7. GOVERNANCE E RISORSE UMANE
-
Governance
L’attuale assetto di governo del Politecnico è quello derivante dall’applicazione della Legge 30 dicembre 2010, n. 240, che ha visto l’emanazione del nuovo Statuto con D.R. n. 128 del 19.04.2012. Il primo statuto dell’autonomia frutto dell’applicazione della L. 168/89 era entrato in vigore nel ’96 e dal ’97, gli stessi organi di governo furono costituiti in attuazione di detto Statuto; negli anni, l’originaria carta costituzionale ha subito modifiche per adeguarla a diverse e successive modifiche del quadro legislativo di riferimento, ma ha mantenuto l’originaria organizzazione della governance che vede il Politecnico, in analogia con le altre Università, dotato di Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione a livello centrale, oltre alla figura monocratica del Rettore. Con il nuovo Statuto sono state abolite le Facoltà e, attualmente, le uniche strutture a livello periferico sono rappresentate dai Dipartimenti che hanno assunto tutte le competenze inerenti alla didattica, anche se l’art. 29 del nuovo Statuto consente la costituzione di strutture di raccordo, ai sensi dell’art. 2, comma 2, lettera c), Legge 30 dicembre 2010, n. 240, aventi denominazione di Scuola, con funzioni di razionalizzazione e coordinamento delle attività didattiche erogate da due o più Dipartimenti e di gestione dei servizi comuni.
La “Strategia di Lisbona” impone alle Università un nuovo scenario caratterizzato dalla qualità e dall’innovazione. Il Politecnico in analogia con altre Università è strutturato a rete, con una sede centrale nel Comune di Bari (con la presenza di un laboratorio di ricerca sito sul comune limitrofo di Valenzano) e due sedi periferiche una a Foggia e l’altra a Taranto. L’istituzione dell’ANVUR e dell’accreditamento delle Università e in particolare dei Corsi di Studio ha portato a una razionalizzazione dell’offerta formativa nell’A.A. 2013/14, con la disattivazione dell’ultimo Corso di Laurea in Ingegneria Civile ancora attivo nella sede di Foggia, anche l’offerta formativa nella sede di Taranto si è ridotta con la disattivazione del Corso di Laurea magistrale in Ingegneria Elettronica. Nel prossimo triennio sarà necessario definire il mantenimento o meno di tale struttura a rete, attraverso un’attenta analisi della sostenibilità dell’offerta formativa complessiva erogata dal Politecnico, perché questo possa continuare ad agire come un potente motore culturale e produttivo capace di rispondere in modo adeguato sia alla domanda di alta formazione e di eccellente ricerca scientifica, sia le esigenze di sviluppo economico e di crescita culturale della comunità locale.
I Dipartimenti con autonomia gestionale da dieci sono stati ridotti a quattro, più un Dipartimento interuniversitario con l’Università di Bari, tutti con sede a Bari.
L’attuale Statuto non prevede più l’esistenza di Centri di Ateneo, che sono stati disattivati al fine di ottimizzare le risorse, mentre l’art. 28 consente ai Dipartimenti di proporre al Consiglio d’Amministrazione la costituzione di Centri Inter Dipartimentali di ricerca e/o di servizio al territorio, che possono avere autonomia amministrativa e gestionale. In particolare è stato istituito il Centro Inter Dipartimentale “Magna Grecia”, su proposta dei Dipartimenti DEI, DMMM e DICATECH. Questo Centro opera con attività di ricerca e servizio al territorio e come supporto alla didattica Dipartimentale.
Sicuramente la struttura della governance del Politecnico potrebbe essere rivista e da più parti si ritiene che lo Statuto debba essere sottoposto a revisione. Considerando le recenti modifiche a esso apportate a seguito dell’applicazione della Legge 30 dicembre 2010, n. 240, si ritiene che il prossimo triennio debba servire a una verifica dell’efficacia di tali modifiche e a una sua piena attuazione, con l’eventuale istituzione di Scuole, che potrebbero essere funzionali all’attività dei Dipartimenti.
L’Amministrazione Centrale ha subito diverse riorganizzazioni amministrative, mentre, poco si è fatto per razionalizzare e riorganizzare l’attività amministrativa dei Dipartimenti. Il progetto MCQ&S Azione di Miglioramento Continuo della Qualità e della Sostenibilità, riportato precedentemente, dovrebbe permettere un notevole miglioramento in questo senso.
Il MIUR sta rendendo solo formale l’autonomia delle Università italiane attraverso l’introduzione di restrizioni e nuove regole, che spesso ingenerano confusione e spesso estenuanti esercizi interpretativi. Inoltre occorre snellire una serie di norme interne al Politecnico che hanno riguardato sia l’Amministrazione Centrale sia i Dipartimenti, causando il proliferare di procedure di vario genere, che hanno accresciuto di molto il tempo dedicato dai docenti alle pratiche burocratiche.
-
Dostları ilə paylaş: |