna della borsa da CARBONI a FLAVONI 171

78.Sull’essere contenuta nella borsa di Roberto CALVI documentazione priva di qualsiasi importanza 172

79.Sull’avere detto il PM nel corso della requisitoria, che era possibile che FLAVONI si fosse allontanato 172

80.Sull’avere Ugo FLAVONI e Maria Carla RICCI patteggiato la pena perché “disperati”. 173

81.Sull’avere fatto venire la sera del 18 Giugno l’aereo a Gatwick per sé per recarsi in Svizzera 173

82.Sulle asserite indicazioni false fornite dai “muscolosi” poliziotti inglesi a Odette Lisa MORRIS (l’essersi saputo del viaggio a Gatewick dell’Ottobre 1983) e sulle indebite pressioni esercitate nei suoi confronti 173

83.Sull’essere stata Linsday Teresa RYAN giudicata come malata e avere la stessa nove anni all’epoca dei fatti. 174

84.Sulle ragioni del pernottamento di CARBONI il 18 Giugno presso l’abitazione dei MORRIS 174

85.Sullo scopo dell’alibi fornito da Odette MORRIS a CARBONI, in occasione del viaggio del 18 Giugno 1982 e sulla confusione dei poliziotti inglesi circa tale scopo 174

86.Sulle dichiarazioni rese da Odette Lisa John MORRIS 175

87.Sulla conservazione di denaro da parte della famiglia CALVI 176

88.Sull’attendibilità di Giuseppe GIAMMELLO 176

89.Sull’essere stata Catherina Regina STOOP, secondo la difesa, indotta a riferire dal marito nel corso del confronto. 177

90.Sulla chiamata effettuata da CARBONI al dott. SICA 177

91.Su Eligio PAOLI e sul complotto per proteggere VITTOR nel quale sono stati coinvolti appartenenti alla Guardia di Finanza 178

a. Il contenuto delle rivelazioni di Eligio PAOLI 178

b. Considerazioni in ordine all’attendibilità dell’apporto fornito da Eligio PAOLI 187

c. Considerazioni conclusive in ordine alla portata indiziate delle dichiarazioni di PAOLI nei confronti di Silvano VITTOR 196



92.Sulla lucidità di Roberto CALVI e su essere egli un calcolatore 197

93.Sulla necessità che il delitto fosse premeditato da epoca precedente al 10 Giugno 197

94.L’assenza degli esecutori materiali e l’incompatibilità di quelli indicati dai collaboratori di giustizia 198

95.Sulla labilità psicologica di VITTOR e sul suo modesto test dell’intelligenza. Sulla mancata proposizione del gravame nei suoi confronti da parte del Pubblico Ministero 199

96.Sull’incontro di CALVI con MAC FAGIAN a Londra, riferito da Clara CANETTI il 3.3.1998 nel processo relativo alla borsa 199

La posizione di Ernesto DIOTALLEVI 200



Conclusione 201


INDICE DEGLI ALLEGATI


  1. Pagine da 197 a 199, trascrizione. udienza del. 25.01.2006, relative a un brano della deposizione del professore Luigi CAPASSO.

  2. Pagine da 20 a 28, trascrizione. udienza del. 24.11.2006, relative a brani della deposizione del prof. Luigi CAPASSO.

  3. Pagine da 22 a 25,trascrizione udienza del 10.5.2006 di FACEY O.E..

  4. Nota del 22 Luglio 1982, del funzionario addetto ai rilievi idrografici del Port of London Autority, inviata all’Ispettore investigativo WHITE.

  5. Pagina 12 e seguenti della 1^ inchiesta condotta dal Coroner, relative alla deposizione di John Charles CUBBON.

  6. Cartina del 13.7.1982, predisposta dall’agente di polizia John Charles CUBBON.

  7. Deposizione del teste Sindney JAMES HALL, resa in data 22 Giugno 1982.

  8. Deposizione del teste Donald Alfred BARTLIFF resa nel corso della 2^ inchiesta inglese, svoltasi tra il 13 e il 27 Giugno 83, da pag. 47 a pag. 50 (tras. inglese) e da pag. 59 a 62 della traduzione in lingua italiana.

