Indice n. 218 Panorama statale


Bur n. 105 del 04 novembre 2016



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Bur n. 105 del 04 novembre 2016



Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1532 del 10 ottobre 2016



Approvazione del progetto formativo: "le cure integrate del paziente complesso nella Regione del Veneto: il modello di care management." L.R n.23 del 29 giugno 2012.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento viene approvato il progetto formativo in care management rivolto agli infermieri e ai Medici di Medicina Generale, in attuazione alla LR n.23 del 29 giugno 2012, finalizzato a consolidare le conoscenze e le competenze necessarie per la presa in carico dei pazienti complessi secondo il modello di care management, e viene affidata l'organizzazione e l'attivazione del corso alla Fondazione Scuola di Sanità Pubblica, management delle aziende socio-sanitarie e per l'incremento dei trapianti d'organo e tessuti di cui alla DGR n.437/2014.

L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.

La transizione demografica ed epidemiologica è caratterizzata dalla crescente prevalenza di pazienti complessi/complicati, affetti da multimorbidità, ad elevato rischio di accessi e ricoveri inappropriati nelle strutture del Servizio Sanitario Regionale (SSR), che rappresentano una possibile risposta inefficiente ai bisogni complessi.

La frammentazione della cura (settoriale o specialistica) che ancora caratterizza la presa in carico di tali pazienti impedisce la continuità e il coordinamento dell'assistenza, che richiede invece risposte sinergiche ed una presa in carico integrata, appropriata e sostenibile, facilitata dall'utilizzo di modelli organizzativo/assistenziali e di coordinamento delle cure quali il care management, che per i soggetti con multimorbidità, rappresenta la miglior modalità per andare oltre la frammentazione, garantendo la continuità dell'assistenza.

All'interno di questo modello si colloca la funzione dell'infermiere care manager, contestualizzabile in un sistema organizzato e strutturato per Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) e personalizzato nel piano di cura individuale definito con il Medico di Medicina Generale (MMG) che opera nelle Medicine di Gruppo Integrate (MGI) che, con il domicilio e il distretto, rappresentano gli ambiti privilegiati dove realizzare la presa in carico integrata del paziente complicato/complesso con la sua famiglia/caregiver.

Tale modello può essere applicato, prioritariamente, ai pazienti che necessitano di un livello assistenziale di tipo semi - intensivo (che può essere considerato intermedio tra il paziente ambulatoriale cronico non complesso e il paziente a fine vita in cure palliative).

Una presa in carico integrata delle persone che presentano bisogni assistenziali legati alla cronicità, alla polipatologia e alla fragilità, è infatti richiamata anche nella DGR n.751 del 14/5/2015- Allegato A "Accordo tra le OO.SS della Medicina Generale Convenzionata", che identifica nelle MGI, l'unico modello organizzativo per l'assistenza primaria.

Il PSSR 2012-2016, tra le azioni volte alla valorizzazione del personale, ha previsto "moduli formativi specifici e coerenti con le funzioni da garantire per le professionalità sanitarie e sociali, finalizzate alla valorizzazione del loro ruolo a fini organizzativo-gestionali e/o per profili di competenza innovativi [...] sviluppando competenze avanzate clinico - assistenziali e organizzativo - gestionali e prevedendo un ruolo specifico nell'ambito della gestione della cronicità".

In linea con quanto previsto dalla programmazione regionale, la DGR n. 1097/2015 ha approvato il progetto formativo regionale "Care management: cure integrate del paziente complesso nelle cure primarie" finalizzato a favorire la presa in carico del paziente complesso nel territorio, da parte del MMG e dell'infermiere care manager, al quale hanno partecipato due MMG e due infermieri per ogni Azienda Sanitaria, prevalentemente afferenti al servizio delle cure domiciliari.

Coerentemente con quanto disposto dal PSSR 2012-2016, che prevede la valorizzazione dell'infermiere per la gestione autonoma del processo di nursing nell'ambito dei percorsi assistenziali, attivando le risorse del Sistema e coordinandosi con il MMG, e in linea con quanto indicato dalla DGR n. 1097/2015, nel territorio regionale sono attualmente presenti n. 40 infermieri care manager formati, che applicando il modello integrato di presa in carico ed utilizzando gli strumenti e le modalità previste dal care management, seguono n. 250 pazienti complessi.

