Resoconto sommario



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CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA

I Commissione Consiliare Speciale

(per la trasparenza, per il controllo delle attività della Regione e degli enti collegati

e dell’utilizzo di tutti i fondi)

ATTI ASSEMBLEARI

Resoconto Integrale n.406 IX Legislatura del 7 ottobre2014

RESOCONTO INTEGRALE

AUDIZIONE N. 406

DEL 07 OTTOBRE 2014
ARGOMENTO

Sospensione del servizio del Centro Diurno per bambini disabili sito in Amorosi (BN)
INTERVENUTI

Vincenzo Di Lauro – Presidente del Coordinamento istituzionale Ambito B4

Vincenzo Giordano – Ufficio di Piano del Comune di Cerreto Sannita Capofila Ambito B4

Annunziata Procaccini - Ufficio di Piano del Comune di Cerreto Sannita Capofila Ambito B4

Giuseppe Di Cerbo – Sindaco di Amorosi

Fortunata Caragliano – dirigente staff della Direzione generale per le politiche sociali, le politiche culturali, le pari opportunita' e il tempo libero e UOD (Unità Operativa Dirigenziale) Welfare dei servizi

Cinzia Frigola – Istruttore direttivo dell’ UOD (Unità Operativa Dirigenziale) Welfare dei servizi

Assiste la seduta, per gli uffici della Commissione, il funzionario dott.ssa Anna Rosselli


Presidenza del Presidente Giulia Abbate (PD)
La seduta ha inizio alle ore 11,30
PRESIDENTE: buongiorno. Diamo inizio ai lavori dell’audizione odierna sulla “Sospensione del servizio del Centro Diurno per Bambini Disabili sito in Amorosi”. Ringrazio la collega Alessandrina Lonardo per la presenza.

Ringrazio: Di Lauro, Comune Cerreto Sannita, Ambito B4, Presidente del Coordinamento istituzionale; Procaccini, Ambito B4 Comune capofila Cerreto Sannita Ufficio di Piano; Giordani, Ambito B4 Ente capofila Cerreto Sannita Ufficio di Piano e Di Cerbo, Sindaco di Amorosi, colui che ci ha sollecitato per la seguente audizione. Siamo in attesa dell’Ufficio della Giunta della Regione Campania competente per la materia in oggetto. La collega faceva presente che in assenza dell’Ufficio della Giunta della Regione Campania è difficile fare approfondimenti. La parola al consigliere Lonardo.



ALESSANDRINA LONARDO ( Consigliere regionale Gruppo Forza Italia – Il Popolo Della Libertà): è mio dovere essere presente soprattutto quando si parla delle problematiche del territorio che rappresento (Benevento e provincia) in seno al Consiglio regionale. Volevo farle presente che non mi è arrivato l’ invito a partecipare all’audizione che c’è stata con il Comitato “Insieme Per” di Benevento, sono andato sulla mia posta, anche stamattina, non ho trovato l’invito, la cosa mi è dispiaciuta tantissimo perché sono persone a me conosciute e perché, soprattutto, sto seguendo da sempre tutto l’iter e quando sono venuti in Consiglio regionale mi è dispiaciuto tanto non esserci. Parlavamo da tempo di questo incontro che si doveva tenere in Consiglio regionale, lo avevo da tempo indicato a tutte le persone che fanno parte del Comitato e non essere stata presente mi è dispiaciuto tantissimo. Ci tenevo a mettere questo agli atti, perché sia riconducibile, anche alla loro curiosità, perché non ero presente.

PRESIDENTE: credo che possibili aggiustamenti siano necessari in corso d’opera, ma questo capita quando la struttura è chiamata ad occuparsi di moltissime faccende. Do lettura della richiesta pervenuta dal Sindaco di Amorosi, Giuseppe Di Cerbo, il quale scrive che in qualità di Sindaco del Comune di Amorosi, in relazione al provvedimento adottato dal Presidente del Coordinamento istituzionale Ambito B04 di Cerreto Sannita, recante ad oggetto la chiusura del Centro Diurno per Bambini Disabili sito in Amorosi, segnala le gravi ripercussioni a cui sono sottoposti i fruitori del servizio disabili in età evolutiva e gli intuibili pregiudizi conseguenti ad un provvedimento motivato e non preceduto da alcuna forma di opportuna e necessaria valutazione. Tale provvedimento, a modesto parere dello scrivente, coincide con la stesura di un documento da parte degli altri Sindaci. Il riscontro stamattina lo diamo avendo convocato con immediatezza la Commissione anche perché trattasi di problemi che riguardano bambini in età evolutiva. Giustamente il Presidente Lonardo si è rammaricata per non essere stata presente alla precedente audizione che riguardava proprio la sospensione dei trattamenti riabilitativi per bambini in età evolutiva, anche quella sollecitata e condivisa in tempi rapidissimi per l’urgenza delle situazioni stesse e per la delicatezza delle problematiche. Siamo, da questo punto di vista, molto attenti. Alle problematiche che sono state sinteticamente descritte in questa richiesta di audizione è seguita un’ ulteriore missiva in cui si fa una descrizione articolata in ordine a problemi di trasparenza che attengono alla gestione dell’Ambito B4, che sono sicuramente legati alla chiusura del Centro dei Bambini Disabili su Amorosi, ma riguardano anche problemi di accesso agli atti, documentazione, trasparenza. Ci chiedevano di verificare, ai sensi degli obblighi scaturenti dal decreto legislativo numero 33/2013, se il sito dell’ambito sia sempre tempestivamente aggiornato con tutta la possibilità di accedere a documentazione, se all’interno del sito è possibile accedere al rendiconto finanziario per l’anno 2013 e per l’anno 2014 fino al 30 settembre, se, insomma, la situazione di cassa, come registrata dal revisore dei conti nelle rivelazioni trimestrali per gli anni 2103 e 2014, è in relazione ai flussi che costituiscono il fondo unico d’ambito, quindi, in questo caso c’è il primo problema che è la chiusura del fondo disabili. Con pochissimo preavviso è scritto che il 22 settembre è stata inviata la nota, con decorrenza dal 24 settembre, di chiusura del Centro Disabili e difficoltà di accedere, con trasparenza, a tutta la documentazione che dovrebbe recare il sito. Concedo la parola al Sindaco di Amorosi.