  9. Deposizione del teste Donald Alfred BARTLIFF resa in data 28.6.1982 alla City of London police.

  10. Piantina predisposta da Laurence Thomas John EKBLOM, topografo idrografico Senior presso le autorità portuali di Londra.

  11. Esame da parte del Coroner di Laurence Thomas John EKBLOM, da pag. 31 a pag. 35 (trascrizione inglese) e da pag. 38 a 45 della traduzione in lingua italiana, svoltosi nel corso della 2^ inchiesta inglese.

  12. Pagine. 45 e 46, trascrizione del. 4.4.2006, relativa alla deposizione del CT Prof. Paolo PROCACCIANTI.

  13. Pagine da 4 a 6, trascrizione del 22.3.2006, relativa alla deposizione del Detective Superintendent Trevor Richard SMITH.

  14. Piantina delle maree del Tamigi previste per il Giugno 1982 al London Bridge.

  15. Pagina. 56, trascrizione. udienza del 21.3.2006, relativa alla deposizione del Detective Superintendent Trevor Richard SMITH.

  16. Pagina 12, trascrizione udienza del 2.12.2005 del Ten. Col. Giovanni BEVACQUA.

  17. Pagine 55, da 58 a 62, trascrizione udienza del 4.4.2006 del Prof. Paolo PROCACCIANTI.

  18. Pagina 96 della relazione predisposta dal Prof. B. BRINKMAN datata 11.10.2002.

  19. Pagine da 69 a 73, trascrizione udienza del 4.4.2006 del Prof. Paolo PROCACCIANTI.

  20. Piantina utilizzata dal prof. Angelo FIORI, ove si afferma che “La marea scopre completamente l’impalcatura”.

  21. Pagina 102 della perizia datata 11.10.2002 del Prof. B. BRINKMAN.

  22. Interrogatorio di Antonino GIUFFRE’, reso il 4.12.2002 - pagine 21 e 22 del verbale riassuntivo e pagine da 172 a 184 della relativa trascrizione.

  23. Massima della Sentenza n. 47739 del 12.11.2003, depositata il 15.12.2003, sez. 5^, Rv. 227777, Presidente Ietti G. estensore Nappi A., PM Cedrangolo O..

  24. Pagine 23 e 24 – trascrizione udienza del. 24.5.2006, inerente alla deposizione di Antonio PULIZZOTTO.

  25. Agenda tenuta da Anna PACETTI presso la So.F.Int. dal 22.02.1982.

  26. Pagine da 32 a 60 della sentenza della Corte d’Assise di Roma del 23.7.1996.

  27. Verbale del 17.11.1986, reso da Claudio SICILIA.

  28. Verbale del. 19.11.1986, ore 17,30, reso da Claudio SICILIA

28 bis. Supporto informatico relativo alla memoria concernente i collaboratori di giustizia e le dichiarazioni rese dai familiari della vittima, che riproduce la prima parte della requisitoria del Pubblico Ministero nel processo di primo grado

  1. Verbale del 15.05.1987, ore 17,30, reso da Claudio SICILIA.

  2. Sentenza dell’8 Novembre 1985 del Tribunale Penale di Roma, V sezione

  3. Dichiarazioni rese da Giuseppe CILLARI il 25.3.1994, il 27.4.1994 e il 17.3.1995.

  4. Pagine da 88 a 90 della trascrizione del 28.3.2006, relative alla deposizione di Angelo SIINO.

  5. Verbali del 21.6.1982 e del 14.7.1982, resi da Giampaolo BODINI.

  6. Verbale del 21.6.1982, reso da Giancarlo GIOBBIO.

  7. Pagine da 73 a 75, trascrizione udienza del 6.6.2006, relative alla deposizione di Roberto ROSONE.

  8. Pagine 84, 85 e 99, trascrizione udienza del 29.3.2006, relativa alle dichiarazioni dibattimentali rese dal Generale GOLINO.

  9. Pagine 12, 13 e 14, trascrizione udienza del 20.6.2006, relativa alla deposizione di Anna CALVI.

  10. Pagine 124, 125 e 126, trascrizione udienza del 21.3.2006, relativa alla deposizione di NAF.

  11. Pagine 184 e 185, trascrizione udienza del 18.10.2006, relativa alla deposizione dei Flavio CARBONI.

  12. Pagine 168 e 169, trascrizione udienza del 22.3.2006, relativa alla deposizione di SMITH.

  13. Verbale delle dichiarazioni rese da Clara CANETTI il 23.11.1983.

  14. Processo verbale di esame di testimonio senza giuramento (ex art. 357 c.p.p.) relativo alle dichiarazioni rese da Clara CANETTI il 19.12.1990.