Nel modello di care management, l'infermiere così come indicato dal DM 739/1994 e dalla legge 251/2000, provvede con autonomia professionale alla presa in carico del paziente e alla diffusione negli assistiti, famigliari e caregiver della cultura dell'empowerment.

La presa in carico del paziente avviene attraverso l'accertamento dei bisogni e delle sue preferenze, la condivisione del piano di cura con il MMG e il team, la stesura del piano di azione con il paziente ed il caregiver, il supporto e la promozione dell'autogestione, l'integrazione con tutti i "provider" coinvolti, la facilitazione delle transizioni tra i luoghi di cura, l'educazione e il sostegno ai familiari e ai caregiver, la valutazione e la facilitazione dell'accesso alle risorse socio-sanitarie del territorio dove vive la persona e il monitoraggio almeno mensile delle sue condizioni.

La necessità di implementare e diffondere il care management in tutta la Regione del Veneto per la presa in carico multiprofessionale e multidisciplinare che, nel modello denominato community care management team, prevede anche la parte attiva della famiglia, delle associazioni e del volontariato, richiede l'estensione della formazione di cui sopra ad altri MMG ed infermieri che operano sia nelle MGI, sia in altri contesti territoriali organizzati.

Tenendo conto di quanto emerso dalla valutazione complessiva del corso di care management di cui alla DGR n.1097/2015, e al fine di far consolidare le conoscenze e le competenzecaratterizzanti la funzione di care manager ad altri infermieri operanti nel SSR, si è reso necessario riprogettare il percorso formativo, rendendolo maggiormente coerente alla riorganizzazione in atto del SSR.

Si propone, pertanto, che nel 2016 venga realizzato un nuovo percorso formativo rivolto a MMG ed infermieri provenienti da aziende sanitarie contigue operanti nel territorio e prioritariamente presso le MGI e, che tale formazione, sia progressivamente diffusa agli infermieri delle cure primarie anche da parte delle ULSS.

La direzione del progetto formativo è affidata alla dirigente delle professioni sanitariein servizio presso l'Unità Organizzativa Personale e Professioni del SSR, dott.ssa Elisabetta Roncoroni.

La responsabilità scientifica è affidata alla dott.ssa Maria Chiara Corti, responsabile dell'Unità Organizzativa Strutture intermedie e socio sanitarie territoriali della Regione del Veneto, alla dott.ssa Elena Fanton, referente per la progettazione e realizzazione di progetti formativi in servizio presso l'Unità Organizzativa Personale e Professioni del SSR e alla dott.ssa Maria Cristina Ghiotto, responsabile dell'Unità Organizzativa Cure Primarie e LEA della Regione del Veneto.

L'articolazione del progetto formativo, viene dettagliata nell'Allegato A, denominato "Le cure integrate nel paziente complesso nella Regione del Veneto: il modello di care management",parte integrantedel presente provvedimento.

Ilpercorso formativo, sarà organizzato e gestito dalla Fondazione Scuola di Sanità Pubblica, (Fondazione SSP) il cui piano di attività per l'anno 2014 e il biennio 2015-2016, definito nell'Allegato Adella DGR 2166/2014, prevede nell'apposita sezione, tematiche formative inerenti i nuovi modelli di assistenza primaria: strumenti di governo e organizzazione e l'approccio multi professionale nell'assistenza primaria e nella medicina di gruppo. Sulla base del fabbisogno rilevato potranno essere successivamente attivate ulteriori edizioni di tale percorso.