GIUSEPPE DI CERBO (Sindaco di Amorosi): Ringrazio il Presidente e tutta la Commissione per aver accolto la nostra richiesta. Il Centro Sociale per persone diversamente abili di Amorosi è stato accreditato all’ex Ambito B3 ora B4 da due anni ed è frequentato da 8 utenti provenienti dai comuni di Guardia Sanframondi, Melizzano, Dugenta, San Salvatore Telesino e Amorosi. Per accedere al centro occorre essere beneficiari della legge 104/92. Gli utenti che frequentano il centro risultano affetti dalle seguenti patologie: deficit celebrare, autismo, oligofrenia grave con disturbi comportamentali, sindrome di down, oligofrenia grave con tratti artritici, crisi epilettiche, sclerosi tuberosi, ritardo motorio, insufficienza mentale grave, epilessia, ritardo psicomotorio con sindrome psicotica. Il trasporto al centro è garantito dalla cooperativa aggiudicataria del servizio. Ciò premesso, in data 22 settembre 2014, con nota inviata tramite posta elettronica certificata dall’Ambito, è stata comunicata la sospensione delle attività con decorrenza 24 settembre 2014, per esaurimento del monte ore, mettendo a disposizione delle famiglie il Centro Sociale Polifunzionale di San Lorenzo Maggiore. In un contesto delicato, una decisione, a nostro avviso, così repentina, non può essere accettata e non è convincente la motivazione che è stata addotta, per cui, a questa Commissione speciale chiediamo una verifica del rispetto degli obblighi scaturenti dal decreto legislativo 14.03.2013 numero 33 avente ad oggetto: “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblica, trasparenza e diffusione da parte della Pubblica Amministrazione”. Su questo avremo ancora molto da aggiungere. Abbiamo anche avanzato al Presidente del Coordinamento interistituzionale una nostra richiesta urgente di informazioni e di rilascio di copie. Come abbiamo già riferito da qualche altra parte, non si riesce ad accedere, via internet, ad un portale web dedicato a pubblicazioni permanenti concernente l’organizzazione e l’attività dell’Ambito, la rendicontazione dei flussi finanziari - qui voglio ricordare che il Comune di Amorosi è stato sempre puntuale rispetto a tanti altri comuni a versare la compartecipazione. Queste informazioni costituiscono un momento di riflessione importante e delicato su cui confluisce il fondo unico d’ambito, la programmazione, gli aggiornamenti delle annualità e i rendiconti, l’organigramma dell’ufficio di piano, la carta di qualità dei servizi, i curricula e i compensi dei titolari di incaricati a qualsiasi titolo, compresi gli incarichi di collaborazione e consulenza, coinvolti nella programmazione e gestione delle attività sociali. Abbiamo anche notizia che le cooperative che hanno espletato i servizi sono in sofferenza per centinaia di migliaia di euro, su questo mi riservo di essere più dettagliato in una relazione che farò avere all’Ambito.

PRESIDENTE: Ringrazio la dottoressa Caragliano della Giunta regionale che ha raggiunto l’audizione, non credo che debba riepilogare il senso di quest’audizione perché penso che sia pienamente informata di tutto ciò che si muove. Gli argomenti proposti dal Sindaco sono numerosi. La parola al dottor Di Lauro.

