UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FERRARA
Consiglio del Personale Tecnico-Amministrativo
Verbale del Consiglio del Personale Tecnico Amministrativo
del 14 ottobre 2004
Giovedì 14 ottobre 2004, alle ore 9.00, presso la Sala Ex Economato del Rettorato di via Savonarola n. 9, si è riunito il Consiglio del Personale Tecnico Amministrativo, allargato ai componenti del nuovo CPTA eletto per il triennio 2004 – 2007 ed ai due rappresentanti della Commissione per la formazione, nominati all’esterno del Consiglio stesso.
ORDINE DEL GIORNO -
Approvazione verbale seduta del 29 giugno 2004.
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Comunicazioni
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Resoconto problematiche affrontate dal Consiglio del Personale nel triennio 2001-2004.
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Resoconto dalla Commissione per la formazione.
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Resoconto dai rappresentanti in Senato Accademico allargato sulle modifiche allo Statuto.
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Varie
Sigle utilizzate:
PTA Personale Tecnico Amministrativo
CPTA Consiglio del Personale Tecnico Amministrativo
SA Senato Accademico
SAA Senato Accademico Allargato
CdA Consiglio di Amministrazione
All’appello risultano i seguenti Consiglieri
(A = assente ingiustificato, AG = assente giustificato, P = presente):
ARRIGONI Marinella
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AG
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MAREGA Maria Giovanna
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A
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AZZINI Giovanna
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P
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MARZOLA Lorella
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A
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BANI Luca
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P
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MELETTI Medarda
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A
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BARBARO Laura
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P
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MINGOTTI Silvia
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A
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BARIANI Gabriele
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P
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PALAZZI Patricia
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A
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BIGHI Gloriano
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P
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PASIN Mauro
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A
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BUONO Valentina
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P
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POLINI Roberto
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P
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CALASTRINI Carla
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P
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RAUCCI Silvia
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AG
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CAMISANI CALZOLARI M.Giovanna
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AG
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RONDINELLA Antonio
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A
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CARRIERI Alberto
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P
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SACCOMANDI Daniela
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P
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FERRERI Nicoletta
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P
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SIRI ORLANDINI Daniela
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A
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FORDIANI Patrizia
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P
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TONIOLI Cinzia
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P
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GIORI Daniela
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P
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TRAVAGLI Andrea
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P
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GRAPPA Teresa
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P
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TROMBETTA Giorgio
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P
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MANCIN Giampaolo
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P
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ZONARI Simonetta Francesca
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A
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NUOVI RAPPRESENTANTI ELETTI NEL CONSIGLIO DEL PERSONALE 2004 – 2007
ANGELI Ergisto
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P
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LAMBERTINI Daniela
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P
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ARMELI Fabio Alessandro
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P
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MAGRI Carlo
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P
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BARONE Adele
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P
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MANARINI Marco
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AG
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BOLDRINI Paola
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A
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MAZZOLI Stefania
|
AG
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BOTTONI DANESI Maura
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P
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MINOTTI Letizia
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P
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CHIARELLI Anna
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P
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POLICARDI Paola
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P
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CIRELLI Giancarla
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P
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VILLANI Fausto
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P
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GHERARDI Paolo
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P
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VITALI Mauro
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P
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GRASSI Vincenzo
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P
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ZAGHINI Caterina
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A
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IANNUCCI Alessandro
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P
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ZUCCHI Beatrice
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P
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COMPONENTI LA COMMISSIONE PER LA FORMAZIONE
CONTARINI Marina
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P
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MAGRI Eros
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A
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Alle ore 9.30 dopo aver constatato, conteggiando il numero dei Consiglieri assenti giustificati, la presenza della maggioranza dei convocati, la Presidente Patrizia Fordiani dà inizio alla seduta.
Andrea Travagli svolge la funzione di Segretario verbalizzante per il Consiglio odierno.
Sul primo oggetto “Approvazione verbale seduta del 29 giugno 2004”
Appurato che non sono richieste variazioni, la Presidente ne chiede e ottiene l’approvazione all’unanimità.