A tutti i partecipanti sarà rilasciato un attestato di frequenza che, per gli infermieri che supereranno positivamente l'esame finale, sarà redatto secondo il modello fac-simile di cui all'Allegato B, parte integrantedel presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la L.R. 23/2012;

VISTA la DGR 1753/2014;

VISTA la DGR 2166/2014;

VISTA la DGR n.751/2015;

VISTA la DGR n. 1097/2015;

VISTA la DGR 2166/2014;

VISTO il DM 739/1994 "Regolamento concernente l'individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell'infermiere";

VISTA la Legge 251/2000, "Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica";

VISTA la nota del Direttore generale dell'Area Sanità e Sociale n. 90768 del 3 marzo 2015;

VISTO l'art. 2, comma 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012.

delibera

1. di considerare le premesse quali parti integrali ed essenziali del presente provvedimento;

2. di approvare, in attuazione delle linee programmatiche individuate dalle Legge Regionale 23/2012, il progetto formativo "Le cure integrate del paziente complesso nella Regione del Veneto: il modello di care management." allegato al presente provvedimento, secondo i programmi e la durata rispettivamente definiti con l'Allegato A;

3. di affidare la direzione del progetto formativo alla dirigente delle professioni sanitarie in servizio presso l'Unità Organizzativa Personale e Professioni del SSR, dott.ssa Elisabetta Roncoroni

4. di affidare la responsabilità scientifica alla dott.ssa Maria Chiara Corti, responsabile dell'Unità Organizzativa Strutture intermedie e socio sanitarie territoriali della Regione del Veneto, alla dott.ssa Elena Fanton, referente per la progettazione e realizzazione di progetti formativi in servizio presso l'Unità Organizzativa Personale e Professioni del SSR e la dott.ssa Maria Cristina Ghiotto, responsabile dell'Unità Organizzativa Cure Primarie e LEA della Regione del Veneto.

5. di affidare alla Fondazione SSP l'organizzazione e la gestione del progetto formativo "Le cure integrate del paziente complesso nella Regione del Veneto: il modello di care management."

6. di approvare con l'Allegato B il modello di attestato;

7. di prevedere che, a seconda del fabbisogno rilevato, possano essere attivate ulteriori edizioni del percorso formativo, la cui attivazione ed organizzazione viene demandata ad un decreto del Direttore dell'Area Sanità e Sociale, così come le eventuali modifiche al programma formativo che si rendessero necessarie;

8. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

9. di incaricare dell'esecuzione del presente atto il Direttore della Direzione Risorse strumentali SSR - CRAV e della Direzione Programmazione sanitaria per le parti di rispettiva competenza;



giunta regionale – 10^ legislatura

ALLEGATOA alla Dgr n. 1532 del 10 ottobre 2016 pag. 1/4

PERCORSO FORMATIVO

LE CURE INTEGRATE DEL PAZIENTE COMPLESSO NELLA REGIONE DEL VENETO:



IL MODELLO DI CARE MANAGEMENT”

PREMESSA

La formazione dell’Infermiere care manager nelle cure integrate del paziente complesso avviene attraverso la

partecipazione ad un percorso formativo promosso dalla Regione del Veneto e realizzato in collaborazione con

la Fondazione S.S.P. alla quale è affidata l’organizzazione e l’attivazione dei corsi.

La formazione è finalizzata a far acquisire ai partecipanti le seguenti competenze:

utilizzare i dati prodotti dal sistema di case mix aziendale per selezionare ed assistere i pazienti

complessi presi in carico;

utilizzare il processo di nursing nel modello di care management;

gestire l’assistenza integrata dei pazienti complessi identificati con il MMG e con il team che opera

nelle varie forme organizzative della medicina di famiglia;

utilizzare gli strumenti tipici del care management (schede di valutazione, piano di cura, piano di azione

e monitoraggio);

valutare i rischi reali e potenziali per il paziente e la famiglia/caregiver, predisponendo interventi atti

alla prevenzione e alla soluzione;

proporre l’attivazione di servizi della rete socio-sanitaria e socio assistenziale;

utilizzare strumenti e tecniche di comunicazione efficace finalizzati all’empowerement del paziente e

della famiglia/caregiver;

utilizzare strumenti dell’educazione terapeutica nell’approccio assistenziale al paziente e alla

famiglia/caregiver;

erogare interventi assistenziali integrati con il MMG e con il team assistenziale che opera nelle MGI;

accompagnare il paziente e la famiglia/caregiver verso la cura del fine vita.

