Obiettivi strategici, operativi e linee di azione strategica
Si richiede nel prossimo triennio un ampliamento delle attività di collaborazione didattiche e di ricerca in particolare con le seguenti aree: Mediterraneo (Balcani, area Magreb, Francia e Spagna); Medio Oriente (Palestina, Giordania, Siria); Lontano Oriente (Cina; India); Sud America (Argentina, Ecuador); Stati Uniti.
Con gli strumenti dei progetti europei, dei finanziamenti ministeriali, dei progetti regionali e delle collaborazioni bilaterali il Politecnico deve credere e sostenere il concetto di sistema del territorio per questo occorre continuare a partecipare a tutte le attività (esempio Progetti PIT; POR e PON sull’Internazionalizzazione) cercando la sinergia con gli enti locali e le Associazioni degli Industriali.
Occorre dare preferenza ad attività mirate e finalizzate, sviluppando le stesse a seguito di eventuale successo nel reperimento di finanziamenti esterni.
Bisogna costituire un sistema di diffusione delle informazioni inerenti all’internazionalizzazione del Politecnico puntando a incrementare la partecipazione ai progetti europei e non solo a questi. Particolarmente disagevole al riguardo è il reperimento delle informazioni sulle attività e opportunità per le Università in campo internazionale provenienti dai vari Ministeri della Repubblica che mancano, almeno in questo settore, di canali di comunicazione tra loro.
Urgente nell’ambito della competizione a livello globale la versione almeno in lingua inglese del sito web del Politecnico, considerando che il Politecnico di Bari è al 1629° posto nel ranking basato su tali siti.
Occorre superare le criticità culturali legate a una visione spesso “provinciale” e “autoreferenziale”.
È indispensabile aumentare: la mobilità degli studenti anche nell’ambito di programmi congiunti (double e dual degree) e per tesi all’interno di accordi bilaterali; il numero di studenti stranieri comunitari ed extracomunitari iscritti regolarmente ai corsi di laurea e di laurea magistrale; i tirocini all’estero; la mobilità dei docenti coinvolti in attività di ricerca internazionale; gli accordi bilaterali attivi per attività didattiche e di ricerca; la partecipazione a network internazionali per attività di cooperazione sui progetti europei.
Occorre attrarre studenti di dottorato stranieri, assegnisti, ricercatori e docenti stranieri anche stipulando accordi con aziende straniere per tirocini e contratti.
Devono essere definite:
• procedure di monitoraggio interno delle attività relative all’internazionalizzazione;
• procedure di controllo di qualità delle attività di internazionalizzazione;
• strumenti di incentivazione interna per le politiche di internazionalizzazione.
È auspicabile l’ottenimento dell’ECTS label e il riottenimento del DS Label di cui il Politecnico si è fregiato. Questi "bollini di qualità" dell'Unione Europea si ottengono implementando correttamente lo European Credit Transfer and Accumulation System (ECTS) e il Diploma Supplement (DS). Il Politecnico non ha rinnovato il DS label, ottenuto nel 2010, e non è detentore dell’ECTS label (risultano detentori in Italia solo Università di Bologna, Università di Parma, e Libera Università Maria SS Assunta). Il mancato rinnovo del DS label è dovuto ad alcuni fattori che devono essere chiariti; in ogni modo occorrerà dotarsi sia di un regolamento per la mobilità dettagliato, sia di un course catalog e di un sito web adeguato agli standard ECTS.
Altri obiettivi strategici sono:
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RAFFORZAMENTO dell’Ufficio e della Commissione Relazioni Internazionali di Ateneo;
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Registrazione degli studenti incoming su ESSE3;
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Giornata informativa della Commissione Relazioni Internazionali di Ateneo (per esempio in occasione di una Conferenza di Ateneo);
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Calendario riunioni miste Delegati-Amministrativi su specifiche necessità;
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Ricognizione attività decentrate con comunicazione delle attività all’Ufficio e alla Commissione Relazioni Internazionali di Ateneo;
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Regolamento di mobilità con la definizione di priorità per aree geografiche;
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Marketing internazionale con comunicazione e organizzazione amministrativa efficace;
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Offerta Formativa erogata in inglese;
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Potenziamento del Centro Linguistico (potenziare i finanziamenti per corsi di lingue specifici per studenti stranieri);
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Organizzazione della didattica che favorisca gli scambi con semplificazione delle procedure e della burocrazia;
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Monitoraggio attività Relazioni Internazionali di Ateneo e recupero delle informazioni su attività decentrate
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Corsi di dottorato e master in lingua inglese;
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Incentivazione della permanenza presso il Politecnico di docenti stranieri;
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Incentivazione degli accordi bilaterali per lo scambio dei ricercatori;
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Incentivazione di periodi di permanenza all’estero di docenti;
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Promozione e valorizzazione della ricerca svolta con istituzioni estere e imprese;
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Sostegno a progetti di ricerca su bandi internazionali;
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Regolamento per visiting professor.
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