Sul secondo oggetto “Comunicazioni”
La Presidente Patrizia Fordiani inizia dando il benvenuto ai nuovi consiglieri eletti nel Consiglio del Personale Tecnico Amministrativo per il prossimo triennio; ricordando che i nuovi eletti sono 20, mentre i Consiglieri confermati sono 10.
Passa poi al secondo punto all’ordine del giorno, non avendo comunicazioni da effettuare.
Sul terzo oggetto “Resoconto problematiche affrontate dal Consiglio del Personale nel triennio 2001-2004”.
La Presidente individua come settori nei quali il Consiglio uscente si è maggiormente impegnato, ottenendo a suo avviso buoni risultati: la Commissione per la Formazione, il lavoro svolto dai rappresentanti in Senato Accademico Allargato sulle modifiche apportate allo Statuto dell’Ateneo, la presenza sempre attenta e critica dei rappresentanti in Consiglio di Amministrazione.
Grazie alle modifiche apportate allo Statuto, i rappresentanti del personale tecnico amministrativo potranno partecipare a pieno diritto a tutte le sedute del Senato Accademico, mentre con lo Statuto attualmente in vigore erano convocati solo in presenza di argomenti all’ordine del giorno, riguardanti direttamente il personale tecnico amministrativo ed alle sedute del Senato Accademico Allargato. Nel triennio appena trascorso i rappresentanti del personale tecnico amministrativo sono stati convocati ben poche volte per trattare argomenti in discussione al Senato e, la partecipazione a quelle sedute, si è concretizzata in un lasso di tempo molto breve, durante il quale si era chiamati unicamente ad esprimere il proprio voto, senza nemmeno poter partecipare alla discussione.
Per quanto riguarda il Consiglio di Amministrazione la Presidente ricorda che, a seguito delle modifiche di Statuto, il numero è sceso ad un solo rappresentante del personale tecnico amministrativo, la cui figura è svincolata da qualsiasi carica del Consiglio del Personale; questa riduzione risulta nel complesso in linea con la riduzione totale dei componenti di questo organo, per cui appare verosimile la considerazione che si sia ottenuto il massimo anche su questo fronte.
In merito a questa situazione, nasce un problema di non poco conto, riguardante l’eventuale assenza forzata di questo unico rappresentante. La bozza di Statuto in discussione non prevede nessuna sostituzione, di conseguenza durante la revisione dell’art. 13 in Senato Accademico Allargato, i rappresentanti del PTA Azzini e Trombetta hanno manifestato la necessità di prevedere un sostituto-supplente all’unico rappresentante del PTA nel CdA . Ne è seguita un’accesa discussione, all’interno della quale alcuni membri del Senato proponevano di specificare che, in caso di assenza del rappresentante del PTA, “interverrà un sostituto”, Trombetta e Azzini suggerivano di inserire la dicitura “verrà sostituito da” considerata di maggiore garanzia rispetto all’uso del termine “intervenire”, che sembra presupporre una partecipazione da semplice “uditore”, ma non sono stati ascoltati. Al termine della seduta del SAA, la forma scelta per la risoluzione del problema appena esposto non ha soddisfatto i nostri rappresentanti. Azzini ha quindi deciso di esprimere via mail le sue perplessità, facendo il resoconto, come dopo ogni riunione, di quanto accaduto. Il prof. Bianchi ha letto questa e-mail ed ha subito contattato la Presidente Patrizia Gordiani, dicendosi molto arrabbiato per l’evidente atteggiamento ostile di Azzini nei suoi confronti e dando garanzie in merito all’interpretazione del nuovo testo dell’art. 13 dello Statuto, nel senso più favorevole per il PTA.
Barbaro chiede come il Prof. Bianchi possa essere entrato in possesso della e-mail con la quale Giovanna Azzini comunicava al resto del CPTA l’andamento delle trattative in SA, fughe di notizie che del resto si sono verificate anche in altre circostanze.