VINCENZO DI LAURO (Presidente Coordinamento istituzionale Ambito B04 Comune capofila Cerreto Sannita): vi ringrazio perché ci dà l’opportunità di dimostrare quanto è stato fatto per i disabili dall’Ambito B04 e quanto, soprattutto, come Ambito, abbiamo intenzione di fare. Rispondo alle criticità che metteva in evidenza il Sindaco: continuità assistenziale, mai mancata. Innanzitutto parliamo di adulti, non di bambini disabili, quindi il Sindaco chiarisca se sono bambini o disabili in età adulta. Li conosco, sono stato a pranzo e a cena con loro, in diverse occasioni sono stato con loro, loro mi chiamano Vincenzo. Ero anche al pranzo che hanno fatto con la Cooperativa che gestisce il servizio. Parliamo di disabili, di ragazzi che sono felici di frequentare quella struttura, ai quali non abbiamo negato la possibilità di continuare a frequentare altri tipi di strutture. Ogni anno il servizio si ferma, si finiscono le ore e si comunica alle famiglie che il servizio è fermo. C’è un errore del Sindaco in merito alle date. Il 15 settembre abbiamo ricevuto, dalla Cooperativa sociale La Meridiana che gestisce il servizio, una rendicontazione delle ore. Abbiamo fatto in modo di informare, prontamente, le famiglie dicendo: “Care famiglie, ci rendiamo conto del vostro disagio, il Centro di Amorosi finisce - dalle ore 9:00 di mattina - alle 12:30, c’è il Centro di San Lorenzo che dura tutta la giornata, c’è la mensa, viene garantito il servizio di trasporto come per il Centro di Amorosi, c’è anche l’orto sociale davanti al Centro di San Lorenzo, una sperimentazione che abbiamo fatto con la Regione Campania, di cui i disabili sono molto felici. Facciamo in modo che possiate avere la continuità assistenziale. Due ragazzi disabili del Centro di Amorosi si sono già iscritti a San Lorenzo, abbiamo fatto prontamente comunicazione all’appaltatario del servizio dicendo: “Vai a prenderli perché sono nuovi iscritti, erano di Amorosi, si sono iscritti a San Lorenzo”. Nessuna interruzione della continuità assistenziale, nessun provvedimento immotivato. Come Ambito programmiamo le attività dell’Ambito, come da Piano sociale di zona, spesso le nostre attività ci piace programmarle in cooperazione e mi sembra strano che il Sindaco di Amorosi dica queste cose, perché la programmazione dell’anno scorso l’abbiamo fatta insieme, è venuto in suo delegato, all’epoca Consigliere, oggi Vicesindaco, ha fatto la programmazione insieme a noi, ci sono i verbali di Coordinamento istituzionale, verbali delle riunioni dei tavoli di concertazione. Abbiamo fatto 30 tavoli di concertazione per il Piano di zona e ad ogni concertazione ci siamo detti che c’è la necessità di mantenere aperti questi centri perché uno copre una fascia territoriale e l’altro copre una fascia territoriale. Ieri è uscita la ripartizione dei fondi disponibili per gli ambiti. Il Sindaco dice che abbiamo chiuso il servizio, invece non abbiamo chiuso niente, stiamo facendo in modo di riprogrammare, stranamente, nell’ultimo Coordinamento istituzionale il Sindaco di Amorosi non c’era, si preferisce la polemica. Riguardo alla trasparenza, voglio dire che il sito del Comune di Cerreto Sannita non è mai fuori servizio, gli atti sono sempre scaricabili, io sono il primo, in qualità di Consigliere comunale del mio Comune, che segnala al dirigente, ogni volta che il sito è fuori servizio, succede tre volte all’anno e noi abbiamo l’abitudine di informare, a seguito della chiusura, la riapertura del sito. C’è la massima trasparenza degli atti, dal sito del Comune si può scaricare qualsiasi atto, non abbiamo nulla da nascondere, tanto è vero che – questo lo dico con orgoglio - la Regione Campania, proprio sui disabili, ci ha scelto come Ambito pilota per una sperimentazione del Ministero del Lavoro, quattro ambiti in tutta la Regione, uno in Provincia di Benevento. Noi siamo quelli che se ne fregano dei disabili, quelli poco trasparenti perché siamo l’unico Ambito che ha avuto l’approvazione dei PAC infanzia e PAC anziani, unico Ambito in Provincia di Benevento che ha avuto, dal Ministero dell’Interno, l’autorizzazione alla spesa perché abbiamo fatto dei progetti buoni, perché tutti i nostri atti sono su internet, perché tutti i nostri atti sono reperibili sul sito del Comune di Cerreto Sannita. Sono d’accordo con il Sindaco Di Cerbo quando dice che non c’è un sito dell’Ambito, è una richiesta che io costantemente faccio all’ufficio di piano e assicuro, rispetto a questa Commissione, che sarà fatto un sito dedicato alle questioni dell’Ambito al più presto possibile. La mia preoccupazione è sempre stata quella di evitare di sottrarre fondi al sociale per fare questo tipo di attività, chiederò la cortesia personale ad un amico di realizzarlo e soprattutto di mettere qualsiasi cosa, anche le iscrizioni degli utenti, in rete. Abbiamo la buona abitudine, addirittura, di conservare per 10 anni, le compartecipazioni degli utenti all’Ambito sociale, abbiamo la buona abitudine di conservare persino le quote di compartecipazione delle famiglie dei bambini. Sulla trasparenza non so che dire. Mi stupisco quando sento dire che c’è scarsa trasparenza quando invece tutti i nostri atti sono pubblici, scaricabili e l’ufficio di piano, puntualmente, dà informazioni continue ai Comuni, attraverso i Sindaci, i delegati, delle attività dell’Ambito sociale, anzi, qualcuno ci accusa di eccessiva documentazione, perché in altri ambiti le cose si tengono chiuse, invece da noi le sanno tutti e soprattutto si cerca di incentivare i Comuni a presentare anche progettualità, non a caso, le progettualità l’Ambito le ha su tutto. Siamo l’Ambito che sta lavorando sulla costruzione di quattro nuovi asili nido, siamo l’Ambito che ha avuto la possibilità di spendere i fondi per i cosiddetti “Giovani attivi” che ha chiuso anche la rendicontazione, siamo l’Ambito che ha avuto la possibilità di beneficiare di un programma specifico della Regione, gli accordi territoriali di genere. La perfezione non è di questo mondo, possiamo fare di più, però non possiamo occuparci solo di 6 disabili, dobbiamo alleviare le sofferenze alle famiglie e fare in modo che possano avere il più vasto campo di opportunità. Mi preoccupo di quelle famiglie che non vogliono frequentare il Centro per disabili di San Lorenzo, però, ancora non abbiamo fatto una nuova programmazione. In più occasioni le famiglie mi hanno chiamato per chiedermi perché abbiamo chiuso e io in più di un’occasione ho detto: “Vengo da voi, vi spiego perché”. Loro erano preoccupati del fatto che il Centro di San Lorenzo non si trovi al centro del paese. Ho detto loro: “Vengo io con voi, sto io con voi, proviamo per un mese a frequentare questo centro, vediamo se riusciamo a migliorarlo e vediamo se questo servizio è uguale a quello di Amorosi o forse anche più completo, nelle more che la programmazione sociale venga fatta e nelle more che il Centro di Amorosi possa essere riaperto”. Non ho mai avuto risposta perché forse da qualcuno ci sono state strumentalizzazioni politiche, quindi, si è fatto in modo che quelle famiglie non potessero neanche incontrarmi.

