Figlia della Carità
PS. Non mancate di avertire il degnissimo nostro Superiore che si trova in Venezia Mons. Dè Sardagna essendo amici, e ditegli anche quanto vi scrivo di fargli vedere il convento che sono certa che sarà contentissimo. Già questo potete scriverlo al Superiore44. Se mai lo vedeste domandategli destramente se ha avuto una lettera dalla nostra Annetta45 perche il Signor Don Angelo46 a voi sento che non ha portato danaro, ed all'Annetta non risponde nulla. Non so se sia perche il Signor Don Angelo in questo momento non abbia danaro, o se sia la lettera andata smarrita, mi basta assicurarmi che questa ultima parte stando Annetta con pena che le lettere sia andate perdute. La stessa si porta benissimo.
Il giorno dieci, è l'anniversario della morte di LeoneXII47; facciano tutte la Via Crucis, e quelle possono la santa Comunione per lui.
Proponendo Alessandri alla Trevisani mi raccomando a voi che sia la cosa fatta con tal cautela che non succedano imbrogli.
VERONA
VENEZIA
8 FEB(brajo)
Alla Signora
La Signora Giuseppa Terragnoli
Figlia della Carità
Santa Lucia V E N E Z I A
A DOMENICA FACCIOLI
2089(Verona#1830.02.07)
Non è davvero ancora possibile pensare ad alcun viaggio. E' tornato il ghiaccio, tanto che sull'Adige ci si va a piedi. Così la Canossa, che però termina la lettera, annunciando che pare che il freddo ceda non poco.
V.G.M. Carissima Figlia
Povere le nostre speranze. Anche qui la neve si scioglieva, ed andava divisando di pensar pure a partire ma l'inverno è ritornato indietro a segno che mercoledì caminavano a piedi asciuti sull'Adige, jeri e questa notte venne della neve non poca vedremo cosa sarà. Già è un gran castigo del Signore per i nostri peccati, ma per ora non conviene neppure pensare a viaggio il più piccolo, che vi assicuro non passano ne carretti, ne carri, ne carozze, e neppure la mussetta dall'acetto48. Quando potrò venire vi porterò quello che potrò di cio che desiderate. Intanto vi dico che la mia salute e sufficientemente buona, perche già con questo freddo, non si può a meno di non sentirlo.
Sono però piena di ammalate una elle quali ch'è la Damina di Rimini49 mi dà una pena indicibile. Io credo che la stagione influisca in modo particolare sulla sua salute. Fatemi la carità di fare per essa una piccola novena a Sant'Antonio da Padova50 aggiungendo ogni giorno qualche cosa a Maria Santissima nostra Madre. Le altre sono mali piccoli tutti già prodotti dalla stagione almeno così si crede. Oggi che termino questa lettera vi dico per vostra consolazione che la neve si è molata51, onde torna la speranza di rivederci presto. Continuate l'orazione.
Dite alle buone maestre che le sono obbligata della bontà che hanno per me, e che si ricordino dinnanzi al Signore avendone un grandissimo bisogno.Vi prego de soliti miei rispetti al Signor Don Giovanni52 alla Famiglia Camozzi53, ed al Signor Don Cattaneo54.
Addio mie Care Figlie. Vi raccomando in questi ultimi giorni di carnovale di amare più che mai il Signore per risarcirlo di tanti oltraggi che gli vengono fatti dai peccatori.
Vi lascio tutte nel Cuor Santissimo di Maria.
Di Voi Carissime Figlie
Vostra Aff.ma Madre
Maddalena Figlia della Carità55
Verona li 7 febbrajo 1830
VERONA
BERGAMO
10
Alla Signora
La Signora Domenica Faccioli
Figlia della Carità In Rocchetta
Convento Santa Croce
BERGAMO
Il giorno dieci anniversario della morte di Leone duodecimo56 farete tutte la Via Crucis e la santa Comunione per lui.
A MARGHERITA ROSMINI
2090(Verona#1830.02.07)
E'stato a Verona Mons. Sardagna, diretto a Venezia. Ha tanto insistito perchè la Canossa vada a Trento per gli Esercizi delle Dame. Lo farà senz'altro, appena le sarà possibile. Le indica poi come comportarsi coi turbamenti della Carminati e le suggerisce i suffragi per l'anniversario della morte di papa Leone XII.
V.G. e M. Carissima Figlia
Restai molto sorpresa nel veder qui Monsignor Vicario Sardagna57, ma molto più sorpresa restai considerando la cattiva stagione. Fui dal medesimo favorita l'altro giorno, ed anche jeri mattina, è venuto prima di partire. Mi sono molto consolata nel vederlo così in buona salute; anche il Signor Amministratore stava bene.
Proseguirono per Venezia. Prevedo che oggi potrò aver il contento di trattenermi con Lei ma capisco altresì dalla tua lettera che sei molto oppressa mia Cara Figlia. Coraggio che il Signore sarà con Lei ed oggi ti scrivo poco ma scrivo pel desiderio di esserti di qualche sollievo.
Senti dunque mia Cara Giuseppina. Intorno alla buona Cattina58 ne io ne Lei possiamo giudicare. Se la confessione generale è fatta per bisogno allora, o conviene ripeterla, o aspettare. Non appartiene ne a te, ne a me di ricercarla. Perciò io sono d'opinione che tu la lasci in piena libertà di fare quello che crede cioè, o di andare dal confessore provvisorio, o di aspettare mostrandole tutta la cordialità e facendole vedere che tu non vuoi consigliarla non già, o perche non si persuade, o perche non si quieta, ma solo perche propriamente non sai cosa dire. Presto vedrò di scriverle anch'io e lo farò ripettendo quello che dico a te.