Fordiani ribadisce le garanzie date dal Prof. Bianchi.
Passa poi a relazionare sul difficile compito dei rappresentanti del PTA in CdA essendo lei stessa uno di questi. Ricorda le prime sedute a cui ha partecipato insieme all’altra rappresentante, Maria Giovanna Camisani; sedute durante le quali spesso ci si trovava a dover esprimere un voto, senza avere a disposizione la documentazione completa. Per diversi mesi è stato impossibile poter accedere ai verbali di chiusura delle varie sedute. Tutto questo ha portato ad una serie di formali proteste, presentate sia dagli stessi rappresentanti del personale tecnico amministrativo che da altri consiglieri. In molte occasioni Fordiani e Camisani hanno votato contro provvedimenti che impegnavano il Bilancio dell’Ateneo oltre i limiti stabiliti dalla legge; si pensi ad esempio alle spese per Professori a Contratto il cui limite previsto dal Ministero è pari a circa 1.500.000,00 euro mentre il Consiglio ha autorizzato una spesa pari a 1.800.000,00 euro. Il triennio appena trascorso è stato sicuramente molto difficile dal punto di vista finanziario, anche in relazione ad alcune imposizioni da parte dello stesso Ministero del Tesoro e dell’Economia, che hanno avuto riflessi finanziari determinanti, come ad esempio la decisione di far gravare gli aumenti stipendiali sui Bilanci degli Atenei, senza garantirne la copertura come avveniva fino ad alcuni anni fa. Questo ha determinato un incidenza delle spese per il personale sul fondo di funzionamento ordinario pari a circa il 98%; fondo di funzionamento che, di conseguenza, è sempre più in piccola parte utilizzabile per la copertura delle altre spese. Come conseguenza, per la copertura delle spese correnti, si è dovuti ricorrere all’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, il cui ammontare si è considerevolmente ridotto. La Presidente conclude ribadendo il difficile ruolo di chi opera nell’ambito del Consiglio di Amministrazione; ruolo senza dubbio carico di responsabilità.
Fordiani passa ad uno degli aspetti più negativi di questo Consiglio del Personale uscente; il problema dell’assenteismo. Lamenta infatti le troppe assenze verificatesi nel triennio da parte di alcuni membri del Consiglio del personale, al punto che, in diverse occasioni, è stato difficile far risultare valida una seduta. In alcuni casi sono stati discussi argomenti molto importanti alla presenza di un numero minimo di consiglieri; Fordiani aggiunge che alcuni membri sono stati visti solo alla prima riunione del novembre 2001 ed il loro menefreghismo si è evidenziato anche dalla mancata comunicazione di giustificazione dell’assenza ad ogni seduta. Suggerisce ai membri del nuovo Consiglio eletto per il prossimo triennio, di prendere in considerazione la possibilità di prevedere la decadenza dalla carica a seguito di assenze consecutive non giustificate.
Bani e Barbaro sottolineano che il problema nell’attuare questa proposta è la lungaggine nelle procedure di sostituzione, che richiedono lo svolgimento di nuove elezioni; non è infatti prevista nella normativa, la possibilità di ripescare il primo dei non eletti.
Fordiani continua il suo resoconto, ricordando le incomprensioni iniziali avute con le OOSS .