PRESIDENTE: prendo atto e mi compiaccio di tutte queste premialità. Un piccolo appunto me lo consenta. È chiaro che ci sono già due persone che intendono iscriversi ad Amorosi, sono persone che si trovano in una situazione di grande bisogno, che si trovano con una sospensione del servizio ed è chiaro che intendono farlo in un altro Comune, che poi quello di San Lorenzo Maggiore sia dotato anche di un orto sociale che ritengo sia un elemento aggiuntivo per considerarlo addirittura migliore, forse è un difetto di programmazione, se esistono sul territorio dell’Ambito B04 due centri è possibile effettuare una programmazione che non lasci a piedi nessuno, cioè che consenta, con quel monte ore, di non lasciare a piedi bambini o che si tratti di adulti, che si tratti di 6 o 7 bambini, il discorso non è il numero, ma è importante cercare di evitare di lasciarli a piedi. Ce ne sono due di centri, facciamo una programmazione. Se mi dice che quello di San Lorenzo Maggiore, a differenza di quello di Amorosi, non funziona solo per 4 ore al giorno, funziona addirittura per 8 ore, quindi, programmare meglio la distribuzione del monte ore, non è un esercizio di rara difficoltà, un esercizio impervio, tutti i bambini o adulti potrebbero trovarne giovamento e non perdere quella continuità assistenziale a cui si faceva riferimento all’inizio.

DI LAURO: la programmazione ha difettato perché il Centro di Amorosi è partito prima rispetto a quello di San Lorenzo. È sempre stato così. È stato necessario far partire prima quello di Amorosi e poi quello di San Lorenzo, c’era una necessità, che era quella pressante del Centro di Amorosi di farlo partire prima e quello di San Lorenzo dopo, ecco perché ci siamo trovati con questo sfasamento, che ogni anno accade, non è la prima volta, siamo in fase di programmazione e non c’è nessuna volontà di chiudere il Centro di Amorosi. Quando vengo attaccato personalmente sui giornali e mi viene detto che c’è la volontà di chiudere, rispondo di no, perché noi siamo in fase di programmazione. Più di una volta, Sindaco, l’ho, invitata a venire ai coordinamenti istituzionali per ragionare insieme su che cosa dobbiamo fare perché c’è una necessità che è quella di migliorare ulteriormente la programmazione. Se siamo beneficiari di misure sperimentali sulla disabilità, dobbiamo fare in modo di tenercele e dobbiamo fare in modo di migliorarle e se abbiamo un punto di eccellenza dobbiamo fare in modo di renderlo ancora più eccellente, maggiormente visibile, questo è il senso, perciò rimango costernato rispetto alle polemiche sul Centro di Amorosi, non c’è nessuna volontà di dimenticare quei 6 disabili e lasciarli a casa, anzi, tutt’altro, se quei 6 disabili possono, nelle more, frequentare il Centro di San Lorenzo e avere la possibilità di sperimentare anche gli orti sociali, ben venga.

PRESIDENTE: prima di continuare vorrei fare una precisazione alla collega Lonardo: siamo venuti a capo della ragione per cui non le è arrivata la convocazione della scora audizione con l’associazione Insieme Per, è semplicemente una ragione tempistica, nel senso che lei è stata nominata componente di questa commissione il 29 settembre, la nota è pervenuta il 30 settembre ai nostri uffici, quell’audizione è stata convocata il 29 settembre. E’ semplicemente questa la ragione per cui non le è stata inviata la convocazione, però, so che è stato avvisato il Capogruppo, come sempre accade per tutte le convocazioni.

LONARDO: Presidente, la ringrazio per questa precisazione, però, è sempre buona norma, quando si discute di problematiche del territorio, avvisare, al di là dell’appartenenza di una Commissione o meno, ma anche lei è stata nominata da poco, quindi, dopo questa prima fase di rodaggio, ci metteremo in carreggiata. Intanto saluto tutti: il Sindaco, il Presidente dell’Ambito, la Presidente, i rappresentanti della Commissione e la dottoressa Caragliano che ho avuto già modo di incontrare in altre Commissioni e di riscontrare che è persona molto attenta, precisa e soprattutto molto dedita all’ascolta, che non è cosa da sottovalutare. Mi colpisce un po’ il fatto che mentre un Presidente di Ambito dovrebbe dare solo l’indirizzo, invece vedo che lei scende anche nelle questioni politiche, la qual cosa potrebbe far bene, ma, onestamente, qui stiamo davanti alla Commissione Trasparenza. Siccome lei ha accusato il Sindaco di fare politica, le dico che il Sindaco fa politica, lei non dovrebbe farla, perché lei è Presidente dell’Ambito B05, poi fa anche il Consigliere. Questa cosa mi ha un po’ colpito, l’ho rilevata. Si è presentato come Presidente dell’Ambito che fa indirizzo, non che fa gestione.