Qui ho molte ammalate Isabella59 la più aggravata de' soliti suoi mali. Ti prego della carità per nove giorni fare recitare in Comunità tre Gloria a Sant'Antonio60 , ed un'Ave per Essa.
Non posso dirti quanto Monsignore mi abbia detto perche venga a Trento per gli Esercizj cosa che io desidero tanto. Per me sono desiderosissima il punto sta che ci riesca. Raccomandami al Signore per carità. Jeri e oggi la neve si scioglie se termina posso partir più presto.
Quanto prima le scriverò rispondendo alle sue domande. Intanto tutte in somma fretta le abbraccio e tutte le lascio nel Cuor Santissimo di Maria
Di Lei Carissima Figlia
Il giorno dieci anniversario della morte di Leone duodecimo61 facciano tutte la Via Crucis, e quelle che possono la santa Comunione per lui.
Verona li 7 febbrajo 1830
Sua Aff,ma Madre
Maddalena Figlia della Carità62
A ELENA BERNARDI
2091(Verona#1830.02.07)
Semplice scambio di notizie sulla salute sua e delle consorelle e l'insistente preghiera che si curi. Faccia anche suffragare Papa Leone XII nella ricorrenza del suo anniversario.
Carissima Figlia
La ringrazio mia Cara Figlia delle notizie che mi da della di Lei salute. Ringrazio il Signore, che il vajuolo non l'abb(i)a portato certo disturbo come temeva. Sento per altro che si trova ora disturbata dal suo dolore. Ho piacere che il visigante63 le abbia giovato, ma si ricordi mia cara Figlia, che conviene che si governi, e si abbia un po più di cura quando crede di star bene perche poi i debiti che non si pagano un giorno conviene pagarli un altro. Ti raccomando dunque di cercare di rimetterti intieramente. Cerca di farlo per la Gloria di Dio, e per poterlo meglio servire.
Anche questa straordinaria stagione coadiuva ad istar male massime chi va soggetti a degli incomodi. Oggi qui il tempo si è molato64, e le nevi scolano, ma anche mercoledì camminavano l'Adige a piedi asciutti.
Ho piacere che tutte le compagne di cotesta casa se la passano ma mi dispiace la Poliani65. Chi sa che mitigandosi la stagione anche questa non si rimetta. Ti prego di cordialme(n)te salutarmele tutte.
La prego di continuarmi le di Lei notizie e quelle delle Compagne. Mercoledì giorno anniversario della morte di Leone duodecimo66 faccia fare la Santa Comunione a quella che possono e la Via Crucis per lui.
In somma fretta tutte le abbraccio e le lascio nel Cuor Santissimo di Maria
[Verona] Li 7 febbraro [1830]
Tua Madre Maddalena
Figlia della Carità67
A GIUSEPPA TERRAGNOLI
2092(Verona#1830.02.11)
Nella lettera di presentazione della signora Trevisani, che ella stessa le porgerà, la Canossa ripete quanto già le aveva preannunciato con il suo scritto del 6 febbraio. Naturalmente i particolari sono molto più sfumati.
V.G. e M. Carissima Figlia
L'ottima Signora Angela Trevisani68 la quale per i propri suoi affari si porta a Venezia favorisce insieme con questa mia portarvi altresì una scattoletta contenente il reffe e quanto mi avete domandato. Mia Cara Figlia voi sapete quanta stima abbia io sempre avuto per la degnissima famiglia Trevisani, e quanta bontà abbiano tutti per noi avuta.
Vi raccomando dunque in tutto quello che potesse servire questa Signora di farlo con tutta l'attenzione come sono certa che lo farete con tutto il genio. Fate in tutto quello che potete quanto, e più ancora di quello che fareste per me. La stessa so ch'ha genio d'incontrare qualche relazione con qualche persona fuor d'ogni cessione del ceto mercantile.
Io ho messo gli occhi sopra il Signor Francesco Padenghe69, e sopra il Signor Giacometto Gasperi70 dei quali voi pure conoscete il merito la probità la cautela, e le cognizioni. Consegnerò anzi alla sullodata Signora Angela una lettera per ogn'uno di loro. Se riuscirà ad essa più comodo il darle a voi da fargliele recapitare servitela come più le piace.
Questa Signora gode ottima salute ma siccome crede fermarsi qualche mese se disgraziatamente non avesse ad istar bene ve la raccomando più che mai perche in un paese forestiero vale più in circostanza di non istar bene l'interessamento di una persona di cuore di quello che siano le relazioni più alte.
Addio mia Cara Figlia. Tutte qui vi salutano Io di cuore tutte vi abbraccio, e vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria.
Di Voi Carissima Figlia
Verona li 11 febbraio 1830
Vostra Aff.ma Madre
Maddalena di Canossa Figlia della Carità71
Alla Signora
La Signora Giuseppa Terragnoli
Figlia della Carità
Santa Lucia
V E N E Z I A
A GIUSEPPA TERRAGNOLI
2093(Verona#1830.02.14)
Le ammalate di Verona, Donà e Ferrari, incominciano a star meglio e la Canossa si prepara a partire per Bergamo prima e poi per Milano. Ha in programma di essere presente in tutte le Case per gli Esercizi delle Dame.
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