A suo avviso le rappresentanze sindacali non avevano affatto capito che lei auspicava una collaborazione nell’affrontare le problematiche all’ordine del giorno, quali: le progressioni economiche, le indennità accessorie, il malcontento tra il personale ecc. ecc. Non voleva essere affatto un’ingerenza o un’invasione di campo; ne tanto meno un conflitto di competenze, la Presidente ha ben presente quali siano i compiti del Consiglio del personale e quali quelli dei sindacati, soprattutto nell’ambito della contrattazione decentrata. Sua intenzione era solamente quella di trovare una strada comune per portare avanti i problemi di una categoria di personale spesso sfiduciata e poco motivata. A metà del suo mandato vi è stato un chiarimento ed i sindacati hanno capito le motivazioni che hanno mosso il Presidente del Consiglio del Personale; il confronto è stato comunque produttivo. Conclude il suo intervento ricordando che questo CPTA ha dato il via alla comunicazione informatica, che ha snellito i tempi in più occasioni; inoltre è stato creato un sito auto-gestito dedicato al CPTA, che oltre a contenere tutti i verbali del triennio trascorso, è risultato molto utile in occasione delle consultazioni avute con i tre candidati alla carica di Rettore. Durante lo scorso mese di maggio sono stati infatti organizzati incontri con i singoli candidati, a seguito dei quali è stato stilato un documento comparativo contenente le risposte date da ognuno di essi ad un preciso elenco di domande elaborate precedentemente dallo stesso CPTA. In quell’occasione le riunioni sono state allargate ai rappresentanti del personale eletti nelle singole strutture aventi diritto di voto. Questo documento comparativo è stato messo a disposizione di tutto il PTA sul suo sito Internet .
La Presidente ricorda che la gestione del sito in questi anni è stata curata egregiamente dal consigliere uscente Alberto Carrieri; aggiunge che le pare opportuno chiedere a Carrieri di continuare ad occuparsene almeno finché qualcuno del nuovo Consiglio possa sostituirlo con la stessa efficienza.
Carrieri si rende disponibile ad aggiornare il sito che ha creato, anche se non farà parte del prossimo CPTA .
Il CPTA allargato prende atto favorevolmente.
Sul quarto oggetto “Resoconto dalla Commissione per la formazione”.
La Presidente dà la parola a Daniela Giori, in qualità di rappresentante nella Commissione per la Formazione.
Giori riprende i vari passaggi avuti dalla stessa Commissione, istituita nel 1999, in quanto fortemente voluta dall’allora CPTA; inizialmente la Commissione era formata da 2 rappresentanti nominati all’interno dello stesso Consiglio del Personale, 1 membro nominato dall’Amministrazione ed 1 nominato dalla Consulta dei Direttori di Dipartimento.
Ricorda che tre anni fa, su richiesta dell’Amministrazione, l’attuale Consiglio del Personale aveva nominato due rappresentanti; lei come rappresentante interno e Marina Contarini come rappresentante esterno al CPTA. Marina Contarini era stata così confermata, in quanto risultava già precedentemente nominata in questo ruolo dal precedente CPTA.
Sostiene che già all’inizio del suo mandato vi sono stati grossi problemi a lavorare, in quanto nel frattempo era stato istituito presso l’Amministrazione Centrale un ufficio per la formazione, con conseguente mancanza di chiarezza sulle competenze e tendenza a far diventare il ruolo della Commissione stessa, sempre più marginale.
Aggiunge poi che, nonostante queste grandi difficoltà, sia lei che la collega Marina Contarini hanno lavorato cercando di far valere il ruolo importante della Commissione. A seguito delle richieste poste all’Ammistrazione si è poi costituito un tavolo di lavoro composto dalla stessa Giori, Marina Contarini, Eros Magri e, per l’Ammistrazione, Alessandro Perfetto, Chiara Camisani e Annachiara Carniello. Il risultato ottenuto è stata la modifica dell’art.7 della disciplina delle attività formative. Il nuovo testo prevede una diversa composizione della Commissione e, soprattutto, ne definisce i compiti, identificando anche strumenti importanti di lavoro: per esempio, la commissione potrà disporre di una cifra massima pari al 3% della somma complessiva destinata alla formazione.
Tutto il testo è stato messo in rete nella pagina dell’Ateneo che riguarda la formazione.
Conclude dando la propria disponibilità a collaborare inizialmente con coloro i quali faranno parte della nuova commissione nel prossimo CPTA.
La Presidente da poi la parola a Marina Contarini.