  15. Pagine 44 e 45 della deposizione resa da Fatima AHMED (unitamente alla traduzione in lingua inglese), nell’ambito della seconda inchiesta del processo innanzi al Coroner.

  16. Esame testimoniale reso da Clara CANETTI l’19.10.1982.

  17. Processo verbale di esame di testimonio senza giuramento (ex art. 357 c.p.p.) relativo alle dichiarazioni rese da Regina Catharina STOOP il 7.3.1990 e relativo confronto con Giuseppe GIAMMELLO.

45 bis. Verbale dichiarazioni rese da Francesco Marino MANNOIA il 15.7.1991.

  1. Verbali di assunzione di informazione resi da Frank KINGSLEY ADCCOCK alle ore 14:45 del 4 aprile 2005 e alle ore 11:15 del 5 aprile 2005.

  2. Pagine 170-172, 178-179, 200-212, trascrizione udienza del 22.3.2006, relativa alla deposizione di SMITH.

1 Anna PACETTI ha riferito quanto segue. Aveva ricevuto delle telefonate dalla Sicilia da persone che cercavano CARBONI o PELLICANI e annotava tutto nei registri che teneva. Aveva l’obbligo di riportare: orario, giorno e per chi era la chiamata. Gli interlocutori non le avevano spiegato il motivo per cui li cercavano e le avevano detto che chiamavano dalla Sicilia. Con i dottori CARBONI o PELLICANI, probabilmente con quest’ultimo perché aveva più confidenza, aveva parlato di queste telefonate e le era stato detto “adesso sì ci siamo anche spostati in Sicilia” (vedi pag. 9, trasc. 22.2.2006). Loro trattavano più che altro con la Sardegna, anche per motivi di costruzione. La SOFINT aveva anche degli agganci in Sardegna (vedi pag. 9, trasc. 22.2.2006). Le telefonate ricevute dalla Sicilia non erano tante ed erano giunte nell’ultimo periodo prima che scoppiasse la questione CALVI (vedi pag. 41, 44 e 45, trasc. 22.2.2006). Poteva dire che chi aveva fatto queste telefonate era siciliano dal prefisso che le veniva dato o dalla località (vedi pag. 45, trasc. 22.2.2006). Era certa della provenienza perché ne aveva parlato con il dottor PELLICANI. Avevano riso assieme e questi le aveva detto: “ecco, ci siamo spostati … dalla Sardegna in Sicilia” (vedi pag. 46, trasc. 22.2.2006). Le veniva contestato, in ricordo della memoria, quanto dichiarato in fase d’indagini, vale a dire: “poco prima della sparizione di CALVI e del coinvolgimento di CARBONI e PELLICANI, credo nei mesi, credo, nei mesi di Maggio e Giugno, iniziarono a giungere delle telefonate dalla SICILIA ed in particolare, credo, da PALERMO, in quanto lasciavano come recapito un numero di telefono con il prefisso, credo, siciliano, cioè PALERMO. I soggetti che erano soliti chiamare cercando di CARBONI ovvero di PELLICANI, ricordo che le volte che non erano presenti questi ultimi il soggetto che chiamava pregava di riferirgli un qualcosa che io ricordo come il nominativo di una località ma che al momento non mi sovviene e poi diceva che scherzava con PELLICANI” (vedi pag. 47, trasc. 22.2.2006); “ricordo inoltre che scherzando con PELLICANI dissi che ora anche con i siciliani avevamo a che fare e questi mi rispose che dopo la SARDEGNA ora toccava alla SICILIA” (vedi pag. 47 e 48, trasc. 22.2.2006). La teste, nel consultare uno stralcio dell’agenda prodotta, al fine di individuare i siciliani che avevano effettuato le telefonate, poneva in rilievo che vi erano copie di pagine che non si vedevano bene (vedi pag. 52, trasc. 22.2.2006).

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