FORTUNATA CARAGLIANO (dirigente staff della Direzione generale per le politiche sociali, le politiche culturali, le pari opportunita' e il tempo libero e UOD Welfare dei servizi): c’è, nella legge 11, quella sulla dignità sociale una duplicità di funzioni, uno è l’Ambito territoriale che prevede questo strumento programmatico del Piano sociale di zona, che ha un responsabile dell’ufficio di piano che è un tecnico; poi c’è un altro organismo, che è quello deputato all’assunzione delle decisioni, che è il Coordinamento interistituzionale dove sono presenti tutti i rappresentanti politici di quel determinato Ambito. Nel caso specifico il Coordinamento interistituzionale è presieduto da Cerreto Sannita perché gli organi di governo dei comuni hanno deciso, che il capofila lo facesse Cerreto Sannita. Suppongo che la persona che ha parlato sia un Consigliere comunale perché parlava a nome del Coordinamento. Un’altra cosa è il responsabile dell’ufficio di piano che è un tecnico. L’Ambito di Cerreto è uno degli ambiti più virtuosi della Campania, quindi, probabilmente, anche i rappresentanti istituzionali hanno un livello di conoscenza anche delle materie tecniche molto preciso.

LONARDO: la ringrazio per la precisazione, ma qui non stiamo mettendo sotto accusa nessuno. Proprio perché ci siamo di fronte ad un Consigliere comunale, mi era sembrato che volesse fare gestione quindi l’ho precisato. Mi ha colpito, Presidente dell’Ambito B04, un’altra sua espressione, cioè: “Sono solo 6”. Vedendola in volto mi sembra una persona molto sensibile, se è vero che lavora così come ben lavora, evidentemente, è una persona sensibile rispetto a queste problematiche, però, onestamente, non dobbiamo dimenticare che anche solo un portatore di handicap necessita da tutti quanti noi attenzione. Non dimentichiamo mai la nostra posizione geografica. Portare da Amorosi a San Lorenzo Maggiore, sono 22 Km circa di strada, se ce ne sono due c’è l’esigenza di averne due, quindi, fa bene il Sindaco di Amorosi a difendere strenuamente il centro, noi siamo con lui a difendere sia l’uno che l’altro centro. La cosa che mi colpisce molto, questa cosa la rilevo anche dai decreti che vengono pubblicati, è come vengono ripartiti i fondi per le programmazioni ovvero ad anni di distanza. Oggi Si stanno accreditando fondi per l’anno 2013. Come possono fare queste persone a fare una buona programmazione, quindi un buon servizio sul territorio quando c’è la buona volontà ma non c’è la corrispondenza dei fondi? Come mai si chiude questo centro? Sono finite le ore, ma perché voi avete fatto una programmazione sulle ore? Come procede? Penso che un centro debba poter funzionare un anno intero e se funziona un anno intero perché non ci sono le ore che ricoprono l’anno intero? Chiedo alla dottoressa Caragliano quanti sono i fondi.

CARAGLIANO: sono circa 26 milioni di euro.

LONARDO: per il 2013 sono stati accreditati? È una curiosità che mi prende per chiarire un po’ tutto, perché è ovvio che questo lede tutto. Se non ci sono soldi sicuri dove andiamo? Il Sindaco di Amorosi ci ha detto che i soldi che doveva dare li ha dati, allora, come fa a spiegare il Sindaco ai cittadini che nonostante abbia dato i soldi il servizio non funziona? Dobbiamo, come politica, chiedere ai tecnici dov’è che c’è questo vulnus, cos’è che non funziona perché qualcuno dice che dallo Stato centrale arrivano i soldi, dove si posizionano? Quando sono arrivati come sono stati dati? Sono io Consigliere regionale che chiedo alla struttura regionale di sapere come funziona questa cosa, perché, onestamente, non mi sento di dare, in questo momento, la colpa a chicchessia, nel modo più assoluto, però abbiamo il dovere di comunicare ai cittadini che le cose non vanno. Ha fatto bene il Sindaco a chiedere quest’audizione e fa bene a fare anche altro, perché ha 9 persone sul suo territorio che non possono usufruire di un servizio. Chi la porta questa notizia a casa di queste persone dove c’è tanto disagio?

Chiedo di sapere la programmazione dell’Ambito B04 in riferimento a queste ore e poi l’altra domanda tecnica, specifica, se ritiene di farla oggi, va bene, altrimenti la posso porre anche come interrogazione di Question Time. Questa cosa della sfasatura nella erogazione dei fondi mi ha molto colpito, non dimentichiamo le direttive che arrivano dall’Europa. Se è vero che l’ente pubblico deve pagare nei 30 giorni qualsiasi servizio viene erogato, siamo di fronte al paradosso, quindi, dovremmo, in qualche modo, arrivare a che questi 30 giorni vengano rispettati anche dall’Italia, perché noi siamo in Europa e dobbiamo rispettare tutte le cose che dall’Europa arrivano.