Contarini aggiunge che, d’accordo con Daniele Giori, stante le variazioni organizzative intercorse nell’Ateneo, era stata ravvisata in particolare la necessità di chiarire con tutte le componenti istituzionali coinvolte sulla formazione del personale quali fossero gli specifici ambiti in cui operare, e come si potesse stabilire con chiarezza per ognuno una prassi lineare per l’elaborazione, organizzazione e realizzazione, ed infine valutazione di percorsi formativi da attuare. Contarini è dell’opinione che il documento redatto dal tavolo di lavoro sulla formazione si possa ritenere un buon contributo in tale direzione, poiché prospetta compiti, ambiti di intervento e strumenti operativi della commissione tecnica, individua l’iter di approvazione delle linee di indirizzo e della programmazione generale, propone modalità di redazione del piano-programma annuale delle attività formative, e suggerisce la predisposizione da parte dell’Amministrazione di una relazione annuale sulle azioni formative realizzate.
Contarini suggerisce che anche per il futuro il CPTA dovrebbe raccogliere e segnalare all’Amministrazione ed alle OO.SS necessità e suggerimenti per una migliore attuazione delle politiche sulla formazione, in quanto il Consiglio rappresenta per sua composizione le istanze del personale t.a. di tutte le aree. Aggiunge che se le parti interessate ritengono utile mantenere in essere una commissione per la formazione, per collaborazione davvero proficua andrebbero definite con chiarezza per il futuro le modalità di collaborazione tra la commissione per la formazione e l’ufficio del personale, visto che è accaduto in diverse occasioni che l’ufficio abbia intrapreso iniziative di consultazione del personale sulle esigenze formative ecc., ad esempio il questionario inviato nel 2002 e la Guida alle attività formative interne dell’ottobre 2003, senza un confronto con i membri della commissione, né almeno una informazione preventiva.
Villani interviene per dire che serve chiarezza nei rapporti con l’amministrazione per ciò che concerne l’argomento Formazione, questo perché ad agosto dell’anno 2000, le RSU avevano dato mandato a Marina Contarini e Luigi Tabacchi quali rappresentanti in seno alla Commissione per la Formazione; successivamente Luigi Tabacchi è stato sostituito da Daniela Giori; a suo avviso questi mandati non seguono la scadenza del Consiglio del Personale, per cui sia Marina Contarini che Daniela Giori dovrebbero restare a svolgere queste funzioni.
Fordiani risponde considerando che, se ciò che sostiene Villani fosse vero, risulterebbe strana la richiesta che l’amministrazione fece tre anni fa a questo Consiglio del Personale di rinominare i due rappresentanti in seno alla Commissione per la Formazione. Aggiunge poi che pochi giorni fa, parlando al telefono con la dott.ssa Carniello, responsabile dell’Ufficio Formazione, quest’ultima le ha ribadito l’importanza di nominare prima possibile i nuovi nominativi dei rappresentanti in seno alla Commissione. Sarà necessario per il nuovo Consiglio del Personale fare chiarezza sull’argomento.
Comunica poi al Consiglio che la stessa dott.ssa Carniello, le ha chiesto di relazionare sui corsi tenuti nell’anno 2004 e su quelli che partiranno nei prossimi mesi.
Nel 2004 sono state soddisfatte le richieste relative ai corsi di: Introduzione al sistema universitario (2 corsi), La riforma degli ordinamenti didattici (2 corsi), i corsi di lingua inglese (17 corsi); è stato sviluppato un programma formativo sulle competenze comunicazionali e gestione criticità per il personale delle segreterie studenti (3 corsi).
Nell’immediato futuro partiranno due corsi di diritto amministrativo, con precedenza per coloro i quali sono nella categoria “B” ai fini dell’eventuale progressione economica in categoria “C”; partiranno poi corsi sulla disciplina della privacy e del diritto di accesso.
Per quanto riguarda il problema dei corsi di informatica, fino ad ora è stato fatto un solo corso di office automation; il problema è legato alla non disponibilità dell’aula informatica del Ced che fino al prossimo 23 ottobre sarà utilizzata per altri scopi. Successivamente l’aula dovrebbe essere allestita con n. 8 pc che consentano di iniziare i corsi di informatica in programma.