L’infermiere gestisce la presa in carico del paziente attraverso l’accertamento dei bisogni e delle sue preferenze,

la condivisione del piano di cura con il MMG e il team, la stesura del piano di azione con il paziente ed il

caregiver, il supporto e la promozione dell’autogestione, l’integrazione con tutti i “provider” coinvolti, la

facilitazione delle transizioni tra i luoghi di cura, l’educazione e il sostegno ai familiari e ai caregiver, la

valutazione e la facilitazione dell’accesso alle risorse socio-sanitarie del territorio dove vive la persona e il

monitoraggio almeno mensile delle sue condizioni.



ALLEGATOA alla Dgr n. 1532 del 10 ottobre 2016 pag. 2/4

PROGRAMMA

MODULI FORMATIVI CONTENUTI DURATA

I MODULO RES



IL CONTESTO

La rete dei servizi socio-sanitari: il distretto, le forme

organizzate delle cure primarie, la COT, l’ospedale, le cure

intermedie e le strutture residenziali

La sostenibilità e l’equità nella programmazione regionale delle 7 h

cure primarie

Il MMG e l’infermiere nel care management del paziente

complesso – profili professionali

II MODULO RES

IL CARE MANAGEMENT

I° parte

Gli strumenti di classificazione del case mix e di generazione di

liste di pazienti complessi/complicati

Il Patient Clinical Profile

I criteri di reclutamento dei pazienti 7h

Gli strumenti operativi del care management (schede di

valutazione, piano di cura, piano d’azione e monitoraggio)

III MODULO RES



IL CARE MANAGEMENT

II° parte

Le attività dell’infermiere care manager nel team assistenziale

(accertamento, pianificazione degli interventi, valutazione e

follow up) 7h

Il paziente, la famiglia e il caregiver: valutazione dei rischi

intrinseci ed estrinseci



STRUMENTI E

MATERIALI IN

PIATTAFORMA

Gli strumenti del Care Management



Il Patient Clinical Profile

Le liste di care management

accesso libero

IV MODULO RES



IL TEAM NEL CARE

MANAGEMENT

Il lavoro in équipe

Il sistema delle relazioni tra gli attori del processo assistenziale

(MMG, Infermiere, Team Community Care, paziente e famiglia

e caregiver)

7h

V MODULO RES



L’EDUCAZIONE

TERAPEUTICA

L’educazione terapeutica 7h

VI MODULO RES

IL CARE MANAGEMENT E

LE CURE PALLIATIVE

La transizione dal care management alle cure del fine vita 7h



TOTALE ORE RES 42

MODULO FSC

(solo per infermieri)

La presa in carico del paziente complesso, a domicilio e nei

diversi ambiti di transizione, utilizzando le modalità e gli

strumenti del care management

50 h

ALLEGATOA alla Dgr n. 1532 del 10 ottobre 2016 pag. 3/4

DIRETTIVE PER LO SVOLGIMENTO DEL PERCORSO FORMATIVO

1. DESTINATARI

Il percorso formativo “Le cure integrate del paziente complesso nella Regione del Veneto: il modello di care



management” è rivolto a n. 20 MMG e n. 20 infermieri provenienti, da aziende sanitarie contigue operanti nel

territorio e, prioritariamente, presso le MGI.

Al fine di facilitare l’applicazione del nuovo modello di presa in carico del paziente complesso nelle cure

primarie, al percorso formativo potranno partecipare anche un responsabile infermieristico dell’Area territoriale

o un coordinatore infermieristico per ogni distretto coinvolto.

2. REQUISITI D’ACCESSO

Per i MMG: il corso è rivolto prioritariamente ai MMG che operano nelle medicine di gruppo integrate (MGI).

Per gli infermieri: il corso è rivolto prioritariamente agli infermieri che possiedono almeno 2 anni di anzianità

di servizio nella qualifica di infermiere, con esperienza nelle cure primarie in possesso di competenze

informatiche di base.

Al corso parteciperanno anche infermieri non dipendenti del SSR che operano nelle MGI previa corresponsione

di un contributo economico alla FSSP.

I partecipanti saranno individuati dalle Aziende ULSS interessate alle diverse edizioni del percorso formativo, e

per la componente infermieristica delle MGI dai MMG, referenti delle stesse.