CARAGLIANO: le risorse cui faceva riferimento il rappresentante del Coordinamento istituzionale dell’Ambito B04 sono state programmate per il 2014, il decreto di riparto per fondo nazionale politiche sociali è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, quindi, è pervenuta, materialmente, notizia alla Regione Campania della quota a suo carico a fine luglio 2014 (il decreto con il primo riparto porta la data del 6 agosto 2014). La Regione, in tempi europei, ha ripartito il fondo nazionale politiche sociali. Il decreto a cui faceva riferimento il Consigliere e’, invece, il riparto del fondo regionale, che è una quota di fondo regionale che credo voi conosciate, perviene dal recupero della tassa automobilistica. La Regione, quindi, nel momento in cui ha la distribuzione delle risorse a sua disposizione, circa 17 milioni di euro, eroga. Una prima quota, infatti, pari al 50 per cento del fondo regionale è stata già liquidata agli ambiti nel febbraio del 2014 e una quota del fondo nazionale politiche sociali 2013 è stato liquidato in contemporanea all’approvazione del decreto per un ammontare di un circa 40 per cento. L’Ambito di Cerreto è uno di quei 7 che hanno presentato la rendicontazione e che quindi possono avere garanzia di ricevere la terza annualità del primo Piano sociale regionale. Ricordo a tutti che gli ambiti sono 57, a fine settembre avevano presentato la rendicontazione utile a ricevere le risorse del primo ciclo di programmazione, 18 ambiti di cui solo 7 riceveranno a breve la quota residua della terza annualità del primo Piano sociale regionale. La legge dice che possono avere le liquidazioni se dimostrano di aver speso tutto quello che hanno ricevuto a livello di programmazione, ma anche, in alcuni casi, a livello materiale di distribuzione. È evidente che se i trasferimenti dal Governo arrivano a luglio, noi viaggiamo come minimo con un’annualità di ritardo, nel senso che gli ambiti sono adesso alle prese con la programmazione dell’anno, la finestra è dal 15 ottobre al 30 ottobre dell’anno 2014. Vi renderete conto che significa per loro dover garantire la continuità dei servizi nell’arco di questo tempo, andiamo, sostanzialmente a quasi una preparazione di un piano di resoconto di quello che è avvenuto nel corso di quest’anno. Ci dovrebbe essere una garanzia nella continuità di determinati servizi, però, mi sembra di capire che questa disponibilità dall’Ambito è stata data, seppure in una località con una distanza notevole rispetto alla dimora delle persone. Non essendo la Regione virtuosa nei trasferimenti agli ambiti, è evidente che si tratta di fare un ragionamento con quelle disponibilità sempre minori che arriveranno. Negli ultimi 5 anni il taglio è stato intorno ai 70 milioni di euro, adesso siamo a massimo 23 milioni di euro. Lei ricordava una nota comunitaria che è quella del pagamento, ma questo non avviene da nessuna parte dell’Italia. Ugualmente c’è una norma a livello comunitario che è quella del rispetto del patto di stabilità interno ad ogni Regione.

Tenga conto che il tetto che è stato dato alla direzione a cui afferisce questa partita enorme del welfare campano ha avuto un tetto di spesa di circa 50 milioni di euro, di cui una fetta nutrita riguarda tutto il pezzo della cultura, tutto il pezzo dei beni culturali, tutto il pezzo dello sport, al pezzo del welfare c’è un ammontare intorno ai 20 – 23 milioni di euro. Solo con due atti che le ho citato ho superato già la disponibilità data alla mia competenza per garantire il servizio di welfare regionale. Rispetto a quelli che vengono chiamati debiti certi, liquidi ed esigibili, la mia direzione ne ha circa 120 milioni di euro, la disponibilità di spesa si attesta sui 20 – 25 milioni di euro, vi rendete conto che la disparità è abissale, questo nel rispetto di una norma comunitaria, perché se la Regione sfora il patto andiamo incontro a tutto quello che è successo e che, ovviamente, non è consigliabile ripetere perché comporta una serie di sanzioni notevoli, da un punto di vista fiscale e procedurale. Abbiamo fatto un’analisi di tutti quelli che sono i trasferimenti della Regione nei confronti degli ambiti. La prima annualità è stata liquidata al 90 per cento, la seconda annualità è stata liquidata intorno al 70 per cento e quelli che non l’hanno avuta è perché non hanno rendicontato le annualità precedenti o sono stati commissariati per problemi interni l’Ambito. La terza annualità è quella di cui vi parlavo prima, su 57 solo 18 hanno presentato la rendicontazione e dei 18 sono 7 riceveranno a breve la quota residua della terza annualità del primo piano sociale regionale. Siamo stati costretti a prendere una decisione anche impopolare, che è quella che è stata comunicata già formalmente a tutti gli ambiti, abbiamo prorogato il termine previsto in una prima fase al 31 dicembre 2013, poi lo abbiamo portato al 28 febbraio 2014, adesso abbiamo stabilito, con un decreto che uscirà a breve, che la data ultima è il 15 novembre 2014, passata questa data chi non ha portato nulla perde qualsiasi diritto perché non è più possibile mantenere queste partite debitorie sine die. Per quanto riguarda il Fondo nazionale non autosufficienza, quello è stato inserito nel famoso decreto ministeriale del D.L. 35 per fare in modo che avesse un percorso, anche lì, per quanto riguarda una quota che dobbiamo ancora liquidare agli ambiti, siamo in attesa dell’approvazione del rendiconto del bilancio 2013 da parte del Consiglio regionale per poter procedere alla liquidazione della quota finale del D.L. 35, per quanto riguarda le spese di compartecipazione socio sanitarie. L’altra partita che riguarda gli ammontari grossi, abbiamo provato ad inserirla in questo futuro decreto. Voi dovete approvare il rendiconto 2013, noi dobbiamo fare gli atti di liquidazione, però siamo pronti perché sono stabiliti, sono più piattaforma nazionale, non possono essere variati, quelli sono gli ammontari che ogni Ambito ha attestato quanto era il debito che avevano per le partite socio sanitarie. Questo servizio di Amorosi lo avevano caricato sul Fondo nazionale politiche sociali, quindi, la quota era a suo carico. Questo lavoro è abbastanza interessante, perché è un lavoro di lettura di quello che si è mosso nell’arco di questi anni, ve lo faremo avere sicuramente, perché è anche un dato informativo. Quando ci siamo trovati di fronte ai dati finali, ci siamo detti: “Non è proprio tutto nero, c’è una parte che si può almeno vedere in chiaro scuro”.