Prosegue dicendo che partiranno quattro corsi tenuti dalla Croce Rossa Italiana per gli addetti al pronto soccorso aziendale. I corsi sono stati organizzati grazie alla collaborazione del collega Marco Formigoni, volontario della CRI.
E’ stato organizzato un corso sul VI Programma Quadro della Comunità Europea tenuto da Claudia Fongaro; ancora è stato organizzato un corso per gli addetti al Servizio Tecnico sulla disciplina dei lavori pubblici; partiranno a breve i corsi sul programma ESSE 3 per le Segreterie Studenti.
Continua informando che finalmente sta per partire un corso destinato ai tecnici di laboratorio biomedico e biologi, accreditato ECM; il corso è stato realizzato con la collaborazione di Teresa Grappa ed Eros Magri. Grazie ad una convenzione stilata con l’Azienda Ospedaliera, alcuni nostri colleghi hanno anche potuto partecipare a corsi (accreditati ECM) organizzati dalla stessa Azienda; come ad esempio corsi per tutor, corsi Sars ecc. La convenzione con l’A.S.L. è disponibile sul sito dell’Ateneo.
Questo è quanto realizzato dall’Ufficio Formazione nel corso di quest’anno.
Contarini interviene per suggerire l’utilità di una maggiore collaborazione tra CPTA, commissione per la formazione e OO.SS., ognuno secondo le proprie competenze, sia in relazione alla individuazione delle risorse destinate alla formazione ed alla loro previsione d’impiego, sia in merito alla valutazione delle linee di indirizzo ed agli obiettivi organizzativi individuati nella progettazione e programmazione dei percorsi formativi.
Bighi si dichiara pienamente d’accordo con quanto detto da Contarini. Chiede inoltre all’assemblea se qualcuno è a conoscenza del fatto che, per i corsi di Pronto Soccorso, le figure sono collegate ai ruoli; Bighi sa per certo che alcuni docenti partecipano a questi corsi in quanto figure nominate dal Direttore di Dipartimento Gli risulta strano che questo succeda in quanto si tratta di corsi di formazione per il PTA.
Fordiani risponde dicendo di essere certa del fatto che alcuni docenti, uno anche nella sua struttura, hanno partecipato ai corsi di lingua inglese; questo incrementa lo stesso dubbio appena esposto da Bighi sul fatto che le fonti di finanziamento di questi corsi dovrebbero essere finalizzate alla formazione del personale tecnico amministrativo. Sarebbe necessario chiedere spiegazioni in merito all’Amministrazione; ma tutto ciò è riconducibile al solito problema legato alla non comunicabilità con l’Ateneo.
Chiude l’argomento e passa al successivo.
Sul quinto oggetto “Resoconto dai rappresentanti in Senato Accademico allargato sulle modifiche allo Statuto”.
La Presidente passa la parola ad Azzini che illustra i risultati ottenuti in S.A. in sede di modifiche di Statuto.
Azzini afferma che ciò che si è ottenuto rappresenta una grande conquista rispetto al passato, quando il PTA era presente solo nel SA allargato, solo in pochissimi casi e solo al momento del voto. Ricorda che l’Amministrazione aveva in ogni caso escluso dal dibattito i rappresentanti del CPTA basandosi su di una interpretazione estremamente restrittiva del verbo “delibera” intendendolo esclusivamente come facoltà di diritto di voto e non anche diritto alla discussione sugli stessi. Solo per queste ultime modifiche e per volere di alcuni docenti, si è deciso un percorso di proposte, discussione, votazione che valesse ugualmente per tutte le componenti.
Ai nuovi sembrerà incredibile, ridicolo, ma in questi anni è stato così.
Pertanto, il motivo che ha spinto il PTA a lottare strenuamente contro numerose e diverse resistenze per ottenere rappresentanti a tutti gli effetti nell’SA ed abolire completamente ogni genere di SAA (Senato allargato parziale) è stato non quello di portare rivendicazioni sindacali (che sono sacrosante e si fanno nelle sedi opportune), ma quello di essere ritenuti a tutti gli effetti soggetti dell’Ateneo, partecipando a pieno diritto sempre e comunque al massimo organo dirigente dell’Università.