3. DURATA E ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO

Il programma prevede la partecipazione integrata di infermieri e MMG alla parte teorica della durata di 42 ore e

per gli infermieri alla Formazione sul Campo (FSC) della durata di n. 50 ore (per complessive 92 ore).

La FSC, parte rilevante del percorso formativo, viene realizzata presso il domicilio del paziente, nello studio del

MMG e nei diversi ambiti di transizione del paziente.

4. FREQUENZA DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE E VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

Per ottenere l’attestato redatto secondo il fac-simile di cui all’allegato B, agli infermieri è richiesta la frequenza

al 100% delle ore previste e il superamento con esito positivo dell’esame finale.

La partecipazione alle attività teoriche e di FSC dev’essere documentata con la rilevazione delle presenze.

Non sono ammessi a sostenere la prova di valutazione finale coloro i quali, anche per giustificati motivi, non

abbiano concluso l’intero percorso formativo.

Data la peculiarità del percorso formativo, nei casi in cui per gravi e/o giustificati motivi la frequenza venga

interrotta, è consentita l’iscrizione in sovrannumero all’edizione successiva del corso, qualora attivata.



ALLEGATOA alla Dgr n. 1532 del 10 ottobre 2016 pag. 4/4

5. PROVA DI VALUTAZIONE FINALE

A conclusione del percorso formativo, gli infermieri devono sostenere un esame finale consistente in una

discussione di un elaborato scritto (Project Work).

L’ammissione alla prova di valutazione non può prescindere dalle condizioni previste al precedente punto 4.

La Commissione per la prova di valutazione finale è nominata dal direttore della direzione Risorse strumentali

SSR - CRAV con decreto dirigenziale ed è così formata:

Il direttore del progetto formativo PRESIDENTE

Due docenti di cui uno per l’area infermieristica COMPONENTI

Un rappresentante della Regione del Veneto COMPONENTE

Per l’espletamento delle proprie attività la commissione si avvale di un segretario.



giunta regionale – 10^ legislatura

ALLEGATOB alla Dgr n. 1532 del 10 ottobre 2016 pag. 1/2

FAC SIMILE ATTESTATO

Si attesta che

Nome Cognome

Nato/a a ____________ il _____________,

dal……al……. per complessive …. ore

ha partecipato al percorso formativo:

LE CURE INTEGRATE DEL PAZIENTE COMPLESSO

NELLA REGIONE DEL VENETO:

IL MODELLO DI CARE MANAGEMENT”

(DGRV n. …. del ….). e in data………. ha superato con esito positivo la prova di valutazione

finale consolidando le competenze di seguito riportate.

Il Rappresentante della Regione del Veneto Il Direttore del progetto formativo

Luogo e data ___________________________

ALLEGATOB alla Dgr n. 1532 del 10 ottobre 2016 pag. 2/2

L’infermiere che ha frequentato con esito positivo il percorso formativo “Le cure integrate del paziente

complesso nella regione del Veneto: il modello di care management“, di cui alla DGR n…….del………,

nell’ambito delle cure primarie, in particolare:

utilizza i dati prodotti dal sistema di case mix aziendale per selezionare ed assistere i pazienti complessi

presi in carico;

utilizza il processo di nursing nel modello di care management;

gestisce l’assistenza integrata dei pazienti complessi identificati con il MMG e con il team che opera

nelle varie forme organizzative della medicina di famiglia;

utilizza gli strumenti tipici del care management (schede di valutazione, piano di cura, piano di azione e

monitoraggio);

valuta i rischi reali e potenziali per il paziente e la famiglia/caregiver, predisponendo interventi atti alla

prevenzione e alla soluzione;

propone l’attivazione di servizi della rete socio-sanitaria e socio assistenziale;

utilizza strumenti e tecniche di comunicazione efficace finalizzati all’empowerement del paziente e della

famiglia/caregiver;

utilizza strumenti dell’educazione terapeutica nell’approccio assistenziale al paziente e alla

famiglia/caregiver;

eroga interventi assistenziali integrati con il MMG e con il team assistenziale che opera nelle MGI;

accompagna il paziente e la famiglia/caregiver verso la cura del fine vita.




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