LONARDO: a me premeva sapere questi fondi, dal Governo centrale, quando arrivano in Regione Campania perché si era diffuso la voce che solo la Regione Campania era inadempiente. È bene conoscere i passi, ciò nonostante resta la mia preoccupazione e faccio i complimenti al Presidente dell’Ambito B04 e a quanti come lui hanno fatto un ottimo lavoro, perché qua si tratta di fare le alchimie se stanno così le cose. Sono finite le ore nel Centro di Amorosi perché avevate così stabilito? È un centro che non funziona per l’intero anno o perché sono finiti i soldi? Qual è la motivazione per la quale avete chiuso il centro?

DI LAURO: facciamo le alchimie. Non è che abbiamo finito le ore per il gusto di finirle, è che abbiamo avuto la necessità di far partire prima Amorosi in termini di gestione, quindi, accelerare il processo di apertura di Amorosi, San Lorenzo ha iniziato dopo, quindi, il monte ore di Amorosi è finito prima e San Lorenzo rimarrà aperto per tutto il mese di novembre, chiuderà a fine novembre. Immaginiamo, nelle more, come già stiamo facendo - anzi, cito che stiamo lavorando alla nuova programmazione sociale per il nuovo Piano di zona – facciamo il Piano di zona nuovo e contemporaneamente cercheremo di riaprire tutti e due, riprogrammare i due centri. L’anno scorso siamo stati, a settembre, il primo Ambito, in Regione Campania, ad avere l’approvazione, da parte della Regione, del Piano di zona, è stato anche pubblicato sul BURC. Questi sono i dati. Chiedo scusa per il patos con cui ho espresso le cose.