Per quanto riguarda il CdA invece, il principio di renderlo più piccolo e agile in un primo momento è sembrata una buona soluzione in linea di principio, ma così come è stato presentato da Bianchi è parso subito troppo piccolo e immiserito nelle funzioni.
Si è discusso animatamente su questo e infine con un minimo di mediazione e piccole modifiche anche Azzini e Trombetta, nonostante forti perplessità, hanno votato a favore della proposta Bianchi; unicamente avendo avuto la garanzia di un supplente in caso di assenza del titolare.
Alla seduta convocata per un controllo finale sulle modifiche, la garanzia della supplenza non compariva da nessuna parte e si è capito subito che si sarebbe potuta inserire solo con una soluzione del tutto precaria e inaffidabile.
Il problema pratico principale è apparso quello della responsabilità amministrativa. Azzini fa presente infatti che per il CdA esistono seri problemi di responsabilità individuale amministrativa e che è opportuno che i consiglieri di Amministrazione si facciano, se lo vogliono, una assicurazione molto costosa coperta dal gettone di presenza che viene dato per ogni riunione a cui si partecipa.
Questo solleva un problema maggiore e molto delicato per l’eventuale supplente in caso di sostituzione del consigliere assente. Occorrerà verificare questo problema con attenzione, ma afferma con amarezza che non vede soluzioni soddisfacenti in questo senso.
Il dottor Fabbri è intervenuto dicendo che secondo lui questo fantomatico supplente poteva anche partecipare, ma senza diritto di voto.
Ricordando le umiliazioni subite con il SAA (per le quali il Prof. Bianchi non c’entra nulla naturalmente) in tanti anni, la soluzione di “non voto”, di “mezzo servizio” è apparsa immediatamente come la peggior cosa. La discussione si è infiammata.
Il Prof. Cazzetta è intervenuto dichiarandosi dispiaciuto dell’empasse che sicuramente danneggia il CPTA, ha offerto una soluzione della quale lui stesso non ha potuto offrire garanzia di piena applicabilità. Su questa si è votato.
Di conseguenza è apparso come del tutto negativo il fatto di aver avuta dimezzata la nostra presenza in CdA e di avere votato a favore.
Il risultato è: più di cinquecento dipendenti dell’Ateneo saranno rappresentate in CdA da una persona soltanto e in caso di assenza da nessuno!
Di ciò Azzini afferma di sentirsi in colpa e di doversi scusare con il CPTA perché non si è accertata, come fa sempre, che la garanzia dataci sul supplente fosse reale e praticabile.
Ritiene che, essersi fidata delle rassicurazioni di Bianchi e dell’approvazione di tutti gli altri (il dottor Fabbri era presente a quella discussione, ma allora non disse nulla) senza controllare, sia stata, purtroppo, una grande leggerezza.
Aggiunge inoltre di essersi molto dispiaciuta quando ha saputo che il Prof. Bianchi, utilizzando una “linea interna” di comunicazione del CPTA, ha telefonato infuriato a Fordiani e non a lei stessa; ed ancora di più quando ha inviato allo stesso professore una mail di chiarimenti alla quale non ha ricevuto, a tutt’oggi, risposta alcuna.
In conclusione del suo intervento augura buon lavoro al prossimo CPTA e consiglia ai suoi successori in SA di essere sempre molto vigili e di controllare sempre ciò che viene detto, promesso o garantito, non fidandosi di nessuno.
Di tenere conto inoltre che la libertà, che il CPTA ha sempre avuto di comunicare nella sua lista on line, non è più così garantita.