DI CERBO: ho colto l’espressione dalla dottoressa Caragliano, ha detto che l’ambito B04 è uno degli ambiti virtuosi. Abbiamo un documento della maggioranza dei Sindaci dei Comuni che fanno parte dell’Ambito i quali sono preoccupati della gestione del Comune capofila. Il Comune capofila pare che sia in disagio economico, pare che sia in pre dissesto e la nostra preoccupazione è come possa, un Comune capofila in pre dissesto, tranquillamente amministrare i fondi provenienti dalla compartecipazione di altri Comuni. Le polemiche non mi appartengono, chi parla è per la quarta volta Sindaco del Comune di Amorosi, ho la mia esperienza. Per molti anni ad Amorosi abbiamo sempre fatto il nostro dovere, non abbiamo mai chiesto il rendiconto e forse in questo abbiamo sbagliato perché come le dicevo, le centinaia di migliaia di euro che si sono accumulati come debiti a favore delle cooperative che lavorano in quel settore ci preoccupano. Il comune di Amorosi, come altri Comuni, quando sono scomparsi i consorzi sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, è stato chiamato a pagare 120 mila euro, perché faceva parte di quel consorzio, adesso, probabilmente, se dovesse succedere la stessa cosa per Cerreto, non solo Amorosi, ma tutti i Comuni facenti parte di quell’ambito, potrebbero essere chiamati a versare la quota parte per quello che si è accumulato. Questa è, quindi, una preoccupazione da parte dei Sindaci non di secondaria importanza, non è polemica, non sono ragioni politiche, ma ragioni istituzionali, ecco perché andremo a vedere adesso come stanno veramente le cose, i flussi di cassa, che cosa si è fatto, che cosa si poteva fare. Bene ha fatto l’onorevole Mastella a fare quell’annotazione. Di Lauro dice che va a cena. Non sono andato a cena con le famiglie di questi disabili, però ho accolto una loro richiesta, abbiamo già deliberato, c’è una delibera di Giunta per evitare che queste famiglie rimanessero scoperte per far funzionare comunque il Centro di Amorosi, questa volta a carico del bilancio comunale di Amorosi e abbiamo le richieste scritte dei genitori. Le cene di cui parla Di Lauro, i numeri di telefono, queste sono espressioni che non appartengono all’attività istituzionale che ci deve vedere impegnati giorno per giorno. Assicureremo quest’apertura prima con il volontariato di alcune operatrici, poi andremo ad affidare questo servizio a cooperative che già operano in questo settore. Ho detto, in altre circostanze, che questi disabili non sono pacchi che possono essere spostati, così come ribadisce Di Lauro, perché lui non si è tradito stamattina, spostiamo a San Lorenzo e poi, eventualmente, li riportiamo ad Amorosi. Si è esaurito il monte ore, è un fatto tecnico ragionieristico, così come ho contestato, perché si poteva fare meglio e di più, perché se avessimo concertato meglio, sarà stata colpa nostra o colpa loro, avremmo fatto ugualmente questo sforzo con il nostro bilancio che non è tra i bilanci ricchissimi, perché sappiamo che i Comuni sono in sofferenza, però, come si fa a spostare questi disabili quando loro hanno creato una nuova famiglia ad Amorosi e sono da anni insieme? Vanno a farsi la pizza, vanno al mercato, hanno socializzato. Come si può concepire lo spostamento di 8 disabili di cui 2 hanno avuto la fortuna di vedersi spostare? Gli altri non ne vogliono sapere, rimarranno ad Amorosi, il centro rimarrà aperto a spese del Comune, poi vedremo la compartecipazione se arriverà nella stessa misura a Cerreto o meno, poi ne discuteremo successivamente. Qualcuno ci sta dicendo che non possiamo fare scelte del genere, come se fossimo obbligati a tenere i disabili alla mercé di quelli che decidono in altre sedi, perché queste sono decisioni politiche, poi andremo anche a vedere il Centro di San Lorenzo Maggiore quanto costa rispetto a quello di Amorosi e andremo a vedere anche la qualità dei servizi, perché il Centro di San Lorenzo Maggiore si trova in campagna. Non discuto per quale ragione è ubicato in quel posto, ma mi chiedo questi giovani disabili cosa dovrebbero fare, farebbero le stesse cose che hanno fatto per anni ad Amorosi o farebbero cose diverse? Non entro nella parte tecnica perché non è di mia competenza, so solo che oggi quelle famiglie si sono rivolte al Sindaco di Amorosi che ha accolto le loro richieste scritte, ha deliberato e il centro continuerà a vivere . Accolgo con favore quello che diceva il consigliere Di Lauro, che la trasparenza sarà assicurata all’Ambito. Il Presidente ci spiegherà in che modo questi flussi sono stati impegnati e qual è la parte scoperta, perché questo il Sindaco di Amorosi lo ha richiesto per iscritto e tenterà di avere delle risposte che siano risposte utili. Al centro della nostra attenzione ci sono i disabili, in questo momento non ci sono altre forme di polemiche – così come diceva il Presidente – o di contestazione, non ci appartengono. Al centro della nostra attenzione ci sono le famiglie di questi ragazzi disabili e a questi daremo le risposte necessarie.
PRESIDENTE: questo tavolo ospita spesso degli spunti politici nel vero senso della parola, è anche fisiologico che anche questa volta questo tavolo ospiti determinati spunti. L’onorevole Lonardo ha centrato il punto, quello che immaginavo, lo ha già detto, che fosse un ritardo tutto della Regione Campania, ai fini di una ripartizione che entra a gamba tesa ben oltre la metà dell’anno, certo non è un problema della Regione Campania ma della ripartizione dei fondi centrali. Anche nell’audizione “Insieme per” siamo venuti in contatto con una realtà che ripete pedissequamente gli stessi spunti che diceva la dottoressa Caragliano, vale a dire: “Decreto 90 e 91 che entra in una programmazione per la ripartizione dei tetti di spesa per la riabilitazione dei bambini in età evolutiva a luglio”. Come si può fare programmazione a luglio? Non è possibile fare programmazione a luglio. Giustamente la Presidente faceva notare che era difficile, se non ricorrendo ad alchimie, fare una programmazione laddove la ripartizione subentri a luglio, quindi, a ben metà di un anno. La dottoressa Caragliano fa notare che come quella regola per cui il pagamento debba avvenire entro 30 giorni fa a cazzotti con rispetto del patto di stabilità. Questa è un’altra contraddizione, quasi insanabile, che, credo, un intero continente debba fare i conti, perché non è possibile chiedere certezza dei tempi che non si può garantire laddove c’è un patto di stabilità che, invece, richiama all’ordine. L’unica annotazione finale, pur richiamando il Consigliere Di Lauro a rispondere alle ragioni di trasparenza che pure sono state avanzate dal Sindaco, quindi trasparenze in ordine a flussi finanziari, è che mi rendo conto che lui ha il problema di come collocare questi bambini. Lui dice che il centro lo lascia aperto, poi dovrà fare i conti con una compartecipazione che, probabilmente, è diversificata. La ragione dell’apertura dei due centri non sta nell’alternanza per cui chiudo questo e apro l’altro, la ragione sta nella necessaria e contestuale apertura dei due centri, perché sono le ragioni geografiche o della presenza nei due rispettivi centri di due diverse utenze. Non credo che bisogna fare veramente degli sforzi sovraumani per trovare una programmazione che garantisca la contestuale apertura dei due centri, con tutte le difficoltà che la dottoressa Garagliano ha giustamente rappresentato e con le difficoltà del Presidente d’Ambito a fare riferimento ad una programmazione che arriva in corso d’opera. Però fatto fermo questa regola credo che non ci sia grande difficoltà nel programmare per bene le attività. Spero che da questo tavolo si possa arrivare anche ad una potenziale conciliazione, i due centri li teniamo aperti contestualmente, non si può chiudere l’uno o l’altro. Ringrazio tutti per la presenza. Vi chiedo di rispondere alle richieste di trasparenza dei flussi finanziari del Sindaco. La seduta è tolta.
I lavori terminano alle ore 12.40






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