Dà quindi lettura di una formula che secondo lei, se accettata, potrebbe garantire meglio la supplenza, posti i gravi problemi di assicurazione.
frase da cambiare:
“in caso di impedimento del rappresentate designato alle riunioni del CdA, interverrà il Presidente o il Vicepresidente del CPTA”
frase da sostituire:
in caso di assenza giustificata del rappresentante del CPTA questo potrà essere sostituito dal Presidente o dal Vice presidente del CPTA.
Villani e Lambertini propongono alcune modifiche di forma alla frase proposta.
Fordiani richiama all’attenzione i componenti del prossimo CPTA sui metodi di votazione per decidere il prossimo rappresentante in CdA, in quanto sino all’entrata in vigore del nuovo Statuto, dovranno andare il Presidente ed il Vice Presidente e dopo l’entrata in vigore di queste modifiche uno solo, che può essere uno di loro o un altro.
Dopo una breve discussione su tutto ciò si arriva alla frase da proporre nello Statuto:
frase proposta
“in caso di impedimento del rappresentate designato, questo sarà sostituito dal Presidente o il Vicepresidente del CPTA”
Fordiani conclude ritornando alla sua esperienza come rappresentante in CdA, dicendo sostanzialmente che è stata positiva, anche se, ovviamente, non ha potuto cambiare lo stato delle cose, le sue prese di posizione nette, in diverse circostanze, hanno sicuramente mosso le acque e tanti si sono svegliati dal torpore e sono aumentati l’interesse e le richieste di chiarimenti. Cosa questa che ha messo in seria difficoltà il Rettore Prof. Conconi, abituato a dare per scontato il voto favorevole su tutto.
Lambertini chiede quali siano i criteri in base ai quali si é operata la riduzione dei componenti del CdA, con riferimento ai rappresentanti delle aree disciplinari.
Trombetta dice che sono diminuiti i rappresentanti, perché sono state raggruppate le aree e quindi di conseguenza sono diminuiti i docenti rappresentativi d’area.
Azzini riassume brevemente i momenti che hanno portato alla proposta riduttiva di Bianchi, già illustrata in altra occasione al CPTA in carica e per e-mail. Invita i componenti del nuovo CPTA a leggere i verbali passati, in quanto sicuramente informativi, perché fatti con cura e abbastanza dettagliati proprio con l’intento di trasmettere l’attività e i problemi di questi anni.
Iannucci chiede quanto sia importante avere un voto in CdA, ovvero quante volte è successo che un voto risultasse determinante per prendere una decisione
Fordiani risponde che è molto importante avere un voto in questo organismo ed aggiunge che, anche se queste situazioni limite si sono presentate raramente, con un CdA così ristretto in futuro potrebbero capitare più spesso.
Fordiani risponde che è molto importante avere la possibilità di esprimere almeno un voto; le situazioni “limite”, in cui è stato determinante un voto per prendere una decisione si sono presentate raramente, ma con un CdA così ristretto in futuro potrebbero capitare più spesso.
Policardi conferma quanto detto da Fordiani, perché essendoci sempre meno soldi da dividere, è sempre più difficile accontentare tutti e quindi molto spesso ciò che va bene ad uno non va bene ad un altro.
Bighi interviene a proposito della necessità che il CPTA possa comunicare via mail con tutto il PTA. e chiede se è possibile utilizzare la mailing-list che viene utilizzata dall’amministrazione per altre comunicazioni.
Fordiani risponde che lei e Carrieri, nel periodo delle elezioni del Rettore, lo avevano chiesto per poter consegnare a tutto il personale tecnico amministrativo il famoso “documento comparativo”, scaturito dagli incontri con i tre candidati. In quell’occasione ci fu negata la possibilità di utilizzare la mailing-list degli strutturati PTA. Fordiani aggiunge che la comunicazione deve essere fatta anche verbalmente, noi tutti siamo stati eletti quali rappresentanti delle varie strutture, per cui ci dobbiamo far carico di divulgare le notizie ai colleghi.
Il presente verbale viene redatto, letto ed approvato seduta stante.
Alle ore 11.45 la seduta è tolta.
IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO
Patrizia FORDIANI Andrea TRAVAGLI
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